Dai Comuni
La lettera del sindaco di Tricase al compianto don Eugenio Licchetta

La lettera del sindaco di Tricase, Antonio De Donno, al compianto don Eugenio Licchetta
Rivolgere oggi a Don Eugenio l’estremo saluto della Città non è facile, non lo sarebbe da Sindaco, non lo è da uomo cresciuto anche grazie alla sua presenza.
Uomo forte, mai domo, mai banale, a volte irruento, ma con la forza del pensiero, il coraggio dell’azione, la potenza della carità. E soprattutto Uomo di Chiesa.
Quella Chiesa che ha amato e servito, a volte anche criticato, ma mai per distruggere, sempre per costruire.
Per primo hai capito che le nostre comunità avevano necessità di essere scosse dal torpore atavico che spesso riappare e hai incessantemente lavorato per creare reti solidali di pensiero, impegno, cultura, stimolo continuo a non farsi soggiogare dai tempi e dai forti di turno.
Hai realizzato con la tua presenza ingombrante ma mai invadente che la comunità aveva bisogno di luoghi in cui incontrarsi e crescere insieme, e non solo quella ecclesiale ma anche e soprattutto quella politica, verso la quale ti sei sempre posto con spirito critico ma costruttivo, alla quale hai sempre offerto occasioni di confronto per far crescere una coscienza cittadina all’insegna della pace sociale e della solidarietà.
Sei stato lievito indomito di confronti sociali e politici che hai alimentato di fede e speranza.
Ciò che era, ed è spesso tuttora, dibattito sterile di coscienze aride, tu avevi la capacità e la forza di trasformarlo in lievito per spiriti liberi.Per il bene di tutti, vicini e lontani.
Già…la tua cara Albania.
Il primo luglio ti abbiamo ricordato e ringraziato insieme al Sindaco di Valona Dritan Leli, ed i suoi occhi erano pieni di lacrime quando abbiamo ricordato l’azione di solidarietà delle nostre Comunità nei momenti tristissimi oltre Adriatico. E abbiamo scoperto altre tue imprese silenziose, quelle degli uomini forti che non hanno bisogno di clamore.
Hai creduto nella tua fede indomita che fosse vero che nel piede di un mobile semidistrutto ci fosse ancora quell’Ostia consacrata nascosta ai tempi della persecuzione cattolica, e lì, guidato certamente dall’Alto, hai trovato ciò che cercavi, annerita dal tempo ma integra nella sostanza cristiana, e hai celebrato la Messa ai margini della chiesa Cattolica ormai distrutta di Valona, che il regime aveva trasformato in fabbrica di giocattoli e poi distrutto.
E hai mangiato quel simbolo della persecuzione, incarnando in quel gesto la forza della speranza.
E poiché eri tu, mai rassegnato alle sofferenze altrui, hai donato, nel silenzio più totale, il tuo trattamento di fine rapporto per la ricostruzione della Chiesa.
Il Sindaco di Valona e noi tutti ti ringraziamo ancora una volta per essere stato quello che eri.
Ti dobbiamo molto, caro Don Eugenio, e ti chiediamo scusa se ti abbiamo trascurato negli anni della malattia.
Un tempo non sarebbe stato possibile trascurarti, perché eri sempre tu a fare il primo passo, quello più difficile.
Ed anche questo, oggi, ci rende più poveri, ci ha lasciato l’uomo di Chiesa che nelle avversità era sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene.
Queste gesta, e tante altre che non conosciamo o conosceremo nel tempo, scoprivano polsi e mani di una forza straordinaria, che non lesinavano il grande lavoro, alimentato da un pensiero fulgido, da una visione cristiana di fede e spirito critico, ma soprattutto da un grande cuore.
Perché tu eri soprattutto questo, caro Don Eugenio, un uomo buono, una forza quotidiana di pace sociale, un tessitore inarrestabile di coscienze operose, un costruttore di comunità mai domo al potere dei forti e baluardo dei diritti dei deboli.
E i tanti Grandi Uomini che ti hanno incontrato, sono rimasti intrisi dalla tua energia e dalla tua generosità, Don Tonino in testa a tutti.Così siamo cresciuti in tanti, abituati ad averti al fianco anche quando non c’eri, tale e tanta è stata la tua potenza educativa.
Uomo che non ha mai nascosto le sue debolezze o le sue contraddizioni a noi ragazzi. Pochi anni di scuola sono valsi per una vita.
Anch’io ho avuto l’onore di averti sull’altare al mio matrimonio, a mia moglie espressi il desiderio che a sposarmi a Casarano fosse chi, insieme a Don Tonino, mi ha fatto amare la Chiesa ed insegnato la forza dell’impegno. Tricase ti deve molto. Non solo la tua Caprarica, la tua famiglia quotidiana che ti ha amato e che hai amato e servito senza riserve. Ma tutta la Città.
Con il dolore nel cuore, ma con la gioia ed il tuo sorriso che dalla pace eterna ormai raggiunta continuerai a donarci, ti diciamo la cosa più semplice ma più intensa che possiamo: grazie di esserci sempre stato, grazie per averci accompagnato alla consapevolezza della carità e dell’impegno, grazie, di vero cuore, per l’amore che ci hai sempre e senza riserve donato.
Riposa in pace.



