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Attualità

La Gdf tira le somme

Tutti i dati su controlli e reati scoperti dalla Guardia di Finanza nell’anno 2014

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Il Comando Provinciale di Lecce traccia il bilancio dei risultati conseguiti nel 2014 a presidio della sicurezza economico-finanziaria del territorio. Nel contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa, l’attività di servizio sviluppata dal Corpo mira non solo al recupero dei tributi evasi ma si prefigge anche l’obiettivo di arginare l’illegalità fiscale, finanziaria ed economica e i suoi effetti negativi in danno dell’equità sociale e dei diritti al libero esercizio dell’impresa e del lavoro, a tutela degli imprenditori e dei professionisti che osservano la legge e rischiano di subire forme particolarmente insidiose di concorrenza sleale. In tale contesto, la Guardia di Finanza, unico organo di polizia giudiziaria con competenze specialistiche in campo tributario, opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini. L’attività svolta nel 2014 si è sviluppata attraverso:


– l’esecuzione di 255 indagini di polizia giudiziaria, 364 verifiche, 344 controlli fiscali e circa 6.000 controlli strumentali e su strada;


– la denuncia all’Autorità Giudiziaria, per reati fiscali, di 144 persone;


– il sequestro di beni per reati tributari pari a circa 2,6 milioni di euro e la proposta all’Autorità Giudiziaria di analoghi provvedimenti per un valore complessivo pari ad oltre 6,2 milioni di euro;


– l’individuazione di 156 evasori totali;


– la constatazione di irregolarità nei controlli strumentali (scontrino e ricevuta fiscale) in misura pari al 50%;


– la scoperta di 192 lavoratori in nero e di 103 lavoratori irregolari e l’individuazione di 83 datori di lavoro che hanno utilizzato manodopera irregolare e in nero.


guardia-di-finanzaAnche sul piano della vigilanza della spesa pubblica è continuato l’impegno dei Reparti salentini del Corpo per un efficace controllo dei flussi di spesa, sulla scorta delle competenze in materia di approfondimenti documentali e contabili che qualificano l’azione operativa della Guardia di Finanza quale polizia economico–finanziaria. In particolare, in materia di frodi nella richiesta o percezione delle risorse a carico del bilancio dell’Unione Europea, sono stati eseguiti 163 interventi, sono state denunciate 135 persone e sono stati riscontrati contributi indebitamente percepiti o richiesti per €. 2.376.229, su un totale di contributi controllati pari a € 5.132.101. Per quanto concerne le frodi nella richiesta o percezione di incentivi nazionali sono stati eseguiti 61 interventi, sono state denunciate 142 persone e sono stati riscontrati contributi indebitamente percepiti o richiesti per €. 2.991.988, su un totale di contributi controllati pari a € 4.630.879. Nel settore degli appalti pubblici sono stati eseguiti nr. 7 interventi con la denuncia di 29 soggetti. Le somme oggetto di assegnazione irregolare sono state oltre 33 milioni di euro su un valore degli appalti controllati superiore a 334 milioni. Nel comparto della spesa previdenziale sono stati eseguiti nr. 8 interventi con la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di nr. 54 soggetti per indebite percezioni di contributi per circa 900 mila euro. Nel settore della spesa sanitaria l’attività ispettiva ha portato, nella decorsa annualità, alla denuncia di 40 soggetti all’Autorità Giudiziaria, con l’accertamento di truffe al Servizio Sanitario Nazionale per oltre 2,5 milioni euro. Nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 86 soggetti. D’iniziativa e su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti, sono stati conclusi 74 interventi con la individuazione di danni erariali per oltre 11,5 milioni di euro e la verbalizzazione di 254 soggetti.


