Approfondimenti
Salento da esportazione
Vola l’export salentino: oltre 717 milioni di fatturato e una crescita annua di circa il 25%. Mario Vadrucci: «In un momento particolarmente delicato, anche per le conseguenze del conflitto russo-ucraino, i numeri palesano i lusinghieri risultati che imprese e lavoratori salentini hanno conseguito, con impegno, nel corso del 2021, nonostante la pandemia, proprio sui mercati internazionali. Risultati che, però, hanno necessità di un consolidamento e sappiamo bene che ora non sarà semplice realizzarlo»

L’anno 2021 si è chiuso per le imprese salentine con un fatturato estero di oltre 717 milioni di euro, recuperando ampiamente il terreno perso nel 2019 (574,7 mln) e soprattutto realizzando un risultato che non si vedeva da anni. La provincia di Lecce con una crescita dell’export pari al 24,8% è in pole position nell’ambito della regione Puglia (+4,9%), anche se il suo “peso” sull’export pugliese è appena dell’8,3%, se pur in crescita negli ultimi anni. Hanno registrato delle variazioni positive anche la Bat (+15,4%), con un fatturato di oltre 622 mln di euro, e la provincia di Brindisi (+14,8%) con un export di oltre 975 mln, con un’incidenza sulle vendite estere pugliesi rispettivamente del 7,2% e dell’11,3%.
Esportazioni delle province pugliesi nel 2021
Il 50% dell’export pugliese invece è riconducibile alla provincia di Bari, nonostante però i suoi 4 miliardi di esportazioni ha registrato nel 2021 una leggera flessione del -1,1%, analogamente a Foggia (-2,9%) con vendite estere per oltre 756 mln. Infine Taranto che registra un export di oltre 1,2 miliardi con una variazione annua del 10,6% e un’incidenza sulle vendite estere pugliesi del 14,6%, la seconda provincia dopo Bari per valore assoluto. Per quanto riguarda i saldi solo Lecce e Bari registrano saldi positivi, rispettivamente pari a 182,3 e 102,2 milioni di euro, le restanti province pugliesi, invece, registrano saldi rossi, in particolare Taranto con un saldo negativo di oltre un miliardo e mezzo, seguita da Brindisi con – 102,5 mln di euro, dalla provincia di Barletta-Andria-Trani (– 87,8 mln) e dalla provincia dauna (-2,4 mln di euro).
A livello nazionale, rispetto all’anno precedente, l’export mostra una crescita molto sostenuta (+18,2%) e diffusa a livello territoriale: l’aumento delle esportazioni è molto marcato per le Isole (+46,4%), intorno alla media nazionale per il Nord-ovest (+19,2%) e il Nord-est (+18,0%), più contenuto per il Centro (+15,3%) e soprattutto per il Sud (+6,6%). Nel complesso del 2021, tutte le regioni italiane, a eccezione della Basilicata (-14,7%), registrano incrementi dell’export: i più marcati per Sardegna (+63,4%) e Sicilia (+38,8%), i più contenuti per Puglia (+4,9%) e Abruzzo (+5,0%). Le performance positive di quattro regioni – Lombardia (+19,1%), Emilia-Romagna (+16,9%), Veneto (+16,7%) e Piemonte (+20,6%) – contribuiscono per 11,6 punti percentuali all’aumento dell’export nazionale.
I settori dell’export salentino
Principali prodotti esportati alla provincia di Lecce – anno 2021
Fonte Istat- Elaborazioni Servizio Studi, Statistica e Informazione economica
Il 48% delle esportazioni salentine è rappresentato da macchinari e apparecchiature con un fatturato estero di oltre 346 milioni di euro, settore cha ha registrato nel 2021 un incremento del 41,6%.
Segue il comparto moda con un export pari a 147,6 milioni e un incremento rispetto all’anno precedente del 22%.
Il comparto comprende prodotti tessili il cui fatturato, pari a 13,3 mln di euro, ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente del 43,3%, recuperando la flessione del 2020; anche il settore degli articoli di abbigliamento ha registrato un incremento di circa il 30% ed un fatturato di oltre 29 mln di ero; il calzaturiero con 105 milioni di merci esportate registra un incremento di circa il 18%.
Un leggero incremento si registra anche nell’export dei prodotti alimentari e bevande (+1,9%) con un fatturato estero di circa 48 milioni di euro, di questi 27,6 mln sono riconducibili alle bevande (vino) le cui esportazioni sono aumentate di oltre il 9%.
