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Alessano

Un Festival per il territorio

III Festival del Capo di Leuca, Rassegna cameristica internazionale. I comuni interessati dalla rassegna sono Alessano, Andrano, Casarano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Matino, Morciano di Leuca, Presicce-Acquarica, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano e Tricase

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Il Festival del Capo di Leuca, quest’anno giunto alla sua terza edizione, ha riscosso un notevole successo nei due anni precedenti, contribuendo a spingere la conoscenza del territorio dell’entroterra e dei piccoli centri del Capo di Leuca oltre il turismo balneare tradizionale. Questa iniziativa si distingue per la sua concezione itinerante, trovando sede in luoghi suggestivi dei borghi interessati dal Festival.


Quest’anno il territorio coinvolto si è esteso a diciassette comuni, portando con sé un aumento del numero di concerti a ventuno e ampliando pertanto il bacino d’interesse. I comuni interessati dalla rassegna sono Alessano, Andrano, Casarano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Matino, Morciano di Leuca, Presicce-Acquarica, Salve, Specchia, Taurisano, Taviano, Tiggiano e Tricase.


Il Festival del Capo di Leuca rappresenta un evento di grande valore per il territorio e per i giovani artisti che vi partecipano, creando una sinergia artistica e culturale in un’area spesso trascurata e carente di opportunità.


Oltre settanta artisti, tra cui celebri e affermati maestri come Carlo Romano, Vincenzo Maltempo, Serena Valluzzi, Emanuele Urso, Natasha Korsakova, Manrico Padovani, si uniscono a nuove realtà musicali di talento già riconosciuto in altre occasioni.


Una caratteristica distintiva del festival è la speciale attenzione riservata ai giovani musicisti, con oltre la metà dei partecipanti sotto i 35 anni. Nonostante la loro giovane età, questi musicisti si presentano con competenza e abilità artistica di grande spessore, arricchendo il programma del festival insieme ai musicisti più affermati.


I concerti offrono una varietà di formazioni cameristiche, tra cui il Duo Calogiuri-Sangiovanni, il Duo Malagnino-Fukuda, il Duo Gira-Trione Bartoli, il Duo Palena-Soukaras, il Trio Felix, La Cantiga de la Serena, l’Ensemble Piano-For-Percussion, sino ad arrivare all’Orchestra d’archi dei Cameristi di Eleusi, diretta dal Maestro Marco Grasso, che inaugurerà il Festival il 9 luglio.


Il Festival comprende anche convegni e lezioni tenute da rinomati musicologi e studiosi, approfondendo importanti tematiche musicali e culturali per favorire la conoscenza degli spettatori e la crescita professionale dei giovani artisti presenti nella zona. Nel contesto del Festival si terranno conferenze a cura di Mastro Elia Bertolazzi, dei Professori Corrado Nicola De Bernart, Direttore del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, e Lorenzo Mattei, del Dott. Antonio Montinaro, della violinista Natasha Korsakova, del violista Antonello Farulli. Inoltre, sono previste tre masterclass di perfezionamento, a cura del tenore Salvatore Cordella, del violoncellista Andrea Cavuoto e del violista Antonello Farulli.


Ogni spettacolo inoltre sarà arricchito da mostre ed esposizioni pittoriche di artisti locali, offrendo al pubblico un’esperienza completa che unisce musica, arte e cultura.


Le ragioni che sono alla base di un Festival per il Territorio risiedono nella consapevolezza delle potenzialità culturali del Capo di Leuca e dei borghi interessati. La rassegna, che si snoderà in quasi tre mesi, dal 9 luglio al 30 settembre, offrirà sia al pubblico che agli artisti l’opportunità di ritrovarsi insieme, contribuendo a un arricchimento culturale e sociale armonioso.


Il Festival rappresenta quindi un momento di condivisione per il territorio e i musicisti, poiché consentirà loro di godere di una consapevole crescita culturale nel Capo di Leuca. Il riconosciuto valore delle precedenti edizioni costituisce la prova di un consolidamento, ed in tale solco l’obiettivo è continuare questo processo per diventare una tradizione consolidata, attraendo turisti, promuovendo la cultura del Salento e della Puglia a livello internazionale.


