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Torna “Lu Porcu Meu” a Muro Leccese

Musica, sapori e fiera per l’appuntamento che si snoderà in questo fine settimana

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Giunge la 37° edizione de Lu Porcu Meu, una delle più importanti feste autunnali del Salento.


Organizzata dall’associazione Pastorella, con la direzione artistica di Dilinò, accoglierà un ricco programma di eventi con tanta musica dal vivo, numerosi artisti ospiti e la tradizionale “Cuccagna”.


Sabato 15 e domenica 16 ottobre l’Area Mercatale di Muro Leccese accoglierà come sempre migliaia di appassionati. Il terzo weekend di ottobre sarà come sempre dunque dedicato al buon mangiare con la gustosissima festa a una delle carni più succulente, saporite ed amata da sempre: il maiale che oggi, come ieri, è il re della festa, protagonista indiscusso di una due giorni, in cui si incontrano i sapori della gastronomia autunnale, il divertimento, la tradizione e la buona musica con un ricco programma e tanti ospiti provenienti da tutta Italia e dall’estero.


Un cast artistico di primo livello, infatti, animerà le due serate con un programma dal sapore internazionale capace di attirare un pubblico variegato ed eterogeneo grazie a tanti artisti e generi musicali coinvolti.


Si partirà sabato 15 ottobre, alle ore 19, con l’apertura degli stand gastronomici. Ad accendere il main stage dell’Area Mercatale sarà Forjay, un artista poliedrico che fonde pop e sonorità elettroniche con contaminazioni spoken-rap. Un suono fresco e potente che veicola testi e tematiche sociali di grande rilievo attraverso un live estremamente dinamico, per uno spettacolo unico nel suo genere. Con il suo Resilienza Tour, supportato da Fratres, accompagnato dalla band, l’artista ama mescolare una scrittura poetica, vicina ai cantautori indie pop ad un ritmo più frizzante a metà tra pop e rap. Un poeta moderno che abbraccia sonorità hip hop e che scalderà la piazza prima degli headliners della manifestazione.

A seguire, infatti, l’atteso live dei Crifiu con il loro concerto-evento per i 10 anni di Rock & Raï. Per l’occasione la band coinvolgerà sul palco ospiti eccezionali: Francesco “Fry” Moneti dei Modena City Ramblers (poliedrico polistrumentista di una delle band più seguite e amate in tutta Italia attualmente impegnato in un tour mondiale tra Italia, Europa e Sudafrica) e Cesko, frontman e voce degli Après La Classe (l’energica e coinvolgente band salentina dall’inconfondibile patchanka che proprio quest’anno ha presentato il suo ultimo album “Santa Marilena”). I Crifiu con il loro spettacolo inedito presenteranno live il nuovo singolo e videoclip “Dj Dj” oltre alle loro hit come “Rock & Raï”, “Al di là delle nuvole”, “Un’estate così”, “Mondo Dentro”. Con il loro Rock & Raï 10Anniversary Tour stanno girando tutta l’Italia in un lungo tour che ora approda a casa, a Muro Leccese, con un concerto unico.


L’originale identità sonora che mescola pop, dance, urban, elettronica, world music internazionale, sapori mediterranei e suoni contemporanei e il potente impatto scenico ed emotivo nei loro concerti dal vivo fa dei Crifiu una delle band più interessanti che la Puglia sta esportando in tutta Italia e all’estero, in grado di raccogliere un pubblico sempre più numeroso che riempie le piazze dei loro live.

After party affidato all’artista spagnolo Franiko Calavera con il suo Dj Set di Cumbia Latin Worldbeatz Rap. Membro dell’Istituto Italiano di Cumbia (progetto e vero e proprio movimento ispirato alla musica, danza e canto colombiani) è uno dei maggiori conoscitori del genere. Dj e percussionista farà ballare con il suo set l’intera Area mercatale fino a notte fonda trasformandola in un dancefloor cumbiero.


Si proseguirà domenica 16: alle ore 8 la Fiera Mercato per le vie del paese messapico. Alle 17, come da antica tradizione, appuntamento imperdibile con la storica Cuccagna “Porcu Meu”, un gioco e un rito che si ripete nel tempo e che richiama migliaia di persone ai piedi della Cuccagna dove diverse squadre di partecipanti gareggiano tra gli applausi del numeroso pubblico. Alle 19 apertura degli stand gastronomici.

