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Online ed AI: prospettive di sviluppo in Puglia

Uno dei principali settori in crescita in quella che è l’attuale epoca digitale è senza ombra di dubbio il tecnologico. Il web e l’Intelligenza Artificiale sono gli strumenti che maggiormente incarnano l’evoluzione…

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Uno dei principali settori in crescita in quella che è l’attuale epoca digitale è senza ombra di dubbio il tecnologico. Il web e l’Intelligenza Artificiale sono gli strumenti che maggiormente incarnano l’evoluzione della società odierna, sempre più virtuale e sempre meno reale. La vita online supera in alcune circostanze e ambiti quella offline, il che se da un lato è un fattore positivo e di spinta verso il nuovo, dall’altro genera anche isolamento e alienazione nel tessuto comunitario. Ma a prescindere da ciò, le prospettive di sviluppo tecnologico sono senz’altro da rimarcare come un elemento benefico. Una delle nostre regioni meridionali, la Puglia, sta vivendo in tal senso un momento propositivo per quanto attiene all’online e all’AI. Una località che ha nella tradizione la sua firma principale, ma che di recente sta cercando di proporsi anche in chiave moderna. Vediamo insieme come si sta verificando questo processo evolutivo di stampo digitale.


Le startup come cartina di tornasole dell’evoluzione in Puglia


Uno dei fattori che emerge con forza quale cartina di tornasole per il discorso preannunciato in fase introduttiva è quello delle startup in Puglia, sempre più florido. Un luogo che come dicevamo è fortemente ancorato alla tradizione, alla storia e alla cultura originaria. Ma che di recente si sta proponendo con vigore anche sul piano innovativo e tecnologico. Sono sempre di più appunto le startup che hanno nell’innovazione la loro firma regina. Esse riguardano le energie rinnovabili e la loro diversa declinazione, l’hi-tech, la robotica e l’Intelligenza Artificiale. Ambiti adiacenti che in alcune circostanze collaborano perla dare vita a qualcosa di inedito. Già questo fattore per tanto basterebbe a far capire quanto la Puglia stia modificando la propria essenza spostando il baricentro e l’attenzione verso una connotazione moderna. 


Le prospettive pugliesi riguardo l’AI 


L’Intelligenza Artificiale è uno degli strumenti in netta crescita sul piano dello sviluppo e dell’utilizzo in settori diversificati, come testimoniano le varie offerte di lavoro che ci sono. Dall’amministrazione alla creazione di contenuti multimediali, passando per l’intrattenimento, e il lavoro, essa non conosce limiti d’applicazione. Anche in Puglia l’AI ha trovato terreno fertile di inserimento e diffusione. Dall’industria ai servizi l’Intelligenza Artificiale ha dunque attecchito anche sul suolo meridionale italiano di questa meravigliosa regione. La versione generativa in particolare dell’AI sta riscontrando un successo enorme in Puglia, con startup all’avanguardia dietro le quinte di questo trionfo. Giovani imprenditori locali stanno investendo tempo e risorse in tale ambito, dando vita a strumenti capaci di generare contenuti di elevatissima qualità in maniera automatizzata. Del resto il primo obiettivo d’applicazione dell’Intelligenza Artificiale è stato, è e sarà quello della content creation. Il più semplice da mettere a punto ed impostare per i programmatori e sviluppatori, e al contempo quello più redditizio. 


L’algoritmo di apprendimento e le startup pugliesi

Ci sono tante start up in Puglia che stanno ottenendo ottimi risultati con il lavoro sull’AI. Infatti, hanno deciso di investire come detto sopra in maniera importante su questo settore e non mancano esempi positivi in tal senso. Anche perché, ormai, non è nemmeno il futuro ma il presente. Il tutto basato sull’analisi minuziosa da parte dell’Intelligenza Artificiale di una grande mole di dati. D’altronde la data analysis e la content creation sono due elementi fortemente interconnessi, e non poteva che essere coì anche in questo caso. Pubblicità comunicazione, marketing, social media, rappresentano per uno strumento simile terreni super fertili in cui intervenire. Le esigenze costanti degli utenti di creare contenuti trova soddisfazione grazie all’uso dell’AI rendendo quest’ultima veicolo indispensabile. Le startup pugliesi come quella menzionata hanno intuito ciò e hanno saputo cogliere in un’esigenza un’opportunità.


