Attualità
Traumi stradali in aumento: trend allarmante in Salento
L’analisi dei dati sull’inizio del 2024, forniti dal 118 di Lecce in esclusiva a “Il Gallo”, con il contributo di un professionista del settore

Il 2024 è iniziato da poco ma fa già registrare un trend sulla sicurezza stradale che preoccupa il Salento: gli interventi del 118 per incidenti nella nostra provincia sono in consistente aumento.
Grazie ai numeri forniti dalla centrale operativa del 118 di Lecce, abbiamo la possibilità di analizzare in esclusiva i dati completi sui traumi stradali nel periodo che va dal 1° gennaio al 15 febbraio 2024. Nel raffronto con lo stesso periodo dello scorso anno, evidenziano percentuali in salita per gli interventi su tutto lo spettro dei codici, da quello bianco a quello nero, con una seria crescita anche dei decessi.
Un dato che mette in allarme: se le premesse sono queste, cosa attendersi per la restante parte dell’anno? Ma soprattutto, perché gli incidenti aumentano? Colpa dello smodato uso del telefono alla guida? Di calo dell’attenzione dei conducenti? Della sicurezza della nostra rete stradale? Fatalità? O un mix di fattori?
Dai numeri non possiamo aspettarci una risposta chiara e diretta, ma il punto di vista di un professionista del settore sanitario può aiutarci a far luce sulla questione. Dopo lo snocciolamento dei dati, qui di seguito, pubblichiamo l’intervento di Gianluca Corvaglia, operatore del 118 dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase, che ci offre il suo punto di vista interno sul tema.
UN CODICE ROSSO OGNI DUE GIORNI
TOT INTERVENTI PER TRAUMI STRADALI +40,71%. Tra il 1° gennaio ed il 15 febbraio 2023 si registravano complessivamente 253 interventi in tutta la provincia di Lecce. Nello stesso periodo del 2024 il dato sale vertiginosamente a 356, spacchettati nei codici che seguono.
CODICE BIANCO +26,67%. Sono i “non urgenti”, quelli che non hanno necessità di essere espletati in tempi brevi. Erano 15 un anno fa, passano a 19.
CODICE VERDE +46,94%. Gli interventi per “urgenza minori”, anche detti differibili, salgono da 98 a 144.
CODICE GIALLO +34,71%. Il livello di urgenza sale: c’è la compromissione di almeno una funzione vitale. Parliamo già delle ambulanze a sirene spiegate cui facciamo largo nel traffico. Erano 121 un anno fa. Sono 163 quest’anno.
CODICE ROSSO +33,33%. Qui il sinistro è grave: il personale del 118 interviene per la compromissione di più di una funzione vitale in almeno uno dei coinvolti. Se ne contano già 24 nell’anno nuovo. Uno ogni due giorni. L’anno scorso il numero era inferiore: 18.
CODICE NERO: DA 0 A 3. Nessun morto per incidente stradale nel 2023 nel periodo di riferimento. Già tre invece i decessi quest’anno.
OSPEDALIZZAZIONI PER NR. DI INTERVENTI
Vito Fazzi di Lecce + 94%
Ospedale di Copertino +46%
Ospedale di Gallipoli +55%
Ospedale di Scorrano +61%
Ospedale di Tricase invariato
Ospedale di Casarano +4,7%
Lorenzo Zito
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Una responsabilità sociale condivisa
La sicurezza stradale è nelle mani di ciascun utente: accrescere la consapevolezza negli utenti aiuta ad arginare il fenomeno
A cura di Gianluca Corvaglia
Quando si parla di incidenti stradali molto spesso si tende a prendere in considerazione solo l’esito, tragico o meno, o la causa evidente che ha scatenato il trauma. Nella stragrande maggioranza dei casi, non viene presa in considerazione, se non dai sanitari, la dinamica dello stesso, che a seconda della sua variazione genera tragedie o semplici incidenti di percorso.
Alla base di ogni trauma della strada distinguiamo varie dinamiche come per esempio: sbandamento, scontro frontale, ribaltamento, tamponamento.
Tali dinamiche ci permettono di capire non solo come è avvenuto il trauma ma anche le probabili conseguenze cui il paziente va incontro. Diffondere informazione su questo tema aumenta la consapevolezza negli utenti della strada e quindi aiuta anche nella sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale.
La prima cosa da tenere in considerazione, in caso di incidenti stradali con feriti, è che, nella maggior parte dei casi, il ferito va incontro a politraumi. È raro infatti che, in un incidente di natura violenta, venga coinvolto uno solo dei distretti corporei (pelle, ossa, vasi sanguigni, organi interni ecc).
