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Tricase

Operai Adelchi: comunicato e manifestazione

I circa 600 operai in cassa integrazione straordinaria hanno emesso un comunicato con il quale intendono ribadire chiaramente le ragioni che li hanno spinti a questa forma estrema di protesta. E mercoledì 30 settembre, alle ore 9, in Piazza Pisanelli a Tricase, grande manifestazione con la partecipazione di tutta la società civile. Intanto prosegue la protesta e l’occupazione di Piazza Pisanelli e quella, da parte di cinque lavoratori, del cornicione di Palazzo Gallone, mentre un altro operaio ha iniziato lo sciopero della fame e della sete. L’On Bellanova scrive al Prefetto.

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Il 30 settembre tutti in Piazza


L’appello arriva dalle Associazioni Sindacali e dagli stessi operai del Gruppo Adelchi: “Cittadini tutti, dalla vostra presenza dipende il nostro futuro. Mercoledì 30 settembre, alle ore 9, scendiamo in Piazza Pisanelli a Tricase tutti uniti per chiedere, a chi di dovere, che un nostro fondamentale diritto, sancito dalla Costituzione, venga tutelato. Vogliamo il nostro lavoro, vogliamo giustizia. Operai tutti, studenti, mamme, padri di famiglia, negozianti e professionisti, aiutateci nella nostra lotta dalla quale dipenderà il futuro nostro, della nostra terra e soprattutto dei nostri figli!”.


Il comunicato dei lavoratori Adelchi in lotta


“Giunti al settimo giorno di protesta sul cornicione del Municipio di Tricase e nella Piazza centrale della cittadina salentina, noi lavoratori del Gruppo Adelchi, in cassa integrazione da ormai troppo tempo, e in lotta per difendere il nostro posto di lavoro, intendiamo ribadire chiaramente le ragioni che ci hanno spinto a questa forma estrema di protesta. La nostra prima richiesta è il rientro immediato al lavoro (come ribadito anche dalla Chiesa locale) e non accettiamo più alcun rinvio.


Ci teniamo a ribadire che non vogliamo assolutamente passare alla storia come un gruppo di eroi: siamo padri di famiglia, mariti, e vorremmo tornare quanto prima alle nostre famiglie. Stare qui non è un divertimento per noi e, lo ribadiamo, non siamo ostaggi di nessuno. La proprietà ha dichiarato l’esistenza di un problema di commesse e liquidità. Quanto al primo punto, smontiamo questa dichiarazione con le stesse parole usate da Sergio Adelchi, in occasione dei tavoli svolti in Provincia: l’esistenza nella fabbrica di un milione di piedi di pelle pronti a trasformarsi in tomaie per un valore di 3-4 milioni di euro; ricordiamo poi la scoperta fatta questa estate, di commesse del “new air system” date da Adelchi ad aziende esterne al gruppo (Aldopar, Casarano) contravvenendo a quanto stabilito negli accordi firmati il luglio scorso, in base ai quali l’avvento di nuove commesse avrebbe dovuto comportare il rientro graduale al lavoro delle maestranze attualmente in cassa integrazione.


Evidenziamo ulteriormente che queste aziende esterne al gruppo stanno realizzando la produzione del nuovo brevetto con i macchinari della Crc, smontati nel marzo scorso, violando nuovamente un accordo sottoscritto in Prefettura. Quanto alla liquidità: non accettiamo alcun ricatto di Adelchi Sergio, che negli ultimi giorni ha fatto intendere che solo l’arrivo di 15 milioni di euro avrebbe comportato lo sblocco della situazione. Un solo elemento per confutare questa tesi: pensiamo che in questi anni i profitti della proprietà siano sensibilmente cresciuti, grazie soprattutto ad una politica di forti esternalizzazioni del processo produttivo.


E’ dal 1990 che Adelchi sta spostando all’estero la produzione: dapprima in Albania, attualmente in Etiopia e Bangladesh. Solo in Albania sono presenti tre aziende che fanno riferimento ad Adelchi: la Donianna, la Rozimpeks e l’Albanian Shoes Corporation, tre aziende all’interno delle quali lavorano circa 3000 operai. In Bangladesh sono due le aziende di riferimento di Adelchi (Apex Adelchi calzature) in ognuna delle quali lavorano 1500 dipendenti, per un totale di altre 3mila unità, alle quali, mensilmente, viene riconosciuto un salario da fame (si parla di 19 euro al mese).


