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Approfondimenti

Taviano, tutte le tappe prima della caduta del sindaco Giuseppe Tanisi

Sindaco sfiduciato. Nove consiglieri, con una firma dal notaio, hanno aperto le porte al primo commissariamento registrato in città, per una fase storica da molti definita come un’onta
Giuseppe Tanisi risponde sui social: «Hanno agito allo scopo di fare uno sfregio al sottoscritto; lo faranno a tutti i tavianesi, facendo dilagare un clima velenoso in tutto il paese»…

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di Lorenzo Zito


Dopo due mesi tribolati, tra fratture interne, diaspore e ricomposizioni, viene meno la maggioranza nell’amministrazione comunale di Taviano ed il sindaco Giuseppe Tanisi deve lasciare la carica.


Già primo cittadino tra il 2001 ed il 2006, Tanisi era alla guida della sua città per la terza volta: per il mandato attuale era stato riconfermato nel 2021, dopo la precedente vittoria del 2016. Una lunga finestra amministrativa che avrebbe dovuto chiudersi tra due anni, nella primavera del 2027.

Ad interromperla, la sfiducia di nove consiglieri che, con una firma dal notaio, hanno aperto le porte al primo commissariamento registrato nella Città dei Fiori, per una fase storica da molti definita come una vera e propria onta per Taviano.


Ricostruiamo gli sviluppi che hanno portato alla fine del Tanisi bis.


UN ANNO FA IN REDAZIONE


Poco meno di un anno fa il primo cittadino di Taviano è ospite della nostra Redazione. Un’occasione per riepilogare quanto fatto e per guardare al futuro. I fiori all’occhiello dell’attività amministrativa sono i 5 milioni di euro investiti nel recupero di tutte le scuole della città; il lavoro per portare acqua e fogna in quartieri periferici e nella marina di Mancaversa, assieme al progetto di riqualificazione destinato a quest’ultima. Poi, grazie anche ai fondi del PNRR, la presentazione di una serie di progetti per: la realizzazione di un nuovo centro di raccolta dei rifiuti nella zona industriale; la risistemazione dei due mercati, floricolo ed ortofrutticolo (da trasformare in un unico grande plesso); i lavori per la scuola media; il Parco Ricchiello, per il rifacimento degli impianti sportivi; un progetto per collocare a Mancaversa una struttura comunale luogo di accoglienza per protezione civile, pronto soccorso, delegazione della Marina e Vigili urbani e migranti. Ed ancora, l’impegno per l’ampliamento della zona industriale e per la realizzazione della casa di comunità.


Siamo a febbraio 2024 e nulla lascia presagire l’arrivo di nubi all’orizzonte. Mentre glissa (ma strizza l’occhio) all’idea di una terza candidatura consecutiva (possibile, grazie alla nuova legge, nei Comuni sotto i 15mila abitanti), con serenità Tanisi ci parla delle superate fratture con l’ex vicesindaco Carlo Portaccio, passato alcuni anni prima all’opposizione: «Ci confrontiamo serenamente in consiglio in un clima di rispetto di assoluto».


Ancora non sa che una delle firme galeotte che lo faranno cadere sarà proprio la sua.


IN CONSIGLIO COMUNALE


Trascorrono 9 mesi in cui il rapporto interno all’amministrazione si incrina. I malumori in maggioranza montano e sembrano farsi sempre più minacciosi. La comunità tavianese già lo percepisce quando nel consiglio comunale del 26 novembre 2024 il sindaco prende un impegno con la sua città: per salvarla dal commissariamento, ribadisce la sua ferma disponibilità «al rispetto delle regole democratiche che guidano da sempre le determinazioni dei cittadini nella libera scelta dei loro rappresentanti». Mentre qualcuno diverge, il sindaco lavora ad un rimedio.