L’investimento di risorse e capitali pugliesi nel mondo online


Ciò che abbiamo osservato fino ad ora in relazione all’AI e alle sue applicazioni anche in territorio pugliese è qualcosa di meraviglioso e da sottolineare. Tuttavia dietro questi risultati eccellenti vi sono anche numerose difficoltà incontrate dagli imprenditori locali nel rimediare capitali utili per dare seguito e continuità a tale progetto. Il mondo online e digitale essendo perennemente in espansione, infatti, comportano anche una quantità di risorse da investire sempre crescente. E non sempre si riescono ad ottenere le suddette risorse economiche, o per ostracismo amministrativo o per contingenze politiche e non solo. Insomma una serie di ostacoli diversi tra loro che però interrompono di fatto un flusso prezioso che è quello dell’immissione di finanze nel settore tech, digitale e dell’AI. Quindi si va a bloccare un’evoluzione naturale che è figlia del tempo attuale e che meriterebbe invece strade maggiormente spianate. In questo senso si sta cercando di trovare delle soluzioni che siano le agevolazioni fiscali, piuttosto che il talent retention (trattenere le migliori menti locali) o ancora la semplificazione delle lungaggini burocratiche, e una facilitazione dell’accesso ai capitali. Viatici tutti fondamentali per rendere le prospettive di sviluppo e anche di occupazione nel contesto digitale sempre più concretizzabili. 


L’uso dell’AI e del digitale nel gioco 


Come osservato con il caso concreto delle startup pugliesi che hanno investito nell’AI e nell’online, vi sono vari sbocchi d’applicazione che danno risultati eccellenti. Uno di questi è il gioco e l’entertainment, che si basano per certi versi sull’impiego dell’Intelligenza Artificiale e degli strumenti virtuali. Il mondo che riguarda i casino online in Italia è molto vasto ed è in crescendo. Infatti la trasposizione del gioco nel mondo digitale è dato di fatto, con il venir meno sempre più della frontiera reale di casinò e sale di betting per dirne una. Un passaggio ovvio con i tempi moderni, improntati su una tecnologia dilagante. Il transito dei giocatori verso il web sta comportando poi anche un incremento degli introiti del settore menzionato, che è letteralmente trainato dal virtuale. La Puglia è un campione rappresentativo di questo passaggio, con un numero di utenti e fruitori secondo solo a Campania, Lazio e Lombardia. Oltre 400mila i nuovi conti aperti per accedere ai siti di gioco online da parte del pubblico pugliese. Un incremento che è dato emblematico di quanto il miglioramento apportato da AI, tecnologia e digitalizzazione nel mondo del gioco sia stato determinante. 


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Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano

“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

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«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.

Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.

Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.

Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.

«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».

I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).

«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.

«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.

L’IMPIANTO

Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.

Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.

Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.

L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.

I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.

MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.

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A Taviano, Pellegrino contro Stefanelli: i 32 nomi delle due liste

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A Taviano sarà sfida a due il prossimo 25 e 26 maggio in occasione delle amministrative che decideranno chi prenderà il posto dell’ex Giuseppe Tanisi, la cui esperienza si è conclusa prematuramente ad inizio 2025.

Radici e Futuro Taviano” candida a sindaco Francesco Pellegrino, già vicesindaco in occasione del primo mandato da primo cittadino di Tanisi (lo sostengono gli ex gruppi consiliari di Per la Città, Taviano Futura e Taviano Libera).

Candidati con lui al consiglio:

Sabrina Burlizzi,

Vito D’Argento,

Omar Del Rosario,

Gianni Fonseca,

Emanuela Garofalo,

Erika Leone,

Antonino Manni,

Daniela Meneleo,

Alessandra Mercutello,

Giorgia Montunato,

Silvia Palamà,

Stefano Piccinno,

Carlo Deodato Portaccio,

Paola Ria,

Germano Santacroce,

Marco Stefano.

