Da qualche anno anche la piccola Caprarica di Lecce ha riscoperto il dolce sapore della tradizione natalizia e del Presepe. L’idea della rappresentazione in carne ed ossa rilanciata da Alessandro Quarta e compagni nel 2012 continua ad avere un corposo seguito, tanto da annoverare per l’edizione numero 4 l’attenzione di Poste Italiane, che saranno presenti nel corso delle rappresentazioni e hanno realizzato un annullo filatelico sull’evento! L’assidua presenza di pubblico rende omaggio ancora una volta ad un interessante lavoro e ad un paesaggio spesso già lodato, quello della Serra di Caprarica e Galugnano. Nuovo percorso per l’edizione 2015/2016, nuove ricostruzioni ed uno scenario ancora più ricco sono la dimostrazione che lassù, al parco Kalòs, l’archeodromo del Salento, si vuol continuare a fare le cose in grande, sempre con successo. Non è mica una novità. Botteghe di artigiani, calzolai e lavoratori, i cui attori sfideranno il freddo del tardo pomeriggio e delle serate natalizie, attendono solo una grande affluenza che li scalderà. Centro nevralgico sarà ovviamente la grotta del Bambinello, che “avrà la Luce” e sarà a disposizione di devoti o semplici curiosi dalle 17,30 alle 21 dei giorni 25, 26, 27 dicembre e 1, 2, 3 e 6 gennaio.

La novità assoluta per la piccola “Città dell’Olio” sarà un gradito ritorno, più ridimensionato, semplice, ma dal forte valore affettivo. La Natività rivivrà in quel pezzo di storia che è il frantoio ipogeo di via Matteotti 7, un vero “luogo di culto”, un emblema di tradizione e durissimo lavoro di un tempo. Decenni orsono, sulla stessa via, a pochi metri dal civico 7, in un altro “trappitu”, aveva luogo lo storico presepe vivente di Caprarica. Oggi spetta alle statue donare ai visitatori un ambiente idillico e tenero, tipico delle Feste. Su gentile concessione della famiglia Greco, proprietaria del frantoio, si occuperanno della cura del presepe i ragazzi di Levante, associazione molto attiva che ha già fatto assaporare l’idea del presepe con i “pupi” lo scorso inverno, in un’altra sede: inutile dire che il frantoio ipogeo ha tutto un altro fascino! L’apertura al pubblico rispetterà l’orario che intercorre tra le 16 e le 18 nelle medesime date già precedentemente indicate per il presepe di Kalòs.

Se è vero che “nel presepe tutto è gioia e ogni cosa riflette una bellezza che esprime solidarietà, fede in una redenzione che non esclude nessuno” sarebbe il caso di visitare entrambe le natività, magari di seguito e immaginare per un momento un po’ di calore, in un periodo che, vuoi per il clima, vuoi per l’ultim’ora mai esaltante, così caldo non è…

Stefano Verri