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Approfondimenti

All’Alba dei Popoli con Venditti

Il cantautore romano in concerto il 30 dicembre a Otranto. Divertentismo in piazza con Dj Wender dello Zoo di 105, Radio Ciccio Riccio, Pierdavide Carone e Antonio Maggio il 31.
Il programma completo della XX edizione della rassegna

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Ritorna l’Alba dei Popoli, giunta alla ventesima edizione, manifestazione organizzata dal Comune di Otranto, inserita nella programmazione “Luce d’Oriente”, che propone un mese di eventi nel periodo delle festività natalizie.


Fino al 6 gennaio 2019, una serie di appuntamenti, per grandi e piccini, si susseguiranno nella Città dei Martiri, con le serate clou in piazza del 30 e 31 dicembre, dove, accompagnati dalla musica di artisti e dj che si avvicenderanno sul palco, saluteremo l’anno vecchio e ci proietteremo in quello nuovo.


La Città di Otranto domenica 30 dicembre ospiterà un artista di grande fama che si esibirà sul palco di una delle kermesse più rappresentative del capodanno pugliese: Antonello Venditti.


Lunedì 31 dicembre la piazza esploderà in una vera e propria festa musicale con dj, animazione, divertentismo.


Un mix di esibizioni in grado di incontrare il favore del pubblico, offrendo un cast artistico variegato: Antonio Maggio, vincitore del Festival di Sanremo 2013 Categoria Giovani,  Pierdavide Carone, dal talent show Amici di Maria De Filippi, Dj Wender dello Zoo di 105, Radio Ciccio Riccio.


 


PROGRAMMA COMPLETO DELLA XX EDIZIONE


14/12/2018 – NATALE IN PRIMA PAGINA


Recita natalizia a cura dei bambini della scuola dell’infanzia e della sezione primavera dell’Istituto Maestre Pie Filippini.


Teatro Istituto Maestre Pie Filippini ore 17.30


15/12/2018 – ROBERTO COTRONEO. NIENTE DI PERSONALE


A cura dell’Associazione culturale Otranto è di tutti.Presentazione del nuovo libro di Roberto Cotroneo “Niente di personale”.

Castello Aragonese ore 17.00


15-16/12/2018 – RACCOLTA TELETHON


A cura dell’Associazione Marinai d’Italia.

Giardini pubblici


16/12/2018 – TUTTI AL CINEFORUM


Proiezione gratuita di due film per bambini e ragazzi.

Sala Triangolare Castello Aragonese ore 16.00 e ore 18.00


18/12/2018 – RECITA BAMBINI SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE


A cura della scuola dell’infanzia comunale.


Scuola Infanzia Viale Rocamatura ore 17.00


19/12/2018 – RECITA BAMBINI SCUOLA PRIMARIA STATALE


Messaggio di auguri da parte dei bambini della scuola primaria statale.


20/12/2018 – NATALE INSIEME


Serata dedicata agli ultrasettantenni di Otranto, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione Carpe Diem. Occasione per scambiarsi gli auguri di Natale e di Buon Anno e per trascorrere insieme una serata in allegria.


Basiliani Resort ore 18.30


21/12/2018 – NATALE A OTRANTO


Scene, riflessioni e canti natalizi a cura dell’Istituto Maestre Pie Filippini.


Cattedrale ore 18.30


23/12/2018 – LA NATIVITA’ A TORRE MATTA


A cura della Pro loco Otranto.Scambio di auguri, assaggio del panettone artigianale prodotto dagli studenti dell’Istituto Alberghiero di Otranto. Tamburellisti di Otranto.


Torre Matta ore 16.30


23/12/2018 – TUTTI AL CINEFORUM


Proiezione gratuita di due film per bambini e ragazzi.

Sala Triangolare Castello Aragonese ore 16.00 e ore 18.00


24/12/2018 –  NATIVITA’ SUBACQUEA


A cura della Sezione della Lega Navale di Otranto.


Un gruppo di sub si immergerà nelle acque del porto di Otranto per riporre la statuetta del Bambinello nella Grotta della Natività.


Porto di Otranto ore 16.30


28/12/2018 – GRAN CONCERTO LIRICO NATALIZIO


A cura dell’Associazione Hydruntum Art.

Cattedrale ore 19.00.


30/12/2018 – ANTONELLO VENDITTI IN CONCERTO


Largo Porta Terra ore 21.00


30/12/2018MARATONINA DELL’ALBA DEI POPOLI


A cura dell’Associazione dilettantistica Otranto 800.

