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Attualità

Marcello Piccinni presidente della Sezione Terziario Avanzato di Confindustria Lecce

Marcello Piccinni, amministratore e titolare della Fiusis di Calimera, azienda che  si è contraddistinta in Italia ed in Europa nella  Green & Circular Economy, siederà anche nel consiglio direttivo dell’Associazione Italiana della Bioeconomia

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Marcello Piccinni, 51 anni, di Tricase, amministratore di Fiusis srl, è stato eletto all’unanimità presidente della Sezione Terziario Avanzato, Servizi alle Imprese e alle Persone, Energia, Trasporti, Infrastrutture di Confindustria Lecce per il quadriennio 2020/2024.


La Fiusis che ha sede a Calimera, si è contraddistinta in Italia ed in Europa nella Green & Circular Economy tanto da conquistare nel 2019 a Bruxelles il titolo di “Miglior Modello di sviluppo sostenibile economico e sociale nei territori rurali europei”.


Numerose sono state le pubblicazioni scientifiche  nazionali ed internazionali sull’impianto di Calimera che produce dal 2010 Energia dal recupero degli sfalci della potatura degli alberi e che negli ultimi mesi, in un ottica di economia circolare, ha messo in funzione anche un impianto per la produzione di Pellet  prodotto esclusivamente con legno vergine 100% .


«Ringrazio i colleghi per la fiducia accordatami», ha detto il neo presidente della Sezione Piccinni, «che spero di ricambiare con impegno ed iniziative utili ad interpretare le diverse anime della nostra Sezione. In tale ambito sarò certamente supportato dall’esperienza del past president Fabio De Pascalis, al quale rivolgo a nome di tutti un plauso per i risultati ottenuti in questi anni, e che, da oggi, ricopre la carica di vicepresidente insieme al collega Luigi Vitale. E’ stata una scelta precisa e fortemente voluta, per dare una spinta alla rinnovata azione del nostro raggruppamento. Ci aspettano anni importanti per lo sviluppo del nostro territorio e vogliamo certamente viverli da protagonisti».


Insieme al presidente sono stati eletti:


Vice presidentiFabio De Pascalis – Astra Engineering srl; Luigi Vitale – FIAIP Srl.


Delegati in Consiglio generale: Giuseppina Di Muro – Poste Italiane e Luigi Vitale;


Componenti del Consiglio direttivo della Sezione, insieme al presidente Piccinni e ai due vice presidenti: Alberto Memmi – Trasporti Logistica e Distribuzione srl; Maria Marrocco – Top Consulting srl; Giuseppe Nielli – Brains srl.


Il presidente Piccinni ha le idee molto chiare circa il programma di attività: «L’evoluzione del nostro sistema produttivo – ha concluso – si spinge sempre più verso l’economia circolare e lo sviluppo della green economy. In tutti i settori produttivi si darà maggiore risalto e si valorizzeranno le scelte sostenibili. La Sezione cercherà, pertanto, di portare il proprio contributo sia in termini di servizi, sia di consulenza alle imprese. Contestualmente daremo il nostro appoggio all’azione di Confindustria Lecce nel chiedere a gran voce una migliore infrastrutturazione e pari dignità nei trasporti per il Salento. La concorrenza si gioca ad armi pari, mentre tutte le nostre imprese partono già svantaggiate rispetto alle distanze, ai costi di trasporto e all’assoluta carenza di infrastrutture. In ultimo, ma non per importanza, cercheremo una sponda nel comparto del credito, della finanza e del comparto assicurativo, altro filone presente nella Sezione. E’ fondamentale, infatti, soprattutto in questo periodo emergenziale, fare fronte comune per dare risposte concrete ai bisogni delle imprese».


Il presidente di Confindustria Lecce Giancarlo Negro ha ringraziato il past president Fabio De Pascalis per le iniziative innescate nel corso del suo mandato e formulato i migliori auguri di buon lavoro al neo presidente Piccinni e alla Sua squadra: «Auspico un grande contributo all’attività di Confindustria Lecce da parte della Sezione Terziario Avanzato, Servizi alle Imprese e alle Persone, Energia, Trasporti, Infrastrutture, di fatto la più numerosa ed eterogenea rispetto alle altre. La presenza di competenze trasversali costituisce un valore aggiunto decisivo per le imprese già associate e per le nuove realtà che possono trovare risposte alle proprie esigenze di sviluppo, nonché per la crescita complessiva del territorio».


