Attualità
Cancro al fegato: integratore di nuova generazione migliora le condizioni dei pazienti
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale “Cancers”, è stato coordinato ed effettuato dall’ospedale Humanitas di Rozzano (MI) ed allargato agli ospedali Infermi di Rimini e Cardinal G. Panico di Tricase. Coinvolti pazienti con epatocarcinoma e colangiocarcinoma
L’integratore naturale Syncro Levels, già noto in ambito oncologico, è ora a disposizione di medici e pazienti in una nuova formula ulteriormente migliorata, a base di peptidi di pesce, retinolo, piridossina, tiamina, magnesio pidolato e calcio pidolato, che offre un chiaro e netto contributo al benessere dei pazienti oncologici sottoposti a intervento chirurgico: tutti i parametri principali con cui si misura il ‘performance status’ di queste persone, migliorano sensibilmente.
È quanto emerge da uno studio eseguito su pazienti affetti da neoplasia primitiva del fegato, ovvero con epatocarcinoma e colangiocarcinoma, ai quali è stato somministrato l’integratore Synchro Levels prima e dopo l’operazione.
Si tratta di uno dei pochi studi clinici in doppio cieco con placebo su un integratore. Significa che sono stati impiegati gli stessi criteri con cui sono testati i farmaci: né il medico, né il paziente sapevano chi assumeva l’integratore e chi il placebo.
Dall’analisi dei primi 66 casi, che sono stati interamente seguiti per molti mesi dopo l’intervento, sono stati rilevati dati statisticamente significativi a favore del gruppo di pazienti che assumeva Synchro Levels. Attraverso un affidabile strumento di misurazione della qualità della vita, che tiene conto di diversi parametri sia fisici sia psicologici, è emerso che coloro che avevano assunto Synchro Levels hanno avuto un netto miglioramento in molti di questi parametri. Ciò non è avvenuto in coloro che hanno assunto placebo, nei quali diversi di questi parametri sono peggiorati.
In sostanza, coloro che hanno assunto Synchro Levels hanno avuto un recupero post-operatorio più veloce e globalmente migliore. Nei prossimi mesi si prevede di poter analizzare anche i risultati in termini di recidive e sopravvivenza.
Il lavoro è stato pubblicato ora sulla prestigiosa rivista scientifica “Cancers” (Impact Factor 6,5), dopo un’attenta analisi da parte di qualificati revisori internazionali.
È stato realizzato dai Proff. Matteo Donadon e Guido Torzilli, all’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano), ed allargato, come multicentrico, all’ospedale Infermi di Rimini con il coordinamento del Dott. Luigi Veneroni, e all’ospedale Cardinal Panico di Tricase, sotto la direzione del Dott. Emiliano Tamburini.
Spiega il Prof. Matteo Donadon, attualmente Direttore del Programma di Chirurgia Oncologica dell’Ospedale Universitario Maggiore della Carità di Novara: «L’obiettivo della ricerca era valutare se Synchro Levels potesse dare un contributo nel rafforzare l’organismo e contribuire al benessere generale della persona. Talvolta gli interventi chirurgici vengono rinviati proprio a causa del rischio rappresentato dal deperimento del paziente. Pertanto, in ambito medico, si ritiene utile trovare il modo di preparare adeguatamente gli ammalati di cancro ad affrontare al meglio le cure del caso».
Così il Prof. Guido Torzilli, Direttore del Dip. di Chirurgia Generale ed Epatobiliare IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano (MI): «Una intuizione italiana ha aperto nuovi orizzonti nella gestione dei pazienti oncologici aiutandoli a meglio affrontare le cure. Questo studio sul Syncro Levels ci sta dicendo che siamo sulla strada giusta».
Il Dott. Luigi Veneroni, Chirurgia Generale Ospedale Infermi Rimini: «Vorrei ringraziare prima di tutto i pazienti e coloro che hanno reso possibile lo studio randomizzato. Un grazie ai collaboratori Dott. Davide Tassinari, Dott. Gabriele Donati, Dott.ssa Brit Rudnas, Dott.ssa Claudia Soverchia, Dott.ssa Denise Lombardi, Dott. Gianluca Garulli. Considerati i risultati raggiunti, auspicherei un nuovo lavoro che possa associare il Syncro Levels a un farmaco chemioterapico efficace sulle patologie primitive del fegato».
Il Dott. Emiliano Tamburini, Direttore Struttura Complessa Oncologia dell’Ospedale Cardinale G.Panico di Tricase aggiunge: «Avevo già avuto modo di prescrivere l’integratore Synchro Levels negli ultimi anni in cui lavorai in Romagna, notando come l’uso dell’integratore, su molti pazienti, impattasse positivamente in termini di qualità di vita; questo oltretutto al costo di nessun effetto collaterale riportato dai pazienti. Proprio grazie all’esperienza pregressa, ho accolto con entusiasmo la possibilità di partecipare ad uno studio randomizzato, il primo per me su un integratore, convinto di quanto questo prodotto potesse aggiungere alle nostre terapie tradizionali. I dati hanno poi di fatto confermato quella che era una evidenza legata alla pratica clinica».
