Attualità
Cisl Fp: “Pronto soccorso di Copertino e Vito Fazzi al collasso”
L’analisi del sindacato fa paura: “Pazienti ultra ottantenni che sostano dai 4 ai 7 giorni in attesa di ricovero”

La Cisl Fp di Lecce, a seguito di segnalazioni da parte di propri associati, segnala ancora una volta numerose criticità nella gestione della utenza sia al Pronto Soccorso e al Reparto di Ortopedia dell’Ospedale San Giuseppe di Copertino che all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Pubblichiamo di seguito la nota diramata in queste ore dal coordinatore Sanità di Cisl FP Antonio Piccinno.
“Abbiamo realizzato un vero e proprio elenco di queste situazioni, nella consapevolezza che solo evidenziando queste criticità forse si passerà a risolverle una ad una, perché
appare evidente che non si possa continuare a procedere in questo modo nell’interesse dei pazienti e di tutto il personale sanitario.
Veniamo alle criticità al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Copertino:
1) Gli accessi al P.S. di Copertino da parte del DEU 118 con pazienti Covidtraumatizzati che restano in attesa presso lo stesso P.S. in attesa ditrasferimento a mezzo di ambulanza con servizi covid e successivo ricovero
presso il DEA Lecce o il P.O. di Galatina, oppure presso il P.O. Fazzi pereffettuare esami diagnostici. Tali pazienti una volta arrivati, non verrebberosottoposti a valutazione clinica in quanto, il solo medico di turno in Pronto
Soccorso non può allontanarsi dalla zona verde per valutare il paziente nella ‘stanza bolla’, quindi la valutazione del paziente avverrebbe dall’infermiere triagista;
2) i percorsi hub vengono espletati dal Dirigente Medico Cardiologo conl’infermiere del Pronto Soccorso invece che con l’infermiere di Cardiologia;
3) i trasferimenti dall’Ospedale di Copertino verso altre strutture di pazienti in codice arancione, a volte avvengono con infermiere senza la presenza di personale medico; si pensi che in un caso, fortunatamente avvenuto in
prossimità del Fazzi, un paziente durante il tragitto è andato in arresto cardiaco;
4) la Zona grigia in P.S. è ubicata in zona non propriamente idonea, come già più volte segnalata, in quanto situata in sito opposto alla zona verde, causando gravi disagi al personale triagista in quanto ha il compito di verificare
cambiamenti ogni 20 minuti del paziente triagiato; tutto questo non avviene e il paziente verrebbe valutato dal medico solo quando preso in consegna. La zona grigia quindi distrae una unità infermieristica ed una unità di oss dalla zona verde, in quanto unica unità OSS;
5) vi sarebbero accessi da 118 di pazienti ultra ottantenni che sostano dai 4 ai 7 gg in attesa di ricovero, con tutte le problematiche che ne comportano, a partire dai bisogni primari alla somministrazione della terapia. Il solo OSS nella zona verde non riesce a soddisfare le varie richieste deipazienti tra le quali l’alimentazione; verificare l’incolumità dei degentibarellati che potrebbero cadere dalle barelle; chi evacua e resta in attesa per
l’igiene intima, ecc. Da quanto riportato, tale condizione avverrebbe senza soluzione di continuità
per tutte le 24 ore. Nonostante vi sia solo la presenza di un Medico per codici Rossi e Arancioni vi è un afflusso costante di ambulanze in entrata che determina giornalmente un numero approssimativo di 12 utenti in attesa di ricovero e, a volte, l’impossibilità di sbarellare per poter liberare l’ambulanza, tanto che, l’unico OSS, come già segnalato, vista la carenza, è perennemente alla ricerca di barelle prelevandole da altre UU.OO., lasciando poi le stesse sguarnite, tutto ciò per poter sbarellare il continuo afflusso di pazienti in pronto soccorso.
Dopodiché, i reparti chirurgici provvedono a riprendere le barelle da utilizzare nelle giornate di sale operatorie di chirurgia e ortopedia.
