Tricase
Tricase: la strana coppia e… il terzo incomodo
Nunzio Dell’Abate: “Coppola & Scarcella di nuovo insieme”. Il Sindaco: “Piagnucola e fa i dispettucci”. Tony Scarcella: “Dell’Abate continua a fare il “Teatrino di Broadway” dove lo stesso, in pieno stile “dellabatiano”, funge da scrittore, sceneggiatore, regista e attore…”

Strano triangolo della polemica a Tricase con le accuse di “inciucio” del Consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate al sindaco Antonio Coppola e all’ex candidato del centrodestra Antonio Scarcella. Ecco posizione di tutte le parti in causa.
Dell’Abate: “Coppola & Scarcella di nuovo insieme”
Il capogruppo all’opposizione Nunzio Dell’Abate torna alla carica attaccando il sindaco Antonio Coppola in merito all’affidamento alla Società A.S. S.r.l. dell’assistenza nelle pratiche di risarcimento danni derivanti da sinistro stradale. “All’indomani di una vittoria elettorale al ballottaggio per una manciata di voti”, ricorda Dell’Abate, “Coppola confessava come alla sua vittoria avesse certamente contribuito il consenso di una parte del centrodestra”. A distanza di un anno dall’insediamento, la Giunta Coppola con delibera n.123/2013, apprezzata “la consistenza di elementi che unanimemente fanno convergere nella determinazione di affidarsi alla Società A.S. S.r.l.”, ha affidato direttamente senza gara a tale soggetto l’incarico di “assistenza nelle pratiche di risarcimento danni derivanti da sinistro stradale” per “il corrispettivo di euro 4.500 oltre IVA per le prime 100 richieste di risarcimento danni pervenute al Comune di Tricase, oltre ancora a euro 100,00 per ciascuna richiesta successiva. Trattasi”, insiste il Consigliere d’opposizione, “di una società unipersonale il cui socio unico, proprietario dell’intero pacchetto di quote sociali, è, guarda caso, l’attuale Consigliere comunale di minoranza Antonio Scarcella, già candidato Sindaco alle scorse amministrative per il PDL. La procedura di attribuzione del predetto incarico”, continua, “è illegittima e foriera di danno erariale. Difatti, mai la Giunta Coppola avrebbe potuto affidare tale incarico alla società del consigliere Scarcella, in quanto solo i funzionari, peraltro nel rispetto delle procedure di legge, possono affidare servizi e forniture (art.107 TUEL), e giammai l’organo politico avrebbe potuto ingerire nella gestione e scegliere direttamente la società del consigliere Scarcella”.
Dell’Abate ricorda poi come “l’intera procedura ha suscitato l’ira del Procuratore Capo della Repubblica di Lecce”, Cataldo Motta, il quale contestava al Sindaco, mediante una nota, “l’illegale affidamento a terzi di compiti di polizia giudiziaria”. Ed evidenziava: “Nonostante che l’affidamento riguardi apparentemente un’attività di assistenza nelle pratiche di risarcimento del danno da sinistro stradale, vengono valutati “punti cardine” che, nei casi in cui dal sinistro siano conseguite lesioni personali, integrano attività di polizia giudiziaria da considerarsi illecita”. Lo stesso Procuratore aggiungeva: “Come ritengo sia noto alla Giunta Comunale, il codice di procedura penale assegna al Procuratore della Repubblica la direzione della polizia giudiziaria, sicché, salvo ovviamente la valutazione in sede penale del contenuto della citata deliberazione, dispongo che in nessuna attività di polizia giudiziaria, riguardante l’accertamento dei reati di lesioni colpose commessi in violazione delle norme sulla circolazione stradale, nonché in nessun altro caso di acquisizione di notizie di reato e dei relativi accertamenti gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria del corpo di polizia municipale di Tricase siano affiancati da personale della società AS srl”.
