News & Salento
Chi fermerà la musica?
Per riascoltare dal vivo le “colonne sonore” della spensierata gioventù, specie quando non si è più giovanissimi come nel caso del sottoscritto, si compie ben volentieri, una volta tanto, anche un percorso di oltre 150 chilometri, da Felline a S. Pancrazio Salentino e ritorno. E per un concerto tenuto lo scorso 16 agosto dai fantastici Pooh, nella bella città del brindisino, credo che ne sia valsa veramente la pena (quella di S. Pancrazio era, insieme alla successiva di Barletta, una delle due tappe pugliesi previste per lo storico tour d’addio, che si concluderà il 30 settembre a Milano).
Già in passato si è assistito, come nel lontano 1973, a rocamboleschi abbandoni per esigenze di una carriera da cantante e musicista solista o forse anche per una travolgente passione d’amore, ma questa volta la storia è diversa, si tratta di una separazione dopo 38 anni di salda amicizia e collaborazione e non mi sembra poco. Da un lato la decisione irreversibile di Stefano D’Orazio, che, come ha fatto sapere, dopo lo spegnimento delle 60 candeline ha avvertito una irrefrenabile esigenza interiore di guardarsi finalmente attorno e vivere nuove esperienze per la vita che gli resta (qualcuno ha fatto notare che negli spot di auguri natalizi mandati in onda lo scorso inverno dalle emittenti televisive Mediaset, appariva tra le altre un’ immagine di Stefano con capelli corti, senza riccioli, quasi irriconoscibile, che augurava a tutti, quasi presagisticamente, una… nuova vita).
Dall’altro lato il manifesto disorientamento di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian che, nonostante la garanzia di prosecuzione al completo dei concerti (dall’omonimo nuovo album “Ancora una notte insieme”), almeno sino al prossimo 30 settembre (data finale del tour), non sanno ancora quale sarà la strada da imboccare in futuro. Ed ecco un Dodi che, quasi singhiozzando, dichiara che sebbene in un complesso musicale il batterista non sia l’elemento più difficile da rimpiazzare, bisogna ammettere che D’Orazio non rappresenta per i Pooh un “Riccardo Fogli” che ha condiviso con il gruppo soddisfazioni, gioie ed a volte sofferenze, per soli cinque anni. Ma nonostante l’evidente attuale precarietà della situazione, i “Fantastici 4” continuano a conservare comunque quella straordinaria capacità di trasmettere al pubblico, come sempre, una grande carica ed emozioni bellissime.
Una simpatica lezione di vita specie per chi, in genere, è abituato a vedere il mondo in bianco e nero. In questi casi potrebbe forse aiutare l’ascolto con una certa attenzione del brano “Il cielo è blu sopra le nuvole”, un invito a trovare sempre e comunque, nelle diverse situazioni, uno spiraglio; a riuscire a vedere spuntare sempre qua e là un arcobaleno nelle diverse burrasche della vita, così ancora tutti potremo continuare a domandarci: “Chi fermerà la musica?”.
Tonio Scanderebech
Attualità
C’era una volta un albero, un Principe e la Politica a Specchia
Soldi spesi male? Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva? Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La vicenda dell’albero di Bagolaro di via Principe Orsini, muove i suoi primi passi nell’ottobre 2022.
Risale, infatti, al 25.10.2022 la Determina con la quale si dava incarico al dottor Cannoletta, agronomo forestale di lunga e comprovata esperienza, di redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro e alle eventuali modalità esecutive dell’intervento di conservazione della stessa mediante la sua messa in sicurezza ed il consolidamento del muro di contenimento adiacente.
Nella determina si metteva in risalto l’importanza di evitare l’abbattimento, trattandosi di un esemplare di considerevole pregio storico e naturalistico.
Appreso di questo problema, i nostri consiglieri, con una nota presentata all’ufficio tecnico e all’assessore ai Lavori Pubblici, chiesero di assistere al sopralluogo e, soprattutto, una volta ottenuta la relazione, redatta dall’agronomo, si resero disponibili ad individuare insieme ai tecnici ed alla maggioranza una soluzione ottimale, capace di salvaguardare l’albero e l’ambiente circostante.
Lo stesso Sindaco, Anna Laura Remigi, in un suo post di novembre 2022 scriveva: “L’albero non si può neppure eradicare perché porterebbe con sé metà strada. Abbiamo trovato somme in bilancio che ci consentiranno di salvare l’albero e mettere in sicurezza l’intera zona”.
Ed in effetti, le conclusioni con le quali Cannoletta chiude la sua analisi propendono per una soluzione di tale natura.
Infatti, scrive: “Sulla base di esperienze fatte in altre situazioni analoghe, si ritiene di poter affermare, con ragionevole certezza, che non è possibile effettuare un mero intervento localizzato, salvaguardando nel contempo l’albero. A questo punto si tratta di fare una scelta tra il tagliare l’albero o intervenire con un intervento importante di consolidamento”.
La prima ipotesi non è, a parere del sottoscritto, assolutamente praticabile. Estirpare senza danni collaterali di una certa rilevanza, una pianta di Bagolaro di quelle dimensioni e in quella posizione, non è assolutamente una strada percorribile! L’intervento innescherebbe una serie di frane con esiti disastrosi.
A distanza di più di un anno, da questa dettagliata relazione, cosa scopriamo?
La decisione finale è quella di abbattere l’albero! Ricapitolando, da ottobre 2022 ad oggi, cosa è accaduto:
– Ottobre 2022 viene dato incarico al dott. Cannoletta per redigere una relazione tecnica finalizzata alla valutazione della stabilità della pianta di Bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Dicembre 2022, viene dato incarico per la caratterizzazione geognostica del terreno con redazione di relazione geologica. Costo € 3.425,76,oo
– La strada viene chiusa tramite ordinanza perché ritenuta pericolosa.
– Settembre 2023 viene dato incarico per la messa in sicurezza del muro di contenimento della massicciata stradale a ridosso del bagolaro. Costo € 2.000,oo
– Marzo 2024, viene indetta gara per “lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza del muro in prossimità del bagolaro e della sottostante grotta”, in quanto (si legge nella relazione di accompagnamento alla gara presente sul portale TuttoGare del Comune di Specchia) l’abbattimento dell’albero si presenta come la soluzione più adeguata e responsabile di fronte alla priorità di salvaguardare la pubblica incolumità”. Costo € 16.863,37.
Ci chiediamo: perché spendere tanti soldi per poi arrivare alla soluzione più semplice e scontata?
Che fine hanno fatto tutte le considerazioni sul “considerevole pregio storico e naturalistico” dell’albero e sulla salvaguardia dei luoghi?
Perché, così come proposto dal nostro gruppo, nell’ottobre 2022, non siamo stati interpellati prima di prendere una decisione definitiva?
Qual è il valore che i nostri amministratori danno ai soldi di tutti i cittadini, visto che come spesso accade, si spende e si spande, impegnando le somme del bilancio comunale, con una facilità inaudita?
Cardigliano affidato per 70 anni, mutuo da 1 ml di euro con un piano di rientro di 29 anni, eradicazione pianta di Bagolaro e modifica dello stato dei luoghi…
Lista Civica, Adesso Specchia, Biasco Francesco
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