Lungomare degli Eroi ore 9.30


30/12/2018 – TUTTI AL CINEFORUM


Proiezione gratuita di due film per bambini e ragazzi.

Sala Triangolare Castello Aragonese ore 16.00 e ore 18.00


31/12/2018 – NOTTE DI SAN SILVESTRO


La piazza esploderà in una vera e propria festa musicale con dj, animazione, divertentismo.


Un mix di esibizioni in grado di incontrare il favore del pubblico, offrendo un cast artistico variegato: Antonio Maggio, vincitore del Festival di Sanremo 2013 Categoria Giovani,  Pierdavide Carone, dal talent show Amici di Maria De Filippi, Dj Wender dello Zoo di 105, Radio Ciccio Riccio.


Largo Porta Terra dalle ore 22.00


31/12/2018 – SPETTACOLO PIROTECNICO


A mezzanotte


31/12/2018 – LA PRIMA ALBA D’ITALIA


A cura del Cea Terre di Enea.


Il “saluto al sole”. L’ultimo tramonto dell’anno, nel luogo dove il sole disegna il “tramonto rosa nella Baia dell’orte”. Una performance teatrale ed artistica con letture di vari brani della selezione “poesie adriatiche” di Renato Grilli. Un percorso lungo l’Adriatico, da Dubrovnik a Valona, da Trieste ad Otranto, che disegnano, poeticamente, le due sponde dell’adriatico.


L’attesa. Incontro artistico e conviviale in attesa della mezzanotte, con performance teatrali tra cui lo speciale percorso ispirato al “Salto dell’Acciuga” di Nico Orengo, ospite di Otranto e del Salento in occasione della premiazione nel corso dell’iniziativa “l’olio della Poesia” e “Mediterraneo” di Predrag Matvejevic’.


Paesaggio sonoro – Sound landscape.


Il Sole sorgerà alla 07.09, la performance è prevista quindi dalle 05.45. Inizia con le video proiezioni sull’edificio del faro per un quarto d’ora, prosegue con il sound design.


Il sole inizia a delineare l’incredibile scenario di Capo d’Otranto con le montagne dell’Albania, gli Acrocerauni, l’isola di Saseno, il Karaburun e le isole greche di Othonoi e Merlera (a volte Corfù).


Ai lati la Baia dell’Orte e la Palascìa con il Capo di Leuca sullo sfondo. Un paesaggio meraviglioso ma incompleto: manca tutto ciò che si muove sotto la superficie del mare.


L’Ingegnere del suono, catturando con gli speciali idrofoni le voci dei delfini, tonni, pescespada, tartarughe marine, li amalgama creando un paesaggio sonoro in 3d in grado di far percepire la vera, grande ricchezza del luogo, invisibile ai più.


Il tema è duplice: promozione dell’Area Marina Protetta di Capo d’Otranto e testimonianze della resilienza (natura che rinasce dopo catastrofi).


Il sound design accompagna il sorgere del sole e disegna nella mente dello spettatore un paesaggio finalmente in 3D disvelando con il suono non solo il paesaggio che progressivamente illumina il sole (vento, alberi, rocce, scogli, uccelli, etc), ma anche il paesaggio sottomarino. Sorge il sole e, con intensità, si sottolinea il momento con un brano dedicato “Soundwalk Palascìa”.


Sono previste performances artistiche con musica live, musica elettronica, jam session, dj set, videoinstallazioni.

Faro di Palascia dal tramonto all’alba


1/1/2019 – 1^ REGATA DELL’ANNO


VIII edizione della prima Regata dell’Anno. Le imbarcazioni del Campionato Invernale “Più Vela Per Tutti” saluteranno il 2018, in anteprima nazionale, con una veleggiata-regata che partirà dal Porto di Otranto e raggiungerà una boa posizionata a est del Faro di Capo d’Otranto, doppiando così Punta Palascia, il punto più ad est d’Italia. La manifestazione è aperta a tutte le imbarcazioni in regola con le norme vigenti per la navigazione da diporto.

Partenza dal porto di Otranto ore 11.15


4/1/2019 – CONCERTO MUSICALE NATALIZIO


A cura della scuola-laboratorio musicale Salentum.

Il M° Prof. Lorenzo Cotardo, e i suoi ottanta elementi, propone un concerto per far rivivere più intensamente il Mistero dell’Incarnazione di Gesù Cristo attraverso brani scritti appositamente per tale evento.