Questo per Dell’Abate basta e avanza: “Di fronte ad una così chiara e netta posizione della Procura un Sindaco di media diligenza e capacità cosa farebbe? Revocherebbe il giorno dopo la delibera di affidamento diretto dell’incarico e si scuserebbe per l’accaduto. Ma si sa, Coppola non è e non si sente fra questi e, in risposta, con deliberazione di Giunta, si limita a correggere il tiro e a rettificare solo i contenuti della convenzione, scaricando la responsabilità sui funzionari, ma lungi dal tornare indietro! “Pacta sunt servanda”, direbbero i latini! E tanto accade, nonostante sia noto che un Consigliere comunale non possa fornire servizi e forniture al proprio Comune o essere affidatario di appalti (art.63 TUEL) e, ove ciò accada, è incompatibile a ricoprire la carica. Ma a Tricase la legge non vale, se è vero come è vero che con le incompatibilità siamo oramai abituati a convivere da anni. Del resto Antonio Scarcella, capogruppo del PDL in Consiglio comunale, nei suoi due anni di mandato non ha mai esercitato il suo ruolo di Consigliere di opposizione mediante interrogazioni, mozioni o altre iniziative di sindacato ispettivo”.
Per il Consigliere d’opposizione, “aggiungere altro su questa vicenda appare superfluo: aspettiamo, come sempre, fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso e che la legalità venga ripristinata. Ci sia consentito solo di chiedere a Coppola se Tricase merita tutto questo, se merita gli onori delle procure e dei fascicoli giudiziari, se non ritenga più utile per la Città fare un passo indietro e restituire dignità ad una comunità ingiustamente coinvolta in gravi vicende giudiziarie e di “bassa corte”. Lui direbbe che tristezza”, conclude Dell’Abate, “noi aggiungiamo che da 2000 anni, nulla è cambiato: timeo Danaos et dona ferentes”.
Il Sindaco: “Dell’Abate piagnucola e fa i dispettucci”
Immediata la replica del primo cittadino che non si lascia certo pregare; anzi, para gli attacchi e rilancia. Questa la nota fattaci pervenire in Redazione dal sindaco Antonio Coppola.
“Il 21 maggio 2014 saranno due anni da quando la nostra proposta politica ha vinto le elezioni. Dell’Abate, che quelle elezioni ha perduto, ancora non sa farsene una ragione ed urla, polemizza su tutto, scomoda Corte dei Conti, Procura della Corte dei Conti, Magistratura e Arma dei Carabinieri. Infastidisce i dipendenti con petulanza e sospetti infondati. Nell’incapacità di fare proposte politiche, cerca di fare l’avvocato anche da Consigliere comunale e così tutta la sua attività ruota intorno a leggi, commi, regolamenti, interpretazioni… mai una proposta politica, mai un contributo fattivo. Pensa di essere un Pubblico Ministero ma, ahinoi, non sa nemmeno leggere i documenti che cita! Passiamo ai fatti: il comandante della Polizia Locale, dopo aver saputo che si era dato incarico ad una società di servizi per l’assistenza nelle pratiche di risarcimento danni derivanti da sinistro stradale, chiede alla Procura della Repubblica se il tipo di attività sia o meno da inquadrare come attività di competenza della Polizia Giudiziaria. Si precisa che la società opera in tutta la provincia, non solo a Tricase. Il Procuratore Cataldo Motta, che stimiamo ed a cui siamo particolarmente grati per l’infaticabile opera di contrasto alla criminalità, ci scrive per conoscenza una nota in cui precisa che “nonostante che l’affidamento riguardi apparentemente un’attività di assistenza nelle pratiche di risarcimento del danno da sinistro stradale, nei casi in cui dal sinistro siano conseguite lesioni personali, integrano attività di polizia giudiziaria da considerarsi illecita”. La precisazione del Giudice Motta è ineccepibile e sarebbe stato sufficiente informarlo delle modalità con cui i singoli accertamenti sono affidati