Attualità
Mastroleo, al volante dell’evoluzione
Nell’intervista al CEO Dino Mastroleo, la storia dell’azienda di Lucugnano, fondata da Fernando Mastroleo e da decenni sulla cresta dell’onda
Come nasce Mastroleo Auto?
“È il 1979 quando a Lucugnano la ditta Mastroleo vede la luce. Nasce come officina specializzata nella riparazione di autovetture. Mio padre, Fernando Mastroleo, decise di mettersi in gioco: dopo una serie di esperienze lavorative anche all’estero, si lanciò nell’avventura imprenditoriale. Le conoscenze e la lunga formazione maturate negli anni si dimostrarono subito un valore aggiunto. L’esperienza con i veicoli stranieri, in quel periodo già di per sé un surplus, era un vero elemento di forza ed in breve divenne un punto di riferimento per il marchio FORD. Il prestigioso brand americano, negli anni ’80, gli affidò l’assistenza tecnica del parco circolante nel bacino del Sud Salento”.
Di padre in figlio… quando entra in scena lei?
“Negli anni 2000 alla professionalità unimmo la lungimiranza. Quando subentrai alla riparazione affiancai subito la vendita di veicoli nuovi ed usati. Fu così che nacque il settore commerciale della Mastroleo, che da ditta individuale si trasformò in società. Puntammo da subito sulla soddisfazione del cliente, capimmo che era la strada giusta da percorrere ed i risultati lo dimostrarono: la neonata Mastroleo srl divenne il motore dell’azienda nel primo decennio del nuovo millennio”.
Quali lo sviluppo e la crescita negli anni che seguirono?
“Nel 2014 venne posata la prima pietra del nuovo plesso aziendale, attiguo alla struttura originaria, dove oggi ospitiamo un grande showroom ed il nuovo service partner, sito lungo la strada statale 275, in quel di Lucugnano, alle porte di Tricase. Dal 2015 la Mastroleo srl rilancia anche il noleggio che ad oggi vede le sedi di Otranto, Torre San Giovanni, Torre Vado, oltre alla sede principale di Lucugnano.
Così quel nuovo ramo aziendale si arricchì di un nuovo servizio in connubio con la vocazione turistica che si andava sviluppando sul territorio salentino. Un anno dopo, in un crescendo rossiniano, entrammo a far parte del Volkswagen Group Italia, figurando come Service Partner Volkswagen. Nel 2020 accorpammo i Service Partner Ford e Volkswagen; riconvertimmo la storica sede Ford in nuova struttura di preparazione delle vetture; aggiungemmo un impianto di lavaggio automatizzato; creammo la Mastroleo Store srl, un’officina di carrozzeria attrezzata per la lavorazione della nuova scocca in alluminio”.
Ed arriviamo ai giorni nostri.
“Ultima grande novità: il marchio DR Evo sceglie la professionalità e la qualità del lavoro del gruppo Mastroleo, affidandogli il ruolo di concessionaria ufficiale del brand per il Sud Salento. Grazie a sforzo e impegno continui, oggi siamo un’azienda all’avanguardia ed un punto di riferimento completo per l’automobilista: forte di una struttura di circa 30mila metri quadrati, è in grado di offrire risposte all’avanguardia ad ogni richiesta relativa al comparto auto.
Preciso poi che il servizio vendita, con un’area espositiva dotata di show-room distinti per brand, offre l’opportunità di acquistare veicoli nuovi dei marchi Volkswagen, Ford e DR, e km0, aziendali o usato certificato di tutti i brand. Le officine meccaniche autorizzate Ford e Volkswagen, di Mastroleo, garantiscono l’attività di riparazione meccanica, di elettrauto e di gommista. Si estendono per 900 metri quadri e sono in costante aggiornamento per monitorare ogni singolo attrezzo, eventuali cicli di controllo e manutenzioni. A questo si aggiunga il magazzino ricambi: altri 900 metri quadri della struttura, oggi divenuto un altro dei punti di forza aziendali. Tutto organizzato allo scopo di ridurre al minimo i tempi di attesa per i pezzi di ricambio delle vetture in riparazione e per soddisfare al meglio le richieste della clientela nella vendita diretta al pubblico”.
