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Leucadia Blu in mare e scuole in cammino con Don Tonino
“Il viaggio Tricase-Molfetta vuol rappresentare quel filo rosso di collegamento tra luoghi e spazi attraversati da don Tonino che possa dare ai nostri ragazzi il senso di unità e di forza per essere costruttori di pace e di uguaglianza”
Il progetto nasce e si sviluppa in occasione dei venticinque anni dalla morte di “Don Tonino Bello”, protagonista della spiritualità della nostra terra, parroco fin dal 1979 della Chiesa Madre della città di Tricase e vescovo della Diocesi di Molfetta dal 1982 al 1993. Tanti gli eventi e le circostanze in questi venticinque anni in cui si è cercato di diffondere e approfondire il suo pensiero profetico, esaltando la sua testimonianza umana e cristiana, dalla Puglia all’Italia e anche oltre. Le nuove generazioni conoscono Don Tonino per la narrazione che viene fatta loro, per questo è nostro dovere fare in modo che la sua persona e il suo pensiero siano presentati continuamente nella loro interezza, perché costituiscono un patrimonio di valori da trasmettere e soprattutto da incarnare nel nostro tempo.
Per questo l’IISS “Don Tonino Bello” di Tricase-Alessano in qualità di capofila della Rete di scuole intitolate a Don Tonino Bello, ha proposto l’idea progettuale dal titolo “Musical…mente”che siè sviluppata attraverso laboratori didattici creativi di musica attraverso metodologie innovative e coinvolgenti, aventi come tematica di base la figura/pensiero di “Don Tonino Bello”.
Questa idea progettuale, che trae origine dall’intuizione della Dirigente Scolastica Prof.ssa Anna Lena Manca, si colloca a conclusione di una serie di eventi promossi dalla Regione Puglia, Ufficio Scolastico Regionale, La Fondazione Don Tonino Bello di Alessano, e numerose scuole di ogni ordine e grado della Puglia.
“Musical…mente”è il progetto che ha sperimentato attività laboratoriali innovative attraverso la musica che, in questa prima fase, ha visto coinvolto una rete di sette scuole intitolate a Don Tonino Bello. Prima fra tutte lI.I.S.S Don Tonino Bello di Tricase – Alessano, l’I.I.S.S Mons. A. Bello di Molfetta, l’I.C. Don Tonino Bello Palombaio di Bitonto, l’I.I.S.S Don Tonino Bello di Copertino, il 2° C.D. Prof. Arc. Caputi di Bisceglie plesso Don Tonino Bello, il 1° C.D. Oberdan di Andria plesso D.T. Bello ed il 1° Polo plesso D.T. Bello di Taurisano.
Il progetto ha visto la collaborazione dell’Associazione MusicaInGioco (Associazione presente nel catalogo di educazione alla salute promosso dall’USR Puglia e dalla Regione Puglia) che, in tutte le sette scuole della rete, ha realizzato attività laboratoriali di musica (cori, street band, “Metodo Abreu”)opportunamente calibrate o, è proprio il caso di dire, armonizzate in funzione dei diversi gradi di scuole.
Il laboratorio musicale ha certamente favorito l’avvicinamento dei più giovani alla musica, ed ha avuto lo scopo di prevenire il disagio e la dispersione scolastica, di integrare nel gruppo anche i bambini socialmente disagiati, o diversamente abili, attraverso la libera espressione del corpo (con il movimento, con la voce, con l’immagine, con gli strumenti musicali).
Estremamente interessante è l’obiettivo finale che si sostanzierà nella creazione di una vera e propria orchestra composta da giovani e ragazzi appartenenti alle scuole aderenti alla rete che hanno sperimentato le metodologie educative di MusicaInGioco che si esibirà proprio il 25 Maggio p.v. nell’Auditorium dell’I.I.S.S. di Molfetta. In questa occasione, oltre al concerto “Musical…mente” realizzato dalla rete di scuole di Don Tonino Bello, vi saranno la premiazione del Concorso “Don Tonino Bello profeta ed educatore”.
Oggi alle ore 17 è previsto l’attracco nel porto di Molfetta del motoveliero Leucadia Blu, imbarcazione affidata in custodia giudiziale all’IISS “Don Tonino Bello” di Tricase dalla procura della Repubblica di Lecce, come barca Laboratorio dopo averlo sequestrato a trafficanti di esseri umani. Essa è a disposizione delle scuole aderenti alla rete “il Noi” per attività di avvicinamento al mare ed è testimonial dell’impegno che tutte le scuole aderenti promuovono insieme a “Libera” contro tutte le mafie.
