Approfondimenti
CCCP, la storia si fa murales. A Melpignano, dove tutto ha avuto inizio…
«È stato il modo più improbabile di avvicinarci al mondo sovietico», raccontò all’epoca Massimo Zamboni, chitarrista dei CCCP, «partire non dalla rossa Emilia, ma dal lontanissimo Salento: era quello che avevamo sempre sperato di fare e lo abbiamo fatto grazie alla piccola Melpignano, che era stata in grado di vedere così lontano»

Che cosa significa valorizzare le tradizioni culturali di un territorio? Vuol dire innanzitutto conservare e tramandare la memoria di quelli eventi che ne hanno segnato la storia. E tra questi eventi c’è un viaggio incredibile: quello che portò dall’Italia in tour in Unione Sovietica i gruppi rock CCCP e Litfiba, insieme ai modenesi Rats e i pugliesi Mista & Missis.
Ed è un viaggio iniziato proprio da Melpignano e che cambierà la storia della musica e non solo.
UN SALTO INDIETRO NEL TEMPO…
È il luglio del 1988 e alla guida del Comune di Melpignano c’è il sindaco comunista Antonio Avantaggiato. Al suo fianco un giovane collaboratore, Sergio Blasi. Insieme hanno l’idea di organizzare un festival di musica rock sovietica. Il titolo: “Le idi di marzo“.
A Melpignano arrivano, per l’occasione, i gruppi russi Televizor, Igre, Sekret, New Collection, il gruppo estone Justament e quello sloveno Demolition Group. Si esibiscono insieme a loro anche alcuni gruppi italiani, CCCP, Litfiba, Mista & Missis, insieme ai baresi Circo Braille e ai romani Downtowners.
Terminata quell’esperienza l’amministrazione propone all’ambasciata sovietica in Italia di organizzare, a sua volta, un tour di gruppi italiani in URSS: una sorta di “scambio culturale”.
Il responso, positivo, non tarda ad arrivare: «Il presidente Michail Sergeevič Gorbachev ha visto il vostro progetto: è molto interessante e ha intenzione di finanziarlo» si legge nella nota ufficiale di risposta.
E così Litfiba e CCCP, che erano stati gli ospiti locali dell’evento melpignanese, nella primavera dell’89 a Fiumicino si imbarcano su un aereo diretto a Mosca.
In un momento di smottamenti epocali, quel viaggio segna un cambio radicale nella carriera e nella vita di entrambe le band.
Per i CCCP il tour in URSS rappresenta una sorta di sublimazione per un gruppo che diceva di fare punk filosovietico.

