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Attualità

Rincari gas e materie prime: manifatturiero pugliese in agonia

Il contesto macroeconomico e le ricadute per la Puglia. La contrazione, su base annua, è del 2,9 per cento: 720 attività in meno (da 24.592 a 23.872). L’economia pugliese sta perdendo la vocazione manifatturiera industriale ed artigianale, dando maggiore spazio al turismo, composto prevalentemente da attività di alloggio e di ristorazione

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Manifatturiero pugliese in agonia. I rincari di petrolio, gas, carbone e delle altre materie prime, stanno facendo crescere a tal punto i costi per le aziende che è a rischio la loro stessa sopravvivenza. Le spese per i fabbisogni energetici, in particolare, sono ormai insostenibili.


È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma, diretto da Davide Stasi.


Molti imprenditori locali si trovano davanti a un bivio: proseguire l’attività, indebitandosi, oppure sospenderla, rimanendo in attesa di tempi migliori per ripartire o chiudere definitivamente.


«È troppo grande l’incertezza di non farcela», spiega Stasi, «per l’accumulo progressivo dei debiti che crescono mese dopo mese, anche a causa dei costi e di una concorrenza sempre più agguerrita, favorita dalla globalizzazione. Tant’è che, già ancor prima dello scoppio della guerra in Ucraina, il manifatturiero pugliese arretrava, registrando un’emorragia di imprese industriali ed artigianali tale da temere una vera e propria desertificazione del tessuto economico. Il settore della trasformazione che è quello più energivoro è messo alle corde dall’impennata dei costi».


«Il quadro macroeconomico», aggiunge Stasi, «è caratterizzato dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime (commodities energetiche e non), dalla crescita dell’inflazione e dagli effetti distorsivi sulle catene di approvvigionamento. Alla pandemia ancora in evoluzione si sono aggiunte anche le tensioni geopolitiche per l’invasione russa dell’Ucraina. Questi elementi negativi stanno fortemente incidendo sulle prospettive dell’economia italiana per il biennio 2022-2023. Le ultime previsioni indicano un progressivo ridimensionamento della dinamica del Prodotto interno lordo. Il costante incremento dell’inflazione sta comprimendo la capacità di spesa delle famiglie, riducendone i consumi e taglia anche i margini di ricavo delle imprese, soprattutto di quelle energivore ovvero quelle aziende che necessitano di grandi quantità di energia elettrica o di gas per portare avanti le proprie attività. Più brevemente, l’aumento dei costi e la contrazione della domanda interna ed estera peseranno sull’economia. La vera ripresa è dunque rimandata, perché, in linea con il contesto nazionale, anche in Puglia si stavano intravedendo dei segnali incoraggianti di recupero della ricchezza che era diminuita durante la fase recessiva indotta dalla pandemia».


Dopo la pesante caduta del Pil, causata dal blocco delle attività produttive per contenere la diffusione del Covid-19, l’attività industriale sembrava ripartire.


Gli effetti della pandemia e della recessione sono stati e sono tuttora fortemente diseguali tra le aree del Paese (tra il Nord e il Sud), ma se l’analisi, invece, viene effettuata per comparti e non per territori, quello manifatturiero che è il più dipendente da petrolio, gas e altre commodity rischia di dissolversi, perdendo capitale umane, risorse e competenze che si tramandano di generazione in generazione.


Il settore del commercio registra, sì, un saldo negativo di -1.813 attività (da 97.781 a 95.968), ma, in termini percentuali, tale flessione si traduce in un calo dell’1,9 per cento.

La contrazione del settore manifatturiero, invece, è del 2,9 per cento (-720 attività in meno, da 24.592 a 23.872).


Ciò che preoccupa è la serie negativa che persiste da troppo tempo. Mentre, tra alti e bassi per i lockdown pandemici, il commercio riesce a riprendersi, il manifatturiero, invece, che è il settore della produzione dei beni e della trasformazione delle materie prime (agricole e non) registra una variazione tendenziale negativa che va avanti da oltre 12 mesi.


Per variazione tendenziale si intende il mese corrente e il mese corrispondente dell’anno precedente.


Se il manifatturiero non è sparito ancora lo si deve anche agli scambi commerciali con l’estero che restano buoni. Ma è bene precisare che quest’anno l’export è cresciuto soprattutto in termini di valore: dai 4,1 miliardi di euro del primo semestre 2021 ai 5,1 miliardi di euro del primo semestre di quest’anno, non in termini di prodotto tale crescita è molto più contenuta.


L’incremento, infatti, è solo nel valore, perché l’inflazione ha incrementato i prezzi, ma il numero dei prodotti è quasi simile a quello dell’anno scorso.


L’economia pugliese si sta trasformando con il passare del tempo: sta perdendo la vocazione manifatturiera industriale ed artigianale, dando maggiore spazio al turismo, composto prevalentemente da attività di alloggio e di ristorazione.


 


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Surbo: Cataldi (M5S) entra in consiglio comunale

Come primo dei non eletti alle amministrative della scorsa primavera subentra ad un consigliere dimissionario

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Salvatore Cataldi, (nella foto con il presidente Giuseppe Conte) «militare, classe 1979, pentastellato storico del MoVimento 5 Stelle di Surbo, è stato chiamato, come primo dei non eletti alle amministrative della scorsa primavera, a subentrare in Consiglio comunale ad un consigliere dimissionario. La proclamazione avverrà nel primo Consiglio utile, verosimilmente mercoledì 24 aprile».

