Attualità
Carabinieri: Pasquetta, sequestrate patenti, droga e armi
Complessivamente l’attività ha permesso di raggiungere i seguenti risultati: denunciati in stati di libertà 17 soggetti; elevate 115 contravvenzioni al Codice della strada
Durante i festeggiamenti, della Pasquetta, i Carabinieri della Compagnia di Gallipoli sono stati impegnati, su tutto il territorio di loro competenza, in intensi controlli finalizzati al controllo sulla circolazione stradale, al fine di prevenire le “stragi del rientro”, dopo i festeggiamenti sui locali del litorale jonico, dovute all’abuso di alcool e droghe alla guida. Complessivamente l’attività ha permesso di raggiungere i seguenti risultati: denunciati in stati di libertà n. 17 soggetti; elevate n. 115 contravvenzioni al Codice della strada; ritirate complessivamente n. 9 patenti per guida in stato di ebbrezza; sottoposti a sequestro n. 5 veicoli; segnalati all’Autorità prefettizia, quali assuntori di sostanze stupefacenti, n. 11 giovani; denunciati in stato di libertà 17 turisti; sottoposti a sequestro una roncola e due coni di bottiglia. Nello specifico: a Gallipoli durante i festeggiamenti della Pasquetta, nonostante le condizioni meteo avverse, il litorale jonico è stato meta di migliaia di giovani provenienti da tutta la Regione e da quelle limitrofe, Campania e Calabria. I controlli permettevano di ritirare per guida in stato di ebbrezza, n. 9 patenti di guida, tutti i conducenti venivano denunciati in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza. Tra questi troviamo giovani turisti provenienti dalla Provincia di Salerno, Brindisi e Taranto, che venivano fermati e sottoposti a controllo mentre, dopo i festeggiamenti, stavano tornando presso le proprie abitazioni. L’età dei giovani denunciati va dai 23 e i 36 anni, tutti con un tasso alcolemico tra 0,79 G/L al 2,07 G/L, picco della giornata, di una ragazza di Manduria. Altro risultato significativo, quello raggiunto da un giovane di Mesagne, trovato positivo con un tasso pari a 1,88 G/L. Tali risultati sono stati ottenuti su un totale di 299 persone complessivamente sottoposte a controllo, grazie all’utilizzo di apparati etilometrici impiegati all’interno di frequenti posti di controllo volanti, strategicamente dislocati ed organizzati su tutto il territorio. Da sottolineare che grazie all’utilizzo di un apparecchio che controlla preliminarmente il tasso alcoolemico presente nel sangue, segnalando la positività o meno della guida in stato di ebbrezza e sottoponendo così solo le persone ebbre all’esame etilometrico vero e proprio (c.d. “precursore”), si e’ riusciti ad aumentare in maniera esponenziale il numero delle persone controllate. Nel corso dell’attività, complessivamente sono state identificate n. 212 persone, provenienti dalla Regione Puglia, Marche, Calabria e Campania. Doveroso sottolineare che i controlli al fine settimana continueranno anche nei prossimi mesi, in considerazione della presenza, soprattutto sui grandi centri salentini, di locali di intrattenimento musicale e discoteche aperte tutto l’inverno e che richiamano ogni fine settimana quantità enormi di ragazzi provenienti da tutta la Regione. L’intensificazione dei controlli, tramite anche l’utilizzo di militari in abiti borghesi, hanno altresì permesso di conseguire i seguenti risultati: i Carabinieri della dipendente Aliquota Operativa, unitamente ai colleghi delle Stazione di Nardò e Copertino, denunciavano in stato di per detenzione ai fini di spaccio 4 giovani tarantini, 18enne il più giovane, 20enne il più grande, poiché, a seguito di perquisizione personale e veicolare, nei pressi di un locale gallipolino, venivano trovati in possesso rispettivamente di gr 3,1, suddivisi in n. 10 dosi, gr 2,9, suddivisi in n. 8 dosi, nonché 3,8, suddivisi in altre n. 2 dosi, tutti di hashish. I giovani avevano occultato la sostanza, tra l’altro, anche all’interno delle scarpe, al fine di tentare di eludere i controlli. Uno dei quattro giovani, inoltre, per evitare di essere identificato, si dava altresì a precipitosa fuga a piedi tra le dune del litorale, al momento del controllo. Dopo un breve inseguimento, però, veniva bloccato dai militari. La sostanza stupefacente veniva sottoposta a sequestro.
