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Alessano

L’eredità di don Tonino Bello

Ventisei anni con il Grembiule. Il presidente della Fondazione, Giancarlo Piccinni: «Con le sue ultime flebili parole, prima di spirare, ci pregava di aver attenzione e amore soprattutto per i giovani»

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In occasione del 30° anno del transito di Don Tonino Bello verrà pubblicato il volume “26 anni con il Grembiule, Notiziario della Fondazione don Tonino Bello” a cura di Giancarlo Piccinni.


Proprio il presidente della Fondazione, in una recente commemorazione, così scriveva: «Era il 20 Aprile del 1993, il giorno in cui siamo stati costretti a prendere coscienza che don Tonino non ci stava più accanto. Quel fratello premuroso, che ci indicava nuovi sentieri, che ci consolava nelle sconfitte e con noi gioiva delle nostre vittorie, quel fratello-vescovo, non c’era più. Ci lasciava un sorriso scolpito nel cuore, un sentimento agrodolce nello stomaco, un senso di smarrimento nell’anima».


«Rimasti privi della sua parola, della sua profezia», scrivono dalla redazione del Bollettino della Fondazione, «sentivamo non solo il vuoto di una presenza amica, di una guida illuminata e decisa, era venuta a mancare una visione di umanità e di ecclesialità. Per questo divenimmo subito suoi imitatori nell’intento di rendere ancora viva e palpitante la dottrina di conoscenza e di amore che ci lasciava in eredità. In un certo senso egli ci lasciava una consegna che era ed è nostro dovere mettere in atto: fiorire e fruttificare là dove egli ci aveva piantato e irrorato. Ci ha lasciato il testimone, perché a nostra volta lo consegnassimo alle generazioni che verranno: così con le sue ultime flebili parole, quando gravato dal male ormai stava per spirare, ci pregava ad aver attenzione e amore soprattutto per i giovani e per questo dava in dono come segno di una vita vissuta in totale elargizione la sua piccola casa dove era vissuto con sua madre».


Con i fratelli Marcello e Trifone, un gruppo di suoi amici decise di costituire una Fondazione a lui intitolata e poi riconosciuta dal Presidente della Repubblica.


In tutti questi anni ha messo in atto iniziative di vario genere per rispondere al mandato statutario che ha come finalità quella di “proseguire l’impegno culturale, pastorale, pedagogico e civile di Don Tonino; promuovere ricerche, nonché iniziative pastorali e sociali volte allo sviluppo di una cultura della pace e della solidarietà, di una teologia e di una spiritualità incarnata nella storia; curare, con ogni forma, la diffusione delle testimonianze del pensiero e del magistero di Don Tonino; favorire la crescita, soprattutto nelle nuove generazioni, di esperienze culturali, religiose, ecclesiali, politiche, capaci di rinnovare le istituzioni e di esprimere e sollecitare le potenzialità creative presenti nella società”.


Questo compito si è cercato di attuarlo con diverse modalità, privilegiando, la mediazione culturale e, in diverse occasioni, la Fondazione ha messo e continua a mettere a disposizione tutte le risorse umane, strumentali e finanziare in suo possesso.


Tutto ciò che, attraverso la liberalità dei soci o devoti del maestro, i contributi delle istituzioni e degli enti, i proventi dei diritti d’autore delle sue opere, è entrato a far del patrimonio materiale della Fondazione, è speso e investito per promuovere e realizzare gli impegni rivenienti dagli scopi sociali prescritti dallo statuto associativo, non venendo meno in situazioni di emergenza di farsi carico, nonostante le scarse disponibilità, anche dei bisogni materiali e dell’accoglienza dei poveri, in particolare degli immigrati, così come avrebbe fatto Don Tonino.


Notevoli e molteplici sono state le iniziative e le attività di promozione e di sviluppo della cultura: Le Primavere di Don Tonino, i Convegni di Assisi, la Scuola di Pace, convegni, incontri, dibattitti sui temi emergenti dell’attualità sociale, politica ed ecclesiale.


Molto seguiti sono stati gli incontri e i percorsi di formazione e di dibattito attuati nelle (e con) le scuole del territorio.


La Fondazione ha promosso anche un percorso di formazione alla cittadinanza attiva e responsabile, con lezioni di docenti universitari e di esponenti della cultura nazionale e locale.


In stretto rapporto con l’attività culturale e convegnistica e come espressione della pervasiva presenza culturale della Fondazione in tutto il territorio nazionale, c’è poi da considerare la sua attività editoriale.