La serata musicale ospiterà il coinvolgente concerto dei Salento Son, collettivo di musicisti che propone un live di musica cubana e caraibica che spazia dalle influenze jamaicane a quelle salentine. Uno sguardo ai ritmi sudamericani abilmente interpretati da una band che unisce gli strumenti tipici della musica cubana alla sezione ottoni, in grado trascinare le piazze in una danza espressiva e carica di energia.


A seguire il concerto di Antonio Amato Ensamble, voce de La Notte della Taranta, con il suo travolgente live di musica popolare salentina e world music. Leader di un ensemble di musicisti capaci di valorizzare la musica della tradizione salentina e farla incontrare con altre latitudini, Antonio Amato è uno dei cantanti-interpreti più rappresentativi del Salento. È uno dei volti più noti e portavoce di uno dei gruppi più prolifici del panorama tradizionale pugliese. I componenti della band, oltre alla loro matrice popolare, sono forti di provenienze musicali singolarmente disparate, che spaziano dai repertori classico e contemporaneo, rock, antico, jazz, dance e etnico. Il sound che ne deriva attualizza il repertorio originale mantenendo vivo il richiamo alla musica delle origini.

Chiudono la manifestazione i DDiMuro con il loro Punk Murocentrico per un after show unico, tra goliardia, tradizione e divertimento. Una sorpresa live che stupirà il pubblico.


Un festival dal respiro internazionale che accompagnerà il numeroso pubblico mentre tra i vari stand allestiti nell’Area Mercatale sono tante le bontà che si potranno gustare, l’immancabile bollito, la carne alla griglia e altre prelibatezze a base di carne e diverse specialità tipiche.


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Tricase: all’Aurora Art Space arriva Popoff

Sabato 21 settembre Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro. Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi

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Un appuntamento pieno di sorprese, musica e parole quello in programma all’Aurora Art Space di Tricase.

Nel corso della serata Graziano Gala presenterà il suo nuovo libro Popoff.

Nel corso della serata letture di Pasquale Santoro e musiche di Luigi Nicolardi. Modererà Lucia D’Aversa.

IL LIBRO

È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto strambo e un po’ smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto prima e che sembra essersi materializzato dal nulla. Con il viso protetto da una sciarpa, e imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda per Cimino: «Mi scusi, signore, ha visto per caso mio padre?».

In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori mai sopiti sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione.

Senza un nome e senza una casa, il bambino – ribattezzato Popoff – sa che i genitori sono lì da qualche parte e con l’aiuto dei pochi disposti a dargli una mano è determinato a trovarli.

Con la stessa commistione di comico e tragico, realismo e fiaba, lingua letteraria e dialetto che ha fatto di Sangue di Giuda uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni, Graziano Gala racconta con incredibile delicatezza la storia del piccolo Popoff, che in un paesaggio umano vecchio di secoli si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata nel cuore della notte dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana.

Senza mai stancarsi di ripetere la stessa, disperata domanda: «Ha visto per caso mio padre?».

«L’HO ASPETTATO TANTO»

«Io Popoff l’ho aspettato tanto e ho sperato non arrivasse mai», ha postato l’autore, «e quando l’ho visto sono scappato ad altissime gambe: nelle stanze piene di gente, in tutti i posti pieni di rumore, in tutte le strade affollate che più solo dentro è impossibile essere. Lui però mi ha seguito ovunque e ha aspettato sempre, ché quello che voleva poteva valere una vita e che il tempo necessario importava niente.

Mi ha stretto la mano, mi ha portato a bussare ad ogni porta del paese, coi capelli zuppi di lana, col vestito come viene, coi giubbotti così tanti da poterci fare casa a cercare una sola, tremendissima cosa: nostro papà.

Con Cimino che ha il vento in testa, con le lettere di Ilda Farsi, con la rabbia di Poliure Tano e con tutto lo sciroppo e con tutta quella broda che solo a pensarla ci affoghi. Con la Liuc-ce a intermittenza, che a vederla non puoi non innamorarti. Col nome che non teniamo, e che abbiamo sperato ovunque, che vai a spiegarlo, che cerchi tuo padre, se neppure sanno come ti chiami.

Popoff l’ho aspettato tanto tempo e ora sono tanto felice sia arrivato, ché bimbo e sporco mi ha insegnato una cosa importante: c’è solo un modo di dimenticare le cose – affrontarle».