Un 50enne salentino, sul lungomare, in prossimità di un locale, bloccato a bordo della sua macchina in coda a causa del traffico, veniva altresì trovato in possesso, mentre camminava tra i veicoli, dopo aver lasciato il proprio mezzo, di una roncola di grosse dimensioni. Immediatamente bloccato e chiestogli il motivo del gesto, lo stesso ai Carabinieri dichiarava “voleva accertare del motivo per il quale si era creata la coda e stava raggiungendo a piedi i propri amici per scherzare”. La roncola veniva sottoposta a sequestro e il 52enne denunciato per detenzione non giustificata di oggetti atti ad offendere. I Carabinieri in borghese evitavano anche una potenziale vera e propria tragedia. In prossimità di un locale, due giovani 25enni tarantini, già noti per reati di varia natura, dopo essere stati allontanati dal predetto locale, dove all’interno avevano creato dei problemi, con l’intenzione di farsi giustizia da soli e poter successivamente rientrare, si erano armati di due coni di bottiglia rotti e, in maniera molto agitata, si stavano recando all’ingresso del locale, dove due buttafuori non volevano più farli entrare. Fortunatamente i militari li individuavano e bloccavano prima che i due giovani potessero raggiungere gli addetti al flusso e deflusso all’ingresso. Sottoposti a perquisizione, venivano denunciati per tentata violenza privata e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. I due coni di bottiglia venivano sottoposti a sequestro. I Carabinieri della Stazione di Galatone, a Galatone, denunciavano in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio un 28enne del posto. A seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di gr 17 di sostanza stupefacente del tipo marijuana, suddivisa in 7 dosi, sottoposta a sequestro. Durante il medesimo servizio, a seguito di perquisizioni personali, venivano complessivamente segnalati all’autorità prefettizia per uso non terapeutico di sostanza stupefacente 11 giovani turisti, di età compresa tra i 18 e i 31 anni, riversatisi sul litorale jonico con l’intento di sballarsi. Complessivamente i Carabinieri recuperavano e sequestravano “Marijuana” e “Hashish”. All’attività a Largo Raggio in questione venivano impiegate, a disposizione e coordinate dal comando di Compagnia, 10 pattuglie tra autoradio del dipendente Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni, per un totale di 23 carabinieri in borghese e divisa.
In occasione delle festività pasquali i Carabinieri della Compagnia di Tricase hanno effettuato un servizio coordinato a largo raggio finalizzato a prevenire i reati contro il patrimonio e controllare la circolazione stradale. Nel corso del servizio, svoltosi nei diciotto Comuni ricompresi nel territorio della Compagnia, sono stati controllati oltre centonovanta tra ciclomotori, motocicli, autovetture e camion per un totale di duecentoventisette persone identificate. Settanta le contravvenzioni al codice della strada contestate ai conducenti più indisciplinati la maggior parte delle quali continuano ad essere quelle per il mancato uso delle cinture di sicurezza, l’utilizzo dei cellulari senza auricolare ovvero sistemi vivavoce nonché, purtroppo, la guida in stato di ebbrezza. Ben nove, infatti, sono stati i conducenti trovati positivi al test dell’etilometro tutti deferiti in stato di libertà, N.E., 27enne di Corsano, Z.G., 44enne di Spongano, C.A., 41enne di Tricase, C.M., 45enne di Lecce, R.G., 24enne di Tricase, D.G., 45 di Acquarica del Capo, P.S., 30enne da Andrano, E.C., 34enne di Tricase, M.A., 25enne di Tricase, poiché si erano messi alla guida degli autoveicoli con un tasso alcolimetrico che eccedeva i 0,8 gr/l. Tutti, comunque, al termine del controllo hanno dovuto consegnare la patente ai Carabinieri che li hanno controllati. Alto anche il numero delle persone segnalate, sempre all’Autorità Amministrativa, poiché trovate in possesso, a scopo non terapeutico, di sostanze stupefacenti, nello specifico marijuana ed Haschisch. R.S., 16enne, L.S., 15enne, S.L., 21enne, M.L., 22enne, V.P., 22enne, C.C. 27enne, B.S., 21enne, D.M., 21enne, G.E. 17enne, B.M. 