Il viaggio Tricase Molfetta vuol rappresentare quel filo rosso di collegamento tra luoghi e spazi attraversati da don Tonino che possa dare ai nostri ragazzi il senso di unità e di forza per essere costruttori di pace e di uguaglianza.
Infatti, in questa circostanza gli alunni dell’I.I.S.S. Mons. Di Molfetta accoglieranno gli studenti dell’I.I.S.S. di Tricase – Alessano. Questi ultimi, alunni dell’indirizzo nautico, partiti il 22 Maggio dal porto di Tricase, completeranno tra l’altro, con tale iniziativa, il percorso di Alternanza Scuola – lavoro.
Anna Lena Manca (dirigente scolastico I.I.S.S. “Don Tonino Bello”)
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Premio “il Volantino”: Massimo Nava a Tricase
Quest’anno il Premio avrà un ospite di primissimo livello: Massimo Nava, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera. Un milanese che ha tanti rapporti con le nostre terre meridionali e pugliesi…
“Siamo partiti dall’idea che un “foglio settimanale” locale deve necessariamente aprirsi, arricchendosi ed arricchendo la comunità nella quale opera, con degli appuntamenti di prestigio, convinti che essere di provincia non significa essere provinciali”, questo scrive il direttore, Alessandro Distante, sull’ultimo numero de “il Volantino”, settimanale di Tricase, per presentare il prestigioso ospite che verrà premiato domani sera, giovedì 27 novembre, alle 19, a Palazzo Gallone, a Tricase.
Questa sarà la quindicesima edizione del Premio “Il Volantino”, che ogni anno organizza un appuntamento per dibattere, conoscere e crescere.
Quest’anno il Premio avrà un ospite di primissimo livello: Massimo Nava, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera. Un milanese che ha tanti rapporti con le nostre terre meridionali e pugliesi.
La venuta di Nava a Tricase coincide con l’uscita del suo ultimo libro “Tastiere in gabbia”, una documentata riflessione sul tema attualissimo della libertà di stampa e del rapporto dell’informazione con il Potere.
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Il Gioco della Restanza – Le carte del dono
Ippolito Chiarello approda a Surbo e Corsano con la performance artistica e sociale che unisce teatro, sociologia e comunità. Il doppio appuntamento a Surbo (sabato 29) e a Corsano (domenica 30) apre il calendario degli eventi promossi dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS
Ippolito Chiarello torna con una performance brillante, che apre il calendario degli eventi promossi dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS.
Un mazzo di carte che non predice il futuro, ma lo costruisce.
È il cuore de “Il Gioco della Restanza – Le carte del dono”, la performance artistica e sociale ideata da Ippolito Chiarello e arricchita dalle atmosfere musicali del fisarmonicista Bruno Galeone.
Un’esperienza che unisce teatro, sociologia e comunità, ispirata alla ricerca sociale di Antonella Nicolì sulle forme contemporanee di volontariato e partecipazione giovanile nel Salento.
L’iniziativa rientra nel cartellone “Strade Volontarie 2025 – L’esperienza condivisa”, l’itinerario culturale e civile promosso dal CSV Brindisi Lecce – Volontariato nel Salento ETS, sostenuto da Coop Alleanza 3.0, con un calendario di quattro eventi che attraversano il territorio come fossero linee di una mappa emotiva e sociale.
La performance è realizzata nell’ambito dell’Avviso Pubblico Futura, in collaborazione con RISS – Ricerca e Informazione Sociale Salento APS e Comune di Corsano.
Il “Gioco della Restanza” mette al centro i luoghi e le storie delle associazioni del territorio, trasformati dall’autore in figure simboliche: vere e proprie carte che non illustrano archetipi del passato, ma modelli di presente attivo. Raccontano la scelta di chi è rimasto, di chi ha deciso di rigenerare la propria terra invece di abbandonarla.
Chiarello, in questa nuova tappa del suo percorso di “teatro in movimento”, conduce il pubblico dentro un racconto corale in cui le storie diventano strumenti di orientamento civile.
Ogni carta è una domanda aperta sul futuro del territorio e sulla responsabilità condivisa di immaginarlo. Le note di Galeone accompagnano e sospingono questo viaggio, trasformando la performance in una piccola agorà nomade.
