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Cronaca

Accecato dalla gelosia, finisce in manette

PORTO CESAREO. Separato dalla moglie, si presenta in casa sua con fare minaccioso, distrugge mobili e spuppellettili e danneggia l’auto del “rivale”

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Probabilmente è stata la gelosia a movimentare il pomeriggio di Enea Mangia, un trentanovenne disoccupato di Leverano, che si trova ora in stato di arresto presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.


A far scattare le manette ai suoi polsi sono stati i Carabinieri della Stazione di Porto Cesareo, che solo dopo ore di attività (e con il supporto di una pattuglia del NORM – Aliquota Radiomobile della Compagnia CC Campi Salentina) sono riusciti a porre fine a un pomeriggio parecchio convulso.


Tutto è cominciato all’ora di pranzo. Enea Mangia si sta separando dalla moglie, Paola Zecca, 39 anni di Copertino, che vive a Porto Cesareo con la figlia nata dal loro rapporto e un nuovo compagno, Simon Paladini, 38 anni, leccese.

Stando alla denuncia sporta dalla donna, intorno alle 13,30 l’uomo si è presentato presso l’abitazione della ex-coniuge (che era all’interno, in compagnia proprio della figlia), portando con sé un piccolo elettrodomestico che probabilmente voleva restituire: le intenzioni, però, non erano per nulla pacifiche, ed egli ha mostrato immediatamente atteggiamenti aggressivi. Nonostante la signora lo abbia invitato più volte ad allontanarsi, egli l’ha spintonata violentemente sino a farla cadere per terra e si è introdotto minacciosamente nelle varie stanze, alla ricerca del suo “concorrente” (ossia il nuovo compagno della ex moglie). Non avendolo trovato, ha cominciato a buttare all’aria e rompere oggetti, suppellettili e mobili, mettendo a soqquadro in pratica l’intero appartamento. E poi, non contento, ha continuato l’opera danneggiando gravemente la Fiat Panda, di proprietà di Paladini e parcheggiata nei pressi della casa. Le due donne sono intanto scappate per paura di ulteriori guai e hanno allertato il “112”. All’arrivo della pattuglia dei Carabinieri, Mangia ha inizialmente rifiutato di seguirli in caserma, tanto da rendere necessario l’intervento a rinforzo di una pattuglia Radiomobile. Solo allora, e con non poca fatica, è stato portato via da quella dimora. Ma era scritto, evidentemente, che la cosa non finisse lì. L’uomo, evidentemente esagitato, ha continuato a creare problemi anche negli uffici dei Carabinieri, al punto da accennare a volersi allontanare da lì per tornare ad aggredire la sua ex moglie. A quel punto, in ben cinque militari hanno dovuto trattenerlo a forza, sino a quando la situazione è parsa di nuovo normalizzarsi. Ma ancora una volta per poco, perché il Mangia ha cominciato a accusare anche un malore, rendendo necessario l’intervento di un’ambulanza del servizio “118” e il trasporto presso il “Vito Fazzi “ di Lecce, ove gli è stato diagnosticato uno stato di agitazione. Lì però è stato trattenuto per ulteriore osservazione, in stato di arresto dichiarato d’intesa con la dott.ssa Donatina Buffelli, Pubblico Ministero di turno della Procura della Reubblica presso il Tribunale di Lecce. Dovrà rispondere di resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato, violazione di domicilio, percosse e minacce.


Cronaca

Taglio del nastro: bentornato Ponte Ciolo

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Come avevamo anticipato sulle colonne del nostro ultimo numero cartaceo, oggi è stato il grande giorno del Ponte Ciolo. Il giorno in cui ha riaperto al traffico, sotto “una nuova luce”.