16enne, D.M. 38enne, M.G. 18enne, L.A. 17enne, S.C. 19enne, Z.M., 48enne, M.H. 34enne, tutti della zona, sono stati trovati, al termine di perquisizioni personali, in possesso, in totale, di 11,70 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e grammi 6,20 haschich che è stata sottoposta a sequestro assieme a circa cento semi della stessa sostanza. A Salve, nel corso dello stesso servizio, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Mohamed ZAKARANI, 21enne cittadino del Marocco residente in quel Comune, poiché trovato in possesso di centoquarantacinque grammi di hashish. Il giovane, già noto ai militari per essere stato arrestato lo scorso maggio per il furto di un motocarro, è stato notato in un’area dove sono soliti andare occasionali acquirenti di sostanze stupefacenti. Alla vista dei Carabinieri ZAKARANI, che era fermo a piedi, ha iniziato ad incamminarsi verso il centro cittadino con il chiaro intento di sottrarsi al controllo. Fermato dagli operanti, ha iniziato a dare evidenti cenni di nervosismo. Sottoposto a perquisizione personale, nelle tasche del suo giubbotto i Carabinieri della Stazione di Salve hanno rinvenuto due panetti di hashish, uno intero ed uno a metà, per il peso complessivo di centoquarantacinque grammi. Accompagnato in caserma è stato dichiarato in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dell’avvenuto arresto è stata data notizia al PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, dott.ssa Elsa Valeria Mignone la quale ha disposto il trasferimento del giovane presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce.
IN CORIGLIANO D’OTRANTO
R. G. 16enne studentessa e D. L. A. C., 20enne disoccupata, entrambe di Maglie. Predette, sottoposte a controllo nei pressi del locale cimitero, a seguito di perquisizioni personali e locali, venivano trovate in possesso di due involucri contenenti complessivi grammi 40 “marijuana”, sequestrati.
IN UGGIANO LA CHIESA
M. R. 42enne del posto, pluripregiudicato, nella serata del 07 aprile, minacciava con coltello ex datore lavoro 45enne da Casarano, scopo ottenere somma denaro dovutagli. Coltello sottoposto a sequestro. Nel corso del servizio sono state accertate una decina di infrazioni relative alla guida di veicoli in stato di alterazione alcolica e altrettante per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. In tali ultimi casi, inoltre, sono stati recuperati gr. 2 cocaina, gr. 0,2 eroina, gr.1 hashish, sottoposti a sequestro. Sono state avanzate 5 proposte per l’applicazione del Foglio di Via Obbligatorio, in vari comuni del territorio della Compagnia di Maglie.
CONTROLLI COMPAGNIA DI CASARANO
I Carabinieri della Compagnia di Casarano, nel weekend di Pasqua appena trascorso, al fine contrastare il fenomeno dei reati contro il patrimonio, evitare le stragi del sabato sera e combattere lo spaccio persistente delle sostanze stupefacenti, hanno posto in essere una serie di articolati servizi nei comuni di Casarano, Collepasso, Parabita, Racale, Ruffano e Supersano, Ugento, Melissano, Taurisano, Alliste, Matino e Parabita che hanno conseguito, nello specifico i seguenti risultati: deferivano in stato libertà per “violazione obblighi imposti a.g.”. A Matino, K. M., cl. 91, noto alle FF.PP. A Melissano, M. C. I., cl. 77, nota alle FF.PP. Deferivano in stato di libertà per “guida stato ebbrezza” a Casarano: P. F. M. cl. 89, trovato alla guida con tasso alcoolemico superiore a quello consentito. Deferivano stato libertà per “guida in alterazione psicofisica corredata assunzione sostanze stupefacenti e rifiuto accertamento”. A Casarano: M. M. R. cl. 93; S. A. cl. 91; F. G. cl. 91, sorpresi alla guida delle proprie autovetture in stato di alterazione psicofisica corredata all’assunzione di sostanze stupefacenti. Nella circostanza venivano complessivamente sequestrati alcuni grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Deferivano in stato di libertà per ricettazione a Matino e Casarano due giovani trovati in possesso di un motorino e di alcuni complementi d’arredo (per un importo di circa tremila euro) provento di pregresso furto.