Guardia di FinanzaNel comparto delle prestazioni sociali agevolate (es. contributi dei Comuni per gli affitti, per le mense scolastiche, per gli asili nido, servizi socio-sanitari domiciliari, agevolazioni per servizi di pubblica utilità, ecc.) e dei ticket sanitari sono stati effettuati 332 controlli, con la costatazione di 86 irregolarità, per una frode accertata superiore a 38 mila euro. Altro settore che vede la Guardia di Finanza impegnata in articolate attività di controllo è la lotta alle frodi in materia di accise, con il duplice obiettivo di tutelare il gettito assicurato all’Erario e preservare la correttezza del mercato. E’ in tale quadro che si inseriscono anche gli interventi che vengono eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale. L’azione svolta ha portato al sequestro di circa 400 Kg. di prodotti petroliferi, all’accertamento di oltre 350 mila euro di tributi evasi e alla scoperta di prodotto consumato in frode per ben 100 tonnellate. L’attività di contrasto al gioco illegale e abusivo è finalizzata a garantire il gettito complessivo connesso alla fiscalità dei giochi e a tutelare sia il mercato contro forme di concorrenza sleale, anche di matrice criminale, ai danni degli operatori onesti, sia i consumatori contro proposte di gioco illegali. Nel corso del 2014 sono stati effettuati 42 interventi con la denuncia di 33 soggetti e il sequestro di nr. 80 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento. L’attività di contrasto al crimine organizzato continua a rappresentare una delle priorità operative della Guardia di Finanza che in Salento può contare innanzitutto sulla sperimentata competenza del G.I.C.O. di Lecce. Si tratta di un’attività di fondamentale importanza, volta ad aggredire gli interessi economico-patrimoniali della criminalità organizzata e a contrastare il riciclaggio. L’obiettivo che si intende perseguire è la sottrazione delle ricchezze accumulate illecitamente per prosciugare le fonti finanziarie delle consorterie di stampo mafioso.


In tale ambito, anche per i possibili collegamenti tra i vari fenomeni illeciti, va rimarcata l’attività svolta a tutela del mercato dei capitali, con l’obiettivo di contrastare, in particolare, l’usura e il riciclaggio. Il complesso e articolato dispositivo di contrasto si è sviluppato attraverso:


– l’esecuzione di 3 ispezioni e 2 controlli antiriciclaggio nonché l’approfondimento di 200 segnalazioni di operazioni sospette;

– l’esecuzione di 52 interventi in materia di contrasto al riciclaggio, all’esito delle quali 6 soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria;


– la denuncia, in materia di usura, di 9 persone, di cui 5 in stato di arresto.


Da segnalare al riguardo, l’operazione “BAD CHEQUE” condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce che ha portato all’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e al sequestrato di beni stimati 10 milioni di Euro nei confronti di un’associazione per delinquere finalizzata all’usura e all’estorsione. Le indagini hanno consentito di smascherare una pericolosa associazione a delinquere capeggiata dal direttore di un istituto finanziario e composta dagli stessi dipendenti dell’istituto, per lo più legati da vincoli di parentela, dedita all’usura, all’esercizio abusivo della raccolta del risparmio ed a condotte estorsive finalizzate ad ottenere la restituzione dei capitali prestati. Nel contrasto alla criminalità organizzata sono stati portati a termine accertamenti patrimoniali nei confronti di 179 soggetti (di cui 116 persone fisiche e 63 persone giuridiche), con proposte di sequestro per oltre 25 milioni di euro, sequestri eseguiti per oltre 8 milioni di euro e confische per oltre 4 milioni di euro. Nel comparto della tutela dei mercati finanziari sono stati denunciati 52 soggetti per reati societari, fallimentari, bancari e finanziari. Anche il mercato del falso è stato oggetto di costante attenzione investigativa, secondo un approccio che mira non solo a colpire la


minuta vendita di merce contraffatta ma anche e soprattutto a ricostruire gli anelli della “filiera del falso”, allo scopo di individuare sia i canali di importazione, sia i luoghi di illecita produzione delle merci contraffatte che quelli di stoccaggio e di destinazione finale. Nel corso del 2014, le Fiamme Gialle salentine hanno conferito ulteriore impulso alle azioni di prevenzione/repressione nel settore della contraffazione e del traffico di beni non conformi alle indicazioni europee in materia di sicurezza dei prodotti, con l’esecuzione di 438 interventi, la denuncia 375 persone e il sequestro di 954.735 prodotti, di cui:


– 162.745 per contraffazione;


– 787.187 per la violazione della normativa sulla sicurezza prodotti;


– 734 per violazione della normativa made in Italy;


– 4.069 per violazione della normativa sui diritti d’autore, per un valore totale dei prodotti sequestrati pari a € 9.786.033.


