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Attualità

Finisce il lockdown di Natale: cosa succede da domani?

Si parte con la “zona gialla rafforzata”. E poi…

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L’Epifania tutte le feste porta via. E non solo. Il 6 gennaio infatti coincide con l’ultimo giorno del ‘lockdown di Natale’.


Cosa succede da domani e fino al 15 gennaio?


– Il 7 e l’8 gennaio in tutta Italia è prevista la zona “gialla rafforzata”: gli spostamenti sono liberi, ma soltanto nei confini della propria regione, e fino alle ore 22, quando scatterà il coprifuoco valido fino alle 5 del mattino. La mascherina rimane obbligatoria così come il distanziamento. I bar e i ristoranti saranno aperti fino alle 18, orario dopo il quale saranno consentiti solo asporto – con il divieto di consumazione nelle adiacenze del locale – e il domicilio. Sono aperti anche i negozi e i centri commerciali.

– Nel weekend del 9 e 10 gennaio scatta la zona arancione. Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Per spostamenti verso altri Comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione: consentito spostarsi per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione e per lavoro o motivi di salute e necessità. Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro trenta chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. I bar e i ristoranti sono chiusi tutto il giorno, o meglio: sono aperti ma soltanto per l’asporto e la consegna a domicilio fino alle ore 22. Sono aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici. Aperti anche i supermercati ma restano chiusi i centri commerciali.


Dall’11 al 15 gennaio si torna in teoria alla zona gialla rafforzata ma in realtà la situazione sarà diversa da regione a regione. Venerdì 8 gennaio, infatti, è atteso il nuovo report  dell’Istituto superiore di sanità: in base ai dati aggiornati del monitoraggio scatteranno le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza per l’attribuzione delle diverse fasce di rischio alle regioni, che diventeranno poi effettive dall’11 gennaio.


Attualità

Eccellenza nella Musica, il salentino Licchetta premiato a Milano

Il Fondatore e Presidente di Eleusi Aps e Direttore artistico del Festival Capo di Leuca insignito oggi al Premio delle Arti Premio della Cultura Edizione XXXVI

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Il nostro Alessandro Licchetta quest’oggi a Milano, nell’ambito del Premio delle Arti Premio della Cultura Edizione XXXVI d, riceve il Premio per l’Eccellenza nella Musica.

Licchetta è di Corsano ed è Fondatore e Presidente di Eleusi Aps e Direttore artistico del Festival Capo di Leuca.

Durante la cerimonia di premiazione, il Professor Carlo Franza, Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea e Presidente della Giuria, terrà una lectio magistralis su “Il valore della Cultura”.

Il Premio Internazionale fondato a Milano nel 1988, da un drappello di valorosi uomini di cultura (giornalisti, scrittori e docenti universitari) è ormai istituzione di vasto respiro culturale, capace ancora di indicare e campionare al pubblico internazionale nomi di artisti, intellettuali e professionisti di sicura professionalità e competenza, come d’altronde è stato nelle precedenti edizioni.

L’ambito riconoscimento va a puntare il dito, annualmente, non solo su nomi di chiara fama nell’ambito delle Arti in genere, ma mette in risalto anche giovani eccellenze che si aprono a un futuro ricco di speranze, proprio come Alessandro Licchetta.

La Giuria internazionale, composta da dodici giurati e presieduta dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, Prof. Carlo Franza, intellettuale di chiara fama, attraverso più sessioni di lavoro ha proceduto anche quest’anno alla rosa dei vincitori.

La cerimonia di consegna dei Premi avviene presso il Salone dell’Orologio di Milano PerCorsi, in Corso Buenos Aires.

TUTTI I VINCITORI

Premio delle Arti – Grand Prix Absolute GIULIANO GRITTINI

Premio della Cultura – ELENA GRANDI Assessore Ambiente e Verde – Comune di Milano

Premio Il Diplomatico dell’Anno – MARIA ASSUNTA ACCILI – Ambasciatore

Premio per il Diritto Internazionale Umanitario – BARBARA DI CASTRI – Croce Rossa Italiana

Premio per il Management Culturale – TOMASO BAJ – Museo Panettone Baj – Como

Premio Ambasciatore nel mondo per l’Arte –  RAFFAELE SCAGLIONE

Premio Ambasciatore nel Mondo per la Musica – DUO COLLIARD – LIGORATTI

Premio Artista dell’anno – GIANNI BUCHER SCHENKER

Premio per la Pittura – BIAGIO BATTAGLIA

Premio per la Scultura GABRIELE DI MAULO

Premio per l’Eccellenza nella Musica – ALESSANDRO LICCHETTA

Arte del Gusto International – SAVENCIA FROMAGE & DAIRY ITALIA S.P.A.- CAMOSCIO D’ORO

Arte del Gusto Italy – MOLINO CARISTIA – Buscemi (SR) Azienda dell’Anno – IL BARETTO srl –

Milano Ambasciatore nel Mondo per il Catering – CHEF PIETRO LA TORRE Catering – Canicattì (AG)

Ambasciatore del Gusto – FRISA’ BISTRO’ di Paride Sansò e figli – Milano.

