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Alessano

In cammino con don Tonino… a 30 anni dal suo Dies Natalis

Come ha ricordato Mons. Vito Angiuli, «a trent’anni dalla sua morte è venuta l’ora di parlare del don Tonino storico. Di quello realmente vissuto in questo mondo, non nella fantasia dei suoi ammiratori e dei suoi interpreti» 

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di Carmine De Marco


Sono passati ormai 30 anni da quando il nostro caro e venerabile don Tonino, ha raggiunto il cielo, per celebrare definitamente la Pasqua del Signore.


Ancora oggi, le sue parole profetiche, continuano ad essere un balsamo di misericordia per la vita ecclesiale e non. È stato un uomo, prima che prete e poi vescovo, di decisioni molto forti e coraggiose. Tutta la sua vita è stata circondata da questa testimonianza di comunione e di amore verso i poveri e gli ultimi, verso tutti coloro che solitamente sono posti ai margini dalla società perché considerati “diversi” da noi.


Ascoltino gli umili e si rallegrino” era il motto, tratto dal salmo 33, che aveva scelto per il suo stemma episcopale.


Grazie don Tonino, perché continui a ribaltare questa irrefragabile logica invitandoci a costruire un mondo migliore verso orizzonti di Pace!


Per dirla con le parole di Papa Francesco, è stato un vero e proprio anticipatore di quella «Chiesa in uscita», di quella Chiesa sinodale fatta di «stola e grembiule» capace di sapersi sporcare le mani nelle difficili situazioni che la vita ogni giorno ci sottopone.


Per celebrare il 30° anniversario dal suo dies natalis, sia la Chiesa Ugentina, che quella Molfettese, hanno organizzato una seria di eventi celebrativi per commemorare tale ricorrenza.


Momento particolarmente intenso è stata la celebrazione Eucaristia nella cattedrale di Molfetta, lo scorso 20 aprile, presieduta dal Card. Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana.


Durante l’omelia, il cardinale ha delineato tutti quei tratti fondamentali che sono appartenuti a don Tonino; tuttavia ha esortato tutti a chiedere scusa «perché abbiamo frainteso la sua voce evangelica, esigente come è il Vangelo che chiede amore vero e non surrogati; che coinvolge tutto, non solo quello che avanza o finché mi va; amore sporco della vita e anche del nostro peccato, ma amore senza furbizie, calcoli, ecclesiasticismi, strumentalità, ideologie».


La celebrazione si è conclusa con la consegna della croce, realizzata con alcuni relitti del caicco naufragato tra la notte del 25 e il 26 febbraio 2023, sulla spiaggia dello steccato di Cutro, dove persero la vita circa 94 migranti. Tale croce è stata collocata proprio accanto alla sua tomba, nel cimitero di Alessano, e vuole essere un simbolo di pace per quei semi di speranza e fraternità che lui stesso ha lasciato e che tutti noi dobbiamo impegnarci nel coltivarli affinché qualcosa di nuovo germogli.


Anche la Diocesi di Ugento – S.M. Di Leuca, ha stilato un programma, per ricordare il 30°della nascita al cielo.

Diverse sono state le iniziative proposte, tra quelle più importanti ricordiamo la S. Messa nella Chiesa Collegiata di Alessano, il 18 aprile scorso, presieduta da Mons. Vito Angiuli, e quella del 20 aprile presso il cimitero con la partecipazione degli alunni delle Scuole Medie e degli Istituti Scolastici “D. Tonino Bello” e “G. Salvemini” e infine, quella presieduta da Mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Ionio e vicepresidente della CEI, il 21 aprile.


Ulteriore momento significativo è stata la veglia di preghiera sulla tomba, cui hanno preso parte moltissimi giovani di tutte le età, provenienti da molti paesi limitrofi e non solo.


Nel corso della settimana non sono mancati momenti dal carattere più culturale con la presentazione di due libri: “Don Tonino Bello (1935-1993). Una Biografia” a cura del prof. Ulderico Parente e “Cara mamma Lettere di don Tonino ai familiari (1948-1964) curato da Trifone e Stefano Bello.


