Corsano
Il primo “sì” alla Guardiola
Celebrato matrimonio civile nella marina di Corsano: grazie ad una delibera, da ora sarà possibile sposarsi nella splendida cornice naturalistica

Ieri si è celebrato il primo matrimonio civile presso lo stupendo contesto naturalistico della Guardiola, marina di Corsano.
A pronunciare il fatidico “sì”, dinanzi al Sindaco Biagio Raona, sono stati due turisti, modenese lui, polacca lei, che hanno scelto proprio la caletta corsanese
I due novelli sposi, stregati dal Salento ed in particolare dal suggestivo scorcio della Guardiola dopo un viaggio nel Capo di Leuca, hanno chiesto di celebrare il matrimonio avendo come sfondo il panorama mozzafiato della scogliera a picco sul mare ed hanno approfittato per primi dell’opportunità concessa dall’Amministrazione Comunale con una apposita delibera che ha incluso la Guardiola tra le località dove è possibile svolgere il rito civile.
“Con delibera di Giunta Comunale del mese scorso – commenta il Sindaco Raona – abbiamo istituito l’ufficio separato di Stato Civile presso Cala Guardiola, che si aggiunge a quello di Torre Specchia Grande istituito nel 2018. L’aver reso possibile la celebrazione del rito civile in questo scorcio naturale unico nella sua peculiarità, è un’opportunità per le coppie che vogliano convolare a nozze ed è indubbiamente un’ottima occasione per la promozione turistica del nostro territorio, come dimostra questo primo matrimonio. D’altro canto il Comune di Corsano – afferma il Primo Cittadino di Corsano – ha già profuso molte energie in chiave turistica, basti pensare all’ottenimento del finanziamento ministeriale “CIS” per la rigenerazione costiera e grazie al quale proprio l’insenatura della Guardiola sarà interessata dalla realizzazione di una zip-line e di un ponte tibetano. Proseguiamo su questa direttrice”.



Alessano
Area Marina Protetta: 4 incontri aperti al pubblico per condividere dati ambientali e socioeconomici
Progetto CORISMA: questo pomeriggio ad Andrano; giovedì 30 novembre a Santa Maria di Leuca; venerdì 1° dicembre a Santa Cesarea Terme e sabato 2 dicembre a Castro. L’AMP riguarderà i comuni di Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase

Meno dell’8% della superficie marina mondiale è coperta da aree marine protette, che sono l’unica grande opportunità di conservare gli habitat naturali e garantire attività economiche sostenibili. Numeri che devono far riflettere e agire, se si vuol salvare il Mediterraneo, il più importante hotspot di biodiversità al mondo, ma anche il più a rischio per sovrasfruttamento e inquinamento.
Con i suoi 260 Km2 di superficie totale e circa 100 chilometri di costa che da Otranto arrivano a Santa Maria di Leuca, dopo anni di studi e dibattiti potrebbe avere un’accelerazione l’iter per l’istituzione dell’Area Marina Protetta Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca.
Sarebbe la quarta in Puglia, dopo quelle delle Isole Tremiti, Torre Guaceto e Porto Cesareo e tra le più grandi d’Europa.
Il procedimento istitutivo dell’AMP prevede lo svolgimento dell’istruttoria tecnica preliminare affidata all’ISPRA, organo tecnico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che sulla base di studi di carattere ambientale e socioeconomico predispone un’ipotesi di perimetrazione, zonazione e le indicazioni di carattere regolamentare dell’istituenda AMP.
L’Area Marina Protetta: un’occasione di crescita e tutela del territorio tra Otranto e Leuca – Gli incontri
Un importante contributo è stato dato dalla Regione Puglia a partire da fine 2022, grazie al Progetto CORISMA (finanziato dal FEAMP-PO 2014-2020 – Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014-2020), acronimo di una progettualità immaginata per ipotizzare, tra quelli possibili, i migliori scenari di conservazione e gestione delle risorse biologiche marine necessari per impattare positivamente sulla sostenibilità della pesca e delle altre attività connesse all’uso del mare nell’area Marino-Costiera Otranto – S. Maria di Leuca, coordinato dal CIHEAM Bari (Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei) insieme ai partner Università del Salento (DISTEBA), ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente) e Regione Puglia -Sezione Gestione sostenibile e tutela delle risorse forestali e naturali, i cui risultati saranno condivisi con le comunità durante quattro incontri territoriali aperti al pubblico.
Incontro in corso in queste ore ad Andrano nella Biblioteca Comunale Don Giacomo Pantaleo, Sede Municipale (piazza Unicef).
Prossimo appuntamento giovedì 30 novembre, alle 17, a Santa Maria di Leuca, nella Sala Convegni Hotel Terminal.
Venerdì 1° dicembre, alle 17, l’incontro sarà ospitato nella Sala Convegni Albergo Palazzo di Santa Cesarea Terme.
Sabato 2 dicembre, alle 10,30, infine, appuntamento a Castro nel Castello Aragonese.
Esperti e ricercatori del CIHEAM Bari (Massimo Zuccaro, Gianfranco Cataldi, Francesco Mancini), dell’Università del Salento (il Prof. Stefano Piraino) e di ARPA Puglia (Nicola Ungaro e Cosimo Giannuzzi) impegnati nella ricerca di dati scientifici, ambientali e socioeconomici del territorio si confronteranno con istituzioni locali e cittadini per condividere le informazioni raccolte e fare il punto sullo stato dell’arte.
Si parlerà di cosa si vuole tutelare, quali sono le attività coinvolte, quali i vantaggi per il territorio e quali sono le tappe da affrontare nel percorso verso l’istituzione di un’Area Marina Protetta tra Otranto e Santa Maria di Leuca.
Sono stati intervistati quasi 600 tra pescatori professionali e ricreativi, gestori di stabilimenti balneari, rappresentanti di associazioni, centri diving, noleggio imbarcazioni, operatori della ristorazione e accoglienza turistica, artigiani, associazioni culturali, centri benessere e termali, referenti delle 11 municipalità ed è emersa una fotografia chiara delle priorità espresse dalle comunità costiere. I dati ambientali sono stati raccolti in 20 tematismi, come la mappa degli habitat bentonici, le grotte sommerse e semisommerse, i siti di nidificazione, le acque di balneazione, gli scarichi, i beni archeologici sommersi, le ordinanze di interdizione e corridoi di accesso alle grotte. Per ciascun tematismo è stato costruito un database, derivante dall’aggregazione di diverse fonti, con lo scopo di creare un archivio georeferito dell’area, indispensabile per l’elaborazione dei dati che consentirà la risoluzione dei problemi di pianificazione e conservazione, individuando le soluzioni più idonee al territorio.
Significativi anche gli approfondimenti socioeconomici, tra cui un focus sulla percezione dell’area marina protetta, sia in termini di vantaggi e svantaggi, che di ricaduta sulle attività in atto sul territorio. Dall’indagine si evince un dato inequivocabile: circa il 90% degli intervistati ritengono importante l’introduzione di alcune forme di protezione dell’ambiente marino nel tratto di costa interessato, in particolare attraverso l’istituzione di un’Area Marina Protetta, adducendo come principali motivazioni l’importanza di preservare habitat, specie e luoghi, salvaguardare il territorio e la categoria dei pescatori, denunciando la presenza eccessiva di plastiche, inquinamenti di natura organica, rifiuti vari e l’eccessivo sfruttamento da parte della pesca professionale e/o sportiva e dal turismo fuori controllo durante la bella stagione. Gran parte degli intervistati indica come vantaggi territoriali e socioeconomici l’incremento del livello di conservazione dell’ambiente marino/biodiversità, il contrasto alla pesca illegale e la crescita dell’educazione ambientale.
Un’area unica, sia perché si trova in una zona centrale del Mediterraneo, sia perché ha delle caratteristiche geomorfologiche estremamente importanti, come la presenza di grotte sommerse e semisommerse, di una falesia rocciosa che scende rapidamente in profondità e che può dare rifugio a specie che sono sensibili alle ondate di calore, sempre più frequenti nel Mediterraneo.
Si tratta di uno dei litorali a più alta naturalità dell’intera costa italiana, con abbondanza di specie bentoniche e habitat chiave, come le praterie di Posidonia e il Coralligeno, aree elettive di riproduzione, sviluppo e accrescimento per molte specie ittiche di interesse per la pesca. All’interno dell’area ricadono, inoltre, due zone speciali di conservazione: il Posidonieto Capo San Gregorio – Punta Ristola e quello Costa Otranto – Santa Maria di Leuca, con un’estesa falesia ricca di grotte, cavità, incisioni e insenature.
Un’opportunità di sviluppo per gli 11 Comuni coinvolti (Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase) che hanno convocato il 21 e 28 novembre i consigli comunali, per deliberare sulla volontà di avviare nel proprio territorio l’iter tecnico e amministrativo per l’istituzione dell’Area Marina Protetta Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca, sostenendo una velocizzazione del processo.
Attualità
Poco più che ventenni, ordinati tre nuovi sacerdoti a Tricase
Tra i vari auguri e benedizioni arrivate ai sacerdoti, vi sono quelli riportati tramite fb, con un post sulla pagina della Parrocchia…