La dinamica, seppur come già detto importante, non è tuttavia settoriale. Ad esempio, un paziente che ha avuto un impatto frontale può patire gli stessi danni di un paziente che ha avuto un ribaltamento del veicolo. Ciò che accomuna invece tutte le dinamiche è la decelerazione, che porta a molteplici conseguenze: dalle fratture, anche esposte e scomposte, alle emorragie massive, alle amputazioni traumatiche, passando per tamponamento cardiaco o contusioni polmonari.
Il danno provocato dal trauma è sempre direttamente collegato alla velocità ed all’energia con cui l’impatto avviene. Maggiore la velocità, maggiore sarà la decelerazione all’impatto, maggiore il danno atteso e le conseguenze.
Esistono poi delle casistiche particolari che non presentano grandi evidenze all’esterno ma che potrebbero presentare conseguenze gravi non immediatamente riscontrabili. Si riconoscono grazie ai cosiddetti criteri di dinamica maggiore, che si riferiscono a casi quali l’impatto ad alta velocità, il paziente sbalzato fuori dal veicolo, una deformazione dell’abitacolo o una incarcerazione del paziente nell’abitacolo, una prolungata procedura di estricazione dal veicolo, o un incendio nell’abitacolo.
I dati analizzati in questo caso sugli incidenti nell’inizio del 2024 sul nostro territorio denotano un aumento quasi esponenziale degli interventi del 118 per traumi stradali. Possiamo provare ad approfondirne il significato. L’incremento dei casi non urgenti (codici bianchi) può essere ricondotto a molteplici ragioni, quali aspetti psicosociali territoriali (panico, agitazione post-traumatica dei malcapitati o dei testimoni, credenze relative ad eventuali procedure assicurative ed anche disinformazione sull’utilizzo dei servizi di emergenza) o eventi traumatici di bassa gravità e lieve entità, non riconducibili ad alcuna variante empirica.
Gli interventi del 118 per traumi stradali in regime di ugenza (codice giallo) sono aumentati del 34,71% rispetto al periodo preso in esame del 2024 . Tale aumento seppur significativo risulta inferiore in rapporto ai codici di urgenza minore o non urgenza per molteplici e deducibili ragioni quali per esempio un sovraccarico improprio del servizio per urgenze minori e non urgenze e/o un adeguamento al trend Istat per il 2023 che vede un netta, seppur non ancora significativa, decrescita degli eventi traumatici stradali del 5,4% nel primo semestre in Italia e dei feriti gravi del 9% rispetto al 2019 che è l’anno preso in esame per le politiche preventive del decennio 2020/2030.
Ad allarmare maggiormente sono quegli interventi la cui crescita è meno auspicabile: i codici rossi ed i codici neri. Con questi due ultimi codici, nella maggior parte dei casi le cause che portano al sinistro sono dovute ad un mancato rispetto delle regole della strada, che torna opportuno qui ricordare (in calce).
In merito ai decessi, infine, va detto che si aggiunge anche il numero non esaminabile, per questioni logistiche, di quelli avvenuti in seguito all’ospedalizzazione del 118 presso i centri di pronto soccorso.
Nel complesso, parliamo di numeri che fanno paura e inquietano, seppur riferendosi ad un breve periodo dell’anno e non permettendo ancora una globale e completa valutazione.
Diventa inevitabile quindi una riflessione sul tema, per sottolineare l’importanza di un comportamento adeguato al contesto stradale in cui ci troviamo. Fondamentale è quindi ricordare le regole per un corretto comportamento in strada.
Allacciare le cinture di sicurezza. Indossare il casco. Regolare bene i poggiatesta che devono trovarsi nella posizione corretta per essere efficaci, offrendo un supporto adeguato alla testa e al collo in caso di urto. Mantenere una velocità corretta rispettando tutti i limiti di velocità e sorpassando solo se è sicuro farlo. Rispettare la distanza di sicurezza. Effettuare controlli regolari del veicolo.
Rimanere sempre vigili e fare una pausa ogni 2 ore di guida, assicurandosi di riposare per un totale di almeno 11 ore in un periodo di 24 ore durante un lungo viaggio in macchina. Silenziare il telefono mentre si guida: è necessario attivare la modalità di guida sul cellulare per evitare distrazioni.
Prestare attenzione agli altri (non solo ai veicoli, ma anche alle persone in bicicletta, a cavallo e a piedi). Migliorare la propria visuale di guida. Essere lucidi alla guida, anche per brevi spostamenti, evitando di mettersi alla guida dopo aver bevuto alcool o abusato di sostanze che alterano i riflessi e la prontezza del conducente. Restare calmi durante la guida evitando di perdere il controllo e farsi cogliere di sorpresa da eventuali imprevisti.
Di base, potremmo definire la sicurezza stradale una responsabilità sociale condivisa, in quanto il buon comportamento degli utenti della strada, compresi pedoni e ciclisti, garantisce di gran lunga il miglior modo per aumentare la sicurezza. Bastano delle semplici regole, delle norme di buonsenso che tutti i conducenti possono applicare per contribuire a rendere le strade più sicure e le statistiche quasi nulle.
