Connect with us

Attualità

Sicurezza sul lavoro, siglato accordo in Prefettura

Rinnovato il Protocollo e potenziati i dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro. In provincia di Lecce denunciati 4.386 incidenti sul lavoro denunciati, di cui 14 con esito mortale, nel corso del 2023 e 3.405 incidenti nel periodo gennaio-settembre 2024

Pubblicato

il

La tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, che si inserisce nel novero del più ampio diritto alla salute, rappresenta un valore sociale riconosciuto a livello costituzionale e disciplinato con un articolato sistema normativo di promozione e protezione, che coinvolge soggetti istituzionali e parti sociali nella realizzazione di programmi di intervento finalizzati al miglioramento delle condizioni di sicurezza.


Detti principi hanno rappresentato il filo conduttore dell’incontro svoltosi nella mattinata odierna presso il Salone degli Specchi della Prefettura di Lecce, nell’ambito del quale sono stati rinnovati gli impegni alla base del “Protocollo d’intesa per il rafforzamento della sicurezza sui luoghi di lavoro nella provincia di Lecce”, sottoscritto nella sua prima versione in data 5 maggio 2022.


Nel corso dei lavori, il Prefetto ha rivolto un particolare plauso a tutti gli attori sociali ed istituzionali coinvolti per la collaborazione assicurata, al fine di garantire un fronte avanzato di tutela e promozione della cultura della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, quale condizione imprescindibile per la piena affermazione della dignità dell’individuo.


Cionondimeno, ha evidenziato come la drammatica attualità del fenomeno degli incidenti sul lavoro anche nel territorio della provincia di Lecce – con 4.386 incidenti sul lavoro denunciati, di cui 14 con esito mortale, nel corso del 2023 e 3.405 incidenti denunciati per il periodo gennaio-settembre 2024 – abbia reso necessario un ulteriore impegno sinergico e coordinato delle Istituzioni e delle parti sociali volto ad individuare e realizzare percorsi condivisi che contribuiscano concretamente al contrasto del fenomeno e all’affermazione della cultura della legalità.


Il documento pattizio traccia due principali linee operative, attraverso cui perseguire l’obiettivo finale della prevenzione e del contrasto al fenomeno dell’incidentalità sul lavoro.


Da un lato, in chiave preventiva, il Protocollo mira a potenziare gli aspetti della sensibilizzazione, della formazione e della informazione di tutti gli attori a vario titolo coinvolti nel mondo del lavoro ed operanti nei settori maggiormente interessati dal fenomeno infortunistico.


In tal senso, nell’ottica di assicurare la più ampia promozione e diffusione della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, il documento pattizio precisa che iniziative mirate di formazione ed informazione, riguardanti i rischi professionali presenti in ciascun ambito di attività, devono rivolgersi sia ai lavoratori che ai datori di lavoro. Ancora, è prevista l’adozione di specifiche procedure formative rivolte in particolare ai “preposti”, in quanto soggetti deputati ad impartire l’addestramento specifico tanto ai lavoratori con esperienza che ai neoassunti, al fine di sensibilizzare i lavoratori e ridurre la probabilità di accadimenti infortunistici.


Inoltre, saranno attivati specifici percorsi formativi rivolti agli studenti delle scuole superiori del territorio, anche nell’ambito di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO) e Tirocini Curricolari, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Territoriale.


A tale riguardo, l’Assessore per la Formazione ed il Lavoro e per le Politiche per il lavoro della Regione Puglia ha assicurato il massimo impegno dell’Ente regionale nel promuovere iniziative di formazione e sensibilizzazione sul delicato tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, sottolineando come risulti imprescindibile un mutamento culturale che coinvolga in particolare le nuove generazioni.


Accanto al profilo della prevenzione, il Protocollo mette in campo una sempre più incisiva attività degli organi di vigilanza competenti, attraverso la puntuale pianificazione di azioni di promozione dell’osservanza delle norme e di repressione delle violazioni.


Tra le principali novità introdotte nella versione aggiornata del Protocollo, si annovera l’adozione da parte delle aziende di sistemi di rilevazione dei mancati infortuni (NEAR MISS), affinché vengano attivate misure migliorative e preventive idonee ad impedire il ripetersi degli eventi oltre che, con riguardo al settore agricolo, l’attivazione, in collaborazione con l’Asl di Lecce, di un più efficace sistema di sorveglianza sanitaria che, in chiave prevenzionistica, tenga conto dei rischi specifici dei singoli settori di riferimento.


Ulteriormente, particolare apprezzamento è stato espresso per l’impegno, assunto dai sottoscrittori, a sensibilizzare le Stazioni appaltanti nello svolgimento delle procedure ad evidenza pubblica, circa l’opportunità di inserire nei relativi bandi l’avvenuto riconoscimento del c.d. “Bollino Sicurezza Cantieri”, progetto di rilievo regionale cofinanziato da INAIL Puglia, quale criterio di premialità per le imprese che adottino modelli virtuosi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.


