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Appuntamenti

Certamen Latinum Salentinum

Gara nazionale di Lingua e Cultura latina all’I.I.S. di Casarano

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Latino lingua morta? Niente affatto. All’I.I.S. di Casarano arrivano studenti da varie regioni italiane per confrontarsi in occasione del Certamen Latinum Salentinum, gara nazionale di Lingua e Cultura latina. Sono giovani, in gamba, provengono dal triennio dei Licei Classici e Scientifici, hanno una media di 8/10 e considerano il latino una lingua che apre la mente.  


Fortemente voluta dalla prof.ssa Tonina Solidoro, vicepreside dell’I.I.S. di Casarano, la gara è ormai giunta alla V edizione e prevede due sezioni: una esterna destinata agli studenti dei Licei italiani e una interna riservata agli studenti dell’I.I.S. di Casarano. La prova consiste nella traduzione contrastiva di un brano di Orazio. Si dovrà fare oltre alla traduzione, un breve commento, rispondendo a un questionario sul brano e sull’autore.


Il Certamen Latinum Salentinum – patrocinato dalla Provincia di Lecce, dal Comune di Casarano, dall’Università del Salento, dall’Istituto di Culture Mediterranee, dal Lions Club di Casarano, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce, con la Società “Dante Alighieri” e con il Liceo Docet,  si svolgerà venerdì 11 aprile nell’Aula Magna del Liceo Classico di Casarano e avrà la durata di cinque ore (9-14). Possono partecipare alla prova non più di tre alunni per ogni Scuola (preferibilmente, uno per ogni anno di corso).


Pierluigi De Paola, già vincitore del Certamen Ennianum, tenterà il bis

Pierluigi De Paola, già vincitore del Certamen Ennianum, tenterà il bis


Ci sarà anche Pierluigi De Paola del Liceo Classico di Casarano, che dopo aver vinto il 5 aprile il 1° posto al Certamen Ennianum, gara internazionale di latino organizzata dal Liceo Palmieri di Lecce, tenterà di fare il bis, confrontandosi con i tanti studenti provenienti da diverse regioni italiane.

Da quest’anno c’è un’importante novità: si svolgerà anche una gara “interna” per i ragazzi del Ginnasio particolarmente bravi in latino, che si aggiunge al concorso “La scuola media verso il Certamen” che mette in gara gli alunni della scuola media che si sono iscritti al IV ginnasio, con un elaborato su  un argomento mitologico.


Sabato 12, alle 16,30, ci sarà poi la premiazione dei vincitori nell’Aula Magna dell’I.I.S. di Casarano, alla presenza di Giuliana Perrotta (Prefetto di Lecce), Antonio Gabellone (presidente della Provincia di Lecce), Luigi Frigoli (coord. USP Lecce), Pasquale Gaetani (assessore provinciale), Antonio Del Vino (consigliere provinciale), Gianni Stefàno (sindaco di Casarano), Marcello Aprile (Università del Salento), Fabio D’Astore (presidente Società Dante Alighieri), Lucia Saracino (Liceo Docet) e Maria Rosaria Conte (Preside I.I.S. Casarano).


 L’I.I.S. di Casarano


Nato nel 1996 dall’accorpamento del Liceo Ginnasio Dante Alighieri e dell’Istituto Magistrale, oggi è una scuola moderna e al passo con i tempi, costituita dai principali licei cittadini: Classico, Linguistico, Scienze Umane e Socio Economico, che hanno formato gran parte dei professionisti del territorio. In numeri: 1008 studenti, 51 classi, 106 docenti. Offre una vasta formazione in campo umanistico, ma anche scientifico; favorisce la crescita intellettuale degli studenti, grazie a numerose attività curricolari ed extracurricolari. Da quest’anno ha attivato un Ufficio Stampa interno e un corso di comunicazione e media relations. Una scuola che nutre la mente e offre opportunità concrete di inserimento nel mondo del lavoro. Info: tel. 0833.505051


Appuntamenti

Voci, volti, immagini per ricordare via D’Amelio

Tricase, a distanza di 33 anni dalla strage che strappò alla vita il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della sua scorta, accoglie un momento d’incontro che mira non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da ciascuno, come singolo e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale

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A distanza di 33 anni, la strage di via D’Amelio continua a farci riflettere.
La morte del giudice
Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta ha colpito nel profondo l’anima dell’intero Paese, che ancora attende che sia raccontata tutta la verità su quanto accadde.
Responsabilità, impegno, coraggio di costruire una società più libera e giusta: sono questi i valori fondamentali che sgorgano dal ricordo di quella strage e dal sacrificio di servitori e servitrici dello Stato.

Ciascuno, negli anni, ha maturato un racconto personale di quel triste giorno della nostra Repubblica, che dipende dalla propria sensibilità, dalle esperienze vissute e dall’orizzonte che ci troviamo davanti.

Nasce da qui l’idea di un evento per ricordare quel triste giorno e le sue vittime. Il Comune di Tricase con Pari associazione culturale organizza per sabato 19 luglio un incontro in cui amministratori e amministratrici; operatori e operatrici culturali; artisti e artiste, leggeranno un proprio pensiero originale su via D’Amelio e sull’eredità culturale di Paolo Borsellino, dando luogo a un incontro e a uno scambio di riflessioni che aiuti non solo a tenere viva la memoria, ma anche a pretendere da noi, come singoli e come comunità, uno sforzo quotidiano nel contrastare la violenza criminale.