Detto questo, evidenziamo alle istituzioni tutte, alle organizzazioni sindacali e a tutta la società salentina, un problema essenziale. Non è pensabile parlare di “piena occupabilità” solo in relazione al piano di rilancio che Adelchi deve presentare al Prefetto. E’ necessario integrare al piano altre azioni, se si vuole veramente raggiungere l’obiettivo del rientro immediato al lavoro. Pensiamo sia necessario diversificare in questo territorio la produzione, destinando una quota di lavoratori alla produzione della “scarpa di qualità”, e riportando in Italia una percentuale della produzione (di medio-bassa qualità) che viene attualmente (e da anni) realizzata all’estero.

Questo, nell’immediato e nel medio termine, darebbe la possibilità di riattivare almeno tre catene di montaggio, dando così la possibilità a 200 lavoratori di riprendere il lavoro. Non vi sembri poco: per noi significherebbe lavorare due settimane al mese e percepire, per le altre due settimane, la cassa integrazione. Questo, ancor di più, porterebbe nelle nostre buste paga un incremento di salario pari a 2-300 euro mensili, che per noi sarebbero ossigeno vitale. Noi non ci arrendiamo, sul tetto come in Piazza Pisanelli, e non escludiamo ulteriori forme di lotta, pur di raggiungere il risultato finale al quale puntiamo: rientrare in fabbrica e riprendere a lavorare. L’unica condizione che riporterebbe dignità alle nostre vite e alle nostre famiglie”.


La protesta


Nel frattempo, continua la protesta dei cinque sul tetto di Palazzo Gallone (Rocco Panico, Cosimo Nicolardi, Gianfranco Bramato, Graziano Pantaleo e Luca Simone), dove addirittura domenica scorsa è stata celebrata una Messa, mentre l’altro operaio che era salito sul cornicione, Rocco Annesi, è sempre ricoverato in ospedale, a causa di una broncopolmonite, e nei giorni scorsi dal suo letto di degenza ha inviato una lettera ai compagni invitandoli a proseguire nella lotta fino a quando qualcuno non li ascolterà e si troverà una soluzione. Intanto, un altro lavoratore, Salvatore Fusaro, ha iniziato lo sciopero della fame e della sete.


Lettera dell’On. Bellanova al Prefetto


Gentilissimo sig. Prefetto, è nota a tutti la situazione di esasperazione che vivono gli operai dell’Adelchi di Tricase: persone che, assieme al lavoro, hanno perso speranza di futuro e capacità di progetto sulla propria vita e su quella delle proprie famiglie. Siamo coscienti che non stiamo parlando di numeri, ma di persone la cui vita quotidiana è da troppo tempo paralizzata, di una disperazione crescente non semplicemente economica ma anche umana e sociale alla quale questi operai hanno diritto di chiedere risposta. Credo che sia estremamente importante, allora, accelerare in ogni modo la presentazione, da parte dell’azienda, di un piano industriale credibile che coinvolga tutti i lavoratori. Nessuno può permettersi di strumentalizzare gli operai e la loro disperazione: dalle istituzioni all’impresa, ognuno ha il dovere di fare la propria parte. Sono certa che Lei continuerà a lavorare con impegno, come già sta facendo, per contribuire alla risoluzione di questa difficile vicenda. Rimango a disposizione per ogni iniziativa utile in merito. Cordiali saluti e buon lavoro.


Lecce, 29 settembre 2009


Teresa Bellanova


Attualità

“Vita mia”: il film di Winspeare al Torino Film Festival

Il film è stato girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria Di Leuca

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La Fondazione Apulia Film Commission e la Regione Puglia saranno presenti alla 43ª edizione del Torino Film Festival con “Vita Mia” di Edoardo Winspeare.

Il nuovo film del regista di Depressa di Tricase, girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria di Leuca, sarà programmato nella sezione Zibaldone mercoledì 26 novembre alle 18,15 (Sala due Cinema Romano- Galleria Subalpina).

Protagonisti della vicenda sono: Dominique SandaCeleste CasciaroNinni BruschettaIgnazio OlivaKarolina PorcariJohanna OrsiniFrancesca ZiggiottiDora SztarenkiJosef Scholler, con la partecipazione di Stefan Liechtenstein e Christian Liechtenstein.

Il film racconta, attraverso la vita di Didi, il Novecento come una crepa luminosa.

Nobile ungherese in un’Europa attraversata dal fuoco della Storia, Didi assiste da bambina all’arrivo dei nazisti, poi al comunismo, quindi all’esilio.

In Francia cuce per sopravvivere alla Maison Dior, prima di sposare un aristocratico italiano e approdare nel silenzio dorato, ma fragile, del Salento. Il film la ritrae anziana, malata, ancora fiera.