E poi, mi diceva della carrozzeria…
“L’ultimo dei fiori all’occhiello, la fase di start-up della carrozzeria, che vanta il convenzionamento con il marchio Volkswagen e con le principali compagnie assicurative sul mercato. Un settore dotato di un gruppo di lavoro e personale qualificato, esperto e competente. Inoltre, offriamo anche la possibilità di riparazione e sostituzione dei cristalli parabrezza, oscuramento vetri e riparazioni Smartrepair. E ancora, come anticipato: la nuova zona lavaggio, sanificazione e rifinitura; i servizi di soccorso stradale e quello di noleggio auto e moto veicoli. E poi, la vendita accessori e la disponibilità di vetture di cortesia, per accompagnare il cliente in ogni step percorso in azienda”.
Parlavamo di crescita e ambizione…
“La nostra storia, quella della Mastroleo, è un percorso lungo oltre 40 anni: siamo uno dei leader dell’automotive nel Salento, grazie al lavoro di un team di oltre 30 collaboratori costantemente formati per garantire la massima qualità in ogni servizio prestato. Tutto questo ci ha permesso di raggiungere un fatturato complessivo di circa 10 milioni di euro. Ne approfitto per ringraziarli uno ad uno per l’impegno e l’attaccamento alla maglia che dimostrano ogni giorno. Sono ragazzi fantastici che hanno deciso di seguirmi in un progetto che non sembra avere mai fine. Sono sempre più convinto che una squadra per essere vincente ha bisogno di campioni ed io ne sono circondato.
Viviamo di mete, ci tengo a sottolinearlo, i nostri obiettivi non sono semplici traguardi, ma punti di partenza dei nostri nuovi progetti. Vi assicuro che ne abbiamo tanti ma non voglio svelarli. Nel 2023 ci saranno tantissime novità… le vedrete“.
Che futuro si aspetta?
“Guardiamo al futuro con fiducia e speranza: sono in programma nuovi investimenti per la realizzazione di nuovi impianti, perseguiamo la costante riduzione dell’impatto ambientale; puntiamo sulla totale soddisfazione del cliente; sulla tenace crescita per offrire nuovi posti lavoro, e stiamo cercando di realizzare una scuola di formazione per creare un connubio che possa facilitare il post diploma/laurea con il mondo del lavoro. È così che ci proiettiamo nel futuro, sedendoci al volante dell’evoluzione”.
Attualità
Consorzi di Bonifica, la provincia affianca i sindaci
L’incontro a Palazzo dei Celestini: «Accompagniamo i sindaci per avere punti di vista da offrire ai cittadini dei loro territori». Presenti anche gli assessori regionali Donato Pentassuglia e Alessandro Delli Noci. Rinviato alla settimana prossima il tema dell’agrivoltaico
Si è tenuto un incontro in Provincia sul tema del Consorzio di Bonifica sul territorio salentino, promosso dal presidente Stefano Minerva, insieme al consigliere delegato all’Agricoltura Paolo Greco, e svoltosi a Palazzo dei Celestini alla presenza degli assessori regionali Donato Pentassuglia (Agricoltura) e Alessandro Delli Noci (Sviluppo Economico).
In una sala gremita da sindaci e amministratori comunali, consiglieri provinciali e rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative, si è sviluppato un intenso e serrato confronto sul tema di grande attualità dei Consorzi di Bonifica.
Il tema dell’utilizzo delle aree agricole per impianti di energia alternativa (agrivoltaico), è stato rinviato al 24 gennaio (ore 11), sempre nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce, su proposta dell’assessore Regionale Delli Noci, che ha inteso lasciare più spazio alla trattazione dell’altro tema, considerata la necessità di approfondimento.