IL NUOVO GRUPPO


A sancire la rottura definitiva è la nascita del nuovo gruppo “Per la Città”, che conta tra le fila dei fuoriusciti illustri dalla lista “Taviano Insieme”, che ha portato nel 2021 Tanisi alla poltrona: ci sono Marco Stefano, Germano Santacroce e Viviana Anna Calzolaro (tre ex assessori) e Gianni Fonseca, Stefano Piccinno e Sabrina Burlizzi (tre consiglieri comunali), tutti espressione del centrosinistra.


Giustificano la loro scelta denunciando divergenze con il primo cittadino, che a loro dire sarebbe reo di non aver mantenuto gli impegni e rispettato le deleghe.


IL PATTO DI FINE MANDATO


Occorre porre rimedio per arrivare alla fine del mandato. Ecco che il sindaco lavora ad un patto. Il 17 dicembre scorso un decreto sindacale annuncia i nuovi nomi dell’esecutivo comunale.

Le deleghe assessorili vengono ufficialmente assegnate l’8 gennaio 2025: Serena Stefanelli è vicesindaco con deleghe a Gentilezza, Servizi Sociali, Pari Opportunità, Pianificazione e Sviluppo Economico, Turismo, Valorizzazione del capoluogo e della marina, Regolamenti e Manifestazioni estive; gli assessori sono, invece, Salvatore Rainò (Ambiente, Igiene urbana, Tutela degli animali e randagismo, Decoro urbano, Verde pubblico, Mercato floricolo e promozione città dei fiori, Trasporti); Paola Cornacchia (Avvocatura e contenzioso, Rapporto con la scuola, Attività produttive, Servizi alle imprese, Riqualificazione centro storico, Polizia municipale, Agricoltura e mercato ortofrutticolo, Servizi cimiteriali e Farmacia comunale).


Chiudono il cerchio due assessori esterni: Sandro Lezzi (Sicurezza, Pubblica illuminazione e Risparmio energetico, Lavori pubblici, Pnrr, Patrimonio culturale, Arredo urbano, Manutenzione patrimonio urbano e periferie) e Giulia Botrugno (Politiche giovanili, Volontariato, Rapporti associazioni e comitato feste, Promozione e sostegno attività sportive).


L’APPELLO


Tanisi prende parola pubblicamente definendo lo scenario politico come «surreale» e la situazione «kafkiana», ammette la fase «indubbiamente difficile», ma confida di poter superare il momento e non rallentare l’attività amministrativa.

Fa poi appello al senso di responsabilità e all’etica di una sana politica da parte di tutti i consiglieri comunali, pur nel rispetto delle idee di ciascuno, attraverso un confronto leale «al quale non mi sono mai sottratto, e sul quale semmai, finora ho solo riscontrato chiusure e assenza di risposte», invitando a «non tradire il voto e la fiducia degli elettori, per arginare il danno di un commissariamento quale atto di scelleratezza che i cittadini tutti non comprendono e non accettano».


IL BLITZ DAL NOTAIO


La nuova giunta non ha il tempo di mettersi al lavoro: venerdì 10 gennaio sei consiglieri di maggioranza e tre di minoranza (uno in più di quelli ancora a favore del sindaco) sfiduciano Tanisi.

Presso uno studio notarile di Casarano, mettono nero su bianco la loro sfiducia Biagio Salvatore Palamà, Carlo Deodato Portaccio e Daniele Meneleo dall’opposizione, assieme a Marco Stefano, Germano Santacroce, Viviana Anna Calzolaro, Gianni Fonseca, Sabrina Burlizzi e Stefano Piccinno, tutti nomi facenti parte della vecchia maggioranza.


Taviano non ha più un sindaco. Chi lo ha destituito spiega così la sua decisione: «Quando un primo cittadino non rispetta e non sa tenere la maggioranza che lo ha fatto eleggere e non rappresenta la città, non resta che prenderne atto e ridare la parola agli elettori, in tempi brevi e senza ulteriori disagi».