Notevole è stata e continua ad essere la pubblicazione di libri, riportanti scritti editi o inediti di Don Tonino o saggi, biografie, studi sul suo pensiero da parte di diversi autori.


I fratelli di don Tonino e il Presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni da Papa Francesco


Tornando a “Il Grembiule”, è diffuso in tutt’Italia ed anche all’estero. Vengono puntualmente riportati i fatti salienti, per lo più culturali e socio-ecclesiali, commentati e approfonditi dalla Fondazione e da esperti dei vari argomenti ed eventi. Nel volume in uscita vi sarà la raccolta di tutti i numeri pubblicati.


«Quando si pensava a questa pubblicazione si è cercato un nome da dare», raccontano ancora dal Bollettino della Fondazione, «e subito è venuta in mente la parola tipica del lessico di Don Tonino, il Grembiule, con le sue implicanze evangeliche e sociali».


Dal luglio 1996 fino ad ora, in tutto 62 numeri. Il primo nucleo redazionale è stato costituito da Marcello Bello, Trifone Bello, Vito Cassiano, Claudio Morciano, Pina Nuccio, Ignazio Pansini, Giancarlo Piccinni, Elvira Zaccagnino, e come direttore editoriale il primo presidente della Fondazione Donato Valli.

Poco dopo, si avverti l’esigenza, ai fini dell’autorizzazione, di un direttore responsabile che, fino all’aprile del 2004, è stato Renato Brucoli, noto pubblicista e collaboratore di Don Tonino. Successivamente il ruolo è stato affidato al giornalista Leo Lestingi con novità anche nel gruppo redazionale. Rimasero della precedente gestione Cassiano, Morciano, Piccinni, Zaccagnino, ai quali si aggiunse Antonio Benegiamo, mentre divenne (dicembre 2010) e continua ad essere tutt’oggi direttore editoriale il nuovo presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni.


DONATO VALLI: «IN NOME E PER IMPULSO DEL SUO ESEMPIO»


Nel primo numero del Bollettino, l’allora presidente Donato Valli così motivava la decisione della pubblicazione: «È quella di rendere conto a tutti i soci, ma anche a tutti quelli che furono vicini all’impegno religioso e civile di Don Tonino, o che gli furono idealmente vicini nel silenzio e nel servizio, che presuntivamente potranno diventarlo, di rendere conto, dunque, dell’attività della Fondazione, in modo che essa possa divenire, col tempo e con la volontà di tutti, il vero centro di confluenza informativa delle iniziative che si vanno infittendo in nome e per impulso del suo esempio».


Il compito è stato portato avanti in tutti questi anni con sobrietà ma anche con determinazione, sollecitando ed ottenendo anche la collaborazione di esponenti di rilievo della cultura sociale ed ecclesiale del nostro tempo.


In ogni numero del giornale è riportato un testo, un pensiero di Don Tonino, con lo scopo di evocare e indirizzare il procedimento ermeneutico del contesto storico sociale ed ecclesiale che le riflessioni della redazione e di altri esperti presentavano nel contesto degli accadimenti che si svolgevano nel mondo e nella Chiesa in quel determinato momento sotto il profilo delle vicende umane, dei tempi liturgici, delle ricorrenze celebrative, delle commemorazioni.


E così il numero zero apre con il suo scritto “Preghiera sul molo” che è un canto elegiaco ma anche carico di speranza. Per Don Tonino il futuro storico aveva in sé un principio di trascendenza in quanto evocante ed anelante alla venuta e apparizione dell’assoluto e della totalità, che per lui e per noi è Cristo. Questo suo breve testo fu posto non solo come tema della Marcia della Pace di quell’anno, (agosto 1996), ma «anche come stimolo a noi che avevamo intrapreso l’opera di una Fondazione a suo nome per creare convergenze e convivialità, come egli amava ripetere, di cui “Il Grembiule” doveva essere uno strumento, umile, ma nello stesso tempo esigente, nel fomentare la comunicazione e il coinvolgimento».


LA PREGHIERA SUL MOLO PER COMINCIARE


Attraverso questi testi si intravedono le sollecitazioni che l’attualità storica offriva all’attenzione e alla riflessione della Fondazione e come si cercava di rispondere, di prendere posizione e di intervenire sulle questioni. Era il periodo delle tensioni geopolitiche ed ideologiche e delle guerre diffuse. Per cui sono stati più volte proposti alcuni interventi di don Tonino sulla pace, la povertà, l’emarginazione, la speranza, la globalizzazione, la solidarietà, la nonviolenza.