Cattedrale ore 18.30


5/1/2019 – NATALE A CASA CAPPELLO


A cura de I Teatranti delle Orte.

Commedia in tre quadri liberamente tratta da “Natale in casa Cupiello” di E. de Filippo.  I giovanissimi attori hanno animato per tutto il mese di dicembre un laboratorio teatrale curato da volontari e dagli attori del gruppo Teatranti delle Orte.


Teatro Istituto Maestre Pie Filippini ore 17.00


5 e 6/1/2019 – 1° TROFEO ALBA DEI POPOLI


A cura dell’A.S.D. Tennis Tavolo Otranto.

Tappa delle gare regionali di Tennis Tavolo.

Palazzetto dello Sport


6/1/2019 – ARRIVA LA BEFANA


A cura dell’Associazione Art’Etica. Animazione, dolce tombolata, dolciumi e giochi per tutti i bambini.


Centro don Tonino Bello ore 10.00


6/1/2019 – TUTTI AL CINEFORUM


Proiezione gratuita di due film per bambini e ragazzi.

Sala Triangolare Castello Aragonese ore 16.00 e ore 18.00


Approfondimenti

Certezze ed incertezze del presente

Lo spettro della guerra, malavita, femminicidi, violenza dilagante nel mondo adolescenziale e giovanile. E il Salento? Terra di anziani residenti o fugaci vacanzieri…

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di Hervé Cavallera

di Hervé Cavallera

La Pasqua da poco trascorsa dovrebbe aver ricordato ai Cristiani che essa, per il tramite della passione, morte e resurrezione di Gesù, è l’invito al passaggio ad una vita migliore.

Le feste del Cristianesimo, infatti, possono essere considerate come una sollecitazione per un futuro che sia, per i singoli e per la collettività, più buono e sereno rispetto al passato.

Ma l’immagine del presente non è così.

In campo internazionale permangono almeno due conflitti e i rischi che i campi di battaglia si allarghino non sono da sottovalutare.

E non è un problema dappoco.

Poi, per quanto riguarda l’Italia (ma il fenomeno non è solo italiano) si può constatare un aumento della violenza.

E non ci si riferisce solo ai casi più eclatanti, ossia ai delitti legati al mondo della malavita e alla crisi delle relazioni sentimentali (basti ricordare i femminicidi).

Ci si riferisce particolarmente alla violenza diffusa nel mondo adolescenziale e giovanile con i tumulti nelle università volti ad impedire la libertà di parola a conferenzieri non graditi, alle dimostrazioni pacifiste che generano saccheggi e vandalismi di vario genere, alle conflittualità che serpeggiano in certe scuole in una contrapposizione tra docenti ed allievi, con la partecipazione talvolta dei genitori.

Si ha l’impressione di trovarci in un mondo in cui non si riesce più a controllare gli impulsi.

Così accade che le frustrazioni, che sicuramente la maggior parte di noi ha pure conosciuto nel corso della propria esistenza, non vengano superate rafforzando il carattere e abituando a saper affrontare le difficoltà, ma producano comportamenti aggressivi che si propagano con facilità.

Ciò significa che gli adulti, i genitori in particolar modo, devono ben essere attenti oggi più che mai alle dinamiche dell’età evolutiva dei giovani.

Per fortuna sembrerebbe un fenomeno che non riguarda in modo preoccupante il nostro Salento.

Non che manchino i fatti di cronaca nera, ma fenomeni di scontri di piazza da parte di minorenni sono assai pochi.

E qui allora emerge un’altra considerazione: quello dello spopolamento.

Le nascite sono da tempo in netto calo nella Penisola.

Secondo i dati dell’ISTAT in Italia nascono 6 bambini ogni mille abitanti.

Nel Salento al calo demografico si aggiunge poi il fatto che molti giovani compiono gli studi universitari in altre regioni d’Italia e non tornano più nel paese nativo.

Certo, vi sono anche coloro che tornano e con coraggio, come si è scritto su questo giornale, ma sono pochi.

Il Salento diventa la terra di anziani residenti o di fugaci vacanzieri.

E allora l’invito alla gioia che proviene dal suono delle campane pasquali si spegne in una triste rassegna.