Il concerto di Leningrado
«È stato il modo più improbabile di avvicinarci al mondo sovietico», raccontò all’epoca Massimo Zamboni, chitarrista dei CCCP, «partire non dalla rossa Emilia, ma dal lontanissimo Salento: era quello che avevamo sempre sperato di fare e lo abbiamo fatto grazie alla piccola Melpignano, che era stata in grado di vedere così lontano».
Seguiranno la caduta del muro di Berlino, il tracollo del mondo comunista e una nuova vita per due delle band più importanti della musica italiana degli anni ’80 e ’90.
I CCCP si reincarneranno così nei CSI, la “Comunità di Suonatori Indipendenti”.
16 e 17 OTTOBRE: DUE GIORNI ALLA STORIA
Sarà dedicato proprio ai CCCP il murales che l’artista poliedrico melpignanese, Enea Polimeno, ha scelto di donare alla sua comunità.
Lo realizzerà domenica 17 ottobre, in piazza Avantaggiato, su due facciate della sede del Comune, alla presenza dei cittadini che vorranno assistere all’evento.
«È un tributo al quel periodo storico, a quel concerto a cui ho assistito quando avevo solo 8 anni e che mi ha fatto capire, nel tempo, da che parte volevo stare», racconta l’artista, «Tramite la street art rivivrà la cultura e la filosofia di questo gruppo, la storia, il contesto culturale in cui ha affondato le radici e le belle emozioni che ha saputo trasmettere».
“Epica Etica Etnica Pathos” è il quarto e ultimo album del gruppo, pubblicato nel 1990. Poi i “CCCP-Fedeli alla linea” si reincarneranno nei CSI. «Il murales trae ispirazione proprio dal titolo di quest’ultima opera», conclude Polimeno, «che sancisce la fine di un’esperienza e l’avvio di un nuovo inizio, segnato dalla collaborazione con i Litfiba. Al momento questo è in assoluto il primo murales dedicato al gruppo, in tutta Italia».
A metà mattinata, ad arricchire l’appuntamento, Danilo Fatur si esibirà in una performance teatrale dedicata proprio al viaggio in Unione Sovietica dell’89, raccontato nel suo ultimo libro che a breve sarà in edicola. Assoldato nel gruppo in qualità di “Artista del Popolo Italiano“, Fatur svolgeva il ruolo di ballerino trasformista nei concerti dal vivo del gruppo. Diventò, assieme ad Annarella Giudici, il volto scenografico dei CCCP, incarnando la faccia più delirante della band, dimenandosi instancabilmente sul palco e portandosi dietro un improbabile armamentario di oggetti e insolite sculture create con oggetti recuperati dai rottamai vicino a casa sua.
A seguire il giornalista di “Mondoradio” Lucio del Casale dialogherà con lo stesso Fatur e con Zamboni , ma anche con alcuni testimoni di quel viaggio incredibile, come Sergio Blasi.
Sabato 16 ottobre, alle 19, a Palazzo Marchesale Massimo Zamboni, chitarrista e principale compositore dei CCCP e dei successivi CSI, presenterà il suo libro “La trionferà”, dialogando con il giornalista Francesco Costantini. Nel libro Zamboni racconta cosa è stato il comunismo nella sua regione, l’Emilia Romagna, attraverso la storia di Cavriago, paesino a due passi da Reggio. La presentazione dell’opera, alla quale si potrà partecipare su prenotazione (gratuitamente) e se in possesso di Green Pass, sarà arricchita da altre testimonianze preziose di chi ha vissuto quell’esperienza in prima persona.
Valentina Avantaggiato: «Nostra storia legata a quella dei CCCP»
«Abbiamo accolto con entusiasmo il progetto di un’artista nostro concittadino, Enea Polimeno, volto a celebrare i CCCP, a quasi 40 anni dalla nascita, con una rappresentazione grafica da donare alla comunità», ha dichiarato il sindaco di Melpignano Valentina vantaggiato, «abbiamo scelto di dedicare a quest’opera uno dei muri della Casa Comunale, per testimoniare quanto la storia politica e culturale di Melpignano sia legata a doppio filo alla storia dei CCCP, a questa esperienza straordinaria che ci ha permesso, grazie alla musica, di varcare un confine fisico e ideologico che nessuno, o quasi nessuno, poteva al tempo oltrepassare. Tanto di quell’esperienza è rimasto nella storia politica che in questa terra si è continuato a scrivere e negli esperimenti artistici confluiti in eventi anche di portata internazionale. Quella necessità di rompere gli schemi predefiniti, culturali, sociali e ambientali, per andare oltre: è questo lo spirito che, da allora, ha accompagnato l’evoluzione di Melpignano. Non non si tratta di nostalgia», conclude Valentina Avantaggiato, «si tratta di continuare a coltivare e tramandare la consapevolezza di questa bellezza».
Approfondimenti
Dopo 15 anni torna Santa Fumìa
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano….

Sono trascorsi più di 15 anni, da quando il rione specchiese di Santa Eufemia si è vestito a festa l’ultima volta per onorare la martire cristiana.
Nella serata di sabato 12 luglio ritorna La Festa di Santa Fumìa, evento organizzato, con il patrocinio del Comune, dall’associazione Santa Eufemia che ha ritenuto necessario ritornare alle radici della storia del luogo sacro simbolico con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e spirituale del territorio.
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano.
Come il culto della santa sia arrivato in Occidente e perché a Specchia, i libri di storia locale non lo riportano.
Nell’anno in corso del Giubileo, questo luogo sacro assume un significato storico, in quanto è poco distante dall’antica Via dei Pellegrini, l’itinerario che i fedeli dei secoli scorsi percorrevano per raggiungere il Santuario di S. Maria di Leuca, oppure in senso contrario, la città santa di Roma, eleggendo la chiesetta a luogo di riposo spirituale e fisico, come testimoniato dagli oggetti antichi ritrovati intorno.
Il programma della serata prevede, alle 19, la celebrazione della santa messa, presieduta da don Antonio Riva, parroco di Specchia. Alle 20, il “Kids Diy!” Creative workshop, a cura di Cicciopasticcio, laboratorio artistico-espressivo per i più piccoli.
Dalle bancarelle collocate nel parchetto della Chiesa di Santa Eufemia, sarà possibile acquistare dei manufatti artigianali e gustare dei prodotti tipici agroalimen-tari dallo stand gastronomico.
Approfondimenti
A Tricase “PROXIMA”: il cibo racconta il territorio
Domani, presso l’ex Mattatoio comunale di Tricase, oggi sede del Laboratorio di Comunità