Attualità
Strada litoranea invasa dalla vegetazione, la Provincia ha avviato le operazioni di sfalcio
Destinati 150mila euro solo per il quadrante Ovest che parte da Otranto e arriva fino a Morciano di Leuca. Sulla questione “velocità” lungo la litoranea si aspetta il Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto Santa Maria di Leuca”, progetto già finanziato che prevede l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori

Non appena pubblicato l’articolo relativo alle multe comminate alle auto in sosta, ieri, sulla litoranea tra Tricase e Marina di Andrano, in cui si rimarcava la necessità di ripulire le banchine delle strade dalla vegetazione e di far rispettare i limiti di velocità vigenti, siamo stati contattati dalla Provincia.
Ci hanno informato che «sono già state avviate le attività di sfalcio nel cosiddetto “Quadrante Sud Ovest”, quello che va da Otranto fino a Morciano di Leuca».
Operazioni partite proprio da Otranto e che quindi giungeranno nei prossimi giorni anche sul litorale tricasino.
La Provincia ha comunicato che, «nonostante le esigue riorse e, nonostante abbia in carico la gestione di oltre 2mila chilometri di arterie stradali», ha destinato «solo per il suddetto “Quadrante Sud Ovest”, la somma di 150mila euro per lo sfalcio della vegetazione, nei pressi delle banchine stradali»
Sia ben inteso, “banchine stradali”, con la precisdazione che, quindi, «verrà ripulito solo il tratto che interferisce con la viabilità, il resto, quello più lontano è demanio marittimo e quindi di competenza dei Comuni».
Riguardo ai limiti di velocità lungo la Litoranea, la Provincia ci ha aggiornato sul Sistema stradale per la fruizione ciclopedonale della costa “Otranto – Santa Maria di Leuca“, «già finanziato per 22milioni di euro (a valere su fondi CIS) e in stato avanzato di progettazione».
Quel progetto oltre alla riqualificazione dell’intera litoranea prevede anche «l’installazione di videocamere di sorveglianza che fungeranno da inibitori per chi scambia quella strada per una pista di velocità».
Attualità
Marcello Gemmato al Centro Ilma
Il Sottosegretario alla Salute: «Opera eccezionale voluta e sostenuta dalla popolazione salentina, sarà la casa della prevenzione dei tumori con servizi gratuiti per tutti»

Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato si è recato in visita al “Centro Ilma”, l’Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori che la LILT di Lecce con il suo fondatore, l’oncologo Giuseppe Serravezza, ha realizzato alle porte di Gallipoli in un’area di sette ettari di cave dismesse, esclusivamente grazie dalle donazioni della popolazione salentina.
Il Centro si occuperà di erogare servizi gratuiti nei seguenti settori: Ricerca applicata sulle cause ambientali del cancro, Diagnosi precoce, Riabilitazione fisica e Sostegno psicologico, Assistenza socio-sanitaria domiciliare ai pazienti terminali, Divulgazione scientifica.
«Una realtà eccezionale, frutto dell’intuizione del prof. Serravezza, sarà la Casa della Prevenzione. Mi piace pensare che esistano uomini, donne, medici, professionisti che si spendano così per gli altri», ha detto il Sottosegretario Gemmato che ha visitato tutti i Dipartimenti della grande struttura ormai in fase di completamento.
«Apprezzo davvero», ha aggiunto, «lo straordinario Volontariato e lo spirito solidaristico che contraddistingue l’azione della Lilt di Lecce. Rilancio sull’importanza della Prevenzione, su cui il nostro Ministero sta lavorando tanto e continua ad investire. L’attenzione dei vertici nazionali è massima su questo tema che ha come cornice la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale».
Alla visita, hanno partecipato, tra gli altri, il deputato Antonio Gabellone, il direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi con la responsabile degli Screening oncologici Elisabetta De Matteis, la consigliera Titti Cataldi per il Comune di Gallipoli e il sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo.