L’occasione, potendo contare sulla presenza dell’assessore Donato Pentassuglia, è stata utile per sintetizzare il lavoro fin qui svolto, ma anche le iniziative avviate per giungere alla chiusura del Piano di bonifica, realizzare i nuovi Piani di Classifica, confrontarsi sugli investimenti finanziati da Regione Puglia e dal Fondo di Sviluppo e Coesione e, soprattutto, illustrare la nuova governance, che, come ha evidenziato l’assessore, «condurrà all’elezione del nuovo Consorzio e prevederà l’utilizzo delle graduatorie dei singoli Consorzi per l’assunzione di personale a tempo indeterminato, in modo che si potrà preparare la stagione irrigua 2025. Il nuovo Consorzio unico, dopo anni di sacrifici, dovrà sviluppare un rapporto diverso con i cittadini».
«Come Provincia di Lecce», ha spiegato il presidente Stefano Minerva, «pur non avendo formalmente funzioni specifiche su alcuni temi, per incidere comunque a livello territoriale continuiamo ad interpretare il nostro ruolo di cerniera’ tra i vari enti, in modo da portare le voci dei comuni all’attenzione della Regione e del Governo. In questo caso, il consigliere delegato all’Agricoltura Greco si è fatto carico di raccogliere le istanze degli amministratori che chiedono risposte su un tema attuale e delicato. Per questo oggi abbiamo voluto mettere a disposizione la sala consiliare dell’Ente, in modo che i sindaci potessero approfondire la questione e avere più punti di vista per dare risposte ai loro cittadini».
Il consigliere provinciale delegato all’Agricoltura Paolo Greco, sindaco di Caprarica, ha dichiarato: «L’incontro di oggi ha consentito di dare risposte agli amministratori ed al territorio in merito a temi che ci riguardano direttamente e che nelle prossime settimane saranno oggetto dei lavori in Regione Puglia. La Provincia, anche per quel che concerne gli aspetti legati al mondo dell’agricoltura, si conferma Casa dei Comuni ed esprime una forte unità del nostro territorio.
Queste occasioni sono importanti ed utili per far in modo che si possa esercitare un ruolo in modo costruttivo».
La Provincia di Lecce, infatti, ha promosso l’iniziativa, facendo seguito alle richieste dei Comuni e delle associazioni di categoria in questo ambito, frutto di un dialogo attivo e costante, che ha già portato alla risoluzione, di concerto con la Regione Puglia, della problematica relativa al rinnovo delle concessioni all’estrazione di acque sotterranee ad uso irriguo nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati.
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Attualità
Ruoli e persone
Pubblico Ministero e Governatore della Banca d’Italia ma educazione e rispetto vanno considerati «alla stregua di elementi che vengono prima di tutto e, quindi, irrinunciabili»
di Rocco Boccadamo
Accanto ai “primi”, anche se importanti e importantissimi, a mio avviso, devono coesistere in permanenza anche i “secondi”.
Invece, nella società attuale, succede sovente che i ruoli finiscono col cancellare e annullare le rispettive persone; su tale solco, io credo, sbagliato, nel nostro Paese si pone l’esempio rappresentativo, s’intende in negativo, di una precisa figura di primissimo piano, facilmente identificabile anche da sordi, muti e ciechi.
Recatomi, tempo fa, a un convegno nel Castello Carlo V della mia città, ho notato, tra gli ospiti e relatori, due illustri personaggi: uno, con incarico di prestigio nel settore giudiziario, l’altro addirittura al vertice della Banca d’Italia.
Ambedue, arrivati nel salone del convegno da soli, come il più comune degli intervenuti.
Il primo, andato a sedersi in terza fila, per ripassare una serie di
appunti annotati su fogli dattiloscritti, il secondo, con borsello, in tela plastificata di colore scuro, appeso a una spalla e poi poggiato a terra accanto alla sedia.
Mi sono avvicinato all’illustre pubblico ministero, presentandomi e salutandolo.