Il taglio del nastro questo pomeriggio per lo storico ponte in località Gagliano del Capo (Lecce), il ponte iconico del Salento lungo la strada provinciale 358, la litoranea della costa adriatica, che si staglia per una lunghezza di 60 metri a picco sul mare in corrispondenza di un’insenatura rocciosa profonda circa 30 metri.
    Simbolo, negli anni ’60, di un filone di ingegneria strutturale altamente innovativa, il ponte è tornato da oggi a nuova vita, riaperto alla percorrenza dopo essere stato chiuso per un anno per i lavori di risanamento, consolidamento e adeguamento sismico e funzionale finanziati dalla Provincia di Lecce con risorse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
    Alla cerimonia di riapertura del ponte, con la l’accensione dell’illuminazione, alla presenza del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, hanno partecipato autorità civili e religiose per salutare il passaggio della prima vettura.
    La struttura originaria, ad arco sagomato, è stata progettata dall’ingegnere leccese Antonio La Tegola e realizzata dalla Provincia di Lecce tra il 1962 e il 1967.

Era stata già sottoposta, negli anni, ad altri interventi di manutenzione.

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Cronaca

Specchia, movimenti turistici: partono i controlli della Polizia Locale

Avviata una serie di verifiche riguardanti la comunicazione da parte degli operatori del settore ricettivo. Per le omissioni o ritardi sanzioni fino a 600 euro

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La stagione turistica è alle porte e con essa arrivano anche i controlli per garantire il rispetto delle normative vigenti.

A Specchia, la Polizia Locale ha avviato una serie di verifiche riguardanti la comunicazione dei movimenti turistici da parte degli operatori del settore ricettivo.

Questa iniziativa è volta ad assicurare il rispetto delle leggi regionali che regolamentano il settore turistico e puniscono le violazioni con sanzioni amministrative.

Il Comandante della Polizia Locale di Specchia Andrea Zacà ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme, richiamando l’attenzione sull’articolo 10 quinquies della Legge Regionale 52/2019.

Questo articolo assegna ai comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia turistica, con l’obiettivo di contrastare forme illegali di ospitalità e garantire il rispetto degli obblighi di comunicazione dei movimenti turistici.

La normativa regionale, nello specifico l’articolo 10 della Legge Regionale 57/2018, prevede sanzioni per le violazioni relative alla mancata trasmissione dei dati sui movimenti turistici.

Sanzioni che possono variare a seconda della gravità della violazione, includendo multe che vanno da euro 100 a euro 600.

Ad esempio, l’omessa trasmissione mensile dei dati comporta una sanzione che può arrivare fino a euro 600, mentre un ritardo nella trasmissione può essere sanzionato con multe che vanno da euro 100 a euro 300.

In conclusione, i controlli della Polizia Locale di Specchia riguardanti la mancata o tardiva comunicazione dei movimenti turistici mirano a garantire il rispetto delle normative regionali e a contrastare le pratiche irregolari nell’ospitalità.

È essenziale per gli operatori nel settore ricettivo adempiere ai requisiti di comunicazione dei dati al fine di evitare sanzioni amministrative e promuovere una gestione trasparente e conforme alle regole del turismo nella regione.

 

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Cronaca

Volontariato o lucro? Associazione nei guai

Indagine della Guardia di Finanza. Corrispettivi non dichiarati al fisco per un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto della onlus sono stati denunciati

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I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lecce hanno verificato la posizione di un’associazione culturale di formazione e promozione, risultata essere evasore totale negli anni d’imposta 2019 e 2020.

In particolare, la citata associazione, con sede in Lecce, negli anni oggetto del controllo, avrebbe perseguito scopi di lucro in contrasto alle finalità previste da statuto.

Diochiarata come associazione culturale i formazione e promozione era, invece, protagonista di un notevole giro d’affari, con master post laurea al prezzo di 7mila e 500 euro.

L’ammontare dei corrispettivi non dichiarati al fisco è stato determinato in un milione e 300mila euro. Il rappresentante legale e l’amministratore di fatto dell’asserita onlus sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, atteso che l’imposta evasa è stata quantificata dai Finanzieri in oltre 300mila euro, ammontare superiore alla soglia di punibilità stabilita dalla normativa penaltributaria.

Vale la pena ricordare ancora una volta che l’evasione fiscale costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.

  • foto in alto di repertorio
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