«Ringraziamo il Sottosegretario per aver voluto toccare con mano questa nostra importante realtà, sicuramente unica nel panorama nazionale, il sogno del dottore Serravezza, condiviso e sostenuto da tutti noi, di offrire alla cittadinanza tutta un ‘ospedale per sani’, come lui stesso lo definisce, dove in primis si lotterà per non far ammalare le persone, attraverso la Ricerca applicata sulle cause, che sono intorno a noi, la Divulgazione scientifica e i Dipartimenti Ambiente e Salute, Alimentazione e Stili di vita», sottolineano il presidente della Lilt di Lecce, Simonetta Pepe, e il responsabile del Comitato tecnico-scientifico, l’oncologo Carmine Cerullo, «Ci auguriamo che il Ministero possa essere concretamente al nostro fianco e sostenere questo progetto straordinario, le cui attività di ricerca sono già iniziate con il Progetto Geneo ed Extra-Geneo per lo studio della genotossicità dei suoli, che ha coinvolto ben 52 Comuni della nostra provincia. I servizi offerti nel campo della Prevenzione primaria e secondaria andranno ad affiancarsi ed integrarsi con quelli erogati dalla Asl di Lecce, così come già avviene come già avviene nei 36 Ambulatori di Prevenzione Lilt attivi in provincia, l’Assistenza domiciliare oncologica che Lilt eroga in 5 Distretti socio-sanitari, e nei Centri di Orientamento Oncologico (C.Or.O) ove sono presenti quotidianamente i volontari Lilt».
«Doveroso ricordare», sottolineano Pepe e Cerullo, «che la struttura, oggi patrimonio di tutti i cittadini che l’hanno fortemente voluta e sostenuta, è stata progettata e realizzata grazie al lavoro volontario e all’impegno di tantissimi professionisti del territorio, ringraziamo per tutti l’ingegnere Flaviano Giannone cui è affidata la Direzione Lavori. Siamo ora alla fase della dotazione tecnologica per la quale occorrono ulteriori risorse al fine di poter mettere in funzione al più presto il Centro e offrire servizi fondamentali alla cittadinanza, che andranno ad integrarsi e a supportare la rete dei servizi socio-sanitari del nostro SSN, con cui da sempre collaboriamo. È un progetto che oggi più che mai riteniamo fondamentale per arginare le disuguaglianze sanitarie e andare incontro alle esigenze crescenti di tanta parte della popolazione che purtroppo spesso rinuncia a curarsi. Per cui continuate a sostenerci, anche attraverso il 5 per mille a Lilt Lecce. Il vostro aiuto è fondamentale per continuare ad erogare i servizi gratuiti e sostenere i progetti Lilt di Educazione alla Salute che oggi coinvolgono oltre 70 scuole del territorio».
Il Centro Ilma è un progetto “di iniziativa popolare” realizzato da Lilt Lecce in seguito ad un protocollo d’intesa con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Università del Salento e Comune di Gallipoli, e finanziato grazie alle sole donazioni ed al senso solidaristico dei salentini.
I servizi erogati saranno gratuiti come tutte le attività svolte dalla Lilt di Lecce da oltre 30 anni sul territorio provinciale.
Testimonial d’eccezione del “Centro Ilma” sono i Premi Oscar Helen Mirren e Taylor Hackford, i quali hanno realizzato due video-messaggi a sostegno dell’Istituto diffusi da tempo sui media e tramite i canali social e web Lilt Lecce.
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Attualità
Serie C, Casarano da leggere
Presentati “Dietro la porta” di Gabriele Marra e “Al primo colpo di Antonio Scarangella. cresce intanto l’attesa in città pre il tirono tra i professionisti. Iscrizioen completata e “Capozza” pronto

di Giuseppe Lagna
Nel Chiostro di Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, al termine della presentazione del libro “Dietro la porta” di Gabriele Marra, è intervenuto il presidente del Casarano Calcio, Antonio Filograna Sergio, a ringraziare l’autore, come anche Antonio Scarangella, presente in platea, per il suo voluminoso “Al primo colpo“.
Ambedue le opere dei due tifosi rossoazzurri, centrate sulla recente vittoria del campionato, stanno a dimostrare l’entusiasmo palpabile in città, per il ritorno in serie C, dopo un “purgatorio” di ben ventisette anni.
Con un forte applauso il presidente ha poi dichiarato quanto già noto: “Il Casarano Calcio è ufficialmente iscritto in serie C per il campionato 2025-2026!“.
Ma quanto lavoro!
Lungo e complesso è stato l’iter burocratico, ma, nonostante difficoltà incontrate, la documentazione è stata presentata con due giorni di anticipo sulla scadenza del 6 giugno e la stessa ha superato successivamente il dettagliato esame della CO.VI.SOC.
Ugualmente lo stadio Capozza, in simbiosi tra l’amministrazione comunale e la società, in meno di un mese è stato adeguato alle richieste della Lega Pro, attraverso una serie di lavori interni ed esterni.
Ora non resta che attendere le ufficialità del mercato, che prenderà il via il primo luglio, per conoscere con certezza la composizione della nuova rosa, fatta di conferme e acquisti, su cui circolano già numerose voci.
Sempre il patron Antonio Filograna Sergio nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto intendere di metter su una formazione che faccia ben figurare il Casarano nel palcoscenico ricco di formazioni blasonate, secondo il suo pensiero di “sognatore, ma sempre con i piedi ben piantati a terra“.
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