È stata vicesindaca dell’ultimo mandato di Giuseppe Tanisi invece la candidata sindaca della lista “Taviano Guarda Avanti”, Serena Stefanelli.

Con lei:

Giuseppe Tanisi,

Antonella Previtero,

Paola Cornacchia,

Francesco Lezzi,

Salvatore Rainò,

Alessio Inguscio,

Massimo Mosticchio,

Chiara Minerva,

Lucy D’Ingiullo,

Martina Mauramati,

Mariassunta Garzia,

Simona Armida,

Marco Carluccio,

Elisa Ferocino,

Silvio Spiri,

Lucia Chetta.

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Tossico e invasivo: nell’Adriatico spunta il pesce palla argenteo

È pericoloso: ecco come comportarsi. Punto 1: non imitare i giapponesi, che praticano una sorta di ‘roulette russa’ alimentare

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Il pesce palla argenteo invade l’Adriatico: allarme per la salute e l’ecosistema

Il pesce palla argenteo (Lagocephalus sceleratus), una specie marina altamente tossica e invasiva, è stato recentemente avvistato nel Mar Adriatico, segnando la sua presenza più settentrionale mai registrata nel Mediterraneo.

La cattura di un esemplare lungo oltre mezzo metro nella baia di Medulin, in Istria, ha destato preoccupazione tra pescatori e biologi marini.

Caratteristiche e pericolosità

Originario delle acque tropicali dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso, il pesce palla argenteo è entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, un fenomeno noto come migrazione lessepsiana. Questa specie è nota per la presenza di tetrodotossina, una neurotossina estremamente potente contenuta in organi come fegato, gonadi, pelle e intestino. Anche una piccola quantità può causare gravi intossicazioni e, in alcuni casi, la morte. La tossina resiste alle alte temperature, rendendo il consumo del pesce pericoloso anche dopo la cottura. 

Oltre alla sua tossicità, il pesce palla argenteo possiede una bocca dotata di denti robusti, capaci di esercitare una forza impressionante. È anche una specie piuttosto territoriale, pronta a difendere i suoi spazi dagli invasori. In altre zone del Mediterraneo sono stati segnalati episodi di morsi ai bagnanti, con conseguenze mediche rilevanti. 

Impatto sull’ecosistema

La presenza del pesce palla argenteo rappresenta una minaccia significativa per l’ecosistema marino. Si nutre di una vasta gamma di organismi, tra cui molluschi e crostacei, alterando l’equilibrio della catena alimentare. Inoltre, è noto per danneggiare le reti da pesca, aggravando le difficoltà della pesca artigianale. 

Raccomandazioni per pescatori e bagnanti

Non consumare: evitare assolutamente di mangiare il pesce palla argenteo, anche se cotto. Manipolazione: in caso di cattura accidentale, maneggiare con estrema cautela e utilizzare guanti protettivi. Segnalazione: riportare immediatamente l’avvistamento alle autorità marittime o agli enti di ricerca locali.

Informazione: diffondere la conoscenza di questa specie tra comunità di pescatori e bagnanti per prevenire incidenti.

La diffusione del pesce palla argenteo nel Mar Adriatico è un segnale d’allarme che richiede attenzione e collaborazione tra cittadini, pescatori e istituzioni per proteggere la salute pubblica e preservare l’equilibrio degli ecosistemi marini.

La ‘roulette russa’ alimentare giapponese

In Giappone ci preparano il fugu, una delicatezza da brivido. Una “roulette russa alimentare” che va preparata da chef che hanno studiato 1 anno solo per servire questo piatto.  Il segreto è lasciare quel tanto di veleno sufficiente a dare un po’ di euforia, ma niente piu’.

Se mangi questo pesce palla, mangi la tetrodotossina, un veleno micidiale, derivato dai batteri che vivono nelle alghe che lui mangia. A quel punto non hai scampo.

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