Di lui e del suo pensiero vi sono testimonianze notevoli di esponenti di rilievo della pubblicistica ecclesiale teologica e pastorale, come Mons. Bettazzi, Don Ciotti, Tonio Dellolio, Mons. Benigno Papa, Romano Prodi, Guglielmo Minervini, Don Renato Sacco, Mario Signore, Claudio Ragaini, Mons. Vito Angiuli, Raffaele Luise, Card. Martini, Card. Amato, Card. Marcello Semeraro, Mons. Gino Martella, Renato Balduzzi, Raniero La Valle, Ignazio Pansini, Mons. Battaglia.


Notevoli, continui e pregnanti sono stati gli interventi e gli articoli dei due presidenti della Fondazione Donato Valli e Giancarlo Piccinni, come numerosi, puntali e appassionati sono stati gli scritti di soci della Fondazione e componenti del Consiglio e del Comitato.


Nel Grembiule vi è un ampio resoconto sulla visita dei papi effettuata nella nostra terra; particolare significato assumono le riflessioni molteplici sulla testimonianza di Papa Francesco e sulla consonanza della predicazione e del magistero del papa con la profezia lungimirante e sempre attuale di Don Tonino.


Non si vogliono e non si possono anticipare certo in questa sintetica presentazione tutte le tematiche e gli interventi prodotti in questa raccolta di oltre duecento pagine.


«Chi vuole e ha interesse», aggiungono dalla redazione del Bollettino della Fondazione, «può trovarli e nel trovarli, trovarsi accanto a Don Tonino che ancora ci parla, ci illumina, ci stimola all’azione e alla speranza. La nostra umile e discreta ambizione è di aver prodotto una maggiore e migliore conoscenza di Don Tonino e del suo messaggio di amore, della sua profezia. L’esperienza di questo periodico continuerà nel tempo così come continueranno l’attività della Fondazione e i suoi impegni formativi e di solidarietà», promettono, infine, «certi che non mancherà l’attenzione ed eventualmente la partecipazione di quanti hanno a cuore che rimanga sempre vivo il ricordo di Don Tonino, di cui si vuole sempre essere eco e appassionata testimonianza in un mondo che ha estremo bisogno di pace e di convivialità».


 


Alessano

Fine settimana Plastic Free. L’Onda Blu anche in Salento

Dando concretezza agli insegnamenti di Papa Francesco, gli appuntamenti in Salento: sabato 26 aprile ad Alessano, Surano, Vernole; domenica 27 aprile a Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano

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Buttare via la plastica in mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.

L’insegnamento di Papa Francesco sarà messo in pratica questo fine settimana dai volontari di Plastic Free Onlus, l’associazione impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento legato all’abuso di plastica.

I 222 appuntamenti di pulizia e sensibilizzazione ambientale in programma in tutta Italia sabato 26 e domenica 27 aprile saranno preceduti da un minuto di silenzio, in rispetto del lutto nazionale per la morte del Pontefice.

L’onda blu degli oltre 10mila volontari Plastic Free celebrerà così la 55esima edizione dell’Earth Day, la Giornata della Terra indetta dalle Nazioni Unite per sensibilizzare la popolazione mondiale sulle condizioni in cui versa il nostro Pianeta e su cosa poter fare per salvaguardarlo. L’obiettivo è ripulire l’ambiente, rimuovendo 100mila chili di plastica e rifiuti, e invitare tutti ad una maggiore consapevolezza dell’impatto dei propri comportamenti quotidiani.

Anche la Puglia sarà protagonista con ben 27 appuntamenti coordinati dal referente regionale Luigi Schifano: sabato 26 aprile a Castellana Grotte, Mola di Bari, Putignano(BA), Francavilla Fontana (BR), Alessano, Surano, Vernole (LE), Crispiano (TA) e domenica 27 aprile ad Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Molfetta, Polignano a Mare, Rutigliano, Santeramo in Colle (BA), Brindisi, Ceglie Messapica, Fasano (BR), Rodi Garganico(FG), Castro, Lecce, Melendugno, Minervino di Lecce, Spongano, Taviano, Taurisano (LE), Castellaneta (TA).

