Attualità
Rispetto e impegno civico, i premiati dalla LILT
I principali riconoscimenti sono stati assegnati alla radiologa Adriana Rizzo, alla giornalista e attivista Tiziana Colluto e al parroco di Alliste Don Dario Donateo
Rispetto e impegno civico sono stati i temi-chiave della 18ª edizione del Premio Flavia Inguscio e Vittorio Velotti organizzato dalla delegazione di Melissano e dalla sezione provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) di Lecce per celebrare il mondo del volontariato e della “solidarietà dentro e oltre le istituzioni”.
La cerimonia conclusiva si è svolta nel cineteatro Aurora.
Protagoniste dodici storie di ordinaria “straordinarietà”, emozioni e ricordi di chi ogni giorno si dedica agli altri nel silenzio e nell’umiltà.
Sono stati assegnati riconoscimenti a figure operanti in ambito sanitario, associazioni e cittadini che si mettono a disposizione del prossimo con piccoli o grandi gesti, scelti in base alle schede di segnalazione pervenute alla commissione del Premio presieduta da Paolo Scarcella e coordinata dal presidente della Lilt di Lecce Simonetta Pepe, dal responsabile scientifico Carmine Cerullo, dal direttore del Centro Ilma-Lilt Lecce Giuseppe Serravezza, dal giornalista Marco Montagna e da Medea Velotti, figlia di Flavia e Vittorio, per la delegazione Lilt di Melissano.
La serata, presentata da Monia Saponaro, si è aperta con il ricordo del prof. Enrico Corvaglia, già presidente della commissione del Premio Inguscio-Velotti, venuto a mancare nel 2024, e i saluti del vicesindaco di Melissano, Matilde Surano.
Di seguito tutti i riconoscimenti assegnati.
Il Premio principale per Operatore sanitario è stato conferito alla dottoressa Adriana Rizzo, radiologa dell’ospedale “F. Ferrari” di Casarano e storica volontaria Lilt, membro attivo della prima Breast Unit in provincia di Lecce creata presso la sede Lilt insieme al gruppo della radiologia (dr. Massimo Torsello e dr. Giancarlo Morciano) del nosocomio casaranese, «per la sua dedizione e impegno nei confronti di pazienti e familiari, medico di grande valore e competenze, innamorata del proprio lavoro e convinta interprete del suo ruolo pubblico».
Nel ringraziare la Lilt dinanzi alla sala gremita, la dottoressa Rizzo ha voluto lanciare un importante messaggio in difesa della Sanità pubblica: “La sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale è oggi messa in discussione”, ha detto, “la contrazione delle risorse, sia finanziarie sia umane, è sotto gli occhi di tutti, ma noi operatori sanitari continuiamo a crederci e a lottare per il bene comune. È un essere speciale il nostro SSN, dobbiamo prendercene tutti cura”.
Il Premio principale per Operatore non sanitario è stato assegnato alla giornalista e attivista Tiziana Colluto, presidente della Casa delle Agriculture Tullia e Gino: «Tiziana porta con sé una lunga esperienza che fonde il giornalismo d’inchiesta con un impegno concreto per il cambiamento sociale e ambientale e per questo siamo particolarmente orgogliosi di averla nella famiglia Lilt», si legge nella motivazione del Premio.
Commosso il suo ricordo delle tante battaglie per la tutela della salute e dell’ambiente vissute, da giornalista, accanto alla Lilt: “Da molti anni con Lilt abbiamo un cammino comune. Quindici anni fa iniziavo la mia attività di giornalista in tv, lavoravo ai temi della Sanità territoriale e bussai alle porte della Lilt. Ricordo che allora non c’era nessun altro a trasportare i pazienti dal Capo di Leuca a Lecce per la radioterapia, ma c’era la Lilt. E quando nessuno ancora faceva assistenza domiciliare ai malati terminali, c’era la Lilt. E poi mi vengono in mente tantissimi incontri e manifestazioni sui temi dell’inquinamento ambientale, sulle urgenze di progetti calati sulle teste di questo territorio. Quando le Istituzioni tentennavano, quando persino le istituzioni sanitarie restavano mute, c’era la Lilt. Per me è stata un’agenzia formativa e un punto di riferimento per la mia esperienza da giornalista. Ed è stata anche l’associazione che ha tenuto a battesimo la mia associazione a Castiglione, Casa delle Agriculture, il collettivo con cui condivido questo Premio. Perché a un certo punto ho sentito il bisogno non soltanto di raccontare e denunciare, ma di far capire alle persone che ognuno ha un pezzo di responsabilità su questo territorio. C’è bisogno di tutti, c’è bisogno di tanto volontariato che venga fatto con serietà, con gratuità e soprattutto senza secondi fini”.
