Approfondimenti
L’importanza del floral designer
Fabio della Fioreria Pedone: “Una figura professionale in grado di comprendere le esigenze della sposa e realizzare l’addobbo su misura”

In un giorno importante come quello del matrimonio, i dettagli possono fare la differenza. Per questo è fondamentale la figura del flower design per rendere unico il giorno più bello! Abbiamo cercato di capire quali sono le tendenze e i segreti per una scelta azzeccata con Fabio Pedone della omonima Fioreria di Alessano. Fabio vanta premi e partecipazioni internazionali come: Festival dei Fiori di Sanremo 2012; La Venaria Reale (1° e 2° premio); Theo Boerma cup 2013(ad Aalsmeere, nei Paesi Bassi – 1° premio); il Premio eccellenza Associazione fioristi Puglia 2013; Flowers at Oxford 2014 (Gran Bretagna); Fleuramour 2014 e 2015 (Belgio).
In un periodo economico non propriamente florido, quanto è importante scegliere i fiori di stagione? “Non è solo una questione economica, la scelta dei fiori di stagione è importante per molti fattori quali la durata del fiore reciso, la bellezza, la disponibilità sul mercato, colori e forme in sintonia con l’ambiente esterno; sono disponibili un bel po’ di fiori olandesi, non proprio di stagione, per soddisfare “palati” esigenti, ma in quel caso ci si deve affidare ad un professionista per non uscire fuori tema in relazione al periodo”.
Ci sono state spose che hanno scelto la data del matrimonio in base ai fiori che avrebbero trovato in quel mese? “Si: giugno-luglio per le Peonie; ma anche dicembre per le amanti delle decorazioni natalizie…”.
Sono più numerose le spose che vengono da lei già sicure di ciò che vogliono, oppure quelle alla disperata ricerca di un’illuminazione? “In realtà sono di più quelle che pensano di sapere esattamente ciò che vogliono: hanno tante piccole idee frutto di ricognizioni presso i matrimoni delle amiche, letture di riviste, eventi wedding organizzati, ecc. Ogni sposa è un caso a parte, l’addobbo deve rispecchiare il suo sogno, il suo carattere, e, soprattutto ci deve essere un filo conduttore, un tema comune all’intero evento. Il floral designer è una figura professionale in grado di capire e realizzare l’addobbo su misura”.
Qual è la tendenza degli ultimi anni? Mi riferisco ai dettagli, alle confettate, alle wedding cake, alle cerimonie simboliche… “Da una parte ci sono troppi wedding planner e fioristi non professionisti, improvvisati, che scopiazzano da riviste, programmi televisivi e web, con un fiorire di lanterne, gabbie e gabbiette, candele, petali, mischiando stile Barocco, Liberty, Shabby Chic. Dall’altra ci sono i professionisti che, conoscendo bene i vari stili, creano addobbi personalizzati, ma anche di tendenza; ad esempio, nel 2016, si potrà scegliere il “Bohèmien Chic”, un country romantico, con un occhio all’ecologia sostenibile, colori bianco-crema, fiori da toni delicati, bomboniere, confettate e tableau con dettagli fai-da-te, prediligendo le location all’aperto”.
Quanto chiesa e location influiscono sulla scelta dei fiori? “Si tratta di un rapporto simbiotico: lo stile della chiesa influenza la scelta dell’addobbo ed i fiori ne esaltano le caratteristiche, donando all’evento una atmosfera di mistica bellezza”.
L’addobbo scelto in chiesa deve ripetersi anche al ricevimento? Il bouquet può essere creato con fiori diversi? “Sarebbe interessante seguire una linea, un tema unico, anche usando fiori diversi, ma ciò non è sempre possibile a causa di un male che affligge il mondo del wedding… Molti ristoratori e catering, includono nel pacchetto l’addobbo floreale, troppo spesso improvvisato da camerieri, titolari, da amiche comari fai-da-te, basato, soprattutto, sul risparmio e sul riciclo delle stesse composizioni più volte. Con il risultato che non c’è continuità tra chiesa e ricevimento, creando sbalzi a volte imbarazzanti. Per il bouquet il discorso è analogo, l’importante è seguire un unico tema, un unico stile, e non affidarsi alle indicazioni date dall’atelier: un buon professionista sa che bouquet fare in base all’abito scelto e a tutto il resto”.
Quali i fiori, le composizioni che consiglieresti e, soprattutto, quali potrebbero essere i piccoli grandi dettagli che fanno la differenza? “La scelta dei fiori nasce dal dialogo con la sposa da cui prendere le idee giuste in sintonia con le sue aspettative, prediligendo i fiori di stagione e lasciando da parte le influenze (tante) che vengono da madri, suocere, sorelle ed amiche”.
Qual è il tuo tocco distintivo, la tua firma? “Più che firma, è il modo di lavorare fuori dagli schemi e la ricerca e l’uso di materiali naturali ed insoliti”.
Approfondimenti
Dopo 15 anni torna Santa Fumìa
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano….