Già nel 2019 sul Syncro Levels era stato realizzato uno studio pilota su 24 pazienti affetti da tumore al colon in stadio avanzato. Il progetto era stato coordinato dal Prof. Mariano Bizzarri, del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università La Sapienza di Roma, dove coordina il System Biology Group Laboratory e dirige il centro di Biomedicina Spaziale. In quello studio pilota, ad un gruppo era stato somministrato il solo farmaco Regorafenib mentre all’altro gruppo a Regorafenib era stato associato Synchro Levels. I risultati avevano evidenziato un importante contributo di Synchro Levels nel sostenere la salute generale dei pazienti contribuendo ad una loro miglior aderenza alle cure standard che pertanto potevano ‘funzionare ancora meglio’.
Synchro Levels è un integratore messo a punto, prodotto e distribuito da Aurora Biosearch di Bollate (MI), società di ricerca e sviluppo impegnata a realizzare soluzioni di nuova generazione per l’oncologia, la neurologia, la dermatologia e la medicina rigenerativa.
L’approccio alla ricerca in Aurora Biosearch si inserisce nell’ambito della biologia dei sistemi complessi (systems biology) e della biologia dello sviluppo (developmental biology).
Nello specifico Aurora Biosearch da anni è attiva nello studio dei processi di sviluppo embrionale ossia quei processi che guidano la nascita della vita. La comunità scientifica internazionale infatti è sempre più convinta che molte patologie complesse, quali il cancro e la neuro-degenerazione, possano essere più facilmente comprese alla luce dei meccanismi con cui si formano organi ed apparati. Processi che vengono già ampiamente studiati anche in ambito di ingegneria tessutale e medicina rigenerativa.
Tutte le ricerche di Aurora Biosearch vengono realizzate all’interno di laboratori universitari.
Attualità
Scoperta in Giappone: il tè verde protegge dalla demenza
Sebbene attualmente non esista una cura per la demenza, il rischio di svilupparla può essere significativamente ridotto attraverso abitudini sane. Per esempio potrebbe essere particolarmente efficace iniziare la giornata con un tè speciale. Oltre 55 milioni di persone nel mondo soffrono di demenza e il numero delle persone colpite è in costante aumento. Gli scienziati sono intensamente alla ricerca di modi per prevenire e ridurre il rischio di questa malattia, poiché attualmente non esistono cure. Uno studio recente suggerisce che il consumo regolare di tè verde, soprattutto come parte delle abitudini mattutine, potrebbe ridurre significativamente il rischio di sviluppare demenza. Oltre agli effetti positivi già noti delle sedute regolari di sauna e del consumo di alcuni tipi di frutta, un nuovo studio evidenzia i potenziali effetti protettivi del tè verde I ricercatori giapponesi hanno analizzato in modo approfondito questi risultati e li hanno pubblicati sulla rivista “Science of Food”. Hanno esaminato i dati di oltre 8.000 bevitori giapponesi di caffè e tè di età superiore ai 65 anni. Utilizzando le scansioni MRI, hanno confrontato l’intero volume del cervello e cinque specifiche regioni cerebrali dei soggetti del test. Lo studio mostra che le persone che consumavano tre tazze di tè verde al giorno avevano in media il 3% in meno di danni ai tessuti della sostanza bianca del cervello rispetto alle persone che ne bevevano solo una tazza. Con il consumo da sette a otto tazze al giorno, la riduzione dei danni è aumentata al 6%. Un effetto paragonabile non è stato riscontrato nei bevitori di caffè. Il tè verde è ricco di antiossidanti, in particolare di catechine come l’epigallocatechina gallato (EGCG), che hanno forti effetti antinfiammatori e proteggono le cellule dallo stress ossidativo. Questo stress, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”è considerato uno dei principali fattori scatenanti del danno alle cellule cerebrali e quindi anche dello sviluppo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer o il Parkinson. Oltre al suo effetto sulla salute del cervello, il tè verde supporta anche il metabolismo, rafforza il sistema immunitario e promuove la salute del cuore.
Attualità
Unisalento: è tempo di Sessione dottorale di filosofia moderna
Il Dottorato in Filosofia: Forme e Storia dei Saperi Filosoficidell’Università del Salento, consorziato con la Sorbonne Université di Parigi e l’Università di Colonia, organizza dal 27 al 30 gennaio 2025, presso il Padiglione Chirico del Monastero degli Olivetani, la Sessione dottorale di filosofia moderna.
La sessione costituisce uno degli eventi del corso dottorale 2024/2025, dedicato al tema Oggetto / Objet / Objekt
Programma
Nel corso delle quattro giornate, si alterneranno conferenze, discussioni di tesi dottorali e presentazioni di opere, secondo il programma seguente:
• 27 gennaio
o Ore 10:00: Conferenza inaugurale di Gilles Olivo(Université de Caen Normandie), L’enjeu de l’ego.
o Ore 15:00: Discussione della tesi dottorale del Dott. Pasquale Marino dal titolo Il concetto di vivente nella filosofia monadologica di Leibniz.