Tutto questo è stato coronato sabato 22 aprile, con la presentazione dell’iniziativa L’anello del Bello, a cura di “Cammini di Leuca” e la consegna del “sigillum” alla Comunità di Alessano; a seguire, dopo l’Eucaristia, l’inaugurazione della pietra miliare da parte del sindaco, alla presenza del Vescovo Vito e delle autorità religiose e civili.


Inoltre, per tutta la settimana presso il Palazzo Legari di Alessano è stata allestita la mostra “Il potere dei segni”.


Molto si è già detto su questo Vescovo santo e modello del gregge. Bisogna però fare attenzione a non strumentalizzare tutto il suo detto e fatto, come afferma Mons. Angiuli nel suo intervento del 26 aprile scorso sul Nuovo Quotidiano di Puglia-Lecce: «Bisognerebbe conoscere meglio don Tonino e leggere tutti i suoi scritti, e non scegliere, fior da fiore, secondo una selezione di comodo e unilaterale. Per lui era chiaro che il criterio della denuncia e dell’annuncio, su cui si doveva muovere la sua azione di pastore, doveva coniugare insieme l’etica sociale e l’etica personale, senza alcuna divisione o separazione. (…) A trent’anni dalla sua morte è venuta l’ora di parlare del don Tonino storico. Di quello realmente vissuto in questo mondo, non nella fantasia dei suoi ammiratori e dei suoi interpreti.  Occorre inoltre conoscere non solo il don Tonino Vescovo, con le sue parole e i suoi gesti divenuti per molti punto di riferimento, ma anche il don Tonino sacerdote vissuto nel Salento, soprattutto nel Seminario Vescovile di Ugento come educatore dei seminaristi. Si tratta del periodo più lungo della sua vita, circa diciotto anni, vissuti nel nascondimento e al riparo dalla successiva “bolla mediatica”».


Facciamo tesoro di queste parole affinché ognuno di noi si sforzi ogni giorno sempre più ad approfondire questa figura e ad imitarla tenendola come uno dei tanti punti di riferimento nel cammino della vita.


Questo, come ebbe a dire Mons. Mariano Magrassi nell’omelia durante i funerali sul porto di Molfetta: «Sarà il modo migliore di ricordarlo».



Alessano

Chiesti tre ergastoli e 27 anni di reclusione per l’omicidio dell’anziano di Castri. Gli imputati tutti del Capo di Leuca

Gli accusati rispondono, in concorso, dell’accusa di omicidio volontario con l’aggravante dell’aver commesso il delitto allo scopo di eseguire quello di rapina…

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Tre ergastoli e 27 anni per un quarto imputato, questa la richiesta dell’accusa al termine del processo per la morte di Donato Montinaro, il 76enne vittima di una rapina, a giugno 2022, a Castri.  Condanne chieste dal PM Erika Masetti che oggi ha tenuto la requisitoria nell’aula bunker del carcere di Borgo San Nicola.

Gli accusati erano finiti in carcere nell’ottobre del 2022 per l’omicidio del 76enne e perché adescavano «vecchietti benestanti».

Per Patrizia Piccinni, 50 anni, di Alessano (difesa dall’avvocato David Alemanno), Angela Martella, 60 anni di Salve (difesa dall’avvocato Silvio Verri), e l’ultimo degli arrestati in ordine cronologico: Emanuele Forte, 32 anni di Corsano (difeso dall’avvocato Marco Costantini) è stato chiesto l’ergastolo con isolamento diurno per uno o due anni.

Per il pentito Antonio Esposito, 41enne, di Corsano (assistito dall’avvocato Luca Puce) è stata chiesta la pena più bassa, di 27 anni.

Rispondono, in concorso, dell’accusa di omicidio volontario con l’aggravante dell’aver commesso il delitto allo scopo di eseguire quello di rapina.