Lo dichiara in una nota il Coordinatore M5S per la Provincia di Lecce e già senatore, Iunio Valerio Romano che aggiunge: «Salvatore e tutta la comunità pentastellata di Surbo hanno sempre lavorato bene e quest’opportunità consentirà loro di essere direttamente incisivi nell’amministrazione di Surbo e Giorgilorio sui temi più identitari, quali il welfare e la transizione ecologica».

«Sono estremamente motivato a fare del mio meglio e l’impegno sarà massimo, unitamente al Gruppo M5S di Surbo e Giorgilorio, che ringrazio per il costante supporto, al fine di portare le nostre idee e i nostri progetti in Comune, al servizio dei nostri concittadini», le prime parole di Cataldi, «ringrazio, altresì, il MoVimento 5 Stelle, la mia casa da oltre dieci anni, che mi ha consentito di crescere, prima di tutto come persona, rappresentando sempre un luogo di confronto e condivisione».

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Depressa di Tricase: lavori al Calvario

La vice sindaco Francesca Longo: «Luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città per questo abbiamo deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale»

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Avviati i lavori per la riqualificazione del Calvario a Depressa di Tricase.

Ne ha dato annuncio la vice sindaco di Tricase Francesca Longo: «Il Calvario, sito nella zona denominata “Largo Dei Pozzi Messapici”», la premessa, «venne costruito nel 1885 e abbellito nel 1973, su progetto e disegni di G. Villani, con le terracotte della prestigiosa ditta Garrisi di Galatina».

Ne consegue che «rappresenta un luogo di interesse religioso, oltreché culturale e identitario della nostra Città».

Per questa ragione, «l’amministrazione comunale ha deciso di investire centomila euro utilizzando fondi del bilancio comunale, per riqualificare l’intera area».

 

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Il piano antincendi per l’estate

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 Il Prefetto Luca Rotondi ha presieduto una riunione finalizzata a fare il punto sulle misure e strutture messe in campo per la previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia e per la gestione delle emergenze.

All’incontro hanno partecipato i vertici delle Forze di Polizia, i comandanti di Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Gruppo Carabinieri Forestale, Capitaneria di Porto, Aeronautica militare, nonché i rappresentanti della Regione Puglia e del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile e, in collegamento da remoto, i referenti dei comuni della provincia, di A.R.I.F. ed i soggetti gestori della rete viaria e ferroviaria.

In avvio dell’incontro, si è proceduto all’analisi dei dati relativi alla decorsa stagione estiva, che ha registrato un incremento degli incendi di vegetazione e sterpaglie in numerose aree del territorio provinciale, come risulta dalla mappa tematica elaborata dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco (foto a fine articolo).

In tale quadro, anche per quest’anno il sistema messo a punto dalla Regione Puglia, competente per la pianificazione e il coordinamento, mette a regime tutte le risorse disponibili, grazie alle diverse convenzioni in via di redazione e sottoscrizione con Vigili del Fuoco, A.R.I.F., Volontariato di Protezione Civile e altri soggetti competenti, nonché grazie all’intercettazione di fondi, anche di derivazione europea, per l’acquisto di ulteriori mezzi aerei e di altri mezzi che saranno in uso ad ARIF.

Inoltre, nell’ottica di implementare l’attività di monitoraggio e di segnalazione tempestiva di eventuali focolai d’incendio, l’ARIF metterà a disposizione su tutto il territorio regionale 60 droni con telecamere, anche termiche, tecnologicamente avanzate, mentre l’Arma dei Carabinieri garantirà la possibilità di utilizzo di un elicottero.

È stato altresì dato atto dell’impegno delle competenti articolazioni regionali ai fini del supporto agli Enti locali, anche con risorse economiche finalizzate alla promozione di progettualità in tema di monitoraggio, allertamento e avvistamento precoce, con il finanziamento di 7 comuni costieri della provincia per importi tra 50mila e 100mila euro, oltre ai consueti avvisi pubblici con cadenza annuale per il finanziamento di piccole attività di prevenzione, formazione ed informazione della popolazione.

È stato quindi rivolto un forte invito agli amministratori locali, nell’ambito delle attività di prevenzione, ai fini della sensibilizzazione dei privati circa la necessità di porre in essere le necessarie opere preventive sui terreni, al fine di evitare di incorrere in responsabilità amministrative e penali.

È stata inoltre ribadita la necessità di una immediata segnalazione di possibili focolai d’incendio, nella consapevolezza che la tempestività dell’intervento appare fondamentale ai fini della tutela del patrimonio paesaggistico ed ambientale e della pubblica incolumità.

Il Prefetto Luca Rotondi ha rivolto un ringraziamento a tutte le componenti del sistema di prevenzione e lotta agli incendi boschivi e di interfaccia riservandosi la convocazione di ulteriori incontri operativi in caso di necessità ed assicurando che, attesa la rilevanza del fenomeno nel contesto provinciale in particolare nei mesi estivi, saranno avviate interlocuzioni con il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno ai fini della valutazione di un eventuale potenziamento di uomini e mezzi nel periodo di maggiore pericolosità.

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