• 28 gennaio
o Ore 10:00: Philippe Hamou (Sorbonne Université), “L’objetmême de l’esprit”: John Locke a-t-il défendu une conception arnaldienne des idées et de leur réalitéobjective?.
o Ore 15:00: Discussione della tesi dottorale del Dott. Mattia Galati dal titolo La filosofia di Gassendi attraverso il prisma della Disquisitio Metaphysica.
• 29 gennaio
o Ore 9:30: Elena Rapetti (Università Cattolica del Sacro Cuore), L’Ontologia di Jean Le Clerc: una prima ricognizione.
o Ore 11:00: Presentazione del libro di Carlo Borghero, Mitologie cartesiane (Le Lettere, 2023), con introduzione di Vincent Carraud e interventi di Igor Agostini e Giulia Belgioioso.
o Ore 15:00: Discussione della tesi dottorale del Dott. Carmine Taddeo dal titolo La natura dell’uomo in Descartes. Da l’Homme alla Description du corps humain.
• 30 gennaio
o Ore 15:00: Atelier dottorale: Presentazione dei lavori di ricerca dei dottorandi Lucas Brunet ed Elie Collin, coordinata da Igor Agostini, Vincent Carraud e Gilles Olivo.
o Ore 17:00: Conferenza di chiusura di Vincent Carraud(Sorbonne Université), Descartes et la Bible.
La sessione di filosofia moderna sarà seguita, nei prossimi mesi, dalla sessione co-organizzata con il Centro Dipartimentale di Studi su Descartes ‘Ettore Lojacono’, dalla sessione di filosofia medievale in collaborazione con il CETEFIL e, infine, dalla sessione conclusiva dedicata alla filosofia contemporanea, con la partecipazione dei maggiori studiosi internazionali dei rispettivi ambiti di ricerca.
Il 24 febbraio, inoltre, si terrà un workshop interdisciplinare dedicato alla Folkbiology, nell’ambito del quale si presenteranno, in aggiunta, le ricerche dei dottorandi titolari di borse ‘green’ e ‘pubblica amministrazione’, ossia i curricula innovativi del Dottorato. L’evento si inserirà nel quadro delle iniziative d’Ateneo orientate al conseguimento degli obiettivi strategici relativi alla sostenibilità, alla Terza Missione e alla valorizzazione del territorio, in linea con le priorità europee e gli obiettivi del PNRR e del PON.
Aradeo
Lavoratori Ambito Territoriale Sociale Galatina: «Situazione di grave incertezza e preoccupazione»
I contratti sono scaduti il 31 dicembre 2024 e il rinnovo tarda ad arrivare. Il Segretario Generale Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini: «Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti»
La FP CISL di Lecce ha inviato nei giorni scorsi una richiesta urgente di chiarimenti ed intervento in favore dei lavoratori del Welfare dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina alla Presidente del Coordinamento Istituzionale dell’ATS di Galatina, dott.ssa Camilla Palombini e a tutti i sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina.
La FP CISL leccese ha espresso «viva preoccupazione per la situazione di incertezza e precarietà che riguarda i lavoratori del Welfare dell’Ambito territoriale Sociale di Galatina», i cui contratti sono scaduti in data 31 dicembre 2024.
«La Convenzione settennale tra l’Ambito Territoriale Sociale di Galatina e l’ASP Istituto Immacolata di Galatina», spiega Il Segretario Generale della Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini, «è giunta a scadenza senza che sia stato avviato alcun percorso chiaro e definitivo per garantire la continuità occupazionale e la stabilità dei lavoratori coinvolti».
Tale situazione è stata più volte oggetto di solleciti formali da parte della FP CISL LECCE, indirizzati sia all’Ambito Territoriale che all’ASP, «senza tuttavia ricevere risposte concrete e risolutive».
Per Orsini, «è imprescindibile evidenziare che i lavoratori del Sociale rappresentano una risorsa fondamentale per il territorio e per i cittadini che usufruiscono dei servizi erogati. La loro professionalità e dedizione hanno garantito, negli anni, il buon funzionamento dei servizi sociali, contribuendo in maniera determinante al benessere della comunità. Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti».
Pertanto, la FP CISL LECCE chiede: «Chiarimenti immediati circa il destino contrattuale dei lavoratori del Sociale il cui rapporto è terminato il 31 dicembre 2024»; «L’avvio di un tavolo di confronto urgente tra le parti coinvolte (Ambito Territoriale, ASP e rappresentanze sindacali) per individuare soluzioni concrete e condivise»; «L’adozione di misure transitorie che garantiscano la continuità lavorativa e retributiva dei dipendenti, in attesa della definizione di nuovi assetti contrattuali».
La FP CISL LECCE annuncia che, «in assenza di riscontri tempestivi e di interventi adeguati, sarà costretta ad intraprendere tutte le iniziative di protesta e mobilitazione necessarie, fino al blocco delle attività, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire il rispetto delle loro legittime aspettative».
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