Appuntamenti
Expo: il weekend della fiera di Miggiano
Tutte le informazioni utili sull’imperdibile appuntamento. Il sindaco Michele Sperti: “E’ l’edizione del rilancio”
Ha aperto i battenti la 23ma edizione di EXPO Miggiano.
Con le sue oltre 250 aziende espositrici e i suoi 42 mila metri quadrati, Expo Miggiano torna, con la XXIII edizione, a confermare la sua centralità nel tessuto produttivo ed economico del sud Salento.
Una maestosa realtà che riesce, ormai da anni, a proporsi come una delle più prestigiose vetrine celebrative della nostra terra e delle sue innumerevoli risorse.
Un evento unico che rinnova la costante attenzione che l’amministrazione riserva da sempre alle realtà imprenditoriali del territorio salentino e non solo.
«Una vicinanza che è espressione della forte responsabilità che come Istituzione avvertiamo e che non ci ha impedito di organizzarci neanche nei difficili e tristi tempi della pandemia», ha evidenziato il sindaco Michele Sperti secondo cui, «il segreto della riuscita della Fiera è la capacità di sintetizzare in un unico format tradizione, innovazione, turismo, cultura d’impresa, agricoltura, artigianato, food e divertimento».
L’inaugurazione avvenuta il 13 ottobre è stata anche l’occasione per consegnare l’ambito Premio Miggiano, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, quale tributo a personalità che si sono distinte per particolari meriti e che hanno così contribuito a dar lustro a tutta la cittadinanza di Miggiano.
Quest’anno il premio è stato assegnato a Vincenzo Donato Cosi, amministratore delegato di UniPlus, società per azioni leader in Italia nei servizi di Marketing e formazione e per le farmacie. Negli ultimi anni la società si è nuovamente evoluta aggiungendo alla formazione e ai servizi di marketing anche prodotti esclusivi, per la salute e il benessere, distribuiti nelle farmacie del gruppo.
Negli ultimi mesi il Gruppo guidato da Vincenzo Cosi ha lanciato GalileoLife un nuovo e ambizioso progetto che sta realizzando una catena di farmacie che ha come focus non più solo la cura del malessere ma l’opportunità di conservare il benessere delle persone.
La società è molto attiva nel sociale, con Save The Children per le adozioni a distanza, con l’Associazione Icio Onlus per la realizzazione dei pozzi in Africa, al momento ne ha realizzati 25 e con Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche rare per la quale ad oggi donati oltre 400.000 €. Inoltre, durante la fase più critica della pandemia, l’azienda è stata attiva con donazioni verso gli ospedali delle città maggiormente colpite dal Covid e col sostegno alla ricerca contro il coronavirus.

Nell’anno 2003 è stato tra i fondatori di un programma fedeltà, trasformatosi successivamente in una Società per Azioni, attualmente leader nel marketing. La sua intraprendenza e la sua determinazione gli hanno consentito di essere chiamato a presiedere il Consiglio di Amministrazione e ad assumere il ruolo di Direttore generale di UniClub, conosciuto dal grande pubblico attraverso le principali emittenti televisive Rai, Mediaset, Sky e La7. Attualmente il brand è presente in tutta Italia con più di 100 collaboratori e oltre 800 farmacie associate.
Sul palco dell’inaugurazione per il taglio del nastro, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, Il Prefetto Maria Rosa Trio, numerosi consiglieri regionali e un nutrito stuolo di sindaci in rappresentanza del sud Salento. Ovviamente ha fatto gli onori il sindaco della città di Miggiano Michele Sperti che ha introdotto «una quattro giorni ricca di appuntamenti, dalla tradizionale Sagra del Maiale ai grandi eventi musicali che renderanno quest’edizione di Expo strepitosa».
Come ogni anno fondamentale alla realizzazione della manifestazione è stato il contributo di Maria Antonietta Mancarella, assessore incaricato agli eventi fieristici, che ha annunciato la novità del «nuovo palco proprio nella zona dove si volge la Sagra dove si alterneranno i gruppi di pizzica».