Gli scritti, le suggestioni e le immagini saranno poi raccolti in un unico taccuino, che sarà successivamente messo a disposizione di tutti e tutte.

Durante la serata, Elena Sansò curerà una performance artistica sul tema.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio De Donno e della vicesindaca Francesca Longo, parteciperanno alla serata: Dario Melissano, già componente della scorta di Giovanni Falcone; Monica Accogli, sindacalista FILCAMS-CGIL; Matteo Cosi, consigliere comunale di Montesano Salentino; Sandra Musarò, docente del Comprensivo “Via Apulia” di Tricase (che accompagnerà una delegazione di studentesse e studenti); Lucia Ricchiuto, con una delegazione del Kitri Ballet; Federica Francesca Ricchiuto, Presidente del Consiglio Comunale di Specchia; Luigi Cossa, Presidente Kairos ODV; una rappresentanza di Gynnika Sport di Miggiano.

Appuntamento presso l’atrio di Palazzo Gallone, a partire dalle ore 20.

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L’Albero della Via Crucis di Matino

In mostra i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del locale cimitero nuovo. Il sindaco Toma: «Segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio»

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L’Albero della Via Crucis” è la mostra di Fernando De Filippi, artista di rilievo internazionale e protagonista della scena contemporanea italiana.

De Filippi esporrà le suggestive sale del palazzo marchesale Del Tufo di Matino da domani (inaugurazione dalle ore 20) e saranno visitabili fino al 2 agosto.

La mostra, curata da Salvatore Luperto e Anna Panareo, propone i lavori preparatori dell’imponente Via Crucis realizzata da De Filippi per il muro perimetrale del cimitero nuovo di Matino.

Un ciclo di quattordici stazioni in ceramica invetriata con lunetta a tutto sesto (di 240 cm x 120) completate da due lastre quadrate raffiguranti Cristo risorto. Il progetto nasce da una riflessione profonda sui temi del sacrificio, della rinascita e della memoria collettiva, utilizzando il linguaggio grafico e simbolico dell’albero come elemento centrale.

Le opere esposte, caratterizzate da una raffinata tecnica incisoria e da una potente carica emotiva, saranno ospitate fino al 2 agosto al MACMa (Museo d’Arte Contemporanea di Matino), che torna oggi ad abitare lo spazio urbano e culturale del paese in una nuova veste espositiva.

Il sindaco Giorgio Salvatore Toma sottoline l’importanza dell’iniziativa: «Accogliere ancora una volta Fernando De Filippi a Matino è per noi motivo di orgoglio e segno della continuità tra arte, spiritualità e identità del territorio. “L’Albero della Via Crucis” è un’opera che parla alla coscienza collettiva e restituisce al nostro palazzo marchesale il ruolo di luogo vivo di cultura e riflessione. Invito tutta la cittadinanza e i visitatori a lasciarsi coinvolgere dalla forza simbolica di questo progetto».

L’iniziativa del Comune di Matino intende offrire al pubblico un’occasione di riflessione sul senso della sofferenza, della redenzione e dell’identità culturale, attraverso l’esperienza estetica dell’arte contemporanea.

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Alessano

Alessano: è stata una esibizione di cavalli e cavalieri ricca ed emozionante

L’esibizione degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico…

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Le aziende raccontano (pubbliredazionale)

L’esibizione del 13 luglio scorso, degli Amici del Murgese ASD, di Alessano, si è svolta con successo e ha registrato una buona affluenza di pubblico.

L’evento si è aperto con un numero emozionante: gli allievi più piccoli, affiancati dai più esperti, hanno dato vita a una coreografia con slalom, dimostrando affiatamento e spirito di squadra.

La seconda esibizione ha visto protagonisti quattro allievi recenti, che si sono espressi con eleganza seguendo il ritmo della musica. A sorprendere il pubblico è stata anche l’entrata scenica di quattro allievi più esperti, che sono intervenuti al galoppo, arricchendo il numero con energia e dinamismo.

Subito dopo, una giovane puledra di soli due anni, che ha seguito la sua addestratrice in completa libertà. Insieme, hanno eseguito una serie di esercizi pensati per mostrare quanto un cavallo, anche in giovane età, possa sviluppare fiducia e serenità grazie a un legame autentico con chi lo guida.

La quarta esibizione è stata presentata dal presidente dell’associazione insieme a sua figlia: entrambi hanno montato due imponenti stalloni, dimostrando perfetta sintonia e capacità di lavoro congiunto. La quinta esibizione ha avuto come protagonista un giovane stallone alla sua prima esperienza davanti al pubblico. 

Nonostante ciò il cavallo ha dimostrato grande sicurezza e affiatamento con il suo cavaliere, confermando la bravura del binomio e il lavoro svolto insieme fino a questo momento. Nella sesta esibizione, due sorelle hanno conquistato il pubblico con una sequenza precisa e armonica di esercizi, tra barriere, circoli e stop, muovendosi in perfetta coordinazione.

A seguire, un momento più leggero con l’asinello Pippo che, sulle note di Lo chiamavano Trinità, ha ricreato la celebre scena del film, strappando sorrisi e applausi a grandi e piccoli.

Tra i momenti più particolari, una coreografia con sette cavalieri: un cavallo, inizialmente montato a pelo, è stato successivamente lasciato completamente solo e libero al centro del campo, rimanendo perfettamente immobile mentre gli altri, a tempo di musica, si muovevano armoniosamente intorno a lui. A chiudere l’evento in bellezza i cavalieri più esperti, che hanno portato tutta la loro esperienza e passione.

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