Agire concretamente mettendoci passione, energia e amore per la terra. Con questo spirito – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – grazie al coordinamento dei nostri 1.200 referenti territoriali, entreremo in azione nei parchi delle città, lungo gli argini di fiumi e laghi, sulle spiagge delle località costiere e nei piccoli borghi italiani. Lo faremo coinvolgendo chiunque abbia a cuore il destino del Pianeta: per partecipare sarà sufficiente iscriversi gratuitamente www.plasticfreeonlus.it”.

Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 92 appuntamenti coinvolgendo circa 1.250 persone e rimuovendo oltre 13.000 chili di plastica e rifiuti. Sensibilizzati, inoltre, 2.700 studenti e 800 cittadini.

Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it.

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Narrazioni di Terra d’Otranto partendo da… Torino

Aspettando Armonia: dal oggi a domenica parte dal Piemonte il lungo viaggio del festival salentino dedicato al tema “Leggere porta il tuo sguardo lontano”

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Armonia, le Narrazioni in Terra d’Otranto quest’anno partono da lontano, addirittura da Torino.

Da oggi e fino a domenica anteprima a Torino del lungo viaggio dell’undicesima edizione del festival letterario, ideato e organizzato dalla Libreria Idrusa di Alessano e dall’associazione NarrAzioni, con la direzione artistica di Mario Desiati che propone incontri, presentazioni, appuntamenti inediti sul tema “Leggere porta il tuo sguardo lontano”.

Simone Torino

Grazie alla sinergia con Comala e con Border Radio, il festival salentino approda dunque nel capoluogo piemontese. Stasera accoglierà Simone Torino, presente l’anno scorso a Lucugnano di Tricase come fresco vincitore del Premio Italo Calvino, con il suo romanzo d’esordio “Macaco”.

Nel week end lo spazio polifunzionale di Corso Francesco Ferrucci ospiterà anche due eventi di Armonia che apriranno il ricco programma di Primavera di Bellezza – piccolo festival resistente.

Protagonisti saranno l’attivista egiziano Patrick Zaki, già ospite a Leuca, con “Sogni e illusioni di libertà”, il giornalista Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report su Rai 3, ancora in tour con il suo libro “La scelta”.

Da maggio in poi si dipanerà il programma con la dozzina del Premio Strega (dal 22 al 25 maggio a Presicce-Acquarica), il vincitore o la vincitrice del Premio Italo Calvino (sabato 14 e domenica 15 giugno a Lucugnano), l’ormai consueto appuntamento con Discorsi Mediterranei (il 18 luglio a Leuca).

Il Festival proseguirà poi per tutta l’estate con Armonia OFF quindi con presentazioni e incontri. Il programma è ancora in via di completamento e sarà annunciato nei prossimi giorni.

Gli ospiti già confermati sono: Edoardo Albinati, Sandrone Dazieri, Noemi Abe, Antonio Franchini, Maurizio Mannoni, Chiara Valerio, Paolo Giordano, Giulia Caminito, Gabriella Genisi, Nichi Vendola, Simone Torino, Viola ArdoneTeresa CiabattiChiara Marchelli e Giorgia Lepore.

Si sa anche, che il Festival, toccherà oltre alle già citate località Patù, Alessano, Castrignano del Capo, Specchia e Tricase.

L’immagine del Festival è stata affidata all’autrice e illustratrice Fabiana Renzo che coltiva storie, macchie d’inchiostro, libri, terra e poesia, piccole cose meravigliose, si prende cura dell’azienda agricola Sante Le Muse di Salve, collabora con scuole e biblioteche, organizzando progetti di lettura e laboratori.

Nel suo libro “Il primo tremore di un mandorlo” (Musicaos), tra parole e disegni, racconta la storia di Agata che a Palazzo Comi scopre la vita e le opere del poeta che, con la sua parola chiave “Armonia”, ispira da sempre il festival. Armonia è la natura, i luoghi fisici e metafisici di Girolamo Comi, autore che, oltre che poeta è stato intellettuale, bibliofilo, amante del Salento; oggi la sua casa e i suoi libri rappresentano un simbolo non solo di Lucugnano e Tricase, ma di tutta la Puglia.

Proprio lo Spirito d’Armonia, dunque di bellezza, è il timone che guida i lettori e gli operatori culturali impegnati nella Terra d’Otranto.