Deferivano stato libertà per “possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli nonchè porto di armi od oggetti atti ad offendere” ad Ugento, D. D. noto alle FF.PP. trovato in più circostanze con un coltello a serramanico e con materiali atti allo scasso di cui non sapeva riferire l’effettivo e lecito utilizzo. Nel corso degli stessi servizi sono stati conseguiti i seguenti risultati: controllo 5 esercizi pubblici; controllati 163 automezzi; identificate 204 persone; 28 contravvenzioni
Attualità
Elezioni a Tricase, giochi fatti? Ancora no
Certe le candidature dell’uscente Antonio De Donno e di Vincenzo Errico (Tricase Insieme). Fratelli d’Italia insiste con Claudio Pispero. Situazione fluida nel centrosinistra. I possibili scenari

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di Giuseppe Cerfeda
In attesa della definizione delle candidature per le elezioni regionali, proseguono a Tricase incontri e trattative per l’appuntamento, cruciale, con le comunali della prossima primavera.
Premessa d’obbligo: le consultazioni regionali, sia la vittoria finale, quindi il nuovo governatore, che i risultati dei singoli candidati consiglieri, potrebbero in qualche modo influenzare le scelte per candidature e liste anche in sede cittadina.
Partiamo intanto dalle certezze, con le candidature già annunciate dai diretti interessati.
IL SINDACO USCENTE
Sarà sicuramente della partita il sindaco uscente Antonio De Donno.
Dopo le disavventure giudiziarie che hanno coinvolto l’ex assessore regionale Alessandro Delli Noci (e quindi l’impasse che ne è conseguita per il movimento politico CON), resta da verificare quale sarà lo schieramento che sosterrà la ricandidatura del primo cittadino uscente.
Detto che si tratterà comunque di liste civiche, tra le ipotesi in ballo c’è anche quella del sostegno di parte del centrodestra.
FRATELLI D’ITALIA
Non solo gli amministratori uscenti vicini a quell’area politica ma anche coloro che gravitano nel mondo di Forza Italia non escludono affatto taòepossibilità.
Non pare dello stesso parere Fratelli d’Italia che, invece, continua a lavorare, sempre con un occhio alle regionali, alla candidatura di Claudio Pispero.
Dal circolo del partito della Meloni, comunque, non pongono veti assoluti a eventuali evoluzioni e, quindi, a una coalizione di centrodestra che si presenti unita alle elezioni.
Danno, però, zero chance all’eventualità di sostenere il sindaco uscente.
CHE SUCCEDE NEL CENTROSINISTRA?
Situazione in evoluzione anche nel centrosinistra.
Gli ultimi sviluppi indicano come possibile candidato l’oncologo Vincenzo Chiuri (proposto dal Partito Democratico e scelto da una rosa che comprendeva anche Anna Maria Girasoli, proposta da Sinistra italiana, e Dario Martina dal Cantiere civico).
L’obiettivo Campo Largo è stato annunciato da mesi (soprattutto dai Dem), insieme alla volontà di presentarsi uniti ai nastri di partenza.
Sulla questione candidato e unità, al momento, però, le bocche restano cucite, anche perché gli equilibri sembrerebbero fragili.
Da quel che siamo riusciti a sapere, ci sarebbe già una bozza di accordo tra PD, Cantiere civico e Sinistra italiana.
Chi ancora, invece, appare perplesso (eufemismo) è “Tricase, che fare?”.
Il movimento fondato da Giovanni Carità è fermo sulla posizione che prevede le Primarie per la scelta del candidato.
Ma il PD, partito che le ha sdoganate, da quell’orecchio pare non sentirci.
Incontri e dialoghi continuano ma, soprattutto sul versante “Tricase, che fare?”, sono molto pessimisti sulla buona riuscita delle trattative.
Resta, invece, da capire cosa faranno coloro che da tempo sono stati indicati (e hanno dato la loro disponibilità) come candidati.
Cosa farà, ad esempio, Andrea Morciano?
Secondo i soliti bene informati l’ingegnere sarebbe sponsorizzato dall’ex segretario provinciale del PD Ippazio Morciano e dal gruppo che a Tricase ne fa riferimento.