6) il giorno 6/1/23 stazionavano contemporaneamente diverse ambulanze in attesa di sbarellare pazienti, in quanto il P.S. con 12 pazienti interni in attesa di ricovero era appunto sprovvisto di barelle;
7) il giorno 8/1/23 accessi da 118: n.1 rosso di anni 84, n.1 rosso di anni 82, n.1 rosso di anni 88, n.1 arancione di anni 87, n.1 arancione di anni 92, n.1 arancione di anni 85, n.1 arancione di anni 91, n.1 azzurro di anni 80,
Criticità U.O. di Ortopedia dell’Ospedale di Copertino:
1) assente da mesi per problemi di salute la referente infermieristica, quindi il reparto è autogestito;
2) carenza di personale infermieristico, al momento i 12 turnisti devono puntualmente coprire i riposi con rientri, per mancanza di personale, a causa di permessi per L.104, malattie ecc. non fruendo dei dovuti riposi;
3) carenza di medici, sono presenti solo 3 unità di cui n. 2 unità esonerati dalle notti;
Situazione posti letto al collasso al Vito Fazzi di Lecce
E’ di questi momenti il grido d’allarme posto dagli operatori del Fazzi per la grave carenza di posti letto di pneumologia e medicina.
Questa la drammatica situazione presso il Pronto Soccorso del Fazzi solo qualche giorno fa:
– 20 nei codici gialli
– 10 nei codici rossi
– 20 in Osservazione Breve Intensiva
Totale: in Pronto Soccorso ci sono 50 pazienti allettati.
Molte cause hanno indotto questo enorme ingorgo: sicuramente lo scorso fine settimana di lungo weekend quando molti medici di medicina generale erano chiusi da giovedì.
Si tratta per lo più di ultra ottantenni con pluripatologie. Sicuramente come sindacato poniamo il problema alle istituzioni regionali Gli attuali posti letto per queste patologie e il mancato avviamento a regime dei PTA non filtra l’assistenza sanitaria e riduce i PP.SS. degli ospedali in veri e propri imbuti che portano nel collasso assistenziale tutto il sistema.
Bisogna intervenire al più presto con un vero proprio piano di emergenza sanitaria che porti poi a regime i ricoveri per patologie che richiedono assistenza pneumologica, di medicina e lungodegenza in modo da rendere
possibili lo smaltimento veloce delle diverse tipologie di urgenze e codici rossi.
Ciò è quello che si chiede alla Regione: un programma duraturo di assistenza sanitaria di base specie per gli utenti in stato di età avanzata e con pluriparologie geriatriche”.
Attualità
Dopo The Voice Kids, Mattia di Calimera spopola sul web e i social
Mattia affetto da una malattia rara alla gambe, ha trascorso molto tempo della sua giovane vita all’ospedale Gaslini di Genova dove ora canta e trasmette per Radio per i bambini ricoverati…

Mattia emozione a The Voice Kids e spopola sul Web.
Il tredicenne di Calimera sta riscontrando un’enorme successo dopo la sua esibizione nel programma trasmesso su Rai 1, ieri sera, condotto da Antonella Clerici.
Mattia affetto da una malattia rara alla gambe, ha trascorso molto tempo della sua giovane vita all’ospedale Gaslini di Genova dove ora canta e trasmette per Radio per i bambini ricoverati.
Mattia è stato accompagnato alla terza puntata delle blind dalla sua famiglia e dal suo vocal coach Tony Frassanito. Non ha avuto la gioia di essere scelto da Gigi D’Alessio e Loredana Bertè che erano gli unici
alla ricerca di un concorrente visto che Clementino e Arisa avevano completato già la loro squadra.
Non fortunato ad essersi esibito alla fine delle selezioni, è un fan di Albano ed ha cantato “E’ la mia vita”, in modo impeccabile. Dopo l’esibizione il pubblico gli ha regalato una standing ovation e ha duettato con Gigi D’alessio con la canzone “U surdat’ innamuratu”.
il link dell’esibizione:
https://www.raiplay.it/video/2023/12/the-voice-kids-2-mattia-canta-la-mia-vita-08122023-274e97e1-9f96-4c3f-ba27-dee9bb3a8d88.html
Alezio
Casarano: oggi l’intitolazione di una piazzetta a don Antonio Minerba
«È stata una persona sempre disponibile verso il prossimo, in special modo verso i giovani e i più deboli», sottolinea il primo cittadino, «una testimonianza concreta del suo pieno sacerdozio, anche al di là della sua parrocchia».

Nonostante siano trascorsi soltanto tre anni dalla scomparsa dell’amato sacerdote don Antonio Minerba, l’amministrazione comunale di Casarano si è prodigata ad ottenere una deroga alle disposizioni di legge in materia di intitolazione di toponimi a personaggi deceduti.