NEL FINE SETTIMANA
La doppia data segna l’avvio degli appuntamenti salentini:
sabato 29 novembre, dalle 18, alle Librerie Coop Alleanza 3.0, c/o Ipercoop di Surbo; domenica 30, sempre dalle 18, presso l’Auditorium comunale di Corsano, in via San Luigi.
Luoghi quotidiani che, per due sere, si faranno spazi scenici e sociali.
Da Surbo a Corsano, il Salento disegna così le sue “strade volontarie”: percorsi che non si leggono su una carta geografica, ma nella trama delle relazioni che tengono insieme una comunità.
«Il linguaggio dell’arte», ricorda Luigi Conte, presidente del CSV Brindisi Lecce, «torna a essere una cassa di risonanza per un messaggio che dal territorio nasce e al territorio ritorna. Il volontariato diventa narrazione, immaginazione, possibilità».
Con questa performance, “Strade Volontarie 2025” apre un nuovo capitolo del suo viaggio: quattro eventi, per un’unica esperienza condivisa, dove la restanza non è solo tema, ma pratica viva. La prosecuzione del programma rafforzerà il dialogo fra arte, cittadinanza e tessuto associativo, estendendo la riflessione a tutto il territorio salentino.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
Il 5 dicembre Lecce celebrerà la Giornata Internazionale del Volontariato: al mattino, all’Hotel Tiziano, incontri con le scuole insieme a Tria Corda, Fondazione di Comunità del Salento e Mabasta; in serata, al Convitto Palmieri, “Esperienza Condivisa” con l’Orchestra Giovanile SMA.
Il 6 dicembre il programma si chiuderà tra gioco e visione: nel centro storico di Lecce tornerà la Mappa del Volontariato, l’urban game che porterà gli studenti alla scoperta delle associazioni; nel pomeriggio, all’Agriturismo Sante Le Muse di Morciano di Leuca, in programma gli Incontri circolari “Il Futuro del Verbo Restare” che rappresentano un laboratorio di idee con donne giovani e visionarie del mondo culturale e della ricerca.
Tutti gli aggiornamenti su www.csvbrindisilecce.it
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“100 volte La Pupazza: cento autoritratti”, espone a Milano
Al secolo Eleonora De Giuseppe, l’artista salentina, è nata a Tricase, laureata al DAMS di Bologna, ora torna a Milano con autoritratti onirici in una potente esplorazione dell’identità
La Pupazza, al secolo Eleonora De Giuseppe, artista salentina, nata a Tricase, laureata al DAMS di Bologna, torna a Milano con cento autoritratti onirici in una potente esplorazione dell’identità.
La galleria gli eroici furori presenta “100 Volte la Pupazza: cento autoritratti di un’esteta senza l’estetista”, esposizione personale delle opere della street artist la Pupazza, che riunisce i suoi autoritratti in un viaggio visionario, ironico e profondamente intimo attraverso le molteplici forme del sé.
La mostra, a cura di Elena Vukosavljevic, inaugura martedì 2 dicembre 2025, alle ore 18.30, e sarà visitabile fino al 10 dicembre 2025, in via Melzo 30 a Milano.
Si tratta di un progetto ambizioso, sviluppato dall’artista nell’arco di diversi mesi, che si impone come una delle voci femminili più originali e radicali del panorama contemporaneo odierno.
La mostra si inserisce nella programmazione della galleria curata da Silvia Agliotti, direttrice e fondatrice dello spazio, da sempre sensibile a temi che raccontano l’identità e la forza femminile.
Realizzati su cartoncino 21×30 cm con acrilico, spray e pennarello, gli autoritratti non seguono una cronologia, ma cavalcano un flusso emotivo e intuitivo. Ognuno di essi è accompagnato da una breve poesia: le sue celebri “poefantasie” sono versi immediati nei quali il nonsense diventa rivelazione, la leggerezza si fa pensiero e il paradosso apre brecce di significato.
Lontani dall’autocompiacimento, questi lavori sono dichiarazioni di forza e consapevolezza femminile, un atto di presenza di un’artista che si guarda senza filtri e senza rimpianti.
Come scrive la curatrice: «A quarant’anni si è nel pieno della propria vita. È l’età della voce sicura, dello sguardo che non cerca più approvazione, ma scava per comprendere. Ed è proprio in questa stagione dell’anima che la Pupazza ha scelto di raccontarsi attraverso cento autoritratti.»
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