News & Salento
Miastenia gravis: una panchina verde per sensibilizzare
Per la Giornata Internazionale della Miastenia Gravis, che ricorre il 2 giugno, l’Associazione Miastenia Gravis APS ha promosso l’iniziativa di inaugurare la panchina verde presso il CONI di Lecce il 2 giugno alle ore 17,00. Il verde è il colore scelto per rappresentare la Miastenia Gravis. Saranno presenti alla inaugurazione il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e gli assessori Rita Miglietta e Paolo Foresio. “Tale iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Lecce con la competenza e la disponibilità dell’architetta Rita Miglietta e dell’architetta Rosalba Cocciolo” – sottolinea il Presidente Livio Modoni – “al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, sulla miastenia gravis, malattia neuromuscolare rara, misconosciuta ai più.”
L’associazione si è costituita nel 2010 e ha sede a Lecce. Si prefigge lo scopo di sostenere le persone affette da tale patologia neuromuscolare inserita tra le malattie rare. La past president e attuale segretaria della associazione Antonia Occhilupo, affetta anch’ella da tale patologia, afferma che la miastenia gravis non è una malattia poco conosciuta ma una malattia poco diagnosticata, spesso subdola e imprevedibile nelle sue multiformi manifestazioni cliniche, in quanto caratterizzata da una continua fluttuazione dei sintomi e da periodi di miglioramento e di peggioramento che possono indurre il clinico ad orientarsi verso altre patologie, ritardandone la diagnosi. L’aggettivo “gravis” sottolinea la gravità dei sintomi che può portare anche a conseguenze cliniche gravi. È una malattia che compromette la sinapsi, in cui la comunicazione tra nervi e muscoli non funziona bene, ed è caratterizzata da facile stancabilità fino a esauribilità della forza muscolare che può interessare alcuni muscoli volontari: quelli oculari con diplopia e ptosi palpebrale, della masticazione e della deglutizione con disfagia, dell’articolazione del linguaggio con disartria e della fonazione con disfonia fino all’afonia, della respirazione con dispnea e crisi respiratorie acute, del collo, del tronco, degli arti superiori e inferiori. L’impatto sulla quotidianità e sulla qualità della vita varia a seconda della gravità dei sintomi e dei distretti muscolari interessati.
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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Lecce, i bambini tornano nelle aule in via Basilicata
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi,
Ammirato Falcone, via Basilicata: i bambini tornano nelle aule
Da giovedì 4 aprile i bambini della scuola dell’infanzia dell’istituto di Lecce, Ammirato Falcone, di Via Basilicata, sono tornati nelle loro aule, dopo i lavori urgenti di ristrutturazione e messa in sicurezza del corpo B dell’edificio.
A giugno del 2022, infatti, a seguito dell’avvio dei lavori di adeguamento sismico furono riscontrati importanti elementi di instabilità che coinvolgevano i pilastri e le travi, tanto da costringere il sindaco, su relazione della direzione dei lavori, ad una ordinanza di chiusura per inabilità dell’edificio e determinare di conseguenza la chiusura anticipata delle lezioni e il conseguente spostamento degli alunni in altro plesso scolastico, nelle more del completamento dei lavori.
Da giovedì, dunque, i bambini di Via Basilicata sono tornati nell’edificio ristrutturato e messo in sicurezza, adeguato a norme e tecnologie costruttive antisismiche.
Riqualificati anche gli ambienti destinati al servizio di mensa.
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