per fugare ogni dubbio. Infatti, la società si occupa dei sinistri tanto tempo dopo da quando sono accaduti, che se ci fossero stati feriti… sarebbero già morti per mancanza di aiuto. I morti, poi, sarebbero putrefatti! Non vi è quindi nessuna attività di competenza della polizia giudiziaria, ma solo di ausilio all’Amministrazione per ridurre al minimo il rischio che tanti furbetti denuncino sinistri per lucrare. È evidente che un’attività di questo tipo risulti non molto gradita ad alcuni legali dalla facile penna e che spesso chiedono risarcimenti di danni spropositati rispetto al fatto. Categoria che forse l’avvocato Dell’Abate intende tutelare. Ad ogni buon fine, per evitare ulteriori dubbi sul tipo di incarico, abbiamo provveduto a specificare i limiti entro cui i periti dovranno muoversi con una delibera che conferma l’incarico specificando che non possono essere svolte le attività di competenza della polizia giudiziaria. La nuova delibera è stata trasmessa sia alla società incaricata che alla Procura. Finito, è tutto qui. Non siamo nel mirino di nessun Procuratore. Si sono chiariti, semplicemente, i fatti. In una nota apparsa sulla stampa, il consigliere dell’Abate, con varie e dotte citazioni in latino, fa intendere che alla nostra vittoria avrebbe potuto contribuire il consenso di una parte del centrodestra. Ma i voti hanno colore di chi li riceve: sono, semplicemente, voti. Mi hanno votato più cittadini di quanti non abbiano votato lui, un numero sufficiente per farmi vincere. Ma Dell’Abate non sa farsene una ragione: sbraita e piagnucola, fa i dispettucci e poi alla fine urla “Mater, mater, mihi contumelias faciunt!” (“Mamma, mamma, mi fanno i dispetti!”). Sì, lo dice in latino, come quando scrive. Crescerà… Crescerà?”
Scarcella: “Ma quale conflitto di interessi?”
Il Consigliere d’opposizione eletto nelle fila del Popolo della Libertà affronta senza alcun timore il tema: “Non posso far altro chè rispondere: Quale conflitto di interessi? Forse il consigliere Dell’Abate confonde il ruolo di componente di Giunta con quello di Consigliere? O forse, ancora, confonde la disciplina del “conflitto di interessi” con quella delle “incompatibilità”?
Né nell’uno, né nell’altro caso”, dichiara Scarcella, “posso ritenermi parte in causa, e bene farebbero tali accusatori ad informarsi meglio prima di muovere certe considerazioni”.
Eppure Dell’Abate ha chiaramente parlato di “Illegale affidamento a terzi di compiti di polizia giudiziaria”… “Paradossale l’enorme confusione che aleggia nella mente del consigliere Dell’Abate, il quale confonde l’Attività di Polizia Giudiziaria, che interviene solo in caso di reati penali su incarico dell’Autorità Giudiziaria, con quella di “istruttoria di pratiche di natura meramente amministrativa o civilistica” per conto di Enti Pubblici. Aggiungo inoltre, che il personale della AS srl, per la natura dell’incarico affidatogli, non ha mai affiancato nessun vigile nello svolgimento delle sue funzioni di P.G, qualifica tra l’altro, per quanto ci è dato sapere, ricoperta solo dal Comandante di Polizia Municipale, Luigi Muci. Si chieda pertanto conferma al comandante Muci, se mai lo stesso, nello svolgimento delle sue funzioni di P.G., si è visto mai affiancato dal personale della AS srl.”.
Ma quello che proprio a Scarcella non è andato giù è la citazione latina di Dell’Abate Pacta sunt servanda (“Gli accordi devono essere rispettati”): “Accusa gravissima, che se non supportata da gravi indizi, configura una gravissima calunnia, danno all’immagine sia personale sia della società di cui il sottoscritto è socio. Motivo per cui mi riservo di valutare l’eventuale ricorso alle vie legali per la tutela dell’immagine mia e di chi da tali accuse ne conseguirà eventuale e potenziale danno”.