L’arrivo di Vita, giovane pugliese chiamata ad assisterla, innesca un incontro inatteso: due mondi lontani – l’aristocrazia impoverita e la cultura popolare – che imparano a riconoscersi. Tra fatiche quotidiane, pudori e piccoli conflitti, nasce un legame capace di sospendere barriere sociali e politiche.

Il viaggio di Didi in Ungheria, intrapreso per seguire la causa di beatificazione del padre, riapre le ferite profonde della Storia: la Shoah, le colpe sopravvissute, le memorie che reclamano ascolto. Il ritorno nei luoghi dell’infanzia diventa una camera d’eco del “secolo breve”.

Grazie alla presenza forte e semplice di Vita, Didi trova infine un varco: l’accettazione del proprio passato e un fragile approdo alla serenità. In lei si riflettono i traumi e le rinascite di un intero secolo.

“Vita Mia” è prodotto da Stemal Entertainment e Saietta Film con Rai Cinema, il contributo di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020. La distribuzione internazionale è affidata a Beta Cinema.

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Casarano

Piogge e rovesci temporaleschi nel fine settimana

Il fine settimana vedrà un temporaneo miglioramento al Nord, con clima però decisamente freddo e gelate notturne anche in pianura. Nel frattempo piogge e rovesci temporaleschi indugeranno al Centrosud, specie nella giornata di sabato. Il tutto accompagnato da venti freddi settentrionali anche forti…

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ANTICIPO DI INVERNO SULL’ITALIA 

“Correnti fredde di matrice artica hanno portato l’Europa bruscamente in inverno con freddo e neve a tratti in pianura, dopo una prima parte di novembre decisamente mite. Il flusso freddo ha ora raggiunto il Nord Italia e nel weekend dilagherà anche al Centrosud, portando anche sul bel Paese un anticipo d’inverno”, secondo Edoardo Ferrara di 3bmeteo, “il contrasto tra la massa d’aria fredda con quella più mite mediterranea darà vita ad una perturbazione che nella giornata di venerdì interesserà gran parte d’Italia con piogge e rovesci sparsi, localmente anche a sfondo temporalesco e accompagnati da grandine”.

NEL WEEKEND NEVE A QUOTE MEDIO-BASSE ANCHE AL CENTROSUD, GELATE AL NORD 

“Il fine settimana vedrà un temporaneo miglioramento al Nord, con clima però decisamente freddo e gelate notturne anche in pianura. Nel frattempo piogge e rovesci temporaleschi indugeranno al Centrosud, specie nella giornata di sabato. Il tutto accompagnato da venti freddi settentrionali anche forti”.

LUNEDI’ ALTRA PERTURBAZIONE, POSSIBILE NEVE A TRATTI IN PIANURA AL NORD

“Già domenica sera giungeranno gli avamposti di una nuova perturbazione da ovest, che rinnoverà condizioni di maltempo diffuso nel corso di lunedì, ad eccezione dell’estremo Sud che probabilmente rimarrà all’asciutto e con maggiori aperture. Tuttavia il richiamo di venti più miti di Scirocco e Libeccio determinerà un progressivo rialzo della quota neve, che sarà più marcato al Centrosud”.

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Attualità

Ruote nella Storia a Tricase, l’eleganza della memoria

Tra storia, mare e motori, al volante di oltre cinquanta auto d’epoca, la tappa nel Salento del viaggio di ACI e ACI Storico alla scoperta dei luoghi più belli d’Italia. Il Presidente di Automobile Club  Lecce Francesco Saverio Sticchi Damiani: «Questa edizione sarà ricordata a lungo». Il sindaco di Tricase Antonio De Donno: «Evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie anche allo spot girato da Helen Mirren e Taylor Hackford»

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Le protagoniste assolute della tappa salentina di Ruote nella Storia sono state le oltre cinquanta eleganti vetture d’epoca che, nel fine settimana scorso, hanno trasformato Tricase in un museo a cielo aperto.

Il pubblico ha potuto ammirare quasi sessant’anni di storia dell’automobile.

Esemplari rari come la Fiat Topolino del 1952 e la Ford F1 del 1950, la raffinata Lancia Aurelia B24 del 1957 insieme alle intramontabili icone degli anni Sessanta e Settanta, dalla Fiat 500 F alla Lancia Fulvia, dalla Fiat X1/9 alle Alfa Romeo Giulia Super e GT 2000.

Gli anni successivi hanno portato in strada modelli come la Citroen Charleston, la Lancia Beta Montecarlo, la Spider Alfa Romeo degli anni Novanta e la Porsche Carrera 4 911 del 2001.

L’edizione organizzata dall’Automobile Club Lecce ha proposto anche un omaggio speciale alla storica casa Lancia, alla quale è stato dedicato un riconoscimento assegnato durante la cerimonia finale dal Lancia Club Italia.