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Alessano

Sviluppo marino e costiero sostenibile, domani a Tricase ed Alessano la delegazione libanese

Nell’ambito degli incontri istituzionali e territoriali del progetto Blue Tyre. Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile

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Si aprono domattina a Tricase (nel pomeriggio ad Alessano) gli incontri istituzionali e territoriali del progetto Blue Tyre. Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile, che vede un gruppo di tecnici e operatori/operatrici provenienti dalla comunità di Tiro in Libano, ospite in Salento fino al 23 aprile per un periodo di formazione e scambio territoriale.
Blue Tyre. Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile, è un progetto che vede insieme il Comune di Tricase e la municipalità di Tiro (Libano), realizzato grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e con un partenariato di rilievo, per contribuire allo sviluppo territoriale sostenibile dell’area costiera e marittima di Tiro.

Obiettivo dell’iniziativa individuare strategie per rendere compatibile il modello economico (pesca/turismo/commercio) con la protezione degli ecosistemi, la tutela del patrimonio culturale e naturale, la salute e il benessere della popolazione, e rafforzare gli storici rapporti tra l’Italia e il paese dei Cedri in un momento particolarmente difficile per il Medio Oriente contribuendo alla costruzione di ponti di dialogo internazionale e di pace.

La Training Visit rientra nelle attività dell’iniziativa Blue Tyre. Partenariato locale per lo Sviluppo Marino e Costiero Sostenibile, un partenariato territoriale intrapreso dal Comune di Tricase e dalla municipalità di Tiro (Libano) e finanziato grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo allo scopo di contribuire allo sviluppo territoriale sostenibile dell’area costiera e marittima di Tiro. Tiro è una città straordinaria, patrimonio Unesco per la sua archeologia, con una Riserva naturale sulla costa ma è anche il principale sito del turismo balneare del paese con innumerevoli pressioni antropiche sull’ecosistema. Il progetto prevede il coinvolgimento di partner pugliesi come CTM (Cooperazione nei Territori del Mondo), Magna Grecia Mare, l’Università del Salento e la coop. Naturalia che contribuiscono a fornire equipaggiamenti e competenze per rafforzare la capacità della comunità locale libanese di affrontare le sfide ambientali e la tutela della biodiversità. Grazie al contributo della Regione Puglia, inoltre, il partenariato è riuscito ad attivare anche un intervento nel campo agricolo della lotta biologica e della fertilità dei suoli coinvolgendo le donne, i rifugiati dal fronte e i lavoratori vulnerabili dell’area. Negli ultimi due anni i partner salentini hanno lavorato insieme alle controparti locali nell’individuazione di strategie per rendere compatibile il modello economico (pesca/turismo/commercio/agricoltura) con la protezione degli ecosistemi, la tutela del patrimonio culturale e naturale, la salute e il benessere della popolazione.

Purtroppo, a causa della crisi di sicurezza nel Sud del Libano a seguito dell’acuirsi del conflitto israelo-palestinese, gli esperti pugliesi hanno dovuto sospendere le missioni per potenziare il programma di training in Puglia e in remoto. Oltre agli attacchi e ai bombardamenti, in questa fase gli enti pubblici di Tiro si trovano a gestire l’emergenza di circa 27.000 cittadini sfollati che hanno abbandonato le aree di confine e si sono rifugiati nelle scuole o nelle altre strutture pubbliche della città per scampare agli attacchi e attendere che la tensione al confine si plachi.

La visita in Salento, che si avvale della collaborazione anche di TempoPresente aps, è dunque utile a dimostrare la solidarietà del nostro territorio nei confronti di chi la guerra la vive quotidianamente rafforzando gli storici rapporti tra l’Italia e il paese dei Cedri in un momento particolarmente difficile per il Medio Oriente contribuendo alla costruzione di ponti di dialogo e di pace sulle tracce, sempre vive, dell’esempio di Don Tonino Bello.

 

 

 

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Alessano

Lampus! Il Jazz che sorprende

Doppio appuntamento per celebrare la Giornata Internazionale del Jazz – UNESCO. Venerdì 26 aprile ad Alessano Paris in Blue; martedì 30 aprile pubblico “speciale” per lo swing del Toni Tarantino Trio, presso la Residenza Socio Assistenziale “San Giorgio”

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Il prossimo 30 aprile sarà celebrata la Giornata Internazionale del Jazz – UNESCO.

