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Tricase

Tricase, centrosinistra: l’unità si fa… in quattro!

Possibili 4 candidature a sindaco nell’area di centrosinistra: oltre a quella nota di Pasquale Santoro ci sarebbero quelle di Fernando Dell’Abate (Pd, zona Abaterusso), Maria Assunta Panico (Pd, maggioranza uscente) e Sergio Fracasso (Sinistra italiana)

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Dopo il fallimento dell’operazione centrosinistra unito con Totò Carbone candidato sindaco si profilano addirittura quattro candidati tutti dell’area di centrosinistra che potrebbero finire giocoforza con il togliersi voti tra loro.


Già detto di Pasquale Santoro, da tempo  candidato di TricaseLibera, il nome più forte per il gruppo del Pd che ha come riferimento il consigliere regionale Ernesto Abaterusso è quello di  Fernando Dell’Abate. Mentre si prospetta un’ultriore scissione nel gruppo di maggioranza uscente: il primo, quello comunque di riferimento Pd, presenterebbe la vice sindaco uscente Maria Assunta Panico e l’altro, quello della sinistra italiana Sergio Fracasso (candidatura già ufficializzata).

Non c’è ancora l’ufficialità ma, al momento, lo scenario più plausibile pare proprio questo, per la gioia di Carlo Chiuri (Cambiamenti per Tricase, Udc, Direzione italia, Noi per Tricase, Tricase punto e a capo) e Francesca Sodero (Movimento 5 Stelle).


Cronaca

«Incendi a Tricase, caro sindaco…»

Lettera aperta: «siamo in piena emergenza con territori privati e demaniali al collasso. Completamente abbandonati a loro stessi, intere zone agricole sono in uno stato indicibile. Vere e proprie micce pronte a prendere fuoco alla prima scintilla. Non è il caso, come accaduto altrove, di emanare un’ordinanza urgente recante indicazioni ed obblighi per tutti i proprietari?»

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«Gentile Direttore,

affido alle colonne di questo giornale una lettera aperta, rivolta ai miei concittadini e soprattutto, al primo cittadino della città di Tricase: il sindaco Antonio De Donno.

Gentili concittadini, gentile sindaco, è triste, davvero triste, registrare l’ennesimo devastante incendio nella nostra cittadina.

Non ho vissuto in prima persona quelle lingue di fuoco che hanno accerchiato Depressa solo qualche giorno fa, ma le immagini dei canadair in azione e delle fiamme alte ad inghiottire alberi e arbusti, sono arrivate anche a me via social, dalla parte opposta dell’Italia.

Mi sono fermato un attimo, triste e sopraffatto dalla desolazione degli anni rubati a quelle piante, degli sforzi sapienti fatti per proteggere quel pizzico di vegetazione spontanea che ancora abbiamo, della tristezza e preoccupazione nel sapere che centinaia di chili di CO2 sono stati liberati in poche ore nell’aria.

La nostra aria.

Tutto carbonizzato, come la mia vista.

Mi sono fermato a leggere le vostre considerazioni sui social.

Quelle di chi vive il territorio ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.

Considerazioni che fioccavano mentre i canadair scaricavano tonnellate di acqua marina sul bosco.

Ed erano quasi tutte dello stesso tono.

Tristi, inveivano contro chi ha appiccato il fuoco per ripulire dall’erba alta e secca la sua porzione di terra o quella di un suo confinante.

Commenti spregevoli, a ragione, contro una pratica al di poco distruttiva e inutile.

Commenti di rammarico, frustrazione, preoccupazione.

Tutti rivolti agli esecutori del fatto, che spero mi stiano leggendo.

Ma… c’è un ma!

Non ho letto alcun commento, nessuna proposta, alcun pensiero relativo alle azioni che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto assumere (ma che può ancora esplicitare), per azzerare o quanto meno ridurre il rischio che incoscienti piromani ripetano le loro gesta, distruggendo uno degli ultimi polmoni verdi del territorio tricasino.

Allora provo a farlo io. Gentili concittadini, gentile sindaco, l’amministrazione comunale può fare molto in questo senso.

In un contesto sano e predisposto a riconoscere il valore della natura per il nostro benessere, il ciclo dovrebbe partire da attività di sensibilizzazione, promozione, educazione della cittadinanza al tema della gestione del verde e alle corrette pratiche da mettere in campo.

Ma qui siamo in piena emergenza con territori privati e demaniali al collasso.

Completamente abbandonati a loro stessi, intere zone agricole sono in uno stato indicibile. Vere e proprie micce pronte a prendere fuoco alla prima scintilla.

È in questo contesto che, gentile sindaco, lei dovrebbe muoversi e anche in fretta. La sensibilizzazione richiede mesi o anni di lavoro e di tempo con temperature che sfiorano i 40 gradi, in piena estate e con venti non indifferenti, non ve n’è.