«Questa edizione di Ruote la Storia è partita con il botto, con due premi Oscar, Helen Mirren e Taylor Hackford testimonial ufficiali», ha evidenziato Francesco Saverio Sticchi Damiani, Presidente AC Lecce, «un ringraziamento particolare va alla disponibilità del Comune di Tricase, e in particolare del sindaco Antonio De Donno, che ci ha aiutato a organizzare una tappa di “Ruote nella Storia” veramente unica. Quest’anno, per quanto riguarda la prova di avviamento alla regolarità abbiamo organizzato le due specialità di regolarità a media e con i pressostati. Abbiamo avuto 53 bellissime macchine e mi sento di dire che questa edizione sarà ricordata a lungo»

L’iniziativa, che rientra nel progetto nazionale di ACI Storico e Automobile Club d’Italia, è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Tricase ed è cofinanziata da Coesione Italia 21-27 Puglia, Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia e Pugliapromozione.

Alla riuscita della manifestazione hanno contribuito anche SARA Assicurazioni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Salento, GAL Capo di Santa Maria di Leuca.

Il primo momento della manifestazione si è svolto di sabato pomeriggio nel centro di Tricase, con l’accoglienza all’interno di Palazzo Gallone, dove i presenti hanno potuto osservare un’antica carrozza ottocentesca della famiglia Antonaci dell’Abate, affiancata da una selezione di auto d’epoca esposte anche in piazza Pisanelli.

Nelle sale del GAL Capo di Leuca è stata allestita una mostra documentaria del Museo di Storia Patria di Tricase, dedicata al rapporto tra la comunità e la cultura dei motori.

La serata si è poi conclusa con un incontro divulgativo dedicato al tema della mobilità responsabile e del turismo legato al motorismo storico.

«“Ruote nella Storia è un evento che non si limita a celebrare il motorismo storico, ma diventa una narrazione collettiva del territorio, della Puglia più autentica», ha evidenziato il sindaco di Tricase Antonio De Donno, «qui a Tricase, nel più bel salotto del Salento, ha sancito un legame indissolubile fra la città e chi ha cura di gioielli del passato che tramandano valori di passioni, lavoro e maestria italiani. Grazie alla famiglia Sticchi Damiani, a Francesco e al presidente Angelo, che rappresentano un pezzo di storia dell’automotive nazionale ed internazionale. Un evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie allo spot girato per la promozione nazionale da Helen Mirren e Taylor Hackford, che non finiremo mai di ringraziare».

La domenica si è aperta presto in piazza Pisanelli, dove le vetture hanno fatto il loro ingresso per il raduno ufficiale.

I partecipanti hanno condiviso una colazione con degustazione del tradizionale pasticciotto, offerta dal Comune, prima di iniziare una passeggiata guidata nel centro storico

Successivamente la carovana ha attraversato il territorio in un percorso panoramico che ha toccato Andrano, Marina Serra e Tricase Porto, un paesaggio incantevole fatto di ulivi secolari, muretti a secco e masserie, fino a raggiungere la Quercia Vallonea, uno dei simboli naturalistici più imponenti del Salento.

L’itinerario ha ospitato due prove di avviamento alla regolarità: la prova a media denominata Vallonea, e la prova cronometrata Marina Serra.

Vincitore assoluto il leccese Flavio Greco, insieme a Maria Carla Fornari dominatore anche della prova a media a bordo della Fiat X 1/9 del 1973 di proprietà; sul podio anche Giuseppe Peschiulli, di Casarano, con Rossella Borgia su un’Alfa Romeo Giulia Spider del 1973 leader anche nella prova a tubi, e il barese Raffaele Tiberino con Luciana Pagliara su Alfa Romeo GT 2000 del 1973.

Il pranzo conviviale al ristorante Bellavista ha chiuso la manifestazione, con la consegna dei premi alle vetture più meritevoli e del Premio Speciale Lancia, assegnato alla Fulvia berlina del 1971 di Giovanni Tasco.

La targa del Lancia Club Italia ufficiale è stata consegnata da Pietro Iaquinta alla Beta Coupé del 1980 di Giuseppe Piscopo.

Una giuria di esperti ha conferito il premio Eleganza alla Aston Martin DB7 Volante, anno 1997, di proprietà di Livio Cesare Ziani, mentre la coppa per la storicità è stata assegnata alla Alfa Romeo Giulia Spider del 1964, guidata da Emilio Ampolo e Silvana Fuso.

Il premio simpatia, votato direttamente dai partecipanti, è stato conferito alla mitica Autobianchi “Bianchina” del 1963 di Emanuele Sergi.

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