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Leuca: «Ogni albero ha un’anima, noi la teniamo in vita»

Nelle ottocentesche scuderie di Villa La Meridiana, uno dei simboli della nota marina, la mostra collettiva degli artisti Carlo Nicoletti, Amato Apruzzese e Fabrizio Mastrogiovanni

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Ogni albero ha un’anima, noi la teniamo in vita: è il tema della collettiva dei maestri del legno d’ulivo (in corso di svolgimento fino al 30 settembre orario di apertura dalle 9 alle 17) degli artisti Carlo Nicoletti, Amato Apruzzese e Fabrizio Mastrogiovanni.

Carlo Nicoletti nasce a Casarano e dopo gli studi presso l’Istituto Statale d’ Arte di Parabita e aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Lecce nel 1999 apre il suo laboratorio seguendo le orme del padre “Mesciu Pippi” maestro ebanista fin dagli anni ’50. Produce quadri e pannelli a intarsio con soggetti classici salentini e realizza opere anche moderne e contemporanee.

Fabrizio Mastrogiovanni ha a cuore il suo territorio, tende a valorizzare la tutela ambientale coinvolgendo artigiani e imprenditori che credono nel recupero del legno d’ ulivo.  Con il suo progetto “Ulivi Monumentali del Salento” ha voluto valorizzare il legno d’ulivo dissociato realizzando gioielli e complementi d’arredo che raccontano lo stato d’animo e rappresentano il frutto dell’immaginazione.

Amato Apruzzese, con la sua esperienza trentennale, è orgoglioso di portare le sue opere in tutto il mondo. Ogni sua creazione è esclusiva in quanto ognuna di esse è lavorata tenendo conto delle singolari forme del legno e delle reali possibilità che portano a realizzare un lavoro unico.

Progettata dall’ingegnere Giuseppe Ruggeri nel 1874, Villa La Meridiana, infine, si affaccia sul lungomare di Santa Maria di Leuca e festeggia quest’anno i 150 anni dalla sua costruzione. È una raffinata dimora di charme ottocentesca dall’inconfondibile facciata a strisce giallo ocra e rosso pompeiano. Location ideale, luogo incantevole, ricco di storia e di memorie che riscaldano il cuore.

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Reveal: a Ruffano un percorso artistico narrante sulle disparità di genere

Con il progetto “Mettiamoci in Agenda”, un’installazione di Pamela Maglie per stimolare una riflessione sul Goal 5 dell’Agenda 2030 (partendo dal fenomeno social dei “gender reveal party”) ed un’ospite speciale: la poetessa Alessandra Carnaroli

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I “Goal” dell’Agenda 2030 che diventano realtà anche nei piccoli centri: continua a Ruffano il percorso di “Mettiamoci in Agenda”. Un progetto dell’associazione Made in Soap aps, finanziato dalla Regione Pubblica nell’ambito dell’avviso “Puglia Capitale Sociale 3.0”, che lavora all’attuazione degli obiettivi del documento internazionale per lo sviluppo sostenibile.

Il mese di settembre sarà dedicato all’Obiettivo 5, che si propone di eliminare ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti di tutte le donne e punta alla parità di genere nei diritti e nell’accesso alle risorse economiche, naturali e tecnologiche, nonché alla piena ed efficace partecipazione delle donne a tutti i livelli decisionali politici ed economici.

Per sensibilizzare su questi temi, il progetto “Mettiamoci in Agenda” ha dato vita ad una mostra a cura di Pamela Maglie, artista di Ruffano nota per la sua abilità nella lavorazione della cartapesta e della ceramica, nonché per essere curatrice di eventi e corsi didattici creativi che contribuiscono alla promozione ed alla valorizzazione del territorio salentino.

Pamela Maglie durante l’allestimento

L’installazione si intitola “Reveal”, in inglese svelare, rivelare. Si tratta di un percorso finalizzato a stimolare nei visitatori e nelle visitatrici una riflessione sulla disparità di genere, partendo proprio dall’attualissimo fenomeno social che dà il nome alla mostra: quello dei gender reveal party. Feste diventate tappa obbligatoria delle gravidanze di tantissime famiglie di tutto il mondo (diffusissime anche alle nostre latitudini), per svelare a parenti ed amici (social ed in carne e ossa) il sesso del nascituro o della nascitura. 

“Reveal” accompagnerà gli utenti e le utenti attraverso un percorso immersivo, per poi farli giungere dinanzi ad un catalogo artistico, realizzato dall’artista Pamela Maglie, contenente una serie di “regali” che la società italiana riserva alle donne in diversi momenti della loro vita, “scartando” i quali si rivelano pregiudizi, discriminazioni, violenze. 