Questi tutti gli appuntamenti con la musica: venerdì 14 ottobre dalle ore 23 calcheranno il palco di Expo Miggiano presso Largo Mercato i Tarantrio mentre sabato 15 ottobre, sempre alle 23,sarà la volta degli Havana Trio allietare i partecipanti alla Sagra del Maiale.
All’interno del “Quartiere del Gusto”, invece, si esibiranno: Lucio; A modo Nostro (venerdì 14 ottobre, ore 22);
I Trainieri con la loro pizzica (sabato 15, ore 22); l’Orchestra di fiati lirico sinfonica “M. Zippo” (domenica 16, alle ore 11); Nine Bit – Dance Hit ’70 ’80 ’90 (domenica 16, alle ore 22).
Previste anche attrazioni per i più piccoli che potranno trascorrere delle serate all’insegna del divertimento e della spensieratezza.
I numeri di EXPO 2000
La fiera è stata allestita su di una superficie di 40mila metri quadri, organizzata in più settori: artigianato, agricoltura, industria, energie rinnovabili, ambiente, efficienza energetica, edilizia e arredamento.
Le aree sono così suddivise: autorità ed associazioni, Largo Mercato coperto, Sagra del maiale, Luna park, Parco auto, Quartiere del gusto con palco eventi, Settore agricolo e termo camini, Settore commerciale, Struttura esterna, Struttura permanente, Struttura preallestita, Area parcheggio.
Gli spazi sono accessibili a tutti e l’ingresso rimane completamente gratuito.
Orari di apertura degli stand: venerdì 9,30-13 e 16,30–23; sabato 9,30-13 e 16,30–23; domenica 9,30-13 e 16,30–23
Il sindaco: «L’edizione del rilancio»
Il sindaco Michele Sperti annuncia la nuova edizione di EXPO Miggiano come «Un grande ritorno. Negli ultimi anni abbiamo fatto il possibile dovendo fare i conti con le restrizioni Covid. Nonostante la pandemia la Fiera si è tenuta ma nel rispetto dei protocolli quindi molto ridimensionata. Quest’anno torniamo agli antichi fasti anzi con maggior rigore, maggiore entusiasmo, qualche novità. Torniamo in sella contenti e felici di dare lungo corso a questa nostra felice esperienza».

Il sindaco di Miggiano Michele Sperti
Miggiano per quattro giorni ospiterà «la ricchezza di un territorio che non manca nonostante tutto di offrire il suo contributo allo sviluppo. Spazio dunque agli artigiani, agli agricoltori, al mondo legato all’industria, alle energie rinnovabili». Nei settori dell’ambiente, dell’efficienza energetica, dell’edilizia e, ovviamente dell’arredamento, «si potrà respirare il cuore pulsante produttivo ed economico di questa terra sintetizzati nel grande evento che è la Fiera di Miggiano».
Evento di punta è stato quello dell’inaugurazione: «Alla ripresa dopo l’estate, si sono ritrovati a Miggiano le autorità civili, militari, religiose. È ormai diventato un appuntamento tradizionale per fare il punto sulla situazione dell’intero territorio. Quest’anno al taglio del nastro son mancati i parlamentari perché nello stesso giorno sono state convocate le Camere. I neoeletti ci saranno, però, nei giorni successivi, hanno garantito la loro presenza perché sono contenti di venire a trovarci, incontrare gli espositori ed offrire loro il sostegno necessario. Presenti, invece, gli esponenti della Regione e della Provincia e i tanti sindaci in rappresentanza dei loro Comuni che hanno voluto manifestare la loro vicinanza a tutti i commercianti e gli imprenditori presenti in fiera provenienti da ogni parte del Salento. Un forte momento sociale l’assegnazione del Premio Miggiano, quest’anno alla XXIII edizione, nel corso del quale l’amministrazione tributa ad un suo concittadino che si è distinto che ha reso onore alla città di Miggiano. Come nel caso di Vincenzo Cosi A.D. di UniClub a cui abbiamo appena conferito il premio».