Il Festival del Capo di Leuca gode del patrocinio e del sostegno dei sindaci dei comuni coinvolti, del Consiglio Regionale della Puglia, della Provincia di Lecce e del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Inoltre, ha stretto collaborazioni con altre associazioni culturali, quali Art // 2020 di Berlino e Vivaverdi Multikulti di Matera, ma anche con realtà locali quali Il Volantino e l’agriturismo “Gli Ulivi” di Tricase. Gode, inoltre, del supporto in qualità di partner mediatici di Radiovenere e Radio Peterpan al fine di promuovere l’evento e far conoscere la rassegna a livello nazionale ed internazionale. Il Festival viene inoltre promosso dalla Basilica- Santuario S. Maria De Finibus Terrae di Leuca e dalla Fondazione Parco culturale ecclesiale “De Finibus Terrae”.


La direzione artistica del festival è affidata all’avvocato e Maestro Alessandro Licchetta, il comitato artistico è composto dallo stesso Maestro Alessandro Licchetta e dai Maestri Lorenzo Baglivo, Cristian Musio e Andrea Sequestro. La gestione amministrativa dell’evento è curata dal Dott. Luca Antonio Esposito.


La variegata iniziativa vuole offrire un’opportunità di crescita per il territorio e per i giovani musicisti, promuovendo l’aggregazione cultura e lo sviluppo del Capo di Leuca. L’obiettivo, riuscito, è quello di radicare questo appuntamento nella tradizione del territorio, identificando lo stesso come frutto dell’impegno e della costanza della comunità.


Prenotazioni disponibili su www.eleusiaps.it


Info: festivaldelcapodileuca@eleusiaps.it



➡ 9 luglio – Vento del Nord


Orchestra d’archi I Cameristi di Eleusi


Direttore Marco Grasso


Gagliano del Capo, Palazzo Ciardo


Ore 20:30


➡ 13 luglio – La musica tra colore e poesia


Serena Valluzzi, pianoforte


Presicce-Acquarica, Palazzo Ducale


Ore 20:30


➡ 18 luglio – Il concerto della Pace


Piano-For-Percussion


Mariagrazia Lioy, Antonino Fiumara, Mariastella Buccolieri, Sara Metafune, Ilaria Picci, Eloiz Sinani, pianoforte


Fulvio Panico, Gabriele Leo, Giorgio Pagliaro, Simone Barletta, Pierdavide Guadalupi, Gabriele Paladini, Carrozzini Giulio, Simone Aprile, Emanuela Di Palma, Giulio D’Orazio, Valerio Gira, percussioni


Silvia Stella, direttore


Taurisano, Anfiteatro Comunale


Ore 20:30


➡ 21 luglio – Tra nobile e popolare


Duo Fersini-Patrone


Federica Fersini, violino


Riccardo Patrone, violino e viola


Castro, Castello Aragonese


Ore 21


➡ 22 luglio – Tra un fiore tolto e l’altro donato


Elena Bechter, soprano


Marlene Heiß, pianoforte


Viatcheslav Kushkov, coreografia


Alessano, Casa della Convivialità ‘Don Tonino Bello’


Ore 21


➡ 24-27 luglio – Masterclass di perfezionamento lirico del M° Salvatore Cordella


Taviano, Sala Miggiano del Palazzo Marchesale ‘De Franchis’


27 luglio – Concerto dei corsisti, ore 21


➡ 25 luglio – La musica dei Trovatori – Viaggio medievale tra il sacro e il profano


Conferenza a cura di Mastro Elia Bertolazzi


Taurisano, Atrio Comunale


Ore 21


➡ 28 luglio – I Quintetti di Mozart e Beethoven


Fernando De Cesario, clarinetto


Carlo Romano, oboe


Emanuele Urso, corno


Antonio Vergine, fagotto


Alessandro Licchetta, pianoforte


Andrano, Castello Spinola-Caracciolo


Ore 21


➡ 30 luglio – I Quintetti di Mozart e Beethoven


Fernando De Cesario, clarinetto


Carlo Romano, oboe


Emanuele Urso, corno


Antonio Vergine, fagotto


Alessandro Licchetta, pianoforte


Matino, Palazzo Marchesale ‘Del Tufo’