A detta dei dissidenti del gruppo “Per la città”, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata proprio la modalità con cui il sindaco ha provato a salvare la maggioranza, ossia la nomina di una nuova giunta con due assessori esterni, senza potere di voto in consiglio.


Per loro, una chiara volontà «di provare a tenersi aggrappato alle leve di comando, attraverso un’operazione puramente di facciata che camuffava uno stallo foriero di ritardi e oggettivi ostacoli politico-amministrativi».


IL COMMIATO AL VELENO


Tanisi risponde mettendoci la faccia. In un reel sui suoi canali social, con voce rotta dall’emozione, prende atto della decadenza del consiglio comunale, parlando di una pagina buia della storia della città e di tradimento nei confronti, in primis, dei cittadini. «Hanno agito», afferma, «allo scopo di fare uno sfregio al sottoscritto, testimoniato dai toni rancorosi di questi giorni, ma fanno uno sfregio a tutti i tavianesi, facendo dilagare un clima velenoso in tutto il paese».


Lo stesso riferimento alla giunta tecnica viene definita motivazione pretestuosa, in quanto dagli stessi, afferma il sindaco, richiesta precedentemente.


La nostra Redazione ha raggiunto Tanisi in queste ore. L’ex primo cittadino ha manifestato la volontà di restare, per ora, in silenzio, rimandando alle prossime uscite un’eventuale intervista. Nel frattempo si insedia il commissario prefettizzio Marilena Sergi.


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Dopo 15 anni torna Santa Fumìa

La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano….

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Sono trascorsi più di 15 anni, da quando il rione specchiese di Santa Eufemia si è vestito a festa l’ultima volta per onorare la martire cristiana.

Nella serata di sabato 12 luglio ritorna La Festa di Santa Fumìa, evento organizzato, con il patrocinio del Comune, dall’associazione Santa Eufemia che ha ritenuto necessario ritornare alle radici della storia del luogo sacro simbolico con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e spirituale del territorio.

La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano.

Come il culto della santa sia arrivato in Occidente e perché a Specchia, i libri di storia locale non lo riportano.

Nell’anno in corso del Giubileo, questo luogo sacro assume un significato storico, in quanto è poco distante dall’antica Via dei Pellegrini, l’itinerario che i fedeli dei secoli scorsi percorrevano per raggiungere il Santuario di S. Maria di Leuca, oppure in senso contrario, la città santa di Roma, eleggendo la chiesetta a luogo di riposo spirituale e fisico, come testimoniato dagli oggetti antichi ritrovati intorno.

Il programma della serata prevede, alle 19, la celebrazione della santa messa, presieduta da don Antonio Riva, parroco di Specchia. Alle 20, il “Kids Diy!” Creative workshop, a cura di Cicciopasticcio, laboratorio artistico-espressivo per i più piccoli.

Dalle bancarelle collocate nel parchetto della Chiesa di Santa Eufemia, sarà possibile acquistare dei manufatti artigianali e gustare dei prodotti tipici agroalimen-tari dallo stand gastronomico.

Alle 21,30, il concerto di Io te e Puccia, gruppo musicale coordinato dal cuore e dalla mente di Puccia (voce e fisarmonica degli Après La Classe), con Manu Pagliara e Mike Minerva (chitarra e basso dei Bundamove), Gabriele Blandini (tromba di Manu Chao e Bundamove), Gianmarco Serra (batterista degli Après La Classe) ed Edo Zimba (tamburellista degli Zimbaria, e figlio del grande Pino).
L’evento si svolgerà in un clima di rispetto, sobrietà e attenzione al valore del luogo,con l’obiettivo di trasmettere «senso di comunità, radicamento e bellezza» e il rispetto dell’ambiente.
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A Tricase “PROXIMA”: il cibo racconta il territorio

Domani, presso l’ex Mattatoio comunale di Tricase, oggi sede del Laboratorio di Comunità

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Sabato 5 luglio, l’ex Mattatoio comunale di Tricase – oggi sede del Laboratorio di Comunità (in foto durante un precedente Open day) – apre le sue porte per ospitare “PROXIMA – Diffondiamo produzioni di prossimità”, un evento dedicato al cibo sano, locale e accessibile, organizzato nell’ambito del progetto europeo FOOD4HEALTH.