Alessano
In Marcia per la Pace, sulla via di don Tonino Bello
In programma domani con partenza alle 9,30. Seguirà un percorso simbolico: dalla casa natale dell’indimenticato “Vescovo col Grembiule”, fino alla sua tomba. Alla manifestazione promossa dalla CISL di Lecce in collaborazione con il Comune di Alessano, la Fondazione Don Tonino Bello prenderanno parte anche gli studenti di scuola media e delle superiori del territorio
Nell’ambito della “Maratona per la Pace“, iniziativa di mobilitazione nazionale, in programma una manifestazione ad Alessano, paese natale di Don Tonino Bello, indimenticato vescovo e profeta di pace.
L’evento, promosso dalla CISL di Lecce in collaborazione con il Comune di Alessano, la Fondazione Don Tonino Bello e le istituzioni scolastiche del territorio, è in programma per domani, mercoledì 6 novembre e intende lanciare un chiaro messaggio di rifiuto ad ogni forma di conflitto e violazione dei diritti umani.
Alle 9,30 prenderà il via la Marcia per la Pace che seguirà un percorso simbolico: dalla casa natale di don Tonino fino alla sua tomba.
Un cammino che vuole onorare la memoria e l’eredità spirituale del Vescovo, grande testimone dei princìpi di fratellanza tra i popoli e rispetto della dignità umana.
Il tutto con la partecipazione attiva degli studenti di scuola media e delle superiori del territorio, coinvolti in prima persona in un momento di riflessione e impegno civico.
Il programma prevede: alle 9,30 l’avvio della marcia dalla casa natale di don Tonino Bello; alle 10,30 i saluti istituzionali del sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo, dei dirigenti scolastici Salvatora Accogli (Istituto comprensivo di Alessano), Anna Lena Manca (I.I.S.S. Don Tonino Bello – Liceo Artistico Nino Della Notte di Tricase –Alessano – Poggiardo) e Chiara Vantaggiato (I.I.S.S. G. Salvemini di Alessano).
Alle 11,20, introduzione all’evento a cura di Ada Chirizzi, Segretario Generale CISL Lecce e Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello.
Alle 11,30 il momento clou dell’iniziativa con la toccante testimonianza di don Salvatore Leopizzi di Pax Christi, che condividerà il suo percorso e la sua esperienza al fianco di don Tonino Bello, il pastore scomodo che marciò contro la guerra (marcia pacifista su Sarajevo 1992 – foto in fondo alla pagina), offrendo una preziosa lezione di impegno per la pace.
L’evento si pone come un momento fondamentale per costruire la pace “stando in piedi“, come ricordava Don Tonino Bello: «Occorre, forse, una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un “dato”, ma una conquista. Non un bene di consumo, ma il “prodotto” di un impegno. Non un nastro di partenza, ma una situazione di arrivo».
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Appuntamenti
Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza a Casarano
Reading poetico con la partecipazione straordinaria di Nabil Bey Salameh, voce dei Radiodervish. Sabato 8 novembrem alle 19, 30, nella Galleria Percorsi d’Arte
La poesia come atto di resistenza.
La forza delle parole come tentativo di salvezza.
È da questa convinzione che nasce l’incontro dedicato al libro “Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza”, che si terrà sabato 8 novembre, alle ore 19,30, presso la Galleria Percorsi d’Arte di Casarano.
Un reading poetico con la partecipazione straordinaria di Nabil Bey Salameh (foto in evidenza in alto), voce dei Radiodervish, che dialogherà con il giornalista Antonio Portolano (founder e direttore responsabile di UnoGenio e collaboratore del Nuovo Quotidiano di Puglia).