Scarcella, poi, dice di “non comprendere bene come mai si consenta al consigliere Dell’Abate di sostituirsi in maniera talmente delegata al Procuratore Cataldo Motta (“al quale ovviamente lo scrivente rivolge la più profonda stima per il suo operato”), dichiarando come se fosse il suo braccio destro che “l’intera procedura ha suscitato l’ira del Procuratore Capo della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta”. Sappiamo benissimo come Motta abbia problemi ben più seri da affrontare, quindi il consigliere Dell’Abate dovrebbe avere la compiacenza di non affiancare il suo nome a quello dello stimatissimo del Procuratore Capo”.
“Colgo occasione”, aggiunge Scarcella, “per invitare i cittadini a visionare integralmente i filmati dei Consigli comunali. Si renderanno conto che i lavori, specie quando si affrontano argomenti di primaria importanza siano condotti dal Consigliere Dell’Abate in stile “Teatrino di Broadway”, dove lo stesso, in pieno stile “dellabatiano”, funge da scrittore, sceneggiatore, regista e attore… Interminabili interventi, con cambi orchestrali di tonalità, rivolti alla telecamera che riprende i lavori di consiglio e/o agli sparuti amici uditori, pugni di circostanza sul tavolo del Consiglio, ecc. La cosa più grave ed importante, però, è il contenuto di tali interventi, limitati alla contestazione affannosa e cronica delle procedure, degli articoli richiamati, delle virgole, dei punti, dei punti e virgola, ma mai, mai sui contenuti…”.
E Scarcella scende anche nei particolari, invitando ad una “particolare attenzione alla visione del filmato del Consiglio comunale del 30 aprile scorso, quando tutti i Consiglieri, dopo essersi sorbiti più di due ore di teatrale intervento e di urla da parte del Consigliere Dell’Abate, non hanno nemmeno avuto modo di controdedurre e/o discutere con lo stesso il merito della delibera di approvazione del Bilancio consuntivo. Questo perché, in pieno stile “dellabatiano”, lui e la sua equipe hanno ritenuto opportuno abbandonare l’aula prima ancora di giungere alla votazione finale, esimendosi da considerazioni ovvie sul loro intervento. Segno a loro dire di “Stimolo alla Democrazia”! Bah…”.
Scarcella, in chiusura, ne ha anche per gli attivisti del Movimento 5 Stelle: “Rispondere a chi definisce la societa AS srl, della quale sono socio unico, “società partecipata” vorrebbe dire dover invitare dapprima ad una lezione di diritto societario e poi ad un più approfondito studio degli argomenti che decide di pubblicare”.
Giuseppe Cerfeda
Dai Comuni
La segnalazione: “Tricase, sei pronta per l’estate?”
Fotosegnalazione di un lettore da Tricase Porto: “Teniamo in ordine anche all’ombra degli importanti spot”

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore da Tricase, pervenuta nella giornata di ieri in Redazione.
In questi giorni lo scivolo per l’accesso all’acqua nell’area antistante la spiaggetta di Tricase Porto si presenta come in foto, in stato di abbandon, ricoperto di muschio marino e con il passamano ed il tappeto antiscivolo a pezzi.
In questo modo Tricase non si dimostra pronta alla bella stagione, pulita e fruibile, anche all’ombra degli ‘importanti spot pubblicitari’ di questi giorni.
Auspichiamo che presto possano essere presi provvedimenti per permettere a tutti, dai bambini agli anziani, di godere del mare in sicurezza.
Cronaca
Troppa gente alla festa studentesca: arrivano forze dell’ordine
Centinaia di presenti a Tricase: ravvisati gli estremi per ritenere la serata un evento pubblico, arrivano 112, 113 e finanza

di Lorenzo Zito
Tante, forse troppe persone e la festa studentesca di fine anno riceve una visita inattesa: quella delle forze dell’ordine.
È quanto accaduto la notte tra venerdì e sabato nella zona industriale di Tricase. Qui, il locale comitato studentesco aveva organizzato un evento per celebrare la fine dell’anno scolastico.

