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Cronaca

Rapinarono e picchiarono anziana: manette per 4 giovani di Miggiano

Si tratta di Simone Rubesa, 18 anni; Lucio Sammati, 21 anni; Leonardo Sammati, 20 anni; Luigi Rizzello, 20 anni

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Stamattina i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Specchia con la collaborazione del Nucleo Cinofili Carabinieri Modugno hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Lecce su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce, a carico di Simone Rubesa, 18 anni; Lucio Sammati, 21 anni; Leonardo Sammati, 20 anni; Luigi Rizzello, 20 anni.






Il provvedimento cautelare scaturisce dalle indagini condotte dalla Stazione carabinieri di Specchia a seguito di una tentata rapina ai danni di un’anziana 89enne avvenuta lo scorso 25 marzo a Miggiano. Alle 20 circa di quella sera veniva segnalata ai Carabinieri una rapina ai danni di due donne, avvenuta all’interno dell’abitazione delle stesse. Giunti sul posto, i Carabinieri apprendevano dalle donne, madre e figlia, che pochi minuti prima due uomini, armati di coltello e travisati da passamontagna, avevano fatto irruzione all’interno della loro abitazione; in particolare, secondo quanto riferito dalla figlia, verso le 19,40, due malviventi, con rapidità, si erano introdotti all’interno dell’abitazione e, dopo aver afferrato l’anziana madre cingendole il collo, trattenendole con forza il braccio sinistro e puntandole un coltello alla gola, avevano minacciato ripetutamente le donne chiedendo di consegnare loro i soldi da loro detenuti; uno dei malviventi, inoltre, durante l’azione aveva anche poggiato sul tavolo un rotolo di nastro adesivo di colore azzurro, presumibilmente per legare e/o imbavagliare le vittime.


Mentre i malviventi si erano volti verso una porta che consente l’accesso alle stanze interne dell’abitazione, la giovane donna era riuscita a liberarsi ed a fuggire nel cortile antistante l’abitazione, dove aveva cominciato a chiedere soccorso; in quel momento i due malviventi si erano precipitosamente allontanati, passando per il giardino retrostante l’abitazione.


Appresa la dinamica di quanto accaduto, i Carabinieri di Specchia hanno avviato immediatamente le ricerche dei due uomini, anche attraverso un sopralluogo all’interno dell’abitazione  e nei luoghi in cui si erano mossi i malviventi, al fine di individuare tracce ed elementi utili alla loro identificazione unitamente a personale specializzato del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Tricase.


In effetti, ripercorrendo la via utilizzata dai rapinatori per darsi alla fuga, i militari della Stazione Carabinieri rinvenivano un paio di occhiali da sole, con lenti di colore scuro e montatura in cellulosa di colore bianco con disegni del tipo “zebrato”, presumibilmente persi proprio da uno dei malviventi. All’interno dell’abitazione, inoltre, militari hanno rinvenuto un rotolo di nastro adesivo per imballaggio di colore azzurro, lasciato sul tavolo della cucina dai rapinatori.


In sede di denuncia la figlia della vittima ha fornito dettagliate informazioni circa la corporatura e abbigliamento dei due malviventi  che permetteva ai militari di restringere il cerchio dei sospetti proprio al gruppo dei quattro giovani miggianesi le perquisizioni domiciliari hanno fatto il resto.


Successivamente durante l’interrogatorio di Leonardo Sammati lo stesso ha confessato e riferito che il giorno della rapina Rubesa e Rizzello avevano chiesto di accompagnarli con la sua macchina per fare una rapina.  Pertanto, consapevole di quanto stavano per fare e sicuro di una ricompensa da parte loro a rapina effettuata, accettava di accompagnarli, facendoli scendere ad una distanza di circa 5metri dalla stessa. Dopo averli fatti scendere dal veicolo, fece il giro dell’isolato e dopo alcuni istanti è stato contattato telefonicamente da Rizzello, il quale, con voce affannata, gli ha chiesto di andare a recuperarli per le strade di campagna nei pressi della via per Ruffano. Successivamente i due Sammati e Rizzello hanno anche imprudentemente raccontato di quanto accaduto ad altri amici che poi hanno collaborato con i Carabinieri di Specchia. Ovviamente per quattro malviventi si sono spalancate le porte del carcere di Lecce.