 Nel consiglio direttivo di Itabia


 Qualcvhe giorno fa erano stati eletti oggi a Roma, per il triennio 2021-2023, i vertici di ITABIA, associazione italiana della Bioeconomia fondata nel 1985 e presieduta dall’Ing. Pignatelli di Enea.  E tra gli eletti del Consiglio Direttivo c’è anche l’imprenditore salentino Marcello Piccinni.


Il Consiglio Direttivo di Itabia è un organo di gestione e indirizzo composto dai massimi esperti della ricerca, progettazione e imprenditoria a livello nazionale e comunitario nel campo della bioeconomia, tra i soci ci sono Enea, Cnr, Chimica Verde, Cra Ing del Ministero Politiche Agricole, Enama, Federunacoma ed altri associati del mondo scientifico accademico e imprenditoriale italiano.


«Ringrazio l’Assemblea di ITABIA per l’elezione», ha dichiarato Piccinni, «che considero un riconoscimento al nostro lavoro e ai sacrifici che hanno alimentato il percorso di una piccola azienda del sud che negli anni ha saputo proporre e far apprezzare il proprio modello di sviluppo sostenibile ponendolo all’attenzione del panorama internazionale.  Il presente e il futuro dello sviluppo economico non può più prescindere dalla diffusione della Green Economy e dell’Economia Circolare ed io sono onorato di essere stato scelto a far parte di questa squadra così altamente qualificata».  


Attualità

Bollette di gas e luce salate: procedimento istruttorio contro Enel Energia

Dopo i reclami di Adiconsum Lecce, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta in merito alle modalità di comunicazione delle variazioni contrattuali

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Tutto aveva avuto inizio nel 2022 quando molti consumatori decisero di passare dal prezzo variabile al prezzo fisso con l’obiettivo di mettersi al riparo da repentine impennate delle tariffe.

I contratti erano a tempo indeterminato ma l’offerta era a tempo determinato e raramente superava i 12 mesi.

Già questa differenza, poco nota ai molti, ha contribuito ad ingenerare confusione e disattenzione.

Alla scadenza dell’offerta concordata, il consumatore doveva ricevere dal proprio gestore, una comunicazione di variazione della tariffa – se meno favorevole – almeno tre mesi prima dell’entrata in vigore della nuova tariffa informandolo della possibilità di poter recedere dal contratto.

Questa comunicazione, separata dalla bolletta, può essere inviata per posta ordinaria o per email qualora l’utente abbia scelto tale modalità in fase contrattuale e non sono previste altre modalità di invio.

La comunicazione è molto importante perché oltre a informare l’utente del cambio tariffario, contiene anche l’informazione che, qualora l’utente non sia d’accordo con la tariffa proposta, potrà recedere dal contratto e cambiare gestore.

Ed è qui che nel mese di gennaio molti utenti si sono visti recapitare bollette del gas esagerate e si sono rivolti ad Adiconsum LecceAssociazione per la difesa dei consumatori per contestare la bolletta, visto che l’unica risposta fornita dagli operatori di Enel energia è stata quella che la tariffa era variata.

L’analisi delle bollette attenzionate ha evidenziato che molte tariffe del gas erano variate a partire da luglio 2023 e che, con l’avvento della stagione estiva, gli utenti non hanno potuto rendersi conto dell’aumento subito.

La sorpresa si è avuta solo quando con l’inverno sono stati accesi i riscaldamenti ma le bollette sono arrivate quando ormai erano trascorsi i periodi per porvi rimedio.

La beffa maggiore è stata poi quella che a fronte delle lamentele avanzate dagli utenti, Enel energia si è dichiarata disponibile a variare il prezzo del gas per il futuro (all’arrivo della bella stagione) ma lasciando invariati i prezzi dell’inverno pregresso.

Moltissimi consumatori lamentano di non aver mai ricevuto una comunicazione di variazione tariffaria per cui si è provveduto a contestarlo a Enel energia.

«Purtroppo», fanno sapere da Adiconsum Lecce, «il codice di condotta commerciale approvato da Arera scarica sui clienti l’onere di dimostrare di non aver mai ricevuto la comunicazione. In pratica l’onere della prova ricade sulle spalle della parte più debole. Questo anche quando la nuova tariffa viene di fatto scoperta solo alla ricezione della bolletta. Inoltre il gestore gode di una presunzione di ricezione della comunicazione, trascorsi 10 giorni dall’invio, anche se il consumatore sostiene di non aver mai ricevuto nulla!».