Sempre viva è l’attenzione per quanto riguarda la lotta al traffico illecito di sostanze stupefacenti per la quale il Corpo può fare affidamento su metodologie d’indagine sperimentate con efficacia nel tempo e su un efficiente dispositivo aeronavale. Nel corso del 2014 sono stati sequestrati circa 500 Kg. di hashish e marijuana, 6 Kg. di cocaina e 42 Kg. di eroina, con la denuncia di 70 soggetti, di cui 45 arrestati. Nel contrasto all’immigrazione clandestina è stato mantenuto un elevato standard del dispositivo di contrasto integrato tra la componente territoriale e quella aeronavale che ha consentito di rintracciare 83 clandestini lungo le coste salentine. Per quanto concerne il contrasto agli illeciti nel settore ambientale sono stati eseguiti 31 interventi, con la verbalizzazione di 47 persone, di cui 35 denunciate all’Autorità Giudiziaria; inoltre, sono state sequestrate 10 tonnellate di rifiuti industriali e 2 discariche abusive. Alla base dell’attività svolta dal Corpo vi è il “controllo economico del territorio”, che si sviluppa attraverso la quotidiana attività dei Reparti anche grazie alle richieste d’intervento che giungono al numero di pubblica utilità “117”. Nel 2014 sono pervenute 304 segnalazioni, che hanno fatto registrare una significativa diminuzione delle segnalazioni anonime (ora solo il 36% sul totale) e un miglioramento del livello “qualitativo” delle chiamate in termini di dettagli riferiti. Va infine sottolineato che i militari “Anti Terrorismo e Pronto Impiego” (ATPI), i cosiddetti “Baschi Verdi”, dislocati a Lecce e a Otranto, hanno concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Per il loro particolare addestramento e la conoscenza delle migliori tecniche di polizia, si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo ed oltre a garantire i servizi di ordine pubblico, nel quadro delle direttive delle Autorità di pubblica sicurezza, fanno parte integrante del dispositivo operativo del Corpo per il contrasto all’illegalità economico-finanziaria ed ai traffici illeciti, assicurando il loro fondamentale apporto soprattutto al controllo economico del territorio.


Attualità

Non abbattete quella scuola, fermate questa scellerata operazione!

L’abbattimento della scuola, contro cui tanto ci siamo spesi in questi anni, e che forse in troppi hanno creduto non si sarebbe realmente concretizzato, è ormai alle porte….

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Prossimo abbattimento della scuola media a Nardò: nuova diffida del Comitato Giù le ruspe dalla scuola
 
Con un comunicato “il comitato Giù le ruspe dalla scuola“, di Nardò, torna a far sentire la sua voce.
E precisa nella nota: “Nei giorni scorsi è stata resa nota una circolare che predispone lo spostamento delle classi dalla scuola dal plesso di via XX settembre al nuovo istituto scolastico in piazza G. Pastore.
La decisione di demolire la scuola che serve tutta la parte nord della città è illogica e antidemocratica, ed è stata adottata dall’amministrazione Mellone facendo cadere nel vuoto richieste di incontri, appelli, interrogazioni parlamentari, e ignorando totalmente la volontà espressa da migliaia di cittadini che hanno firmato la nostra petizione. Continuiamo a far presente che la demolizione è un’operazione insensata, che creerà enormi disagi alle famiglie e all’intera città. Non solo. La nuova scuola presenta già numerose criticità”.
E continua la filippica: “In ultimo, ma non meno importante, vi è la questione degli alberi. La loro presenza non viene nemmeno menzionata nel progetto. Che fine faranno?
53 splendidi cipressi, 53 alberi del valore ecologico di oltre 1 milione di euro, secondo la stima dell’agronomo Bruno Vaglio. Tanto valgono gli alberi che fanno da cornice alla scuola media di via XX settembre, e da polmone verde per un’area ad alta intensità di traffico.
Quei 53 cipressi catturano ogni anno 636 kg di CO2 e donano alla città 424 kg di ossigeno. Ciascuno di essi ha un valore ecologico di circa 19 mila euro.
Questi alberi sono preziosi, pluridecennali, sani. Hanno un’elevata funzione climatico-ambientale come biofiltro”.
Come comitato”, completano nel comunicato, “abbiamo preparato una nuova diffida. Ci rivolgiamo a tutte le istituzioni che possono fare qualcosa: fermate questa operazione scellerata!
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Attualità