Attualità
“L’Italia s’è desta”
Il CME Puglia ha organizzato una lezione sulla Storia Patria, la Costituzione e il nostro Inno nazionale. Il Colonnello (originario di Tricase) Arcangelo Moro ha rimarcato l’importanza che l’Esercito riveste nel “Sistema Paese” ed esposto ai giovani il nuovo modello di reclutamento della Forza Armata

Il Comando Militare Esercito “Puglia” (CME “Puglia”) in occasione della ricorrenza della proclamazione dell’Unità d’Italia ha organizzato una conferenza spettacolo, denominata “L’Italia s’è desta”, che si è tenuta presso l’Auditorium “Nino Rota” del Conservatorio “Nicolò Piccinni” di Bari.
Una passeggiata a ritroso nel tempo che ha approfondito vari aspetti della nostra storia Patria, raccontando i simboli della Repubblica. Nei vari interventi il Professor Nicola Neri, docente presso l’Università degli Studi di Bari, ha tenuto una conversazione dal tema ”Il miracolo dell’Italia unita”, a seguire, il Colonnello Arcangelo Moro, Comandante del CME “Puglia”, è intervenuto con un “dialogo sulla Costituzione, le parole di ieri, i temi di oggi”; ha concluso il dott. Michele D’Andrea, divulgatore storico, con “l’Inno Svelato”, raccontando storia, aneddoti e curiosità sulle musiche del canto degli italiani.
Nella lezione spettacolo (dalla composizione totalmente inedita durante la quale non sono mancati riferimenti all’attualità, all’evoluzione e al cambiamento dei costumi) sono state inserite le musiche riprodotte dalla Banda della Brigata Pinerolo, dall’Ensamble del Conservatorio “Piccinni” e dal Gruppo di Fiati del Liceo musicale “Cirillo”, accompagnati dalle voci dei cori della Polizia Locale di Bari e dell’Associazione “Manos Blancas” Puglia.
L’attività, presentata dal giornalista RAI Andrea Tedeschi, è stata un’occasione unica per approfondire la nostra Storia, scoprire le nostre radici e valori attraverso “generazioni a confronto”.
Soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa dal Colonnello salentino (è di Tricase) Arcangelo Moro, che dopo aver ringraziato le numerose autorità intervenute, tra le quali il presidente della Regione Michele Emiliano, il sindaco di Bari e Presidente ANCI, Antonio Decaro, il Prefetto di Bari Antonia Bellomo e il prof. Giuseppe Silipo, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha voluto rimarcare l’importanza che l’Esercito riveste nel “Sistema Paese” esponendo ai giovani presenti il nuovo modello di reclutamento della Forza Armata, con particolare riferimento ai concorsi per Volontario in Ferma Iniziale (VFI) e Volontario in Ferma Triennale (VFT) di recentissima pubblicazione.
L’evento svoltosi alla presenza di oltre 600 studenti appartenenti alle scuole Superiori e delle massime autorità presenti sul territorio, gode del Patrocinio del Comune di Bari e della Regione Puglia, ed è stato organizzato con la collaborazione del Conservatorio “N. Piccinni”, dell’Unione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica Italiana (UNIMRI) e delle Guardie Ambientali d’Italia coordinamento Puglia, con il contributo di Intesa Sanpaolo.
Attualità
Elodie, cuore salentino, in trionfo al Bif&st
Il grande affetto del pubblico per la bravissima cantante-attrice, rivelazione nel film di Pippo Mezzapesa “Ti mangio il cuore”. Intanto le canzoni della nuova icona sexy della musica italiana continuano a raccogliere consensi e dominano le classifiche

Elodie sta vivendo un momento d’oro.
Al successo delle sue canzoni aggiunge quello ottenuto al cinema dov’è ha recitato da protagonista nel film “Ti mangio il cuore” del regista Pippo Mezzapesa.
Interpretazione che le è valsa il premio come miglior esordiente, nel nome di Silvana Mangano al Bif&st di Bari.