Ore 21


➡ 31 luglio – Oltre i Confini


Duo Cornacchia-Paolicelli Marcoantonio Cornacchia, contrabbasso Loredana Paolicelli, pianoforte


Casarano, ex Convento dei Domenicani


Ore 21


➡ 1 agosto – A transatlantic musical journey


Duo Palena-Soukaras e i Cameristi di Eleusi Giancarlo Palena, fisarmonica Dimitris Soukaras, chitarra Cristina Ciura, violino Ester Bano, violino Cristian Musio, viola Marco Schiavone, violoncello Davide Codazzo, contrabbasso


Santa Maria di Leuca, esterno della Basilica Santuario S. Maria De Finibus Terrae


Ore 21


➡ 3 agosto – La voce contemporanea


Duo Malagnino-Fukuda Alessandro Malagnino, saxofono Mayumi Fukuda, pianoforte


Morciano di Leuca, Palazzo Strafella


Ore 21


➡ 8 agosto – Presentazione del romanzo “Ultimo concerto romano” di Natasha Korsakova


Dialoga con l’autrice l’avv. Alessandro Distante


Tricase, Palazzo Gallone


Ore 21


➡ 9 agosto – La magia di due violini


Duo Korsakova-Padovani Natasha Korsakova, violino Manrico Padovani, violino


Tiggiano, Palazzo Baronale Serafini-Sauli


Ore 21


➡ 11 agosto – Canzoni di un lungo viaggio


Duo Rotondi-Cicchelli Margherita Rotondi, mezzosoprano Vincenzo Cicchelli, pianoforte


Marittima, Piazza Principe Umberto

Ore 21


➡ 21-27 agosto – Masterclass di violoncello del M° Andrea Cavuoto


Castro, Cineteatro


26 agosto – Concerto dei corsisti, ore 21


➡ 22 agosto – Voci al femminile


Duo Rotondi-Scatena Rebecca Rotondi, violoncello Claudia Scatena, pianoforte


Corsano, Piazza San Giuseppe


Ore 21


➡ 23 agosto – Tra fanciullezza e Sehnsucht


Trio Scheherazade Bianca Rabaglia, violino Arianna Lo Vetere, violoncello Giulia Di Palmo, pianoforte


Barbarano del Capo, Torre Capece


Ore 21


➡ 24 agosto – Alkan e la trascrizione


Vincenzo Maltempo, pianoforte


Specchia, Palazzo Protonobilissimo Risolo


Ore 21


➡ 27 agosto – Gli operisti di Puglia in epoca barocca


Conferenza a cura del Prof. Lorenzo Mattei


Andrano, Castello Spinola-Caracciolo


Ore 20:30


➡ 28 agosto – Melodie dall’est


Trio Felix Rebecca Bove, violino Gabriele Musio, violoncello Andrea Sequestro, pianoforte


Montesardo, Piazza Castello


Ore 21


➡ 30 agosto – La Novia


La Cantiga de la Serena Fabrizio Piepoli, voce, chitarra battente, chitarra classica, shruti box, percussioni a cornice Giorgia Santoro, flauto, bansuri, arpa celtica, sajat, cimbali Adolfo La Volpe, oud, chitarra classica


Castiglione d’Otranto, Sagrato della chiesa di San Michele Arcangelo


Ore 21


➡ 1 settembre – Introspezioni: Johannes Brahms e Sergej Vasil’evič Rachmaninov Conferenza a cura del M° Corrado Nicola De Bernart


Presicce-Acquarica, Castello Medievale


Ore 20:30


➡ 3 settembre – Filìa e Neikos: un legame necessario


Duo Gira-Trione Bartoli Silvia Gira, violoncello Giorgio Trione Bartoli, pianoforte


Presicce-Acquarica, Castello Medievale


Ore 21


➡ 5 settembre – Musica e cervello: gli effetti terapeutici


Conferenza a cura del Dott. Antonio Montinaro


Dialoga con l’autore Dario Marangio


Alessano, Piazza Don Tonino Bello


Ore 20:30


➡ 8 settembre – Lithos


Sonar Trio Marco Delisi, flauto Roberto D’Urbano, clarinetto Vanessa Sotgiu, pianoforte