«Sin dal primo momento di quel luttuoso evento del 22 ottobre 2020», ricorda il sindaco Ottavio De Nuzzo, «abbiamo sempre avuto in animo di porre in essere un’iniziativa mirata a far ricordare perennemente ai casaranesi la stupenda figura di don Antonio senza necessariamente attendere i dieci anni prescritti».
«È stata una persona sempre disponibile verso il prossimo, in special modo verso i giovani e i più deboli», sottolinea il primo cittadino, «una testimonianza concreta del suo pieno sacerdozio, anche al di là della sua parrocchia».
Infine l’annuncio: «La Prefettura di Lecce ha concesso la richiesta autorizzazione per l’intitolazione al nostro sacerdote di un sito cittadino, pertanto, sono lieto di invitare tutti alla cerimonia di intitolazione a suo nome».
Cerimonia che avrà luogo in via Corsica, in quella che diventerà “piazzetta don Antonio Minerba”, sabato 9 dicembre, a partire dalle ore 10.
Don Antonio fu ritrovato senza vita il 22 ottobre 2020, nella sua abitazione in via Garibaldi ad Alezio.
La scoperta nella tarda mattinata, mentre i genitori lo attendevano per pranzo ad Aradeo, suo paese d’origine.
Il sacerdote, in seguito ad un malore, un infarto, è caduto sbattendo il capo.
Andrano
Statale 275, qualcosa si muove. Tre stralci per 289 milioni
Dopo decine e decine di morti, di incidenti gravi con menomazioni, ritardi, dimostrazioni, associazioni che si sono accapigliate per vedere l’opera iniziata; pastoie burocratiche che hanno affossato un progetto che doveva vedere l’alba 30 anni fa, probabilmente (il dubbio è d’obbligo)…

Una ventina le aziende interessate all’aggiudicazione che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi
Dopo decine e decine di morti, di incidenti gravi con menomazioni, ritardi, dimostrazioni, associazioni che si sono accapigliate per vedere l’opera iniziata; pastoie burocratiche che hanno affossato un progetto che doveva vedere l’alba 30 anni fa, probabilmente (il dubbio è d’obbligo), fra alcuni mesi partiranno i lavori per l’ammodernamento del primo lotto della SS 275 Maglie-Santa Maria di Leuca.
Anas in questi giorni sta vagliando i raggruppamenti d’impresa per aggiudicare i tre differenti stralci, in cui è stato suddiviso l’appalto 289 milioni di euro, conteso fra un gruppo di 25 aziende e, che Dio ce la mandi buona, nei prossimi mesi, l’iter dovrebbe concludersi.
L’appalto del primo lotto diviso in tre stralci
L’obiettivo più volte confermato dal commissario straordinario governativo per la SS 275, Vincenzo Marzi è quello di far partire i lavori prima possibile. Infatti, le aziende che hanno partecipato alla gara non sono tante: a novembre scorso sono pervenute in totale 25 offerte: 9 per il primo stralcio; 9 per il secondo e 7 per il terzo.
Si parte da Melpignano si arriva a Tricase
Il primo è il più lungo e consistente in termini economici: parte da Melpignano e Scorrano, per una lunghezza di 11 Km e vale 149,4 milioni di euro; il secondo è compreso tra Botrugno e Surano, lungo 7,7 Km, per un importo di 81,7 milioni; il terzo è il tracciato tra Surano e la zona industriale di Tricase-Specchia-Miggiano, lungo 5,1 chilometri, vale 56,8 milioni di euro.
39 i km dei lavori e 11 i Comuni coinvolti
Sono 39 i Km interessati e coinvolgono 11 comuni del sud Salento: Melpignano, Maglie, Muro Leccese, Scorrano, Botrugno, San Cassiano, Nociglia, Surano, Montesano Salentino, Andrano, Tricase.
E’ prevista la realizzazione di una strada a 4 corsie, larga 22,5 metri. A questa si affianca la previsione di esecuzione di 16 svincoli, 78 complanari, 14 cavalcavia, 2 sovrappassi, 3 sottopassi e 16 vasche di prima pioggia.
La durata dei lavori pubblicata nel bando di gara di giugno 2023, per l’esecuzione del primo stralcio è stimata in 2 anni e mezzo lavorando tutti i giorni, incessantemente; per il secondo stralcio sono 870 i giorni; per il terzo stralcio ci vorranno 605 giorni.
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