L’edizione 2024 vedrà coinvolti 190 Paesi impegnati a divulgare il valore unificante del Jazz attraverso migliaia di appuntamenti.

L’UNESCO definisce il Jazz «uno strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca».

Una valutazione che coglie nel Jazz il suo forte potenziale di scambio, confronto e reciproco ascolto tra culture diverse: una musica che supera le differenze di razza, religione, etnia o nazionalità.

L’associazione culturale Lampus, con l’instancabile Paolo Insalata impegnato nella divulgazione del Jazz nel Capo di Leuca, condivide in pieno lo spirito dell’Jazz Day e ne celebra ogni edizione fin dal 2017.

Pur essendo una realtà piccola e “di confine”, Lampus ha saputo conquistarsi una buona reputazione nel panorama jazzistico italiano per la qualità delle proposte artistiche, la cura organizzativa di ogni iniziativa e la destagionalizzazione dei suoi appuntamenti (ne ha organizzati finora circa 60) che coprono l’intero arco dell’anno.

Altri tratti distintivi delle attività di Lampus riguardano la scelta dei luoghi e l’originalità dei contenuti mirati a favorire nuove connessioni tra il Jazz e altre realtà della società contemporanea.

Quest’anno celebra il Jazz Day, mettendo in calendario due appuntamenti decisamente originali.

PARIS IN BLUE AD ALESSANO

Venerdì 26 aprile, presso Palazzo Sangiovanni, si terrà un concerto, rigorosamente in acustico, dedicato all’incontro tra Gershwin e Ravel: una produzione originale in prima nazionale nata per questa occasione, dal titolo Paris in Blue con Danilo Blaiotta al pianoforte e Vittorio Cuculo al saxofono.

Il Duo vuole omaggiare tanto la musica di Maurice Ravel (in relazione alla sua fascinazione per la musica jazz degli anni ’20 del 900), tanto quella di George Gershwin, di cui Ravel divenne amico ed importante consigliere senza mai accettare, tuttavia, la richiesta dello stesso Gershwin in ambiti didattici – il giovane George venerava il compositore Basco e avrebbe voluto prendere da lui lezioni di composizione.

Inizio concerto alle 19 (info e biglietti su www.oooh.events).

JAZZ FOR SENIOR A GAGLINAO DEL CAPO

Se il primo appuntamento ha il carattere di una celebrazione “ordinaria”, decisamente meno convenzionale è la seconda iniziativa in programma martedì 30 aprile, perché è riservato a un pubblico… nuovo.

Lampus, infatti, in collaborazione con la Residenza Socio Assistenziale “San Giorgio” di Gagliano del Capo, ha voluto rendere davvero speciale questa edizione dell’International Jazz Day, dedicando agli anziani ospiti della struttura Jazz for Senior, un concerto dal vivo studiato ad hoc per far riaffiorare bei ricordi e portare buonumore a un pubblico così speciale.

Il Toni Tarantino Trio, infatti, porterà sul palco il meglio dello swing italiano degli anni d’oro: con un sound vivace e coinvolgente, il trio accompagnerà gli ospiti in un viaggio musicale nel tempo, riportando in auge le melodie e i ritmi che hanno fatto cantare e ballare intere generazioni.

La band è composta da Toni Tarantino (pianoforte e voce), Michele Colaci (contrabbasso) ed Antonio De Donno (batteria).

Jazz for Senior rappresenta una sorta di numero zero di un percorso che Lampus intende portare avanti parallelamente alla sua attività concertistica ordinaria, mettendo a frutto un altro aspetto del Jazz: quello della sua capacità terapeutica.

La Musicoterapia in campo medico è ormai nota e poggia su solide basi scientifiche confortate da rigorosi studi clinici e neuroscientifici e il Jazz si è rivelato un genere particolarmente efficace nella sfera della medicina preventiva e, anche e soprattutto, in diversi ambiti clinici e riabilitativi, compreso quello geriatrico.

Jazz for Senior è un evento dedicato esclusivamente agli ospiti della RSA.

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