Centrosinistra tricasino spaccato: la posizione di “Tricase, che fare?”

La presidente Sonia Sabato: “Avevamo fermamente ribadito la necessità delle primarie. Avevamo chiesto più ampia e democratica partecipazione”

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Era primavera, lo scorso mese di aprile, quando il centrosinistra di Tricase si annunciava definitivamente riunito con queste parole: “Insieme per un percorso collettivo. Pronti a raccogliere la sfida del futuro”.

Firmatari di questo patto d’unità erano il PD cittadino, Cantiere Civico, Alleanza Verdi-Sinistra Tricase e Tricase, che fare?.

Otto mesi dopo, il fronte non è più lo stesso. Manca all’appello “Tricase, che fare?”, gruppo politico presieduto da Sonia Sabato e rappresentato in consiglio comunale da Giovanni Carità, Armando Ciardo ed Antonio Luigi Baglivo.

Proprio queste quattro firme oggi diffondono un comunicato per chiarire la loro posizione all’interno del valzer di centrosinistra. Lo fanno nel weekend caldo del PD che, dopo l’annuncio da parte del circolo cittadino della candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco per le prossime amministrative, ha registrato le dimissioni dal partito del consigliere comunale Minonne e le critiche dapprima del consigliere regionale Stefano Minerva (cui poi lo stesso Partito Democratico ha risposto) e poi di un altro potenziale candidato: Andrea Morciano.

Ecco quindi la nota a firma della presidente Sonia Sabato. Un intervento col quale “Tricase, che fare?” prende la parola proprio per far chiarezza su questo percorso di riunificazione del centrosinstra tricasino azzoppato, ed oggi finito sotto i riflettori.

La nota

Sollecitati ad intervenire sulle ultime vicende politiche che interessano la nostra città, crediamo necessario solo chiarire che per il nostro modo di intendere e praticare la politica, non riteniamo opportuno e, soprattutto, corretto entrare nel merito delle personali e libere scelte di alcune componenti del centrosinistra cittadino. Chi ha deciso di percorrere una strada lo ha fatto liberamente, come altrettanto liberamente noi abbiamo scelto di non condividerla. 

La nostra storia è sotto gli occhi di tutti, eletti per stare all’opposizione lì siamo rimasti, con coerenza e trasparenza, da sempre distanti da vincoli clientelari, ingerenze esterne e trasformismi vari.

Che sarebbe stato necessario passare dallo strumento delle primarie è stato dal nostro gruppo fermamente e costantemente ribadito. Come da sempre abbiamo chiesto di lavorare ad una più ampia e democratica partecipazione. 

Ci fa piacere, ma allo stesso tempo ci rattrista, apprendere dalla stampa che anche altri, solo oggi, siano del nostro stesso parere. Preso atto di questo, ribadiamo per la premessa fatta, che noi mai entreremo nelle vicende interne di altri partiti o rappresentanze. Chi compie una scelta è libero di farla e di portarla avanti in piena coscienza, ma anche nella piena assunzione di responsabilità.

Auspichiamo, per quello che può servire, che nell’agire di tutte le parti politiche ci sia sempre l’obbiettivo finale di un impegno sano, lungimirante e coraggioso per il futuro della nostra città e del nostro territorio.