A fronte delle «inaccettabili risposte fornite da Enel energia» ed ai reclami effettuati da Adiconsum Lecce, l’associazione ha provveduto a inviare le segnalazioni all’Autorità Garante della Concorrente e del Mercato e ad Arera «per i profili di comportamento commerciale che le stesse vorranno rilevare a salvaguardia dei consumatori» e invocando il recesso contrattuale ai sensi dell’art. 52 e 53 del Codice del consumo «non essendogli stato consentito preliminarmente di conoscere le condizioni economiche che sarebbero state applicate, né posto nelle condizioni di poter valutarne gli effetti e le decisioni da assumere consapevolmente e decidere se avvalersi del garantito diritto di recesso».

Ora, grazie alle segnalazioni effettuate anche da Adiconsum Lecce, l’autorità ha formalmente aperto un’istruttoria che potrebbe portare gli utenti a vedersi riconosciute le proprie ragioni ed ottenere qunato contestato da Adconusm Lecce.

 

 

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«Mi vien da ridere». Rimpasto in Regione, Maraschio amara

L’ex assessora: «Non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti»

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«Quindi l’operazione moralità e legalità della giunta regionale pugliese si esaurisce, in sostanza, con la fuoriuscita della sottoscritta. Questo è il segnale di discontinuità che si vuole far passare. Rispondo con un sorriso».

Lo afferma l’ex assessora Anna Grazia Maraschio, riguardo il rimpasto della giunta regionale annunciato ieri sera.

«Ringrazio le centinaia di persone, di amministratori, di cittadini che mi stanno scrivendo attestati di solidarietà, messaggi di indignazione e puro sconcerto», prosegue Maraschio, «non accetterò l’incarico all’interno dello staff del presidente Emiliano, ipotesi che mi è stata prospettata e per la cui offerta ringrazio.  Tra galleggiare e navigare ho sempre scelto la seconda opzione nella mia vita, con il vento in poppa e libera da condizionamenti. Tutto quello che ho ottenuto è stato grazie alla cultura del lavoro, l’unica che mi permea e alla quale rispondo. La stessa cultura che ho portato all’interno dell’assessorato che mi sono onorata di guidare, formato da professioniste e professionisti che sento di ringraziare, insieme al mio staff tecnico sempre al mio fianco e ai dirigenti, ai funzionari che hanno seguito la mia visione politica. Non rinnego nulla e non nascondo che sono stati anni belli, intensi, ricchi di soddisfazioni ma anche duri. Spesso ho dovuto lottare in solitudine, sentendomi come una mosca bianca».

«In tutta questa vicenda, c’è solo un aspetto che mi lascia l’amaro in bocca», aggiunge, «la brusca interruzione di un percorso di programmazione e pianificazione dell’assessorato, che andava dalle misure di tutela dell’ambiente e del clima fino all’impostazione di una nuova politica abitativa che non considerasse solo le case ma anche le persone e il loro benessere. Una mole impressionante di provvedimenti, di politiche rivoluzionarie, che non basterebbero queste righe per essere elencate. Quando si interrompe un percorso così, il rischio è che il beneficio possa essere per pochissimi e il danno per molti, moltissimi cittadini pugliesi».

«Avverto anche un’altra convinzione», conclude Anna Grazia Maraschio, «chi semina bene raccoglie il giusto e i germogli non tarderanno ad arrivare».

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Una salentina tra i giovani leader che scriveranno proposte per il G7

È Margherita Zappatore, 27 anni, di Gallipoli, dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica

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C’è anche una salentina tra i giovani selezionati per partecipare al Global Youth Leaders Program, l’iniziativa della Young Ambassador Society che unisce giovani fino ai 35 anni per contribuire allo sviluppo di proposte politiche che saranno presentate alla presidenza del G7.

Margherita Zappatore, 27 anni, originaria di Gallipoli, è dottoranda di ricerca in Scienze Giuridiche per la sostenibilità, l’innovazione e la transizione ecologica ed è fondatrice e amministratrice di una società di consulenza nel settore della comunicazione politica, del legislativo e della progettazione.

Grazie alle sue esperienze formative e professionali, contribuirà a formulare proposte sul tema dell’innovazione e, in particolare, dell’intelligenza artificiale.

Assieme agli altri giovani provenienti da tutto il mondo, inoltre, prenderà parte ad incontri con esperti di organismi internazionali come l’ILO, l’UNDP, l’OECD, l’UNICEF, la FAO e Microsoft.

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