Marilena Cataldini, Davide Bruno e Loredana Manco si alterneranno nella lettura dei testi, in un intreccio di voci, suoni e silenzi che darà corpo a un racconto corale: quello dei poeti di Gaza.
Le trentadue poesie raccolte nel volume sono state scritte in gran parte dopo il 7 ottobre 2023, nel cuore della tragedia palestinese, in condizioni di estrema precarietà: poco prima di essere uccisi dai bombardamenti, come ultima preghiera o testamento poetico (Abu Nada, Alareer); mentre si fugge dalla propria casa (al-Ghazali); o da una tenda, in un campo profughi dove si muore di freddo e di bombe (Elqedra).
Come scrive lo storico israeliano Ilan Pappé nella prefazione: «Scrivere poesia durante un genocidio dimostra ancora una volta il ruolo cruciale che la poesia svolge nella resistenza e nella resilienza palestinesi. La consapevolezza con cui questi giovani poeti affrontano la possibilità di morire ogni ora eguaglia la loro umanità, che rimane intatta anche se circondati da una carneficina e da una distruzione di inimmaginabile portata».
E ancora: «Queste poesie sono a volte dirette, altre volte metaforiche, estremamente concise o leggermente tortuose, ma è impossibile non cogliere il grido di protesta per la vita e la rassegnazione alla morte, inscritte in una cartografia disastrosa che Israele ha tracciato sul terreno».
Nabil Bey Salameh, traduttore e curatore dell’antologia, afferma: «Questa raccolta non è solo un lamento. È un invito a vedere, a sentire, a vivere. Le poesie portano con sé il suono delle strade di Gaza, il fruscio delle foglie che resistono al vento, il pianto dei bambini e il canto degli ulivi. Sono una testimonianza di vita, un atto di amore verso una terra che non smette di sognare la libertà. In un mondo che spesso preferisce voltare lo sguardo, queste poesie si ergono come fari, illuminando ciò che rimane nascosto».
Un incontro di parole, memoria e testimonianza per dare voce ai giovani poeti di Gaza, i cui versi risuonano come un grido collettivo contro il silenzio e l’indifferenza del mondo. Attraverso la lettura e la riflessione, Il loro grido è la mia voce diventa un invito a riconoscere la parola come resistenza e la poesia come ultimo spazio di libertà e verità.
In un tempo in cui la civiltà sembra aver smarrito la propria umanità, la voce dei poeti palestinesi ci costringe a guardare, ad ascoltare, a non distogliere lo sguardo.
Tra macerie, paura, evacuazioni e morte, i poeti scrivono per denunciare, ricordare, rivendicare o semplicemente per restare vivi.
Un luogo di cultura, qual è la Galleria Percorsi d’Arte nel sud del Salento, non può restare indifferente: qui l’arte diventa una forma di resistenza, fragile ma essenziale.
Ingresso su prenotazione e contributo, fino ad esaurimento posti.
Info: 328/3679819
NABIL BEY SALAMEH
Cantautore, etnomusicologo, scrittore e giornalista, Nabil Bey Salameh nasce a Tripoli, in Libano, da genitori palestinesi originari di Jaffa, costretti all’esilio durante la Nakba del 1948. Porta dentro di sé la memoria di quello sradicamento, trasformandola in visione, in canto, in ponte tra mondi.
Si trasferisce in Italia negli anni Ottanta per completare gli studi in ingegneria, ma sarà la musica a guidare il suo destino. Negli stessi anni fonda Al Darawish, una delle prime esperienze di world music in Italia, dando voce a una nuova sensibilità mediterranea capace di connettere Oriente e Occidente attraverso il linguaggio poetico e sonoro.
Nel 1997 fonda i Radiodervish, divenendo una delle figure più riconosciute della world music italiana e internazionale. Con il gruppo pubblica quindici album e si esibisce in teatri e festival di tutta Europa con un repertorio sospeso tra spiritualità, impegno e narrazione poetica.