Sabato 5 luglio, l’ex Mattatoio comunale di Tricase – oggi sede del Laboratorio di Comunità (in foto durante un precedente Open day) – apre le sue porte per ospitare “PROXIMA – Diffondiamo produzioni di prossimità”, un evento dedicato al cibo sano, locale e accessibile, organizzato nell’ambito del progetto europeo FOOD4HEALTH.
Promosso dal Laboratorio di Comunità di Tricase, in collaborazione con il Comune di Tricase e il CIHEAM Bari, PROXIMA non sarà un semplice open day, ma un’occasione concreta per riflettere – e assaporare – il legame profondo tra alimentazione, territorio, sostenibilità e comunità.
Il programma si apre alle 18:30 con un talk pubblico dedicato alle politiche del cibo, che vedrà la partecipazione di esperti, amministratori locali, rappresentanti di reti e associazioni del territorio. Un confronto aperto su salute, produzione etica, scelte alimentari consapevoli e promozione delle economie locali.
Dalle 19:00, spazio al gusto e alla scoperta:
– Mercato agricolo e artigianale con i produttori locali
– Mostra pomologica dedicata alla biodiversità
– Visite guidate ai laboratori del centro rigenerato
A seguire, dalle 20:00, si terranno laboratori tematici e show cooking, pensati per adulti e bambini, con momenti esperienziali e didattici.
La serata si concluderà alle 21:00 con le degustazioni a base di prodotti locali e a km zero, seguite dall’esibizione del cantautore P40, per chiudere in musica un evento che unisce cultura, cibo e partecipazione.
“Un momento di festa, ma anche di consapevolezza – spiegano gli organizzatori – per far conoscere un luogo rinato e un modello di sviluppo possibile, che parte dalle persone, dalle reti e dai territori”.
L’iniziativa è aperta a tutti: cittadini, famiglie, produttori, curiosi e appassionati di buon cibo. Un invito a scoprire, attraverso il gusto e il dialogo, le potenzialità di una comunità che crede nell’innovazione sociale e nella prossimità come valore.
📍 Info utili
🗓️ Sabato 5 luglio, dalle ore 18:30
📌 Laboratorio di Comunità – Ex Mattatoio, via Marina Serra 53, Tricase
🎟️ Ingresso libero
Approfondimenti
Nchiana scindi a Tuglie
Domenica gara podistica 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km. Si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas con il ricavato devoluto in beneficenza

Terza edizione della ’nchiana scindi, la gara podistica organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica podistica Tuglie, che vedrà oltre 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km.
Appuntamento domenica 6 luglio, a partire dalle 19,30.
Insieme alla gara competitiva si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas.
«L’intero ricavato di questa camminata sarà devoluto in beneficenza», dichiara il presidente dell’ asd podistica, Francesco Caputo, «crediamo che lo sport debba anche essere uno strumento di solidarietà e vicinanza concreta. La nostra associazione è anche amicizia, divertimento, armonia: questo è lo spirito che ci unisce e guida in tutte le manifestazioni che organizziamo, a cui partecipiamo con entusiasmo e dedizione».
Ritrovo per la partenza in piazza Garibaldi; il percorso di 9 km si snoderà tra le strade principali di Tuglie e comprenderà alcune arterie che collegano la collina di Montegrappa, particolarmente suggestive all’ora del tramonto per il panorama di cui si potrà godere.
«La nchiana scindi non è solo una gara, è anche la celebrazione della forza, della resilienza e dell’amore per lo sport», afferma Chiara Boellis, assessora allo sport di Tuglie, «ogni passo fatto sarà una testimonianza dell’impegno, della preparazione e della capacità di superare i propri limiti».
Al termine del percorso saranno premiati: il primo atleta giunto al traguardo maschile e femminile, i primi cinque atleti di tutte le categorie FIDAL previste M/F) per le categorie allievi, juniores e promesse: unico gruppo), gli atleti che raggiungeranno il traguardo nelle posizioni: 50ª, 100ª, 150ª, e così via, fino alla fine della classifica e le prime tre società con il maggior numero di arrivati, sia maschili che femminili.
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