Appuntamenti
Volontariato e caccia al tesoro: da Corsano a Lecce
Il volontariato Csv Br Le ha organizzato una caccia al tesoro non tradizionale per centinaia di studenti, allo scopo di indirizzare i ragazzi ad una cultura più comunitaria. Grazie alla Mappa del Volontariato , si snoderà un percorso lungo le strade, gli angoli e i caseggiati con la partecipazione di centinaia di studenti. Martedì 22 novembre appuntamento a Corsano, martedì 5 dicembre nel centro sotrico di Lecce

Il 22 novembre a Corsanoe il 5 dicembre a Lecce si apre una caccia al tesoro speciale, in cui ognuno potrà trovare ciò che arricchisce persone e comunità; grazie alla Mappa del Volontariato del Csv Br Le, si snoderà un percorso lungo le strade, gli angoli e i caseggiati con la partecipazione di centinaia di studenti.
Si parte da Corsano mercoledì 22 novembre, alle ore 9, da zona Pozze, e si replicherà a Lecce, nel bellissimo centro storico, il martedì 5 dicembre.
La Mappa del Volontariato è un percorso di orientamento lungo le strade per scoprire il volontariato attraverso la scoperta della città.
Il cammino come metafora del lavoro volontario: è questo il senso di questa ‘caccia’ a cui parteciperanno gli studenti degli Istituti Secondari di Secondo Grado che, divisi in squadre e supportati da mappe, andranno alla scoperta del volontariato della provincia di Lecce e per le bellezze della città.
Il percorso si snoderà lungo le vie del centro, attraverso tappe caratterizzate dalla presenza di volontari che sottoporranno ciascuna squadra a una prova sui temi del terzo settore.
L’evento, gratuito, rientra nell’ambito del programma di promozione del volontariato “Strade Volontarie – Letìziati di Passione”, promosso dal Csv Brindisi Lecce per focalizzare l’attenzione dei giovani sul territorio che abitano, per averne cura con passione oltreché per far conoscere l’azione del volontariato che si anima attorno a loro.
Sono tante le strade percorse dai volontari, e sono tantissimi i volontari che percorrono quelle strade.
La mappa prevede dei premi sotto forma di buoni spesa che verranno corrisposti agli Istituti delle squadre vincitrici.
I premi sono offerti per l’evento di Corsano da Riss (Ricerca e Informazione Sociale Salento) e per Lecce da Coop Alleanza 3.0
Le iscrizioni (gratuite) per la Mappa del Volontariato che si terrà a Lecce il 5 dicembre sono ancora aperte sino al 30 novembre.
La partecipazione gratuita è riservata agli istituti scolastici secondari.
Clicca qui per compilare il modulo
Info e contatti referenti: 3492476896 e 3358149793
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