L’appuntamento, in un’area privata all’aperto che, tra alcuni capannoni della zona, sarebbe stata appositamente presa in affitto, ha calamitato però ben più persone del previsto.
Centinaia e centinaia i ragazzi e le ragazze presenti. Tanta musica ed anche un programma per la serata con, secondo quanto trapela, tutti i crismi di un evento privato, dalla Siae pagata sino ad un’autoambulanza prenotata ed operativa sul posto, per un servizio preventivo.
L’afflusso di presenti però sarebbe diventato tale da far ravvisare gli estremi di un evento pubblico che, come noto, prevede un’altra lista di adempienze da rispettare, a partire da un piano sicurezza ed una serie di procedimenti autorizzativi da parte delle autorità.
Ecco allora che, molto probabilmente su segnalazione di privati, carabinieri, polizia e guardia di finanza si sono recati sul posto.

I primi effetti dell’intervento sono stati la sospensione del programma dell’evento e l’abbassamento del volume della musica.
Non è stato, però, disposto lo sgombero. Sarebbe stato imposto agli organizzatori di ridurre il numero di accessi per poter proseguire nei festeggiamenti.
L’evento infatti è continuato: a dispetto di quanto sospettato da alcuni all’arrivo di volanti e pattuglie, non vi sarebbero ulteriori motivi alla base del pur corposo blitz congiunto.
Attualità
Vengo anch’io a Tricase Porto, solo buone notizie
Dopo la presentazione del progetto inclusivo realizzato in sinergia fra amministrazione comunale , Rotary Club Tricase-Capo di Leuca e Uniamo (Federazione Italiana Malattie Rare), l’annuncio del sindaco De Donno: «Raddoppiate le somme a disposizione! Grazie a Michele Crisostomo, che da Presidente Enel ha proposto ed ottenuto la sponsorizzazione di Enel Cuore»

A Tricase Porto sorgerà il «primo lido che abbatte le barriere su scoglio»!
Così il sindaco di Tricase Antonio De Donno reduce dalla presentazione del progetto “Vengo Anch’io” realizzato grazie alla sinergia fra amministrazione comunale di Tricase, Rotary Club Tricase-Capo di Leuca e Uniamo (Federazione Italiana Malattie Rare) che hanno condiviso il desiderio di rendere il mare di Tricase, patrimonio di tutti.
La prima buona notizia dopo l’incontro di ieri è che dopo 4 anni finalmente il progetto prende vita.
«La qualità della vita non è uguale per tutti, ma tutti dobbiamo lavorare per abbattere barriere fisiche e non solo», ha dichiarato il primo cittadino.
Con la premessa che si tratta di un progetto «partito e voluto dalla precedente amministrazione suggerito e finanziato dal Rotary di Tricase, ma bloccato per problemi burocratici per 4 anni», il sindaco ha continuato: «La nostra ferrea volontà di dare vita a tutto ciò che è fermo e, soprattutto in questo caso, di dare opportunità a chi ne ha meno, ha dato un impulso determinante allo sblocco dell’impasse, aggiungendo altri 50mila euro ai precedenti».
La notizia più bella il primo cittadino se la lascia per la fine: «L’apporto esterno che abbiamo svelato in conferenza stampa raddoppia le somme a disposizione! Grazie a Michele Crisostomo, che da Presidente Enel ha proposto ed ottenuto la sponsorizzazione di Enel Cuore per una cifra importante. Un gesto di sensibilità e vicinanza a Tricase di cui saremo sempre grati!».
I lavori sono già iniziati, ambienti e bagni completamente nuovi e locali ristrutturati per ospitare la Guardia Medica: «Grazie al Rotary Club Tricase – Capo di Leuca e alla dott.ssa Gina Morciano in particolare, vero motore di questa iniziativa; grazie all’assessore Rocco Palese e al Direttore Generale dell’Asl Lecce Stefano Rossi per la testimonianza accorata che dà valore alla nostra opera. Il nostro lido», ha concluso Antonio De Donno, «diventerà riferimento nazionale per persone fragili e per le loro famiglie».
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