I metalli di base e i prodotti in metallo, con 61 milioni di fatturato estero, registrano una crescita dell’8,7%.
Anche l’import registra nel 2021 una crescita consistente rispetto all’anno precedente pari al 40,3% per un valore di 535 milioni di euro. E’ il comparto della moda che incide maggiormente (18% del totale importazioni) per gli acquisti effettuati dalle imprese salentine, che superano i 96 milioni di euro dei quali 67 riconducibili alle calzature le cui importazioni sono cresciute di quasi il 50% e 19,8 milioni costituiti da capi di abbigliamento (+33,7%). Il comparto dei macchinari e apparecchiature costituisce, con quasi 70 milioni di euro, la seconda voce dell’import salentino, settore che nel corso del 2021 ha registrato un incremento di oltre il 63%, seguono i prodotti alimentari con 53,3 milioni di acquisti e una variazione di circa il 3%. Si acquista dall’estero soprattutto carne (23,3 mln), pesce (18 mln) e prodotti lattiero caseari (5,9 mln).
I Paesi del commercio estero salentino
Sono i paesi europei i mercati di sbocco dei prodotti made in Salento, verso i quali è diretto il 72,6% delle nostre esportazioni per un valore di 520,5 milioni di euro, e tra questi è la Francia il principale partner commerciale con un fatturato di 126,6 milioni di euro che ha registrato nel 2021 un incremento del 15,8%. Le esportazioni verso la Francia sono costituite in gran parte da calzature per un valore di 56 milioni di euro e da macchinari e apparecchiature per un valore di oltre 41 mln di euro; le importazioni, invece, complessivamente ammontano a 42,2 milioni di euro, dei quali 14,6 rappresentati da carne e prodotti a base di carne.
La Germania, il secondo mercato europeo per la provincia di Lecce con un fatturato di 61,6 milioni di euro (+12,2% rispetto al 2020), acquista dalle imprese salentine macchinari e apparecchiature per 27,7 mln e calzature per oltre 7 mln di euro; in relazione alle importazioni, circa 72 milioni di euro, il Salento acquista dalle imprese tedesche medicinali (17,6mln), prodotti lattiero-caseari (3,2 mln) e carne e prodotti a base di carne (1,5mln).
Da evidenziare la crescita di tutto rispetto dell’export verso la Polonia, attualmente tra i principali acquirenti del made in Salento, i cui rapporti commerciali negli ultimi anni si sono intensificati a tal punto da essere diventato, con gli attuali 40,6 milioni di euro e una crescita di oltre il 56%, il quarto mercato estero dei manufatti leccesi, collocandosi subito dopo la Germania. Verso la Polonia si esportano principalmente metalli di base e prodotti in metallo per un valore di 18,4 milioni di euro, macchinari e apparecchiature (8,2 mln) e prodotti di colture permanenti (8,6 mln). Per quanto riguarda le importazioni, ammontanti a complessivi 7,6 milioni di euro, le imprese leccesi acquistano soprattutto articoli in gomma e materie plastiche (2,2mln) e carne e prodotti a base di carne (1,4 mln).
Il secondo mercato estero del Salento sono però gli Stati Uniti con 86,2 milioni di esportazioni, cresciute nel 2021 di oltre il 79%. Gran parte dell’export è rappresentato da macchinari e apparecchiature (55,4 mln), calzature (12,8 mln) e medicinali (6,3 mln). I principali prodotti importati, per un valore totale di circa 26 milioni di euro, sono i prodotti derivanti dalla raffinazione di petrolio (11,3 mln) e i macchinari e apparecchiature (10,2 mln).
L’export in Russia ed Ucraina
Tra i primi dieci paesi verso i quali le imprese della provincia di Lecce esportano troviamo la Russia, un mercato estero che per la provincia salentina è rilevante e che l’attuale situazione politica potrebbe compromettere seriamente con grave danno per le imprese del nostro territorio. Il fatturato verso tale paese è di poco più di 24 milioni di euro, in crescita nel 2021 di oltre il 47%, le importazioni, invece, sono di gran lunga contenute e ammontano a circa 1,8 milioni di euro. La quasi totalità delle vendite in Russia è rappresentata dai macchinari e apparecchiature per un valore di 21,3 milioni. Le importazioni, invece, sono costituite da prodotti chimici per poco meno di un milione.