Tricase, Agriturismo ‘Gli Ulivi’


Ore 20


➡ 10 settembre – A lume di musica


Duo Dallagnese Beatrice Dallagnese, pianoforte Eleonora Dallagnese, pianoforte


Salve, Anfiteatro all’aperto ‘Le Trappite’


Ore 20:30


➡ 17 settembre – La musica che parla spagnolo


Duo Calogiuri-Sangiovanni Riccardo Calogiuri, chitarra Scipione Sangiovanni, pianoforte


Taviano, Sagrato della chiesa dell’Immacolata


Ore 20:30


➡ 25-30 settembre – Masterclass di viola e musica da camera del M° Antonello Farulli


Tiggiano, Palazzo Baronale Serafini-Sauli


30 settembre – Concerto dei corsisti, ore 20:30


➡ 29 settembre – Saving Robert Schumann, spettacolo a cura del M° Antonello Farulli


Duo Musio-Licchetta Cristian Musio, viola Alessandro Licchetta, pianoforte


Tiggiano, Palazzo Baronale Serafini-Sauli


Ore 20:30







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Un film su Don Tonino

“Un santo nuovo per una Chiesa nuova (Il sud del sud, La vita di Don Tonino Bello): riprese da gennaio nei luoghi amati e frequentati dal Venerabile

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Un film per raccontare la vita dell’indimenticato (ed indimenticabile) vescovo don il grembiule. Le riprese avranno inizio a gennaio e coinvolgeranno i luoghi appartenuti a don Tonino che la produzione visiterà in agosto. Quindi, certamente, Alessano, paese natio, Tricase dove don Tonino ha lasciato un’impronta indelebile e Molfetta dove da vescovo ha indossato mozzetta e zucchetto.

Il religioso sarà interpretato dall’attore Francesco Oranges, chiamato a riprodurre la serenità del vescovo nella frenesia delle sue giornate, cogliendone attivismo e spiritualità.

La regia del lungometraggio, nato dall’idea di Andrea Coppola, autore di una biografia su don Tonino, sarà curata da Luciano Silighini Garagnani (regista e produttore cinematografico).

Proprio il regista ha anticipato che «sarà un film che rispecchierà fedelmente la vita del Venerabile, come chiesto dalla famiglia in una bellissima lettera».

Il film inizia con una delle tante giornate frenetiche vissute, anche se Don Tonino sembra sorridere sempre e far passare quella frenesia come quotidianità.

È in auto con Michele, un ragazzo che lo guarda tra l’emozione e lo stupore: «Dobbiamo correre verso sud… il sud del sud».

Michele non capisce dove quel prete riesca sempre a trovare la forza di sorridere. E così inizia un racconto, quasi una confessione, di un sacerdote con chi un giorno, scopriremo, proprio da quelle chiacchierate troverà la sua vocazione.

Il titolo del film già spiega molto: “Un santo nuovo per una Chiesa nuova (Il sud del sud, La vita di Don Tonino Bello)’’.

Don Tonino è stato innanzitutto un grande uomo, segnando la sua epoca aldilà del Credo che ognuno di noi professa (se ne ha uno). Il presente è solo una logica conseguenza: il Vescovo con il Grembiule è già considerato un Santo dalla sua gente, soprattutto da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona, anche se per la Chiesa, ufficialmente, è ancora “solo” Venerabile.

Ma è questione di tempo…

 

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Quelle dimissioni che fanno rumore

La consigliera comunale alle pari opportunità, alla digitalizzazione e alla disabilità di Alessano, Chiara Giannì, ha rimesso il suo mandato: «Non sono stata ascoltata. Assenti coesione e la coerenza». Il sindaco Osvaldo Stendardo: «Sorpresi dalle dimissioni, ci spiace»

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di Giuseppe Cerfeda

La consigliera comunale alle pari opportunità, alla digitalizzazione e alla disabilità, Chiara Giannì, dopo tre anni, ha detto basta. Ci ha provato, ma non pensava, evidentemente, di dover lottare come una novella Don Chischiotte contro i proverbiali mulini a vento.