Elodie e Pippo Mezzapesa con il premio ricevuto al Bif&st
Ad attenderla al teatro Petruzzelli numerosi fan e l’assalto degli ammiratori e della stampa è stato inevitabile.
«La Puglia mi porta sempre bene», dice Elodie, che confessa di non escludere una nuova esperienza come attrice: «Per il momento non ho progetti, ma spero di poterlo fare presto».
Elodie conosce molto bene la Puglia, «una terra che amo particolarmente».
La bellissima cantante e attrice ha anche un pezzo di cuore salentino perché, come lei stessa ha ricordato, «ho vissuto per anni in Salento», prima ancora che cominciasse la sua carriera artistica.
Elodie di Patrizi, infatti è nata nel 1990 a Roma da padre italiano e madre francese creola.
Il padre è un artista di strada mentre la madre è un ex cubista.
I genitori molto giovani si sono separati e la loro è stata una separazione turbolenta.
La madre è stata anche colpita da una terribile malattia.
Anche per questo, ed Elodie non lo ha mai nascosto, ha vissuto un’infanzia piuttosto difficile.
ELODIE E IL SALENTO
A 20 anni, Elodie si trasferisce a Lecce, per seguire il suo compagno di allora.
La loro relazione termina ma lei decide di rimanere in Salento dove lavora come vocalist e cubista nei locali leccesi e gallipolini.
In Salento Elodie finisce per lavorare al Samsara, il grande tempio del clubbing di Gallipoli.
Come la madre prima di lei, il cubo diventa il suo mestiere e nella stessa discoteca incontra Andrea Sylvestre, con cui parteciperà poi ad Amici 2015 (lei poi si classificherà dietro di lui, al secondo posto).
Il connubio Amici + Samsara Beach le permette di entrare in contatto con un’altra donna di successo salentina, Emma Marrone, che le produce due album: “Un’altra vita” (2016) e mentre l’altro, “Tutta colpa mia“, all’anno dopo.
Poi l’ingresso nella scuola di Amici e la scalata verso il successo che ne fa oggi una delle artiste più complete del panorama italiano.
La sua bellezza toglie il fiato tanto da farla divenire una vera e propria icona sexy.
Ciò però non mette in secondo piano la sua bravura.
LE SUE CANZONI
La sua fama si consolida definitivamente con Nero Bali, singolo che le vale un doppio platino.
Un altro paio di singoli niente male (“Pensare male” coi Kolors e “Rambla” con Ghemon) e poi un altro successo, Margarita.
A Sanremo 2020 porta il singolo “Andromeda“, scritto da Mahmoood e Stardust.
L’anno dopo salirà di nuovo sul palco dell’Ariston questa volta nelle vesti di conduttrice ed anche in questo caso è un successo.
Sul piano musicale la sua ascesa non si ferma: arrivano “Non è la fine” (feat. Gemitaiz) e “Mal di testa” con Farbri Fibra che preludono il suo terzo album, “This is Elodie”.
A settembre 2021 viene pubblicato il singolo “Vertigine”, primo estratto dal quarto album dell’artista.
La FIMI ha certificato il brano disco di platino per le 100mila copie vendute e nella classifica radiofonica di fine anno si inserisce tra i cinquanta singoli più passati del 2021.
A dicembre ha pubblica insieme a Rkomi il singolo “La coda del Diavolo” che ha raggiunto la vetta della della classifica dei singoli, segnando la prima numero uno in assoluto per la cantante.

Elodie in “Ti mangio il cuore”
Nel 2021 è stata scritturata per il ruolo di protagonista nel film “Ti mangio il cuore”, diretto da Pippo Mezzapesa che prelude all’uscita del singolo “Proiettili (Ti mangio il cuore)” in collaborazione con Joan Thiele e scritto con Elisa, che viene pubblicato il 16 settembre 2022 e fa parte della colonna sonora del film.
Nel febbraio 2022 è stato pubblicato l’album di Elisa “Ritorno al futuro/Back to the future”), nel quale è presente il brano “Luglio”, al quale ha collaborato anche Elodie, insieme a Giorgia e Roshelle.
Un boom il secondo singolo tratto dal suo quarto album, ovvero “Bagno a mezzanotte”, scritto sempre da Elisa. Così come hanno avuto grande successo anche “Guaranà”, “Tribale”.
È la consacrazione definitiva fino al recente festival di Sanremo con “Due”, facente parte anch’esso della lista tracce del quarto album.
Quest’ultimo, intitolato “Ok. Respira”, tuttora in continua ascesa, è stato promosso dalla docu-serie “Sento la vertigine”, disponibile su Amazone Prime Video.
Appuntamenti
Tricase: Brothers in Arms, la musica di Mark Knopfler
Serata dedicata a Mark Knopfler e alla sua musica giovedì 27 aprile al Cinema Moderno

Serata dedicata a Mark Knopfler al Cinema Moderno di Tricase.
L’appuntamento è per giovedì 27 aprile con ingresso alle ore 20.30 ed inizio in programma per le 21.
Per l’occasione si esibiranno dal palco: Rocco Mastrolia (voce e chitarra), Massimiliano Gaballo (batteria), Pasquale Chirivì (basso e cori), Marco Grendene (chitarra, lap steel e cori), Maurizio Mariano (tastiere e pianoforte), Gabriella Prinari (flauto traverso) e Mauro Esposito (sassofoni)
«La musica di Mark Knopfler, leader dei “mitici” Dire Straits le sue scelte, la vita stessa hanno sempre avuto per direzione», spiega Rocco Mastrolia, «l’uomo e la sua possibilità di essere migliore. Credo sia utile diffondere, al nostro meglio, l’opera di uomini e di donne che esistono e sono esistiti dediti al bene, con onestà e semplicità. Perciò, suono, la sua/mia musica».
Per info e biglietti: https://oooh.events/evento/themusicofmarkknopfler-biglietti/
Prezzo del biglietto Euro 12,50
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