Meno rilevante è l’export, invece, verso l’Ucraina che sfiora i 2 milioni di euro e per circa la metà è rappresentato da macchinari e apparecchiature, mentre il valore delle importazioni è del tutto residuale (321mila euro).
Importiamo soprattutto dalla Cina
Un caso a sé è la Cina, il primo paese per l’import del Salento: il 23% degli acquisti esteri complessivi per un valore di 122,8 milioni viene infatti dalla Cina, mentre le esportazioni sono 6,4 milioni. I principali prodotti importati sono macchinari e apparecchiature (22,3 mln), mobili (circa 17 mln), prodotti in metallo (11,6 mln) e articoli in gomma e materie plastiche (13,4 mln).
L’export verso la Cina è invece pari a 6,5 milioni di euro, di cui 3,2 rappresentati da macchinari e apparecchiature e 1,3 da bevande (vino).
Gli altri partners di rilievo per il commercio estero salentino sono, in ordine di fatturato, l’Albania, la Spagna e il Regno Unito.
Gli acquisti made in Salento dell’Albania ammontano complessivamente a 36,5 milioni di euro, mentre le nostre imprese importano merci per circa 57 milioni, da evidenziare che una buona dette delle esportazioni, oltre 12 mln, è rappresentata da cuoio conciato e lavorato, mentre l’80% delle importazioni, circa 46 milioni, è costituito da calzature, per cui si esporta la materia prima e si importa il prodotto finito.
Il flusso commerciale con la Spagna è pari a 30,6 milioni di euro per l’export e 29 mln per l’import: si esportano cemento, calce e gesso (6,7 mln), prodotti in metallo (6,3) e macchine e macchinari (6,8) e si importa olio (5,3 mln), pesce e crostacei (3,9 mln), metalli di base (3,8 mln) e automobili (3,2 mln). Gli scambi commerciali con la Gran Bretagna sono rappresentati da 27 mln di esportazioni (di cui 14,3 macchinari e apparecchiature) e 4,3 milioni di importazioni (di cui 2,5 mln sempre inerenti a macchinari e apparecchiature).
Da evidenziare, infine, la ripresa dell’export verso alcuni paesi quali la Turchia il cui export nel 2021 è stato di 12,4 milioni di euro, con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre il 296%, e verso il Cile (+402%) con un export pari a 4 milioni di euro. Entrambi i paesi acquistano dalle imprese salentine macchinari e apparecchiature, per un valore rispettivamente di 8,7 e 4 milioni di euro.
«Necessario consolidare i risultati»
Il commento del presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «In un momento particolarmente delicato, anche per le conseguenze del conflitto russo-ucraino, i numeri palesano i lusinghieri risultati che imprese e lavoratori salentini hanno conseguito, con impegno, nel corso del 2021, nonostante la pandemia, proprio sui mercati internazionali. Risultati che, però, hanno necessità di un consolidamento e sappiamo bene che ora non sarà semplice realizzarlo.

Mario Vadrucci
Nella speranza che gli episodi della guerra lascino al più presto il passo a quelli della diplomazia, occorre che le imprese salentine, che, nel quadro pugliese spiccano per vivacità, trovino, insieme a quelle di tutta la regione, un terreno più favorevole anche sotto il profilo normativo; è importante riuscire a mantenere i ritmi produttivi senza problemi di approvvigionamenti di materie prime, questione che pure sta penalizzando non poco comparti rilevanti come il metalmeccanico e le costruzioni. Anche grazie al supporto delle istituzioni e delle Camere di commercio appare strategico, altresì, in questa fase, riuscire a diversificare i paesi verso i quali le nostre imprese esportano le loro produzioni, individuando quei nuovi mercati di sbocco in grado di compensare eventuali blocchi nell’importazione dei paesi maggiormente coinvolti dagli effetti diretti ed indiretti della crisi internazionale.
La ripresa del “Made in Italy”, auspicata e promossa attraverso misure del Governo che dovrebbero sterilizzare, almeno in parte, gli eventi sfavorevoli di queste ultime settimane, potrebbe dare ulteriore impulso ad un rinnovato TAC salentino che sta riconquistando gradualmente la fiducia di griffes della moda e brand internazionali, come risulta dalle cifre positive delle esportazioni del 2021.
Abbiamo, quindi, un quadro internazionale incerto, ma anche degli elementi positivi che spingono verso una reale ripartenza, tra i quali il know how, la professionalità e la passione di tanti imprenditori, capaci di motivare le maestranze in vari ambiti, tanto che nel 2021, Lecce e la sua provincia hanno raggiunto risultati che in altre province, anche della stessa Puglia, non sono stati possibili.