Dal 1998 al 2007 è corrispondente in Italia per l’emittente televisiva internazionale Al Jazeera, raccontando le vicende del Mediterraneo con lo sguardo di chi conosce l’esilio ma anche il dialogo tra culture.
Attualmente insegna Etnomusicologia presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, dove forma nuove generazioni di musicisti e ricercatori nel campo delle musiche popolari e delle culture del Sud Globale.
La sua ricerca artistica abbraccia musica, teatro, poesia e letteratura. Ha collaborato con artisti del calibro di Franco Battiato, Massimo Zamboni, Noa, Nicola Piovani, Antonella Ruggiero, Paola Turci, Jovanotti, Stewart Copeland, Giuseppe Battiston, Carlo Lucarelli, l’Orchestra Araba di Nazareth e molti altri.
Nel 2016 pubblica per Jouvence la traduzione poetica di Le mie poesie più belle del celebre poeta siriano Nizar Qabbani. Nel 2019 inaugura per Kurumuny Editore la collana Camminamenti con il saggio Al Maqam – La storia di Naìma (O del corpo che si rivela), affiancato dalle poesie della scrittrice libanese Joumana Haddad.
Nel 2025 cura e traduce l’antologia Il loro grido è la mia voce – Poesie da Gaza, una raccolta di testi scritti da giovani poeti palestinesi sotto assedio, restituendo umanità, speranza e verità attraverso la parola poetica.
È ideatore e direttore artistico del FalastinFest, festival di cultura palestinese che ogni anno, in Puglia, crea un ponte di memoria e resistenza poetica tra Palestina e Mediterraneo.
Instancabile narratore di confini e incontri, Nabil Bey continua a interrogare il presente attraverso l’arte, la parola e la musica, dando voce ai Mediterranei sommersi e alle storie silenziate della sua Palestina.
MARILENA CATALDINI
Avvocata e redattrice di riviste di letteratura e pensiero sociale (Spazi-di-versi, Progetto Umanistico, Tempo di marea, L’incantare, A Levante). Ha partecipato a mostre di poesia visiva e mail art.
Coautrice dei testi Diario e D’intorni (Informadonna, 2001) e Verso Sud – Salento d’acqua e di terra rossa (Anima Mundi, 2008). Autrice dei libri di poesia Il Forte Bionda (Spagine Ed., 2020) e Armida Mondoni, ovvero la Viola e altre scritture (Macabor, 2024).
Nel 2023 ha vinto il Premio per poesia inedita “Bologna in Lettere”. I suoi testi appaiono in numerose antologie e riviste letterarie, tra cui Chiamata contro le armi (2022) e Poeti e coscienze per Gaza (2025).
DAVIDE BRUNO
Diciassettenne studente del Liceo Classico “Montalcini” di Casarano, è appassionato di discipline umanistiche, in particolare di letteratura.Ha ottenuto brillanti risultati a livello nazionale nei campionati di italiano e di greco antico. Amante del teatro, negli ultimi sei anni ha partecipato come attore a numerosi spettacoli, portando in scena la parola con sensibilità e passione.
LOREDANA MANCO
Architetta e libera professionista, visionaria e resiliente, con una profonda vocazione civica.
Fondatrice di Placemaking Casarano, integra progettazione tecnica, intelligenza emotiva e metodi maieutici per modellare spazi come manifesti viventi di pluralismo, cura e decompressione.
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Appuntamenti
A Melpignano Alan Lomax. Un americano nella Valle dei Trulli
Il suono delle radici: domani al Palazzo Marchesale il musicista del Canzoniere Grecanico Salentino, Massimiliano Morabito, presenterà il suo nuovo libro
Un viaggio tra memoria, musica e futuro.
Un appuntamento che intreccia la forza della ricerca con la delicatezza del ricordo.
Domani, alle ore 18, Melpignano accoglierà una serata di intensa emozione, quando Massimiliano Morabito presenterà il suo libro “Alan Lomax. Un americano nella Valle dei Trulli” (CGS Edizioni).