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Alessano

Apre l’università “Unitelma – Sapienza” ad Alessano

Presso l’Auditorium Benedetto XVI il nuovo Polo Didattico, frutto di un’intesa tra la Diocesi di Ugento – S.M. di Leuca e l’Università “La Sapienza” di Roma

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di Don Luca De Santis

Presso l’Auditorium Benedetto XVI di Alessano il nuovo Polo Didattico “Unitelma- Sapienza”. Un’università telematica a servizio dei giovani che vogliono intraprendere un indirizzo accademico e per chi, pur svolgendo un’attività lavorativa, desidera migliorare il proprio livello professionale all’interno della propria impresa oppure avviare un percorso specialistico che in precedenza non ha potuto realizzare.

Il nuovo Polo didattico verrà inaugurato venerdì 30 maggio. L’offerta formativa del Polo, oltre a dei percorsi di laurea, contempla l’opportunità di accedere a dei corsi di formazione, scuole di alta formazione e master.

Il nuovo Polo è figlio di un’intesa tra la Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e l’Università “La Sapienza” di Roma.

PERCHÉ ISTITUIRE UN POLO DIDATTICO NEL TERRITORIO ?

Le motivazioni sono molteplici, provo a enumerarne alcune. Da circa un ventennio i territori periferici della nostra Regione subiscono il problema dell’emigrazione dei giovani studenti: i nostri ragazzi intraprendono il loro cammino universitario presso le grandi città, una volta terminato il percorso non ritornano presso i loro luoghi natii procurando il godimento delle loro specializzazioni ad altri contesti territoriali e nello stesso tempo avviando quel processo di spopolamento che ormai è sotto gli occhi di tutti.

Tale consapevolezza è sempre stata presente nelle ansie pastorali del nostro vescovo mons. Vito Angiuli, il quale in quindici anni di presenza in Diocesi, ha cercato di istituire sin da subito dei rapporti con gli studenti universitari presenti in tutte le sedi italiane.

Basti pensare che la Diocesi di Ugento conta una popolazione di circa 125mila abitanti e la sola Università Cattolica è frequentata da 100 giovani provenienti da questa parte di territorio, mentre gli studenti appartenenti alla provincia di Lecce che sono iscritti sempre presso la medesima sono oltre 2.000, di questi la maggioranza non eserciterà, né farà ritorno nel luogo che gli ha visti crescere.

La presenza di un Polo si coniuga con le numerose iniziative che in questi ultimi quindici anni hanno concretizzato lo sforzo pastorale del nostro Vescovo di animare ed elevare culturalmente il nostro territorio.

Perché ciò si concretizzi è necessaria soprattutto la presenza stabile di giovani specializzati e preparati, capaci di cogliere, approfondire e innovare gli importanti aspetti storici, sociali e culturali della loro zona d’appartenenza.

Infine, la presenza del Polo sul nostro territorio manifesta una risposta caritativa da parte della Chiesa locale nei confronti delle famiglie salentine.

Infatti, si ha l’opportunità di accedere a dei percorsi di studio garantiti dall’Università “La Sapienza” abbattendo dal punto di vista economico le spese delle famiglie: l’affitto di una stanza, la sussistenza in un’altra città e le altre possibili problematiche legate a questo aspetto.

L’università telematica “Unitelma-La Sapienza” è stata fondata a Roma nel 2004 ed è accreditata presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur).

La sua offerta formativa conta corsi di laurea in Economia, Giurisprudenza, Informatica, Archeologia e Psicologia.
Vi è l’opportunità di iscriversi a numerosi master di I e II livello insieme a corsi di formazione e all’Alta Scuola di Formazione approvati e tenuti dai professori dell’Università “La Sapienza”.

Le lezioni sono esclusivamente online, mentre gli esami si svolgeranno in presenza nella sede di Alessano.

Presso il nuovo Polo didattico sarà presente una Segreteria in grado di supportare lo studente alla scelta e al percorso di indirizzo di studio.
Una Segreteria composta da un Referente, un Tutor e un Segretario, raggiungibile durante i giorni lavorativi sia in presenza che con una mail o un numero telefonico dedicato.

La presenza di un Polo didattico permetterà anche l’organizzazione di master, convegni e seminari che aiutino a rispondere alle problematiche sociali del territorio interagendo con tutto il mondo associativo e istituzionale.

Per ulteriori info, sito internet unitelmasapienza.it.
Nei primi giorni di maggio saremo presso alcune scuole del territorio per presentare agli studenti il progetto, per poi inaugurare il nuovo Polo venerdì 30 maggio.

Il nuovo Polo Didattico ha sede in Alessano presso l’Auditorium Benedetto XVI, sulla Strada Statale 275.
Sarà attivo dal 1° giugno prossimo.
L’indirizzo mail è polo.lecce@unitelmasapienza.it

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