All’interno della coalizione di centrosinistra, al momento, però, non non ci sarebbe una convergenza totale rispetto alla sua candidatura.
FANTAPOLITICA?
C’è anche chi, fedele al motto di andreottiana memoria («A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina»), ipotizza uno scenario (quasi) da fantapolitica.
Secondo tale ipotesi, potrebbe accadere che Chiuri, che ha dato la propria disponibilità solo nell’eventualità di Campo Largo, non confortato dall’auspicata unità di intenti, faccia un passo indietro.
E a quel punto? A quel punto, stretti nei tempi e nelle possibilità, Dem, Cantiere civico e Sinistra italiana potrebbero (dovrebbero?) sostenere Andrea Morciano. Solo fantapolitica? Chissà…
Da noi interpellato, Andrea Morciano ha confermato «la volontà di candidarmi».
Poi ha chiarito: «Non voglio essere fonte di divisione per chicchessia. Centrosinistra? Certo, è la mia comfort zone, l’area a cui appartengo. Vedremo… Di certo sarò contro l’attuale amministrazione».
TRICASE INSIEME
«Confermatissima» la candidatura di Vincenzo Errico a capo del movimento civico “Tricase Insieme”, mentre si sono perse le tracce di Fernando Dell’Abate che, come raccontano le solite gole profonde, in tempi non sospetti, avrebbe avanzato la propria candidatura, trovando la strada sbarrata nel centrosinistra, l’area a cui, da ex socialista, storicamente appartiene.
Approfondimenti
“Per grazia ricevuta”: Piemontese, assessore sanità Puglia, crea d’emblée 2mila posti di lavoro
Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager…

di Luigi Zito
Quello che non succede in 5 anni, a volte, si sa, può accadere a pochi giorni dalle elezioni: siano esse comunali (alzi la mano chi non si fatto dare “una liccata di asfalto”, davanti casa poco prima del voto); provinciali, quando Presidente o Assessori, come la Madonna, si appalesano in città e chiedono una “citazione” nelle urne: e giù a concedere, promettere, santificare e beatificare, tutta Grazia sprecata o mal riposta, perché sanno che non è deificata, ma solo vanagloria.
E fin qui siamo nell’ordine naturale delle elezioni.
Quello che supera il livello di indignazione e tracima nella vergogna assoluta, ai limiti della sconcezza, e chiede vendetta, è quanto sta accadendo per le nostre elezioni regionali.
Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager.
Mille posti ciascuno per infermieri e Oss, mentre la terza procedura darà il via alla mobilità intraregionale per permettere spostamenti tra le varie aziende.
Ricapitolando: 2mila posti di lavoro creati d’emblée, come infermieri e Oss, dei quali un terzo (circa 700) saranno su Foggia, città del Vicepresidente e assessore alla Sanità e Benessere animale, Sport per tutti, Raffaele Piemontese, prodigo di carità e col vizio delle buone azioni.
Questi concorsi erano attesi almeno da maggio, ora una circolare del dipartimento Salute conferma che la pubblicazione è «imminente», e dunque la scadenza delle domande potrebbe arrivare proprio a ridosso della tornata elettorale del 23 e 24 novembre prossimi, anche se le prove si svolgeranno non prima di aprile-maggio.
Quando si dice avere una “faccia di tolla”, ma qualcun altro asserirà che “in politica la menzogna è una componente imprescindibile”.
Come possiamo difenderci: quando nel segreto dell’urna dovremo apporre quella “citazione”, per non ricevere un’altra villania del genere, dobbiamo saper distinguere il “grano dalla pula”, il bianco dal nero, le “facce di tolla” da quelle linde, correte, sincere e leali.
Ricordiamocene.