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Attualità

Nociglia: Per fare un albero ci vuole un filo

L’iniziativa dell’Associazione LiberaMente. Tantissime donne, nocigliesi e dei paesi vicini, hanno creato all’uncinetto, con 100 km di filo di lana riciclato, circa 3mila mattonelle che, insieme, hanno dato vita ad un albero di Natale alto 8 metri

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La magia di un filo di lana riciclato, lungo 100 km. Il progetto ha coinvolto tantissime donne, nocigliesi e dei paesi vicini, che hanno creato all’uncinetto, con 100 km di filo di lana riciclato, circa 3000 mattonelle, tutte uniche che, insieme, hanno dato vita ad un albero di Natale alto 8 metri realizzando una vera e propria opera d’arte.

Il progetto fa parte del programma annuale di attività dell’Associazione LiberaMente A.P.S. Nociglia che ha al suo interno il Laboratorio di manufatteria Concy il quale ogni anno si dedica con arti di ricamo, cucito, uncinetto alla realizzazione di lavori destinati ai mercatini di Natale, il cui ricavato è donato in beneficenza.

Uno di questi è stata la realizzazione dell’intera sala di accoglienza del reparto oncologico del Veris Delli Ponti di Scorrano.

L’iniziativa di quest’anno è stata intitolata “Per fare un Albero ci vuole un filo”  e mira a sensibilizzare la comunità al riciclo.

Riprende il versetto della famosa canzone “Ci vuole un fiore” , del 1974 di Gianni Rodari, cantata da Sergio Endrigo.

Quei versi educavano ed educano tutt’ora, all’amore e al rispetto per ogni cosa che esiste sul Pianeta.

«Per fare un Albero ci vuole un seme, diceva la canzone. Il nostro seme», spiega il presidente dell’associazione LiberaMente, Maria Linda Vadrucci, «è stato il filo di collaborazione, di passione, e di grande senso di comunità che ha unito tutti con grande entusiasmo»

«Creare, adoperarsi per sentirsi comunità» è la mission di Associazione LiberaMente di Nociglia.

L’albero è stato acceso l’8 dicembre, subito dopo la processione dell’Immacolata e potrà essere ammirato per tutto il periodo natalizio.

La presidente Vadrucci ci tiene a ringraziare «l’ing. Massimo Toma per la progettazione della struttura,

il sindaco Vincenzo Vadrucci e l’amministrazione comunale per la loro preziosa disponibilità, tutte le donne e uomini nocigliesi e dei paesi vicini coinvolti, i nonni dell’istituto R.S.A. Capece, chi ha contribuito e lavorato la lana, e tute le aziende del posto che hanno dato un contributo fattivo».

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Andrano

Tartufo nero del Salento: al via la nuova stagione della raccolta

L’iniziativa: mappare le aree per valorizzare la tartuficoltura nei terreni degradati dalla Xylella. Tenore: «Obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni, educandole alla responsabilità ambientale»

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Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase annuncia la riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di autorizzazione alla raccolta dei tartufi per la stagione 2024-2025.

La decisione è stata presa con deliberazione del Comitato Esecutivo, con l’obiettivo di assegnare le ultime otto autorizzazioni disponibili, garantendo il rispetto delle normative nazionali e regionali.

Nel Parco si possono trovare due varietà dei pregiati tuberi: il tartufo nero, noto anche come scorzone (foto in alto), e il tartufo bianco, chiamato bianchetto o marzuolo (foto in fondo all’articolo).

AVVISO PUBBLICO

Le richieste possono essere inviate esclusivamente tramite mail pec all’indirizzo parcootrantoleuca@pec.it, entro e non oltre, le ore 12.00 del 12 dicembre 2024.

Le domande dovranno includere la documentazione completa, come dettagliato nell’avviso pubblico consultabile sul sito ufficiale del Parco.

Nel caso in cui le richieste superino il numero di autorizzazioni disponibili, si procederà con un sorteggio pubblico il giorno 12 dicembre, alle ore 17, presso la sede dell’Ente Parco.

TURISMO INTERNAZIONALE

«La rimodulazione del progetto di valorizzazione del Parco», spiega Michele Tenore, presidente dell’Ente, «mette al centro il ruolo strategico dei giovani, il turismo internazionale e la fruibilità del territorio durante i mesi estivi e oltre, consolidando il Parco come motore di sviluppo per l’economia locale. La raccolta dei tartufi non è solo una tradizione consolidata, ma rappresenta anche uno strumento potente di promozione territoriale, che intreccia economia, sostenibilità ambientale e gastronomia di eccellenza. Il tartufo, infatti, è non solo un prodotto gastronomico pregiato, ma anche un volano che sostiene le filiere agroalimentari locali, attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio enogastronomico del nostro territorio».

RECUPERO TERRENI NEL POST XYLELLA

La riapertura dei termini per la gestione della raccolta ha l’obiettivo di regolamentare e tutelare tale risorsa preziosa, promuovendo una gestione sostenibile che preservi la biodiversità e gli ecosistemi.

«Il Parco», spiega ancora Tenore, «intende sviluppare specifiche attività per valorizzare il tartufo, non solo come prodotto di alta qualità gastronomica, ma anche come possibile fonte di reddito per le comunità locali. A tal fine, è in programma uno studio con il coinvolgimento di università ed esperti per individuare le aree più adatte alla tartuficoltura, utilizzando essenze micorrizzate, che, oltre a produrre i pregiati tuberi, possano contribuire al recupero di terreni ora degradati dalla Xylella, diventando un investimento paesaggistico e naturalistico di valore».

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Il tartufo bianchetto

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