Ora è necessaria una situazione diversa in campo internazionale e misure interne che non scoraggino le intraprese già consolidate e diano respiro ai nuovi imprenditori che, pur tra tante difficoltà, sembrano aver trovato motivazioni e mercati per continuare ad investire.
Il rapporto con il mondo del credito, poi, sarà fondamentale soprattutto nei prossimi mesi e ci aspettiamo che il Governo non faccia mancare la sua garanzia presso le banche, proseguendo in una serie di provvedimenti che hanno consentito, proprio nel 2021, di ottenere quanto in altri momenti sarebbe stato difficile utilizzare».
La Camera di Commercio di Lecce, anche in collaborazione con Unioncamere Puglia, ha attivato una serie di iniziative rivolte all’internazionalizzazione delle imprese salentine, dallo sportello World Pass al Progetto SEI – Sostegno all’Export dell’Italia, per fornire servizi di informazione e consulenza, e per la realizzazione di incontri d’affari personalizzati con operatori esteri. Ultimo, in ordine temporale, il Progetto Short B2B, grazie al quale gli imprenditori salentini dei settori Meccanica, New Tech, Medicale, Arredo per interni ed esterni, Costruzioni, materiali del lapideo, Moda, Cosmetica, potranno incontrare, in modalità virtuale, operatori esteri qualificati, con l’obiettivo di presentare loro la propria produzione/attività e confrontarsi con potenziali partner commerciali attivi in Germania, Svizzera, Francia ed Emirati Arabi Uniti.
«Metteremo in campo tutte le possibili iniziative», conclude Mario Vadrucci, «affinché anche il 2022, pur nato sotto foschi auspici, possa essere un altro anno di bilanci positivi».
Approfondimenti
Dopo 15 anni torna Santa Fumìa
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano….

Sono trascorsi più di 15 anni, da quando il rione specchiese di Santa Eufemia si è vestito a festa l’ultima volta per onorare la martire cristiana.
Nella serata di sabato 12 luglio ritorna La Festa di Santa Fumìa, evento organizzato, con il patrocinio del Comune, dall’associazione Santa Eufemia che ha ritenuto necessario ritornare alle radici della storia del luogo sacro simbolico con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e spirituale del territorio.
La Chiesa di Santa Eufemia, o Santa Fumìa come gli specchiesi la chiamano, è un piccolo luogo sacro, di origine bizantina, di circa 150 metri quadrati, situata nelle campagne tra Specchia e Miggiano.
Come il culto della santa sia arrivato in Occidente e perché a Specchia, i libri di storia locale non lo riportano.
Nell’anno in corso del Giubileo, questo luogo sacro assume un significato storico, in quanto è poco distante dall’antica Via dei Pellegrini, l’itinerario che i fedeli dei secoli scorsi percorrevano per raggiungere il Santuario di S. Maria di Leuca, oppure in senso contrario, la città santa di Roma, eleggendo la chiesetta a luogo di riposo spirituale e fisico, come testimoniato dagli oggetti antichi ritrovati intorno.
Il programma della serata prevede, alle 19, la celebrazione della santa messa, presieduta da don Antonio Riva, parroco di Specchia. Alle 20, il “Kids Diy!” Creative workshop, a cura di Cicciopasticcio, laboratorio artistico-espressivo per i più piccoli.
Dalle bancarelle collocate nel parchetto della Chiesa di Santa Eufemia, sarà possibile acquistare dei manufatti artigianali e gustare dei prodotti tipici agroalimen-tari dallo stand gastronomico.
Approfondimenti
A Tricase “PROXIMA”: il cibo racconta il territorio
Domani, presso l’ex Mattatoio comunale di Tricase, oggi sede del Laboratorio di Comunità

Sabato 5 luglio, l’ex Mattatoio comunale di Tricase – oggi sede del Laboratorio di Comunità (in foto durante un precedente Open day) – apre le sue porte per ospitare “PROXIMA – Diffondiamo produzioni di prossimità”, un evento dedicato al cibo sano, locale e accessibile, organizzato nell’ambito del progetto europeo FOOD4HEALTH.
Promosso dal Laboratorio di Comunità di Tricase, in collaborazione con il Comune di Tricase e il CIHEAM Bari, PROXIMA non sarà un semplice open day, ma un’occasione concreta per riflettere – e assaporare – il legame profondo tra alimentazione, territorio, sostenibilità e comunità.