Approfondimenti
L’ambasciatore Cristina: “Ho conosciuto Putin e il Dalai Lama, che esperienze”
«Il Salento, è la terra di mia nonna, è la terra dove venivo d’estate a Tricase, per le vacanze, dove avevo dei carissimi amici che sfortunatamente non ci sono più è la terra dei miei antenati alla quale mi sento di appartenere”…

Cristina Funes-Noppen è ambasciatore onorario del Belgio (lei stessa preferisce l’appellativo di ambasciatore a quello di ambasciatrice essendo quest’ultimo usato per indicare la moglie dell’ambasciatore, NdR), e da un po’ di tempo vive buona parte dell’anno in Salento, a Tricase, dove ha comprato un’antica dimora, quasi attaccata alla chiesa matrice, adattandola ai suoi bisogni,
Figlia di ambasciatore ha seguito le orme paterne e dopo gli studi accademici a carattere diplomatico ha percorso la sua carriera come ambasciatore del Belgio in numerosi Paesi nei vari continenti tra cui Zambia, Kenya, India, Tailandia, Marocco, Austria e Argentina, senza dimenticare che in tutte le sue destinazioni, come ambasciatore residente, copriva anche larghe giurisdizioni riguardanti altri vari Paesi.
È stata anche coordinatore di tre direzioni al ministero degli affari esteri: Diritti dell’Uomo, Nazioni Unite e Disarmo.
Ha ricoperto inoltre le funzioni di rappresentante permanente presso l’O.N.U e di commissario speciale per la cooperazione e lo sviluppo.
Dopo aver seguito le orme paterne in ambito professionale, l’ambasciatore segue ancora oggi le inclinazioni della madre, Maria Noppen De Matteis, pittrice e “star mondiale del surrealismo anche se poco conosciuta in Puglia” (bari.repubblica.it > cronaca 2022/12/19 news).
Nata nel 1921 nel castello baronale dei Sauli di Tiggiano, cui apparteneva la madre, dove le è stato allestito un museo permanente delle sue opere, Maria Noppen De Matteis, verso la fine degli anni ’50 e i primi ’60, d’estate villeggiava col marito e la figlia Cristina a Tricase-Porto, nella casa di Angelico Ferrarese, posta in una splendida posizione panoramica e vicina al villino di Gaetano Sauli, suo parente.
La giovanissima Cristina (Cri-Cri per le amiche e gli amici) era bionda, solare, molto bella, vivace, dal sorriso incantevole che “faceva girare la testa” ai giovanissimi rampolli delle famiglie-bene di Tricase-Porto in quel periodo caratterizzato dalla spensieratezza e dalla gioia di vivere.
La vena artistica di Cristina Funes-Noppen ne fa un personaggio veramente eclettico e sorprendente perché, oltre a dipingere, ella scrive con successo, in francese, romanzi e saggi storico-letterari dai quali traspare la sua speciale cultura maturata a diretto contatto con i popoli delle nazioni dove ha esercitato il ruolo diplomatico.
Gli ultimi suoi due romanzi, editi nel 2023 e nel 2025, si intitolano “Ils étaient six” e l’altro “Équivoques”. Il primo, narra la vicenda dei criminali nazisti che alla fine della II guerra mondiale si nascosero in Argentina.
La trama si svolge a sud delle Ande, in piena cultura “quechua” e consente al lettore, in filigrana, di seguire l’evoluzione politica dell’Argentina negli anni 1945-1983.
L’ultimo, contiene quattro romanzi gialli che danno informazioni su diversi Paesi, Kenia, India, Thailandia e un dialogo spiritoso sulla morte.
L’INTERVISTA ESCLUSIVA
Perché il Salento e Tricase?
«Il Salento è la terra di mia nonna, è la terra dove venivo d’estate per le vacanze, dove avevo dei carissimi amici che sfortunatamente non ci sono più – ma ci sono i miei cugini, è la terra dei miei antenati alla quale mi sento di appartenere malgrado le mie molte peregrinazioni nel mondo, è infine la terra dove mi sento a casa. Nonostante la mia nazionalità belga sono rimasta profondamente salentina».
È soddisfatta della sua scelta? Ombre e luci?
«Se consideriamo il tipo di vita che si ha qui rispetto a quello di altri Paesi, occorre riconoscere che qui la qualità della vita è più umana. E poi, il patrimonio naturalistico, architettonico, storico, e culturale, nell’insieme, è di alta qualità e ampiamente godibile».
«HO CONOSCIUTO PUTIN»
Tra i diversi Capi di Stato o di governo da lei conosciuti, come racconta nel suo libro Chroniques impertinentes… ancora in carica tra gli altri vi è Vladimir Putin.