Nel Palazzo Marchesale, dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato, il musicista del Canzoniere Grecanico Salentino dialogherà con il prof. Eugenio Imbriani, antropologo e docente dell’Università del Salento e Mauro Durante, suo compagno di viaggi sonori, leader del Canzoniere Grecanico Salentino e direttore della CGS Edizioni.
Modererà Sara Colonna di Italea Puglia.
Il libro ripercorre l’avventura straordinaria del 1954, quando l’etnomusicologo americano Alan Lomax attraversò la Puglia con un registratore e una macchina fotografica, catturando suoni, volti e storie che raccontavano la verità di un popolo.
Morabito ricompone quel viaggio come un mosaico di voci e di gesti, restituendo la vibrazione di una memoria sonora che appartiene a tutti.
In quelle registrazioni, nei canti della Valle d’Itria e nei volti di Locorotondo, si riflette l’anima di un’Italia rurale e autentica, capace ancora oggi di commuovere, di farsi specchio e radice.
L’incontro diventa così un viaggio di restituzione, un abbraccio tra musica, ricerca e memoria collettiva, un dialogo che unisce passato e futuro attraverso la forza della tradizione popolare.
La presentazione del libro di Massimiliano Morabito è il primo degli eventi di un ricco programma che prenderà vita nei prossimi mesi all’interno del Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre nel Palazzo Marchesale.
Un progetto visionario che nasce dal desiderio dell’amministrazione comunale di Melpignano di dare voce al patrimonio materiale e immateriale del territorio, trasformando archivi e memorie in spazi di incontro e conoscenza.
inanziato dal PNRR M1C3 – Investimento 2.1 – Attrattività dei Borghi Linea B, che ha permesso l’acquisizione e la catalogazione del prezioso Archivio Luigi Chiriatti, risultato di oltre cinquant’anni di ricerca sul campo, un patrimonio di oltre 4 terabyte di materiali tra registrazioni, interviste, fotografie e documentazione etnografica è diventato un archivio vivo e patrimonio pubblico sul portale centrodocumentazionemelpignano.it
Grazie a un intervento specialistico di Emanuela Candido di IMAGO Cooperativa Sociale di Lecce, che ha definito un modello di classificazione coerente con la logica originaria di Chiriatti e la successiva catalogazione digitale tramite la piattaforma Archiui, sono accessibili otto macroaree tematiche: Canti di lavoro, d’Amore e Rituali; Cantori della tradizione locale; Favole salentine e altri racconti; Manifestazioni rituali e tradizioni popolari; Musica popolare, studi e ricerche; Raccolta di materiale multimediale vario; Storia orale del movimento contadino e operaio del Salento; Tarantismo: culto e manifestazioni rituali.
Non solo un archivio, il centro è un luogo che si attraversa. Grazie a un progetto finanziato dalla Regione Puglia ospita, infatti, due installazioni immersive realizzate da Massimiliano Siccardi artista di fama internazionale, già autore di celebri opere multimediali dedicate a grandi maestri come Van Gogh e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, che attraverso tecnologie digitali, proiezioni, intelligenza artificiale e ambienti sonori hanno trasformato documenti, immagini e spazi storici in esperienze emozionanti.
Una dedicata all’Archivio Luigi Chiriatti, e una site-specific ambientata nelle antiche prigioni di Melpignano, che ridona voce alle scritte dei detenuti, trasformando un luogo di dolore in uno spazio di riflessione e memoria condivisa.
Il Centro diventa così un luogo in cui passato e presente si intrecciano, un laboratorio di cultura, arte e partecipazione che guarda al futuro.
Come afferma la sindaca Valentina Avantaggiato «un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro».
In questa armonia di suoni, luci e visioni, Melpignano si conferma laboratorio di memoria e rinascita, dove le radici si fanno musica, e la musica diventa il linguaggio più puro della memoria collettiva.
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