La ormai ex consigliera ha già protocollato la sua decisione e lo ha fatto consegnando una lunga riflessione (ripresa anche in alcuni manifesti affissi in paese), in parte dedicata ai suoi concittadini, che evidenzia molti punti critici che non si fermano ai confini di Alessano e riguardano anche tanti altri comuni ed enti locali nostrani. Soprattutto se si parla di disabilità.

La consigliera dimissionaria Chiara Giannì

Dopo aver ringraziato «tutti ad uno ad uno per aver creduto in me», premette: «Sono una persona emotiva e a volte questa mia emotività viene scambiata per debolezza. Vi posso assicurare che non sono affatto debole: sono caparbia e una grande osservatrice. Dall’inizio del nostro mandato», spiega, «mi ero prefissata alcuni obiettivi, con scadenza ad un anno. Purtroppo non mi è stato possibile realizzarli».

La sua frustrazione è tanta: «Forse sono stata mal capita, fraintesa o semplicemente non sono stata presa seriamente in considerazione. Così ho pensato di aspettare un altro po’ di tempo prima di mollare».

Il tempo di solito è galantuomo, ma solo lui. Altri meno: «Dopo i lavori nel centro storico ho constatato che non tutte le strade sono state rivalutate. Quello che mi rammarica è che ho fatto un’intera campagna elettorale per abbattere le barriere architettoniche del paese e proprio la mia strada, via Storella, è stata lasciata… a metà!».

Poi, donde evitare nuovi fraintendimenti puntualizza: «Non parlo solo per la mia situazione, ma per la mia e quella di tante altre persone. Mancano i fondi? Sarebbe servito un po’ di buon senso per riqualificare il centro storico».

«Purtroppo», riflette amara, «in questi due anni mi sono resa conto del malcontento generale di chi vive nel nostro paese che è meraviglioso, ma a tratti invivibile. Le famiglie e i giovani sono costretti a spostarsi nei paesi vicini per passare una serata tranquilli senza dover per forza fare attenzione alle automobili che attraversano la piazza, incuranti dei passanti. Allora mi chiedo: è possibile che solo ad Alessano sia impossibile chiudere il centro storico al traffico, almeno nei mesi estivi?».

Chiara si dice anche «rammaricata per la chiusura di Villa Potenza, ritrovo da decenni di giovani e famiglie. È possibile che non si sia potuto fare qualcosa per impedirne la chiusura? È possibile che non si possa fare alcunché per rivalutarla?».

La sua analisi è impietosa. Ma c’è dell’altro, che è decisamente peggio e rischia di essere una macchia per un paese storicamente civile e inclusivo come Alessano: «Vedo questo paese addormentato, quasi impotente nella non curanza altrui. In questi anni ho sentito dire che la mia disabilità è stata usata per raccogliere voti. Non solo da una persona, da tante. Cari cittadini, noi disabili abbiamo una testa e un cuore per decidere da quale parte stare. Io mi sono sentita cercata dall’amministrazione Stendardo e per questo sarò sempre grata al sindaco.

Probabilmente non sono stata ascoltata e questa è un’altra storia».

La ex consigliera puntualizza: «Ci ho messo e ci metto tutto il mio impegno, avrei voluto e voglio fare molto di più. C’è tempo per ogni cosa ma questo forse non è il mio momento. Forse i miei progetti devo mandarli avanti da sola. Amo troppo il mio paese per premettere che rimanga… addormentato».

Sul piano personale ricorda: «Il mio obiettivo nella vita era quello di laurearmi in scienze politiche, perché amo la politica, amo la storia ed il bene comune. Ho ottenuto la prima laurea e tra non molto conseguirò la seconda. Cosa ne faccio del mio sapere», si chiede, «se non posso metterlo in pratica?».

La riflessione sul piano politico: «Mancano due cose importantissime: la coesione e la coerenza. Quella coerenza per la quale non è necessario fare promesse se quelle promesse non possono essere mantenute.

Quella coesione che in passato grandi uomini hanno reso possibile nonostante le differenti idee politiche.

Ci elargiamo a grandi studiosi… forse la storia l’abbiamo studiata ma, da essa, abbiamo imparato veramente poco».