Conflitti sempre più minacciosi tanto da spingere qualcuno a sostenere il ritorno alla leva obbligatoria, sviluppo della criminalità organizzata, violenze e tragedie domestiche, violenza giovanile, fragilità nell’affrontare le difficoltà connesse al quotidiano, spopolamento, stagnazione produttiva…

Occorre precisare che non si nega che esistano casi positivi, anzi di eccellenza nella imprenditoria, nei giovani, nella vita coniugale e così via, ma l’ombra del negativo è sempre più visibile e preoccupante.

LA COMUNICAZIONE DELL’EFFIMERO

Vi è poi la sensazione di una crescita dell’individua- lismo accentuato dai social, dalla facilità di esprimere pareri su tutto e su tutti.

Al tempo stesso la comunicazione digitale isola fisicamente l’utente pur avendo egli un contatto online con centinaia se non migliaia di persone.

È la comunicazione dell’effimero, mentre si continua a rimanere soli.

Come diceva l’antico filosofo, l’uomo è un animale sociale; ha bisogno di vivere concretamente, fisicamente col prossimo, non di limitarsi a parole diffuse con mezzi artificiali.

Ed è questo l’aspetto che è il lascito ideale delle recenti celebrazioni pasquali: quello di tornare ad essere una comunità.

Una comunità di persone che si incontrano e dialogano ed elaborano progetti che permettano una crescita economica e spirituale.

Tutto questo richiede buona volontà e competenza, richiede il mettere da parte l’attrazione per il proprio tornaconto, per il proprio particulare come diceva Guicciardini.

È un compito che devono tornare ad assumere quelle istituzioni ad esso preposte quali la famiglia e la scuola.

In un momento storico in cui i legami familiari diventano sempre più fluidi, bisogna che la scuola diventi davvero un centro di formazione di responsabilità oltre che di conoscenze e competenze.

Un futuro migliore è affidato da sempre ad una buona educazione e di ciò dobbiamo tornare a prendere consapevolezza.

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Approfondimenti

Il fallimento della democrazia

Astensionismo: nelle regionali del 2023 raggiunse il 60% in Lombardia e Lazio; nel 2014 in Emilia-Romagna votò solo il 37,7%. Nel 2020 l’affluenza alle regionali pugliesi è stata del 56,43%…

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di Hervé Cavallera

Il prof. Hervé Cavallera

Il 25 febbraio si è votato per la Regione in Sardegna.

I candidati alla Presidenza della Regione erano 4 e le liste presenti 25.

Ora, quello che particolarmente colpisce, a prescindere da vinti e vincitori e dalle stesse modalità di votazione (voto disgiunto, ad esempio), è l’affluenza degli elettori.

Poco al di sopra del 52%, quindi ancor meno dell’affluenza avuta nelle precedenti elezioni regionali.

Né si tratta di un fenomeno meramente sardo.

L’affluenza elettorale è effettivamente bassa e, come si suole dire, l’astensionismo è in assoluto il maggior partito in Italia (ma la situazione non è dissimile anche in altri Paesi europei).

Nelle regionali del 2023 l’astensionismo raggiunse il 60% in Lombardia e nel Lazio e nel 2014 in Emilia-Romagna per l’elezione del presidente della Regione votò solo il 37,7% degli elettori.

Nel 2020 l’affluenza alle regionali in Puglia è stata del 56,43%. Ciò non può lasciare indifferenti in quanto, se democrazia significa partecipazione, il “successo” dell’astensionismo significa fallimento della democrazia.

Esiste ormai nella realtà uno scollamento tra cittadini e politica.

È un dato inequivocabile che non può essere risolto con la diffusione del cosiddetto “civismo” ossia con la nascita di movimenti localistici.

Invero nel 1946 l’Assemblea Costituente introdusse il principio della obbligatorietà del voto che però all’art. 48 della Costituzione italiana risulta solo un dovere civico.

Nel 1957, col D. P. R. n.361, si rendeva obbligatorio il voto nelle elezioni politiche, dichiarando che occorreva fare un elenco degli astenuti.

Il tutto poi venne meno nel 1993 (D. L. 20 dicembre 1993, n . 534).

Il che è anche corretto poiché il concetto di liberta implica anche l’astensione. E tuttavia quando l’astensione raggiunge livelli elevatissimi sì da quasi superare il numero dei votanti, è chiaro che è in atto una crisi della sensibilità politica dei cittadini.

Si tratta di un processo che in Italia si può far risalire alla cosiddetta fine della prima Repubblica (1994) ossia con la fine dei partiti che esistevano nella Penisola dal 1946.