Cronaca

In stato di agitazione per le vie del centro, muore alla vista dei poliziotti

È accaduto nel pomeriggio in zona San Lazzaro a Lecce dove gli agenti erano intervenuti in seguito alle tante segnalazioni al 112

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Un uomo di 35 è deceduto in strada a Lecce nel pomeriggio.

Il trentacinquenne si aggirava a torso nudo in evidente stato di agitazione, in zona San Lazzaro, nei pressi del centro cittadino.

Da una prima ricostruzione pare che alla vista degli agenti, allertati dalle tante telefonate di residenti e commercianti al 112, l’uomo abbia avuto un malore a seguito del quale è deceduto.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto fare che constatare la morte dell’uomo.

*foto in alto di repertorio

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Arnesano

Droga, auto rubate e un ordigno: il blitz dei carabinieri

In un garage marijuana, hashish e cocaina. I carabinieri hanno rinvenuto anche un manufatto esplosivo artigianale di oltre un chilo e scoperto due auto rubate. Un giovane di Arnesano è stato arrestato, altre due persone sono state segnalate all’autorità giudiziaria

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I carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia di Lecce, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Monteroni di Lecce, hanno condotto un’importante operazione finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e al possesso di materiale esplosivo.

Le attività investigative hanno avuto inizio con una perquisizione in un garage situato nel comune di Arnesano.

All’interno i militari dell’Arma hanno rinvenuto una utilitaria risultata rubata, insieme a un consistente quantitativo droga: circa 1,5 kg di marijuana tipo “skunk”, 770 grammi di hashish e 30 grammi di cocaina.

Rinvenuto anche denaro contante, circa 1.400 euro, probabilmente destinato al riciclaggio nel giro dello spaccio, oltre a materiale utile al confezionamento e alla pesatura delle sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno permesso di scoprire anche un’altra autovettura rubata, parcheggiata nei pressi del garage.

All’interno dell’auto, i carabinieri hanno rinvenuto un manufatto esplosivo artigianale di oltre un chilogrammo, immediatamente sottoposto a intervento dagli Artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce, che hanno provveduto a disattivarlo, campionarlo e distruggerlo in totale sicurezza.

Al termine dell’operazione di rito, i carabinieri hanno arrestato un giovane del posto, già noto alle cronache e, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce “Borgo San Nicola”, mentre altre due persone sono state segnalate per ricettazione e detenzione di materiale esplosivo.

Le autovetture rubate sono state restituite ai legittimi proprietari, mentre le sostanze e il denaro sono stati sottoposti a sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione conferma l’impegno costante dei Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce nella protezione del territorio, nella lotta contro la criminalità organizzata e lo spaccio di sostanze stupefacenti, garantendo al contempo la sicurezza dei cittadini attraverso il contrasto a pericoli potenzialmente gravi per l’incolumità pubblica.

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Cronaca

Bambino travolto da furgone all’uscita da scuola a Tricase

Fatalità o distrazione alla base dell’accaduto: alla guida del mezzo non c’era nessuno. Il piccolo è stato condotto in ospedale

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di Lorenzo Zito

Una uscita da scuola da incubo quella di oggi per un bambino di Tricase, travolto da un furgone proprio in prossimità del suo Comprensivo all’ora di pranzo.

L’incidente è avvenuto in via Roberto Caputo. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di una fatalità.

Il piccolo, un alunno di quinta elementare, si è visto arrivare improvvisamente addosso il mezzo, che proveniva da via Puccini.

Alla guida del furgone non c’era nessuno: il proprietario era sul marciapiede dinanzi alla scuola, assieme alle decine di genitori che, al suono della campanella, attendono i rispettivi figli per rincasare.

Il furgone sarebbe disceso da via Puccini a causa della pendenza della stessa. Va da sé che (delle due l’una) il mezzo non aveva marcia e freno inseriti, oppure il freno a mano potrebbe aver improvvisamente ceduto.

Mentre le forze dell’ordine cercano di fare chiarezza sulla vicenda, il piccolo è stato condotto in ospedale, tra lo sgomento dei presenti che lo hanno immediatamente soccorso.

Fortunatamente il bambino è cosciente. È sotto osservazione presso l’ospedale Cardinale Panico di Tricase, ma non è in pericolo di vita.

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