Il programma si apre alle 18:30 con un talk pubblico dedicato alle politiche del cibo, che vedrà la partecipazione di esperti, amministratori locali, rappresentanti di reti e associazioni del territorio. Un confronto aperto su salute, produzione etica, scelte alimentari consapevoli e promozione delle economie locali.
Dalle 19:00, spazio al gusto e alla scoperta:
– Mercato agricolo e artigianale con i produttori locali
– Mostra pomologica dedicata alla biodiversità
– Visite guidate ai laboratori del centro rigenerato
A seguire, dalle 20:00, si terranno laboratori tematici e show cooking, pensati per adulti e bambini, con momenti esperienziali e didattici.
La serata si concluderà alle 21:00 con le degustazioni a base di prodotti locali e a km zero, seguite dall’esibizione del cantautore P40, per chiudere in musica un evento che unisce cultura, cibo e partecipazione.
“Un momento di festa, ma anche di consapevolezza – spiegano gli organizzatori – per far conoscere un luogo rinato e un modello di sviluppo possibile, che parte dalle persone, dalle reti e dai territori”.
L’iniziativa è aperta a tutti: cittadini, famiglie, produttori, curiosi e appassionati di buon cibo. Un invito a scoprire, attraverso il gusto e il dialogo, le potenzialità di una comunità che crede nell’innovazione sociale e nella prossimità come valore.
📍 Info utili
🗓️ Sabato 5 luglio, dalle ore 18:30
📌 Laboratorio di Comunità – Ex Mattatoio, via Marina Serra 53, Tricase
🎟️ Ingresso libero
Approfondimenti
Nchiana scindi a Tuglie
Domenica gara podistica 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km. Si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas con il ricavato devoluto in beneficenza

Terza edizione della ’nchiana scindi, la gara podistica organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica podistica Tuglie, che vedrà oltre 250 atleti correre lungo un percorso cittadino di 9 km.
Appuntamento domenica 6 luglio, a partire dalle 19,30.
Insieme alla gara competitiva si svolgerà anche una passeggiata solidale di 4km, a cura dell’associazione donatori di sangue Fidas.
«L’intero ricavato di questa camminata sarà devoluto in beneficenza», dichiara il presidente dell’ asd podistica, Francesco Caputo, «crediamo che lo sport debba anche essere uno strumento di solidarietà e vicinanza concreta. La nostra associazione è anche amicizia, divertimento, armonia: questo è lo spirito che ci unisce e guida in tutte le manifestazioni che organizziamo, a cui partecipiamo con entusiasmo e dedizione».
Ritrovo per la partenza in piazza Garibaldi; il percorso di 9 km si snoderà tra le strade principali di Tuglie e comprenderà alcune arterie che collegano la collina di Montegrappa, particolarmente suggestive all’ora del tramonto per il panorama di cui si potrà godere.
«La nchiana scindi non è solo una gara, è anche la celebrazione della forza, della resilienza e dell’amore per lo sport», afferma Chiara Boellis, assessora allo sport di Tuglie, «ogni passo fatto sarà una testimonianza dell’impegno, della preparazione e della capacità di superare i propri limiti».
Al termine del percorso saranno premiati: il primo atleta giunto al traguardo maschile e femminile, i primi cinque atleti di tutte le categorie FIDAL previste M/F) per le categorie allievi, juniores e promesse: unico gruppo), gli atleti che raggiungeranno il traguardo nelle posizioni: 50ª, 100ª, 150ª, e così via, fino alla fine della classifica e le prime tre società con il maggior numero di arrivati, sia maschili che femminili.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Castrignano del Capo2 settimane fa
Tragedia a Leuca: muore soffocato da una fetta di prosciutto
-
Attualità2 settimane fa
Grave incidente tra Pescoluse e Torre Pali
-
Cronaca1 settimana fa
Intascava ricavi Lotto: condannato ex titolare ricevitoria a Tricase
-
Alessano4 settimane fa
Ventiseienne leccese fermato per spaccio. A Tricase e Alessano controllati ristoranti, pizzerie e bar
-
Cronaca4 settimane fa
Donna uccisa a Racale: fermato il figlio alla periferia del paese
-
Attualità4 settimane fa
«Tiggiano non è il paradiso terrestre»
-
Attualità2 settimane fa
Salute in piazza: la Cittadella della Prevenzione a Tiggiano
-
Cronaca3 settimane fa
Salento in fiamme e Canadair in azione