In realtà, il fenomeno rientra nel collo delle grandi ideologie e, di conseguenza, in una semplificazione della vita politica tra due schieramenti, etichettati come moderati o conservatori da una parte e progressisti dall’altra.

Non per nulla negli Stati Uniti d’America dove esistono praticamente solo due partiti, il repubblicano e il democratico, l’astensionismo tocca spesso punte del 70% a cui peraltro ci si è abituati.

Di qui un altro aspetto che va considerato: il ruolo decisivo del candidato alla presidenza.

Sostanzialmente si vota la persona più che le idee.

D’altronde tutti possiamo constatare che nei nostri Comuni sono pressoché inesistenti le tradizionali sezioni dei partiti, ove una volta i tesserati potevano discutere vari temi politici.

Di qui un ulteriore paradosso. Si ritiene che in una società democratica chi “comanda” o, per essere più corretti, chi ha la gestione della cosa pubblica sia la maggioranza.

Nei fatti, invece, proprio grazie all’astensionismo, la gestione del potere è comunque affidata ad una minoranza, mentre la maggioranza dei cittadini assiste con apatia, rassegnazione o altro, a quello che la minoranza decide.

Negli anni ’80 del secolo scorso il sottoscritto scrisse un libro sull’importanza dell’educazione politica, intesa non come educazione partitica, ma come educazione alla partecipazione responsabile alla vita pubblica.

Al presente, di fronte a fenomeni come l’astensionismo, la cancel culture, l’improvvisazione demagogica che talvolta si fa sentire per il tramite dei social, una riflessione articolata, ponderata e di largo respiro sulla necessità di una rifondazione della vita civile, in modo che non sia soggetta alle pulsioni del momento, sarebbe opportuna.

Naturalmente tutto riesce difficile ed è inutile evocare il ricordo della vecchia Educazione civica, anche se dal settembre del 2020 l’Educazione civica è considerata una disciplina trasversale che riguarda tutti i gradi scolastici.

In una società ove predomina il relativismo individualistico, mancano i grandi valori che danno davvero lo slancio vitale all’impegno civile che investa la collettività e tutto si risolve nel gioco degli interessi di piccoli gruppi o dei singoli.

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Approfondimenti

Galatina, il Liceo Vallone si mobilita “fa rumore” per le Donne

Sceglie di “far rumore” al fine di sensibilizzare i giovani, e la cittadinanza tutta, sul significato intrinseco di questa ricorrenza.

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In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti della donna, il Liceo A. Vallone, di Galatina, sceglie di “far rumore” al fine di sensibilizzare i giovani, e la cittadinanza tutta, sul significato intrinseco di questa ricorrenza.

Previsto in mattinata, alle ore 11.45, un corteo che partirà dalla sede centrale del Liceo, in viale don Tonino Bello, e si muoverà verso Piazza San Pietro dove si terrà un flash mob di riflessione chiuso con la lettura di Knocking on Heaven’s door, profondo monologo in voce maschile tratto da Ferite a morte, di Serena Dandini. 

“L’ignominia continua da Giulia…1,2,3…12 vittime” è il messaggio che gli studenti e le studentesse del Liceo porteranno in corteo, ribadendo che “Nessun delitto ha una giustificazione”!

Tutti gli studenti e le studentesse del Liceo, accompagnati dal personale scolastico, attraverseranno le strade principali della città (viale don Tonino Bello – via Ugo Lisi – C.so porta Luce – Piazza San Pietro) con l’obiettivo di fare un silenzioso rumore sull’inefficacia di questa ricorrenza, dipanando un drappo rosso lungo 30 metri, simbolo del dolore e delle violenze che le donne ancora subiscono, visto il perdurante divario di genere.

“Non si ha nulla da celebrare se non vi è uguaglianza. Non si celebra la Donna se non La si rispetta” Queste le parole della Dirigente Scolastica, prof.ssa Angela Venneri, che ha fortemente promosso e sostenuto l’iniziativa, in un’ottica di sensibilizzazione e condivisione d’intenti.

Non un’occasione per festeggiare, dunque, ma solo per riflettere e tenere alta l’attenzione, con l’auspicio che l’educazione culturale possa riaffermare un ineludibile principio di civiltà.

Da qui l’augurio conclusivo dei nostri studenti e studentesse a tutte le donne con i dolcissimi versi della poesia di Alda Merini, Sorridi donna.

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