«Ho conosciuto Vladimir Putin nel 2001 quando è venuto in visita ufficiale in Belgio. Io ero all’epoca commissario speciale e pertanto fui invitata alla cena di gala. Non ci siamo parlati molto, però mi diede l’impressione che ci teneva ad avere buoni rapporti con l’Europa. Non mi sembrò nemmeno che terrorizzasse i suoi collaboratori.
Di fianco a me era seduto il suo consigliere per le questioni nucleari che aveva abusato della “divina bottiglia”, come dicono i francesi, e pertanto cantava in francese durante tutta la cena suscitando l’ilarità dei commensali, compreso Putin.
Cantando a squarciagola, non dava certo l’impressione di temere il suo presidente, il che non succede normalmente nelle cene ufficiali di gala e tanto meno di fronte a quello che è supposto essere un dittatore sanguinario.
Nella mia carriera ho incontrato vari dittatori e posso assicurare che davanti a loro nessuno dei collaboratori al seguito si sarebbe permesso di cantare».
GLI OSTAGGI
Due aneddoti, uno triste e l’altro lieto, nei suoi ricordi di ambasciatore.
«Il primo, andato a buon fine, riguarda due ostaggi di Medici senza Frontiere presi dall’armata di liberazione del Sud Sudan e liberati dopo una trattativa durata 20 giorni in cui i guerriglieri vollero trattare solo con me, al telefono, di notte.
Non ci chiesero nessun riscatto come invece per ripicca accadde dieci giorni dopo, con un altro ostaggio francese, la cui trattativa durò tre mesi e si chiuse con l’esborso di un’ingente somma di denaro. Questo mi fu precisato, ridendo, dal mio collega francese che pretese che era tutta colpa mia se la SPLA si era rifatta sul suo governo! L’aneddoto triste riguarda invece due belgi, un ragazzo che lavorava per le Nazioni Unite e sua moglie.
Erano spariti da 5 anni e i due miei predecessori non erano riusciti ad avere notizie certe.
I genitori speravano e le autorità pretendevano che fossero ancora vivi. È una storia romanzesca che si svolse in Thailandia e in Cambogia. Da quello che finalmente sono riuscita a scoprire seppi che erano stati uccisi dai Khmer Rossi, forse con la complicità dell’esercito thailandese e eventualmente con risvolti riguardanti il traffico di opere d’arte.
Testardamente impegnata, dopo molte peripezie, e dopo aver insistentemente discusso con i due re, Shianouk e Bhumipol, fui messa in contatto con il capo dell’esercito thailandese e con i Khmer Rossi che mi consegnarono le spoglie che io affidai alle famiglie, le quali ebbero almeno la consolazione di sapere cos’era successo ai loro figli e di potere seppellirne i corpi».
IL DALAI LAMA EMETTE UNA ENERGIA POSITIVA
La persona che più ha lasciato traccia nel suo animo durante la lunga carriera diplomatica?
«È stato di certo il Dalai Lama: una persona assolutamente fuori dal comune che emette un’energia positiva straordinaria e trasmette alle persone che incontra una carica di felicità. E ho il privilegio di avere ancora dei contatti sporadici con questo sant’ uomo, grazie al quale la cultura tibetana continua a sopravvivere malgrado l’occupazione della Cina che fa di tutto per eradicarla.
Perciò il Dalai Lama ha deciso che dopo la sua morte non si reincarnerà nel Tibet per evitare che i Cinesi arrestino la sua reincarnazione (che potrebbe essere anche una bambina) e la sostituiscano con una di loro scelta come fecero con il Panchen Lama (figura importante nel buddhismo tibetano). Il Panchen Lama che si era reincarnato nel Tibet. fu arrestato quando aveva solo 6 anni nel 1995, rimpiazzato con un ragazzino che conveniva alle autorità cinesi e nessuno sa, da allora, dove si trovi il vero Panchen Lama».
Chroniques impertinentes
“…Un libro che si caratterizza per una libertà di spirito, un tono a volte mordace, esotico e cosmopolita. Un libro istruttivo, politicamente scorretto…ma così giusto! Un libro prezioso che deve essere letto da coloro che s’interessano alla diplomazia e agli affari di questo mondo”.
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