L’idea che ha supportato la nascita di “Reveal” giunge anche da alcuni preoccupanti dati, recentemente pubblicati. La quinta edizione dello Europe Sustainable Development Report 2023/24, pubblicato dalle Nazioni Unite, ha purtroppo rivelato che nessuno dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 è sulla buona strada per essere raggiunto.

E tali criticità sono ancora più evidenti per il Goal 5, in ogni parte del mondo. Il Rapporto, per quanto riguarda nello specifico l’Italia, segnala “moderati miglioramenti” rispetto all’obiettivo, che sono però inferiori allo score medio nazionale e, soprattutto, insufficienti a garantire il raggiungimento del target entro il 2030. 

Per questo la mostra “Reveal”, che rappresenta una parte integrante del progetto “Mettiamoci in Agenda”, è un passaggio determinante per dare un input a livello locale a quel processo che deve guidare il cambiamento in Italia, rendendo tutte e tutti consapevoli sul tema.

Alessandra Carnaroli a Ruffano

Alessandra Carnaroli

Per dare ancora più rilievo ai temi proposti, l’esposizione di “Reveal”, che durerà una settimana da sabato 21 settembre, si chiuderà con un’ospite speciale. Per il progetto “Mettiamoci in Agenda” sarà a Ruffano, venerdì 27 settembre alle ore 19:30, la scrittrice e poetessa Alessandra Carnaroli, con il suo libro “La Furia”.

Alessandra Carnaroli, definita autrice dal taglio neo-sperimentale, ha pubblicato diversi lavori incentrati sulla situazione femminile ed orientati a mettere in risalto la disparità di genere nel nostro Paese e nel mondo.

Conosciuta per le sue pubblicazioni, l’autrice è anche molto seguita sui social dove, quotidianamente, è in grado di stimolare riflessioni su tematiche d’attualità con le sue pungenti ed originali pubblicazioni in versi.

L’inaugurazione di Reveal

“Reveal” sarà inaugurata sabato 21 settembre alle ore 18 presso la Pinacoteca comunale di Ruffano, in piazza Libertà, con la partecipazione di: Angela Rita Bruno, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Ruffano; Paola Medici, formatrice del Gruppo Umana Solidarietà; Pamela Maglie, curatrice del percorso artistico; Roberto Molentino, progettista di “Mettiamoci in Agenda”.

L’ingresso alla mostra sarà gratuito. Sarà possibile visitare la mostra da sabato 21 a venerdì 27 settembre dalle ore 18 alle ore 22.

Le dichiarazioni

Nel nostro Paese, le politiche e i programmi per l’empowerment di genere si scontrano con una ancora diffusa cultura patriarcale che rallenta il cammino verso il pieno riconoscimento dei diritti”, ha affermato il presidente di Made in Soap, Marco Nicolì. “Ma il superamento dell’eteronormatività e del binarismo di genere è un pezzo irrinunciabile della rivoluzione culturale necessaria per garantire a tutte le persone il pieno godimento dei diritti, con particolare riferimento a quelli delle donne. Per questo abbiamo deciso di dedicare un importante passaggio delle attività di “Mettiamoci in Agenda” proprio al Goal 5”.

Il progetto “Mettiamoci in Agenda”

Libertà, diritti umani, sviluppo sostenibile, sono questi i punti cardine del progetto presentato per la prima volta al pubblico lo scorso febbraio e nato da un chiaro gioco di parole: un invito ad impegnarsi e mettersi in gioco per raggiungere gli obiettivi (i cosiddetti Goal appunto) del documento internazionale che fissa il 2030 come anno per la loro piena attuazione. 

“Mettiamoci in Agenda” ha già messo in atto una serie di attività che hanno permesso di sviluppare una rete di volontariato attivo, efficace, competente e fondato sulle “cinque P” dell’Agenda 2030 (Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta), sfociando anche nella partecipazione ad eventi pubblici, ultimi dei quali quest’estate l’evento conclusivo del percorso sulla cittadinanza attiva promosso dal Nodo Galattica di Ruffano (e conclusosi con la Giornata dell’Arte del Comune di Ruffano) e “Maru”, la festa del peperoncino, che ha promosso una serie di azioni sulla sostenibilità.

Partner di Made in Soap in questa esperienza sono: il Comune di Ruffano, l’Istituto Comprensivo Statale di Ruffano, Pari Associazione Culturale ed il Centro Antiviolenza Il Melograno.

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