Sono trascorsi più di 15 anni, da quando il rione specchiese di Santa Eufemia si è vestito a festa l’ultima volta per onorare la martire cristiana.
Nella serata di sabato 12 luglio ritorna La Festa di Santa Fumìa, evento organizzato, con il patrocinio del Comune, dall’associazione Santa Eufemia che ha ritenuto necessario ritornare alle radici della storia del luogo sacro simbolico con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e spirituale del territorio.
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano.
Come il culto della santa sia arrivato in Occidente e perché a Specchia, i libri di storia locale non lo riportano.
Nell’anno in corso del Giubileo, questo luogo sacro assume un significato storico, in quanto è poco distante dall’antica Via dei Pellegrini, l’itinerario che i fedeli dei secoli scorsi percorrevano per raggiungere il Santuario di S. Maria di Leuca, oppure in senso contrario, la città santa di Roma, eleggendo la chiesetta a luogo di riposo spirituale e fisico, come testimoniato dagli oggetti antichi ritrovati intorno.
Il programma della serata prevede, alle 19, la celebrazione della santa messa, presieduta da don Antonio Riva, parroco di Specchia. Alle 20, il “Kids Diy!” Creative workshop, a cura di Cicciopasticcio, laboratorio artistico-espressivo per i più piccoli.
Dalle bancarelle collocate nel parchetto della Chiesa di Santa Eufemia, sarà possibile acquistare dei manufatti artigianali e gustare dei prodotti tipici agroalimen-tari dallo stand gastronomico.
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A Tricase “PROXIMA”: il cibo racconta il territorio
Domani, presso l’ex Mattatoio comunale di Tricase, oggi sede del Laboratorio di Comunità

Sabato 5 luglio, l’ex Mattatoio comunale di Tricase – oggi sede del Laboratorio di Comunità (in foto durante un precedente Open day) – apre le sue porte per ospitare “PROXIMA – Diffondiamo produzioni di prossimità”, un evento dedicato al cibo sano, locale e accessibile, organizzato nell’ambito del progetto europeo FOOD4HEALTH.
Promosso dal Laboratorio di Comunità di Tricase, in collaborazione con il Comune di Tricase e il CIHEAM Bari, PROXIMA non sarà un semplice open day, ma un’occasione concreta per riflettere – e assaporare – il legame profondo tra alimentazione, territorio, sostenibilità e comunità.
Il programma si apre alle 18:30 con un talk pubblico dedicato alle politiche del cibo, che vedrà la partecipazione di esperti, amministratori locali, rappresentanti di reti e associazioni del territorio. Un confronto aperto su salute, produzione etica, scelte alimentari consapevoli e promozione delle economie locali.
Dalle 19:00, spazio al gusto e alla scoperta:
– Mercato agricolo e artigianale con i produttori locali
– Mostra pomologica dedicata alla biodiversità
– Visite guidate ai laboratori del centro rigenerato
A seguire, dalle 20:00, si terranno laboratori tematici e show cooking, pensati per adulti e bambini, con momenti esperienziali e didattici.
La serata si concluderà alle 21:00 con le degustazioni a base di prodotti locali e a km zero, seguite dall’esibizione del cantautore P40, per chiudere in musica un evento che unisce cultura, cibo e partecipazione.
“Un momento di festa, ma anche di consapevolezza – spiegano gli organizzatori – per far conoscere un luogo rinato e un modello di sviluppo possibile, che parte dalle persone, dalle reti e dai territori”.
L’iniziativa è aperta a tutti: cittadini, famiglie, produttori, curiosi e appassionati di buon cibo. Un invito a scoprire, attraverso il gusto e il dialogo, le potenzialità di una comunità che crede nell’innovazione sociale e nella prossimità come valore.
📍 Info utili
🗓️ Sabato 5 luglio, dalle ore 18:30
📌 Laboratorio di Comunità – Ex Mattatoio, via Marina Serra 53, Tricase
🎟️ Ingresso libero
Approfondimenti
Nchiana scindi a Tuglie
Domenica gara podistica 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km. Si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas con il ricavato devoluto in beneficenza

Terza edizione della ’nchiana scindi, la gara podistica organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica podistica Tuglie, che vedrà oltre 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km.
Appuntamento domenica 6 luglio, a partire dalle 19,30.
Insieme alla gara competitiva si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas.
«L’intero ricavato di questa camminata sarà devoluto in beneficenza», dichiara il presidente dell’ asd podistica, Francesco Caputo, «crediamo che lo sport debba anche essere uno strumento di solidarietà e vicinanza concreta. La nostra associazione è anche amicizia, divertimento, armonia: questo è lo spirito che ci unisce e guida in tutte le manifestazioni che organizziamo, a cui partecipiamo con entusiasmo e dedizione».
Ritrovo per la partenza in piazza Garibaldi; il percorso di 9 km si snoderà tra le strade principali di Tuglie e comprenderà alcune arterie che collegano la collina di Montegrappa, particolarmente suggestive all’ora del tramonto per il panorama di cui si potrà godere.
«La nchiana scindi non è solo una gara, è anche la celebrazione della forza, della resilienza e dell’amore per lo sport», afferma Chiara Boellis, assessora allo sport di Tuglie, «ogni passo fatto sarà una testimonianza dell’impegno, della preparazione e della capacità di superare i propri limiti».
Al termine del percorso saranno premiati: il primo atleta giunto al traguardo maschile e femminile, i primi cinque atleti di tutte le categorie FIDAL previste M/F) per le categorie allievi, juniores e promesse: unico gruppo), gli atleti che raggiungeranno il traguardo nelle posizioni: 50ª, 100ª, 150ª, e così via, fino alla fine della classifica e le prime tre società con il maggior numero di arrivati, sia maschili che femminili.
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