Nel ricevere la sua mano, gli ho fatto presente di aver avuto occasione di incontrarlo, diciotto anni prima, in un’aula del Tribunale di Milano, dove ero stato, proprio da lui, chiamato a comparire come persona informata dei fatti (in collegamento alla mia precedente attività lavorativa), nell’ambito di un famoso e a lungo discusso procedimento giudiziario all’epoca in corso.
Al mio accenno della particolare situazione, il magistrato ha soggiunto: «Anche se è passato tanto tempo, mi pare di ricordare…».
Al che, m’è venuto spontaneo di fargli presente di essere rimasto, in quella lontana occasione, assai colpito per via del modo garbato e gentile con cui, da pubblico ministero, mi si era rivolto nel pormi domande e chiedere precisazioni.
Risposta dell’interlocutore: «Guardi che io, fin da quando ho iniziato a fare questo mestiere, ho sempre considerato l’educazione e il tratto compito alla stregua di elementi che vengono prima di tutto e, quindi, irrinunciabili».
Infine, mi ha congedato con un “beato lei che vive a Lecce e non a Milano”.
Quanto al Governatore della Banca d’Italia, sono rimasto ammirato per l’estrema sobrietà del suo arrivo nel castello (pochi lustri addietro, un suo omologo sarebbe verosimilmente apparso con una scorta di commessi in divisa e attorniato da uno stuolo di assistenti e collaboratori), per il semplice borsello sulle spalle e quel gesto di poggiarlo a terra abbinabile a un cittadino qualunque.
Infine, l’illustre personaggio, all’atto dei suoi dotti e puntuali interventi durante il dibattito, ha dimostrato di non saper tenere in mano il microfono, al punto che, dall’auditorio, sono sgorgati, ripetutamente, «per cortesia, il sonoro».
Non c’è che dire, per quest’ultima chicca d’innocente imperizia, bravo Governatore, si vede che sei un uomo di fatti e di concretezza e non un macinatore di orazioni e parole.
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Attualità
Matino Città che Legge
La qualifica di “Città che Legge” consente a Matino di partecipare al bando annuale che prevede il finanziamento di progetti innovativi e meritevoli, destinati a favorire la diffusione della lettura in tutte le sue forme, coinvolgendo istituzioni, associazioni e realtà culturali
Matino ha ricevuto la qualifica di “Città che Legge” per le annualità 2024, 2025 e 2026, riconoscimento ufficiale conferito dal Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con il Ministero della Cultura e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
Questo prestigioso titolo, già ottenuto in passato a partire dal 2018, sottolinea l’impegno costante del comune nella promozione della lettura e della cultura del libro a livello locale, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità, le scuole e i cittadini verso l’importanza della lettura come strumento di crescita culturale e sociale.
La qualifica di “Città che Legge” consente a Matino di partecipare al bando annuale che prevede il finanziamento di progetti innovativi e meritevoli, destinati a favorire la diffusione della lettura in tutte le sue forme, coinvolgendo istituzioni, associazioni e realtà culturali.
Grazie a questo riconoscimento, infatti, Matino avrà accesso a risorse destinate a progetti che abbiano come obiettivo la promozione del libro, la creazione di eventi culturali e la realizzazione di attività educative per le nuove generazioni.
«Questo importante riconoscimento», dichiara il sindaco Giorgio Salvatore Toma, «è il risultato del lavoro sinergico tra gli attori che quotidianamente promuovono la cultura della lettura nel nostro territorio. Siamo orgogliosi di essere stati inclusi nel circuito delle “Città che Legge”, un’opportunità che ci permetterà di investire nella cultura, di valorizzare il nostro patrimonio e di stimolare nei cittadini, in particolare nei più giovani, l’amore per la lettura».
Con il sostegno del Centro per il libro e la lettura e dell’ANCI, Matino si prepara, quindi, ad affrontare le prossime edizioni del bando “Città che Legge”, con l’ambizione di realizzare progetti che arricchiscano ulteriormente la vita culturale della comunità, rafforzando l’accesso ai libri e favorendo l’inclusione sociale attraverso la cultura.
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