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Attualità

Elezioni a Tricase, Andrea Morciano: “Perché non fare le Primarie”?

“Noi abbiamo sempre sostenuto di poter partecipare senza remore alle primarie aperte, e ancora oggi siamo disponibili a farlo”

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Continua il dibattito (ottimismo) intorno alla candidatura del centro sinistra o parte di esso.

Così, dopo l’ufficialità da parte del circolo cittadino del Partito Democratico, sinistra italiana e Cantiere civico della candidatura di Vincenzo Chiuri vengono fuori tutti i contrasti interni e i diversi malumori evidentemente covati e mai risolti.

Sulla vicenda ora interviene anche colui che da tempo era indicato come candidato “in pectore“: Andrea Morciano.

Di seguito il suo intervento sull’intera.

“Leggere un comunicato attraverso il quale una parte della coalizione di centrosinistra di Tricase – orfana, ad oggi, del sostegno dell’Associazione Tricase, che fare? (che conta il Gruppo consiliare più numeroso in Consiglio comunale con Giovanni Carità, Antonio Baglivo e Armando Ciardo, NdR) – ufficializza la candidatura a sindaco del dott. Vincenzo Chiuri, vantando un percorso partecipato di confronto e di valutazione di un progetto politico condiviso, lascia estremamente titubanti, non di certo per valutazioni legate alla figura del candidato, ma per le modalità con cui è stata effettuata e comunicata la scelta.

Sostenere che ci siano stati tavoli di confronto tra tutte le forze e associazioni di centrosinistra non corrisponde al vero, dal momento che numerosi cittadini appartenenti alle stesse aree politiche non sono stati mai invitati al dibattito sulla valutazione di un ipotetico candidato sindaco né tantomeno sono stati coinvolti in questioni più ampie su programmi elettorali e nuovi visioni sul futuro della città.

E questo posso sostenerlo a ragion veduta dal momento che, avendo negli scorsi mesi dichiarato in maniera trasparente la mia disponibilità a guidare un progetto politico alternativo all’amministrazione uscente, gli amici e i concittadini che si stanno impegnando insieme a me nella costruzione dal basso di un nuovo progetto politico, si muovono esattamente nella stessa zona politica rivendicata dalle forze sostenitrici del dott. Chiuri, essendo alcuni tesserati PD, altri provenienti dalle associazioni di centrosinistra tra cui lo stesso Cantiere Civico.

È evidente che il comunicato escluda a priori il loro parere visto che la proposta, oltre che giungere dai pochi rappresentanti delle parti, non è stata nemmeno condivisa.

A sostegno di ciò anche il comunicato del consigliere in quota PD Francesco Minonne.

È evidente che il Centro Sinistra unito di cui si parla è, oggi, pura utopia.

Sono state effettuate scelte azzardate, partite da prese di posizione personali in direzione contraria più che verso un obiettivo di bene comune, e questo potrebbe portare ad ulteriori frammentazioni, rovinando ancor di più la situazione già abbondantemente minata del nostro paese.

Non sarebbe allora stato meglio giungere ad una selezione del candidato usando uno strumento più democratico come le primarie, mettendo davvero in gioco tutte le forze afferenti all’area politica in questione?

Noi abbiamo sempre sostenuto di poter partecipare senza remore alle primarie aperte, e ancora oggi siamo disponibili a farlo.

A nome del folto gruppo di concittadini con cui stiamo condividendo da tempo una forte volontà di lavorare per un concreto cambiamento ribadisco che la Città di Tricase merita un vero percorso partecipato ed allargato ad un sempre maggiore numero di interlocutori, liberi nelle scelte e inclini al confronto, avendo come obiettivo comune un’idea di una Tricase rinnovata e non di una semplicistica costruzione tenuta in piedi dalla volontà di pochi e travestita da una finta aura di democrazia.

Rimbocchiamoci le maniche e raccogliamo le idee, a breve le comunicazioni sui prossimi incontri a cui chiederemo massima partecipazione”.

Andrea Morciano

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