Sul piano operativo, il citato documento pattizio prevede la costituzione dell’Osservatorio Provinciale della Sicurezza sul Lavoro, che si riunisce con cadenza almeno semestrale su convocazione del Prefetto e costituisce la sede privilegiata ove compiere un attento monitoraggio circa il fenomeno degli infortuni sui luoghi di lavoro, attraverso la raccolta delle relative segnalazioni e l’esame continuativo dei dati e degli indicatori territorialmente rilevanti.


L’incontro ha rappresentato altresì una utile occasione per la presentazione del progetto “Gli ScacciaRischi: le olimpiadi della prevenzione”, promosso dalla Direzione regionale Inail, dalla Regione Puglia e da Aci e rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado pugliesi, finalizzato a stimolare la riflessione sul fenomeno infortunistico e sulle precauzioni da adottare per prevenire i rischi negli ambienti di lavoro. In proposito, la Direttrice provinciale dell’INAIL ha auspicato che l’Ufficio Scolastico Territoriale contribuisca a promuovere la più ampia conoscenza e diffusione del progetto-concorso tra gli Istituti Scolastici della provincia, rendendo noto come il termine per l’iscrizione sia stato fissato al 31 marzo p.v.


Ancora, le organizzazioni sindacali, nel manifestare apprezzamento per l’affermazione dei principi di bilateralità e di leale collaborazione tra le parti datoriali e sindacali, hanno unanimemente riconosciuto l’elevato valore sociale del Protocollo, che costituisce modello di eccellenza per l’intero Paese.


A conclusione dei lavori, il Presidente di Confindustria, dopo aver ricordato le ultime tragiche morti sul lavoro, riportate dalla recente cronaca nazionale, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di contrastare il fenomeno del dumping contrattuale nonché di assicurare una reale ed adeguata formazione di datori e lavoratori.


Da ultimo, il rinnovo dell’Intesa pattizia ha riconfermato l’attenzione continua sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro da parte della Rete interistituzionale provinciale che, anche attraverso i dispositivi introdotti dal Protocollo, contribuisce ad attuare la più ampia diffusione della cultura della prevenzione, della sicurezza e dell’etica d’impresa, perseguendo l’obiettivo primario di garantire il benessere dei lavoratori.


SODDISFATTI I SINDACATI


«Su forte input delle sigle sindacali CGIL CISL UIL» – affermano Tommaso Moscara, Segretario Generale Cgil Lecce, Ada Chirizzi, Segretario Generale Cisl Lecce e Mauro Fioretti, Coordinatore Territoriale Uil Lecce, «le parti firmatarie hanno inteso potenziare attraverso la collaborazione con gli Enti Bilaterali l’attività di sensibilizzazione, formazione e informazione sul tema della Salute e Sicurezza sul Lavoro. Da un lato favorendo percorsi formativi realizzati a beneficio di studenti e docenti delle scuole superiori del territorio, percorsi per le competenze trasversali e orientamento (PCTO) e Tirocini Curricolari con rilascio di certificazione finale. Dall’altro realizzando percorsi di formazione e di valorizzazione delle figure dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e dei Preposti e, con specifico riferimento al settore dell’edilizia, programmando moduli formativi per le imprese al fine di garantire una completa informazione in ordine al rilascio della patente a crediti».


Sul versante dell’attività di controllo, le parti hanno concordato sulla necessità di «sensibilizzare le Stazioni Appaltanti, nello svolgimento delle procedure di evidenza pubblica, circa l’opportunità di inserire nei relativi bandi per gli appalti di lavori l’avvenuto riconoscimento del cosiddetto Bollino Sicurezza Cantieri, progetto regionale cofinanziato da INAIL Puglia».


Va segnalata, inoltre, l’implementazione e la valorizzazione del servizio Ispettore di Turno, sportello già attivo presso l’ITL di Lecce, deputato alla ricezione delle Richieste di Intervento e delle segnalazioni circostanziate.


Per quanto riguarda il settore dell’agricoltura, «atteso che le lavoratrici e i lavoratori svolgono attività manuali che espongono gli stessi a rischi legati all’esecuzione di movimenti ripetuti con effetti a carico della colonna vertebrale e a quelli connessi all’esposizione ai raggi solari, viene istituito un programma di sorveglianza sanitaria mirato all’analisi dell’apparato muscolo/scheletrico con la finalità di predisporre un Libretto Sanitario Individuale e di Rischio».


📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui






Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Pubblicato

il

di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

Continua a Leggere

Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

Pubblicato

il

Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

Continua a Leggere

Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

Pubblicato

il

Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti