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Attualità

È tutto vero! Apre il cantiere della 275

Il vice primo ministro Matteo Salvini, il ministro Raffaele Fitto ed il commissario straordinario Vincenzo Marzi questa mattina al museo Archeo Industriale di Terra d’Otranto a Maglie consegneranno ufficialmente i lavori per il primo stralcio del primo lotto

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Il vice primo ministro Matteo Salvini e il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, segnano il territorio in un giorno storico per il sud della provincia.


Come avevamo anticipato ieri da questo sito, oggi si apre il cantiere e si dà lo start ufficiale ad un opera attesa per oltre 30 anni,


Alle 11,30, il leader della Lega e il ministro salentino, insieme al commissario straordinario Vincenzo Marzi, saranno al museo Archeo Industriale di Terra d’Otranto a Maglie, dove con una sorta di cerimonia saranno consegnati i lavori per il primo dei tre stralci dei lavori per il primo lotto, quello che dalla zona industriale di Melpignano conduce fino a Scorrano: un tratto di 11 chilometri di strada per il quale saranno impegnati quasi 150 milioni di euro.


Il secondo, compreso tra Botrugno e Surano di 6,1 km, comporterà una spesa di 81,7 milioni di euro.


Il terzo stralcio quello che collegherà Surano alla zona industriale di Tricase – Specchia – Miggiano, lungo 5,1 chilometri avrà un impegno d spesa di 56,8 milioni di euro.


Per il secondo lotto si dovrebbe sviluppare in continuità con il primo, terminando a Santa Maria di Leuca, non è dato ne se ne quando verrà realizzato.


«Opportunità di crescita e sviluppo per l’intera provincia»


La CISL di LECCE: «Nell’esecuzione dei lavori occorre dare applicazione al Protocollo d’Intesa sottoscritto con il Commissario Straordinario finalizzato alla prevenzione di possibili infiltrazioni della criminalità nella gestione degli appalti e alla garanzia dell’adozione nei confronti dei lavoratori di trattamenti di giustizia e legalità».

La consegna dei lavori da parte di Anas del 1° Lotto dello Stralcio I della Strada Statale 275 che congiunge Maglie a Santa Maria di Leuca rappresenta per il Salento un momento ‘storico’. Difficile trovare un altro aggettivo per definire l’occasione quando il territorio ha atteso 30 anni per vedere finalmente concretizzarsi ciò di cui si discute da troppo tempo senza tenere presenti le istanze dei primi beneficiari dell’opera: i cittadini.


Da un lato si raggiunge l’obiettivo dell’ammodernamento e della messa in sicurezza di una strada teatro di numerosi incidenti mortali e dall’altro si realizza un’opportunità di crescita e di sviluppo per l’intera provincia di Lecce.


Lo evidenzia la FILCA CISL LECCE: «Un risultato, dunque, per davvero storico sia in termini di ricadute occupazionali (dirette e indirette), rivenienti dalla realizzazione dell’opera sia in termini di incremento della competitività delle aziende insistenti nell’area del Sud Salento, oltre che naturalmente per gli evidenti benefici che ricadranno sul comparto turistico. Non a caso abbiamo fatto riferimento alla eccessiva attesa dei cittadini per veder realizzata un’opera di così grande importanza. Se è intuibile che l’aumento della dotazione infrastrutturale di trasporto di un Paese incida in maniera rilevante sul tasso di sviluppo dello stesso, forse non appare così immediato ma è ugualmente strategico il fatto che il miglioramento generalizzato dell’accessibilità e della dotazione infrastrutturale funge da fattore chiave nella redistribuzione del reddito e nell’abbattimento delle disuguaglianze. Le imprese ed i lavoratori del Sud Salento sanno bene, poi, che l’impatto delle infrastrutture di trasporto sull’economia (riduzione dei costi e dei tempi, per fare un solo esempio) permette di ottenere economie di scala e una più accentuata specializzazione produttiva consentendo l’accesso a mercati più ampi».


Cisl Lecce e Filca Cisl Lecce in varie occasioni hanno sottolineato come l’analisi costi-benefici dimostri gli effetti positivi addizionali di natura socio-economica che ricadono sull’intero territorio attraversato dall’infrastruttura, in particolare: crescita dei valori immobiliari nelle zone attraversate dall’arteria stradale; incremento dei flussi turistici in termini di ricadute sul Pil; maggiore sviluppo del sistema infrastrutturale della regione; impatti sul sistema aeroportuale locale; impatti sui flussi commerciali e la produttività locale; impatti sulla valorizzazione del patrimonio artistico e naturale.


In termini di effetti positivi per il territorio salentino, considerando le ricadute economico-sociali legate alla realizzazione dell’opera, uno studio commissionato ad hoc ha evidenziato risultati attesi per 25,6 milioni di euro per quanto riguarda il mercato immobiliare e per 8 milioni di euro per il settore turistico.


Numeri importanti da aggiungersi ai benefici netti misurabili in 95 milioni di euro in un arco temporale di 30 anni.


«Ma adesso finalmente si parte!» e Filca Cisl Lecce si dichiara «fermamente convinta del fatto che nell’esecuzione dei lavori occorre dare applicazione al Protocollo d’Intesa sottoscritto con il Commissario Straordinario finalizzato alla prevenzione di possibili infiltrazioni della criminalità nella gestione degli appalti e alla garanzia dell’adozione nei confronti dei lavoratori di trattamenti di giustizia e legalità. Sarà anche nostro compito monitorare i flussi di manodopera impiegata nel cantiere allo scopo di verificare la corretta applicazione del CCNL di categoria siglato da Cgil, Cisl, Uil ed il rispetto di tutte le norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Saremo per questo vigili e attenti affinché siano garantite condizioni di lavoro sicure e vengano mantenuti gli standard qualitativi nelle varie fasi di realizzazione dell’opera».


Attualità

Forno crematorio a Caprarica di Lecce? «Si valutino benefici e costi»

Il consigliere regionale Basile (FdI), a margine della Commissione Ambiente: «Non esiste un’emergenza tumulazioni, quindi, non vedo benefici a fronte dei “costi” ambientali»

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Continua a far discutere la possibile realizzazione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce.

Questa volta registriamo l’intervento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Dino Basile, a margine della riunione della Commissione Ambiente

«La scelta della cremazione è una scelta personale, a volte dettata anche da motivi economici», premette Basile, «quindi non si può essere a favore o contro la pratica funeraria, ma è evidente che la costruzione di un forno crematorio a Caprarica di Lecce, una comunità di poco più di 2.200 persone, qualche riflessione su costi e benefici la impone».

Dino Basile (FdI)

«Oggi in Commissione Ambiente», racconta, «non è stato neppure possibile entrare nel merito del possibile inquinamento, perché l’ARPA ha sostenuto di non aver ancora visionato il progetto, ma ci siamo soffermati sugli aspetti legislativi esistenti, ma mai attuati».

Nel 2008, infatti, il Consiglio regionale approvò una legge in in materia di attività funeraria, cremazione e dispersione delle ceneri, che prevedeva l’adozione di un programma che definiva anche la localizzazione dei forni crematori, in assenza di questa, però, e nonostante siano passati 17 anni, la richiesta di costruire nuovi impianti è andata avanti in molti centri pugliesi, un po’ a macchia di leopardo.

«Difficile, nel caso di Caprarica», aggiunge il consigliere regionale, «limitarsi a sollecitare l’attuazione di una legge regionale, che pure è necessaria. In questo caso ci sarebbe da chiedersi: se i costi di dover sopportare nelle vicinanze del centro abitato i fumi (anche controllati) della cremazione siano giustificati a fronte di una situazione dove non vi è un’emergenza tumulazione, visto che mi risulta che vi siano loculi a sufficienza per ospitare nuovi decessi».