Il Premio speciale della commissione per il tema Rispetto e impegno civico è stato conferito al parroco di Alliste don Dario Donateo per la sua opera di denuncia e lotta contro la droga che continua a flagellare i giovani del territorio.
“È un premio inaspettato”, afferma, “e non credo di meritarlo, senz’altro lo porterò alla comunità di Alliste che insieme a me da tempo cerca di farsi sentire per combattere una ‘banalità del male’ che non è più sopportabile. Il mio unico merito è quello di aver acceso una scintilla. Ora insieme alla comunità parrocchiale e a tutto il paese cerchiamo di lavorare affinché non si spengano i riflettori su questo problema, cerchiamo di portare avanti insieme un’azione di antimafia sociale”.
Menzione speciale per Candida Colazzo, ultraottantenne (con uno spirito da far invidia ai diciottenni), storica volontaria e grande motivatrice del gruppo Lilt di Corigliano d’Otranto, «per una vita intera dedicata ad aiutare il prossimo senza mai chiedere nulla in cambio».
Segnalazioni di merito sono state assegnate a: Cosimo Monsellato, già caposquadra dei vigili del fuoco di Tricase, oggi impegnato nell’attività di recupero di ragazzi con disagio sociale e attivo nell’organizzazione del progetto Pompieropoli per i bambini; Camminando Insieme di Ruffano, gruppo di cammino (adesione libera e volontaria) creato da Mauro Falco per diffondere best practice di prevenzione attraverso l’attività fisica (ha ritirato il premio Mauro Casto, walking leader del gruppo); Giulia Corrente, la bambina di Galatone che per il suo decimo compleanno ha coinvolto i compagni e la sua scuola in una raccolta fondi a favore dell’associazione RandagiNO, rinunciando a feste e regali; Tommaso Del Cuore, che da oltre 15 anni opera con la Croce Rossa Italiana in soccorso dei migranti e nelle zone di guerra; Vituccia Mastria, storica volontaria Lilt di Ugento e della Fidas, oggi punto di riferimento per tante persone in difficoltà; Francesco Parisi, insegnante, ha guidato gli studenti del Polo 2 di Casarano nella realizzazione del cortometraggio “Mi perdoni?” contro la violenza e sui temi del rispetto, educazione, uguaglianza e gentilezza, premiato a Venezia nell’ambito dell’81ª mostra internazionale d’arte cinematografica.
Riconoscimenti alla memoria sono stati infine assegnati alla maestra Francesca Prontera, di Morciano di Leuca, che con Lilt ha portato per anni la prevenzione nelle scuole, e a Pietro Francesco Gaetani, educatore scout di Racale, una vita dedicata ai più giovani.
Il Premio, lo ricordiamo, è dedicato a Flavia Inguscio, scomparsa nel 2005, per anni in prima fila nel mondo del volontariato e nella stessa Lilt, e a suo marito Vittorio, fondatore della delegazione melissanese della Lilt e scomparso a fine 2018.
Tutte le targhe con l’ape-simbolo del Premio sono state realizzate dal maestro Orlando Sparaventi di Parabita.
La serata, realizzata con la collaborazione del comune di Melissano, ha visto la partecipazione dell’attrice Anna Ronga e l’intervento musicale di Alessandro Ferrari (chitarra) e Gabriel Nutricato (percussioni).
Primo premio Operatore Sanitario alla dottoressa Adriana Rizzo
Primo premio Operatore Non Sanitario alla giornalista e attivista Tiziana Colluto
Premio speciale della Commissione per il tema Rispetto e Impegno Civico a Don Dario Donateo parroco di Alliste
Attualità
Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”
L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo
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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.
Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase.
Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.
Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.
Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi.
La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali.
Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.
In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.
Attualità
Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa
Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)
Il convegno “Salento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlante “Donne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.
Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.
Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.
Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.
Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.
A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.
La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».
Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.
Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».
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Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase
Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.
Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.
Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.
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