Chiara Giannì è demoralizzata ma non si è ancora arresa. Non può permetterselo: «Lo devo alla mia famiglia, a mio padre e a mia madre che mi hanno insegnato sempre e nonostante tutto ad avere coraggio e rispondere sempre con educazione. Lo devo, però, ancora di più a me stessa, se voglio che qualcosa cambi; se voglio che l’integrazione non sia solo facciata e una giornata all’annoda dedicare. Chi è disabile lo è ogni giorno e ogni giorno combatte. Abbiamo il diritto di farci sentire e, chi di dovere ha il… dovere di ascoltarci».

Nonostante le dimissioni, non smette di «sperare in un futuro migliore nel quale veramente il bene comune venga prima delle poltrone».

IL SINDACO: «SORPRESI E AMAREGGIATI»

Il sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo

Della vicenda si è detto molto amareggiato anche il sindaco Osvaldo Stendardo: «Le dimissioni ci hanno colto di sorpresa e il rammarico è tanto. Perché Chiara è una persona intelligente e capace».

Detto per inciso che l’amministrazione, anche in caso di passaggio della consigliera all’opposizione non avrebbe comunque avuto problemi di numeri e che la maggioranza resta salda, il primo cittadino precisa: «Ho cercato di chiamarla più volte per parlarle direttamente ma non mi ha risposto… Purtroppo non si può tornare indietro e saremo costretti a procedere con la surroga e sostituirla perché le dimissioni, una volta protocollate, purtroppo, sono irrevocabili e non sono ammessi ripensamenti».

«Mi spiace», insiste Stendardo, «perché per noi, per me, resta una brava persona con cui vi era un buonissimo rapporto. La sua è stata una scelta personale e non possiamo entrare nel merito. Al prossimo consiglio la ringrazierò per il lavoro svolto e le confermerò la mia stima».

La consigliera ha, però, denunciato poca coesione e poca coerenza. «No, questo non lo consento. La nostra è una maggioranza molto compatta ed anche la consigliera dimissionaria ha condiviso tutte le scelte fatte dall’amministrazione, compresa quella del centro storico».

Quello dei diritti delle persone con disabilità è sempre un tema delicato. Lei ritiene Alessano un paese inclusivo? «Ci mancherebbe! Noi il nostro è il paese di don Tonino Bello, non esiste! E non potrebbe essere diversamente. Anche per questo sono rimasto amareggiato dalla decisione di Chiara che, comunque, resta una persona squisita e, a nome mio e  della maggioranza, la ringrazio per tutto quello che ha fatto».

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The South: Salento in Tv con i Kalàscima

Su Prime Video e Vimeo il documentario girato girato tra Tricase Porto, Alessano, Miggiano, Ruffano e Nardò con protagonisti la world band salentina e l’artista italo-canadese Andrea Ramolo

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È disponibile da oggi sulle piattaforme Amazon Prime Video Vimeo, distribuito in esclusiva per l’Italia da 8 e Mezzo, “The South”, il film documentario che segue l’artista italo-canadese Andrea Ramolo e la world band salentina Kalàscima dietro le quinte della realizzazione del loro omonimo album.

Diretto dal pluripremiato Giuseppe Marco Albano e creato, scritto e prodotto da Andrea Ramolo, “The South” esplora il profondo legame dell’artista con il Sud Italia, la terra dei suoi avi. 

Attraverso paesaggi mozzafiato e tradizioni secolari (è stato girato tra Tricase Porto, Alessano, Miggiano, Ruffano e Nardò), il film racconta il viaggio emozionante dell’artista che, dopo la morte della nonna, decide di tornare in Italia per esplorare il folklore e le leggende che musica e danza nascondono, nonché il suo legame con la terra e i suoi antenati. In questo film Andrea Ramolo ci guida in un percorso di esplorazione personale e artistica, un viaggio alla scoperta della propria identità culturale, un omaggio a chiunque cerchi di trovare il proprio posto nel mondo.

Nel cast: Andrea Ramolo, Federico Laganá, Massimiliano De Marco, Michele D’Elia, Luca Buccarella, Carlo Massarelli, Giovani Chirico, Veronica Calati, Alessandra Belloni, Francesca Silvano, Biagio Panico, Rosaria Gaballo, Franca Gaballo, Lucia Scarabino, Stefano Campagna, Mattia Politi, Luisa Del Giudice.