Insomma, peer dirla come Basile, sarebbero giustificati solo laddove vi è un’emergenza: «Faccio un esempio: io non sono favorevole (tout-court) ai dissalatori, perché andrebbe fatta una programmazione ma, di fronte a un’emergenza, per alleviare la sete degli agricoltori, sarei favorevole anche alla costruzione. In questo caso, però, chiediamocelo: vi è un’emergenza?».

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Attualità

Seconda Giornata della Legalità a Marittima

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Riceviamo e pubblichiamo

🎗 2^ GIORNATA DELLA LEGALITÀ 🎗
📍 Presso il giardino della Bottega Equo-Solidale Marittima
📅 18 Luglio 2025
🕣 Ore 20:30

Ci ritroviamo insieme per ricordare la Strage di Via D’Amelio e per rinnovare il nostro impegno collettivo per la giustizia, la memoria e la legalità.

🌱 Interverranno: 🔹 Avv. Francesco Capezza – Responsabile presidio Libera di Casarano
🔹 Nadia Rizzello – Presidente Associazione Angelica Pirtoli

✨ Al termine della serata, condivideremo un piccolo rinfresco con prodotti provenienti dalle terre confiscate alla mafia – un gesto semplice, ma potente, che parla di riscatto e speranza.

Vi aspettiamo per fare memoria, costruire coscienza, e tessere insieme una comunità più libera.

📬 Info: esmarittima@libero.it
📞 338 7768095

Con il patrocinio della Pro Loco Acquaviva Marittima, del Comune di Diso e del Coordinamento Libera Lecce.

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Attualità

Terzo Settore, c’è la legge regionale

Ritenuta una delle più evolute d’Italia per principi e valori. Gli oltre 8.600 enti, 45mila operatori e 250mila volontari, hanno ottenuto il riconoscimento di attori primari nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni

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Giornata storica quella di ieri per il Terzo Settore pugliese!

Con l’approvazione della Legge regionale, a detta di molti, una delle più evolute d’Italia per i principi e i valori che in essa sono inverati, il Terzo Settore, con i suoi oltre 8.600 enti, gli oltre 45mila operatori e 250mila volontari, ha ottenuto il riconoscimento di attore primario nella programmazione e definizione di politiche, strategie e azioni.

Si potranno, finalmente, superare approcci emergenziali e categorizzanti e restituire centralità alle persone, ai loro affetti, alle reti di riferimento, e soprattutto al diritto di progettare la vita di individui e comunità, secondo i propri tempi, desideri e condizioni.

Questa legge proietta il Terzo Settore dentro una più ampia dimensione del welfare.

Esso diventa principio attivo nel legare le relazioni tra cittadini, istituzioni, attori economici e territori in un’alleanza generativa, fondata sulla corresponsabilità e sull’amministrazione condivisa.

Il Forum del Terzo Settore Puglia esprime profonda soddisfazione per un traguardo che impegna i volontari a contribuire con ancora maggiore convinzione alla definizione delle linee guida sull’amministrazione condivisa, quale strumento fondamentale per rendere la legge pienamente attuativa e realmente trasformativa.

Perché, insomma, non resti solo una delle tante buone intenzioni o promessa non mantenuta.

Al Forum del Terzo Settore della Puglia aderiscono: ACLI, A.D.A., Adiconsum,  AGESCI, AICS, ANFFAS,  ANOLF, ANPAS, ANSPI, ANTEAS, ARCI, ASC, ASI, AUSER, AVO, CNCA, Comunità Emmanuel, Confcooperative Federsolidarietà, Consorzio Opus, CRI Croce Rossa Puglia, CSAIN, CSEN, CSI, ENDAS, Fidas, GRUPPI Vincenziano, Italia Nostra, Legacoop Sociali, Legambiente, MCL Movimento Cristiano Lavoratori, MODAVI, UISP, Uneba, UNPLI Pro Loco Puglia.

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