Promosso dal Laboratorio di Comunità di Tricase, in collaborazione con il Comune di Tricase e il CIHEAM Bari, PROXIMA non sarà un semplice open day, ma un’occasione concreta per riflettere – e assaporare – il legame profondo tra alimentazione, territorio, sostenibilità e comunità.

Il programma si apre alle 18:30 con un talk pubblico dedicato alle politiche del cibo, che vedrà la partecipazione di esperti, amministratori locali, rappresentanti di reti e associazioni del territorio. Un confronto aperto su salute, produzione etica, scelte alimentari consapevoli e promozione delle economie locali.

Dalle 19:00, spazio al gusto e alla scoperta:
Mercato agricolo e artigianale con i produttori locali
Mostra pomologica dedicata alla biodiversità
Visite guidate ai laboratori del centro rigenerato

A seguire, dalle 20:00, si terranno laboratori tematici e show cooking, pensati per adulti e bambini, con momenti esperienziali e didattici.

La serata si concluderà alle 21:00 con le degustazioni a base di prodotti locali e a km zero, seguite dall’esibizione del cantautore P40, per chiudere in musica un evento che unisce cultura, cibo e partecipazione.

“Un momento di festa, ma anche di consapevolezza – spiegano gli organizzatori – per far conoscere un luogo rinato e un modello di sviluppo possibile, che parte dalle persone, dalle reti e dai territori”.

L’iniziativa è aperta a tutti: cittadini, famiglie, produttori, curiosi e appassionati di buon cibo. Un invito a scoprire, attraverso il gusto e il dialogo, le potenzialità di una comunità che crede nell’innovazione sociale e nella prossimità come valore.

📍 Info utili
🗓️ Sabato 5 luglio, dalle ore 18:30
📌 Laboratorio di Comunità – Ex Mattatoio, via Marina Serra 53, Tricase
🎟️ Ingresso libero

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Nchiana scindi a Tuglie

Domenica gara podistica 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km. Si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas con il ricavato devoluto in beneficenza

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Terza edizione della ’nchiana scindi, la gara podistica organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica podistica Tuglie, che vedrà oltre 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km.

Appuntamento domenica 6 luglio, a partire dalle 19,30.

Insieme alla gara competitiva si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas.

«L’intero ricavato di questa camminata sarà devoluto in beneficenza», dichiara il presidente dell’ asd podistica, Francesco Caputo, «crediamo che lo sport debba anche essere uno strumento di solidarietà e vicinanza concreta. La nostra associazione è anche amicizia, divertimento, armonia: questo è lo spirito che ci unisce e guida in tutte le manifestazioni che organizziamo, a cui partecipiamo con entusiasmo e dedizione».

Ritrovo per la partenza in piazza Garibaldi; il percorso di 9 km si snoderà tra le strade principali di Tuglie e comprenderà alcune arterie che collegano la collina di Montegrappa, particolarmente suggestive all’ora del tramonto per il panorama di cui si potrà godere.

«La nchiana scindi non è solo una gara, è anche la celebrazione della forza, della resilienza e dell’amore per lo sport», afferma Chiara Boellis, assessora allo sport di Tuglie, «ogni passo fatto sarà una testimonianza dell’impegno, della preparazione e della capacità di superare i propri limiti».

Al termine del percorso saranno premiati: il primo atleta giunto al traguardo maschile e femminile, i primi cinque atleti di tutte le categorie FIDAL previste M/F) per le categorie allievi, juniores e promesse: unico gruppo), gli atleti che raggiungeranno il traguardo nelle posizioni: 50ª, 100ª, 150ª, e così via, fino alla fine della classifica e le prime tre società con il maggior numero di arrivati, sia maschili che femminili.

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