La collaborazione tra Kalàscima e Andrea Ramolo nasce nel 2019 al Folk International Alliance di Montreal e porta alla realizzazione del disco “The South”, da cui è tratto il film, presentato in anteprima mondiale il 4 luglio 2023 all’ICFF (Italian Contemporary Film Festival) Lavazza Inclucity di Toronto.

Il disco “The South“, prodotto da Michele D’Elia, presso gli Interstellar Studios a Tricase Porto, è un progetto culturale e musicale guidato da Andrea Ramolo e supportato dal Canada Council for the Arts.

L’obiettivo di Ramolo era quello di esplorare la musica tradizionale e ancestrale dei suoi antenati del sud Italia per far evolvere la sua voce e il suo suono insieme all’electro-folk e world music dei Kalàscima.

Proprio grazie alla guida e all’esperienza della band pugliese in questo genere musicale e nell’utilizzo di strumenti tradizionali italiani, l’inedito ensemble ha riarrangiato quattro brani salentini in modo fresco e contemporaneo per renderli accessibili al pubblico in tutto il Canada.

L’album include anche due brani originali: “The South” e “Balla“, quest’ultimo un pezzo dance che fonde pop, rap, rime italiane ed elettronica, testimoniando l’unione tra passato e presente.

LA BAND

Kalàscima sono sei amici del profondo Salento: Massimiliano De Marco (corde e voce) di Alessano, Federico Laganà (percussioni e voce) di Alessano, Luca Buccarella (organetto e voce) di Tricase, Michele D’Elia (batteria e sequenze) di Tricase, Carlo Massarelli (zampogna, ciaramella, flauti calabresi) di Sava (Ta), Giovanni Chirico (sassofono baritono) di San Michele Salentino (Br).

Cresciuti insieme suonando e cantando le melodie e i ritmi ipnotici del magico rituale della Taranta, reinventano la tradizione con un mix di elettronica, beat lisergici, melodie originali e atmosfere folk delle proprie origini: dialetto salentino, inglese e griko creano un ponte immaginario tra la musica pugliese e la scena internazionale.

Catapultati sulla scena world internazionale, hanno suonato in importanti Festival internazionali con un live in cui strumenti tradizionali si affiancano a quelli moderni ed elettronici.

Hanno calcato il palco di WOMAD CILE 2024, SXSW (US), Roskilde Festival (DK), Colours of Ostrava (CZ), Tallin Music Week (EE), SIM Sao Paulo (BR), Mundial Montreal (CA), Seoul Music Week (KR), Babel Med (FR), Seoul Music Week (KR), Folk Alliance International Conference (CA), Fira Mediterrania de Manresa (ES), Australasian World Music Expo (AU), Medimex (IT), Womex, Jova Beach Party 2022 e tanti altri.

A giugno 2019 hanno aperto il concerto italiano di Patty Smith a Taranto guadagnandosi l’attenzione e l’interesse dell’icona rock che ha lodato la loro energia sul palco. Due tour in Australia e Cina e poi Ecuador, Brasile, Giappone, Corea del Sud, India, USA, Israele, Germania, Danimarca, Belgio, Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Austria, Albania, Croazia, Slovenia, Kosovo, Macedonia, Estonia, Lettonia, Giordania hanno reso solida la loro reputazione internazionale.

Il loro album Psychedelic Trance Tarantella (Ponderosa, 2014) li ha portati alla candidatura al Premio Tenco inoltre, al primo posto nella World CMJ Radio Chart e al sesto posto nella World Music Chart Europe, nonché nelle trasmissioni dei più importanti network radiofonici internazionali tra cui: ABC Australia (AU), RTHK (Hong Kong), WDR (DE), RTBF (BE), RSI (CH), Radio 3 RAI (IT). Nel novembre 2015 la rivista musicale francese Trad Magazine ha dedicato loro la copertina. Psychedelic Trance Tarantella presenta inoltre una collaborazione artistica con il maestro Ludovico Einaudi che ha impreziosito, con il suo pianoforte, il brano “Due Mari”.

 

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