L’amministrazione può emanare, ad esempio, un’ordinanza urgente recante indicazioni ed obblighi per tutti i proprietari, con il fine di assolvere alle attività di pulizia e sfalcio dei propri fondi, prevedendo, allo stesso tempo, precise clausole di salvaguardia per gli stessi territori, che potrebbero prevedere, in caso di accertamento della violazione, l’addebito delle spese di falciatura e pulizia, oltre all’ammenda amministrativa stabilita.

Non sto inventando nulla, non c’è nessun effetto sorpresa e mi duole ammetterlo, ma trovo scrivere questa mia proposta così scontata nel contenuto, da essere disarmante. Ordinanze come queste – esattamente come quella proposta- sono state già emanate dai Comuni di Lecce, Gallipoli, Martano, Minervino, solo prendendo in esame la provincia di Lecce.

Inutile aggiungere che compiti di vigilanza e accertamento potrebbero essere affidati alla Polizia Locale, coadiuvati dalla Protezione Civile e dalle Guardie ecologiche volontarie presenti sul territorio.

Con l’unico e solo fine di proteggere quel pizzico di vegetazione spontanea e biodiversa che ancora abbiamo.

Per troppi anni, soprattutto gli ultimi, abbiamo considerato il nostro patrimonio arboreo come un patrimonio che potesse vivere senza manutenzione, regole, educazione.

Per troppi anni abbiamo rivolto lo sguardo al mare, dimenticandoci dell’entroterra, delle nostre campagne.

Per troppo tempo abbiamo sopportato nell’indifferenza incendi distruttivi: dal Parco Otranto-S.M. di Leuca, al bosco delle vallonee, fino al bosco di Depressa.

 È l’ora di una svolta. Cari concittadini, gentile sindaco, è ora di agire. Adesso!»

Federico Longo

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Attualità

Formazione e poi partenariato: sempre più forte l’asse Tricase-Tiro

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Nel quadro dell’iniziativa Partenariato Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile – Tricase e Tiro cofinanziata dalla Regione Puglia (L.R. 20/2003 “Partenariato per la cooperazione” AVVISO PUBBLICO 2024), il Comune di Tricase, insieme ai partner Armadilla e Magna Grecia Mare, ha improntato un programma di formazione indirizzato a rafforzare le capacità dei rispettivi territori di gestire iniziative internazionali sul piano progettuale, amministrativo e finanziario.

Il percorso di capacity building si è svolto in presenza e online e ha visto il coinvolgimento di partecipanti italiani e libanesi provenienti dalle rispettive municipalità. In questo momento, infatti, due giovani del Sud del Libano fanno parte del gruppo di 21 delegati provenienti da 14 Paesi del mondo ospiti della comunità di Tricase in seno al Corso di specializzazione avanzato “Sustainable Development of Coastal Communities” 2025, tenuto dal CIHEAM proprio a Tricase Porto.

Dopo un cammino di collaborazione cominciato circa 15 anni fa e proseguito nel tempo con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni e studenti italiani e libanesi, le due città hanno deciso di formalizzare il rapporto attraverso la sottoscrizione di un patto di amicizia avviando l’iter di approvazione da parte dei ministeri di competenza. La firma è prevista per il mese di settembre 2025 in occasione della visita del Sindaco di Tiro, Hassan Dbouk, a Tricase.

Il deterioramento delle condizioni di sicurezza nel Medio Oriente negli ultimi mesi ha impedito la realizzazione della missione del Sindaco di Tricase in Libano ma, come ribadisce lo stesso primo cittadino Antonio De Donno, “è proprio in questo momento di tensione internazionale che i segnali di amicizia e di solidarietà, devono essere portati avanti con ancora maggior fermezza e tenacia”.

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Sport

Bocciofila Tricase in serie A!

I tricasini campioni nazionali di serie B e promossi in A2

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La squadra, dell’associazione Bocciofila Tricase vince il campionato di Serie B e viene promossa in A2 ancor prima della fine del campionato.

La squadra ha regalato alla Puglia e al Salento il titolo di Campioni di Serie B.

Sin dall’inizio del Campionato i nostri tricasini hanno dimostrato grinta e capacità.

Sono stati esempio di unione e sportività che li ha portati al grande risultato.

Orgoglioso per il viaggio e, ovviamente, per il risultato finale, il presidente Rocco Giaquinto.

I componenti della Bocciofila Tricase, guidati dall’allenatore Vito Esposito: Alessandro Mancarella, Rossano VittoDonato De Papa, Roberto Elia, Alessio Tommasi, Alessandro Ponzetta, Luciano Giaquinto.

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