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Venduti ai Minori

Indagine del Movimento Italiano Genitori sulla vendita ai minori di prodotti vietati come alcol, tabacco, cannabis, giochi d’azzardo, pornografia, ecc.

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Perché i nostri figli entrano in contatto con prodotti vietati dalla legge o non adatti come alcol, tabacco, cannabis, azzardo, ma anche pornografia e videogiochi inadatti?


Quanti sono a conoscenza del divieto di vendita ai minori? Chi glieli vende?


Questi divieti sono segnalati e, soprattutto, rispettati?


Presso il Senato della Repubblica- Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Via della Dogana Vecchia, 29, Roma) il MOIGE – Movimento Italiano Genitori insieme alla Sen. Licia Ronzulli, Presidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, hanno presentato i dati inediti dell’indagine “Venduti ai Minori”, coordinata dall’Università Europea di Roma, sulla vendita ai minori di prodotti vietati o inadatti: alcol, tabacco, cannabis, gioco d’azzardo, pornografia, videogiochi 18+.


La complicità dei venditori nelle cattive abitudini dei nostri ragazzi.


Pub, discoteche e bar (64%), sono il principale accesso all’alcol dei nostri figli,  mentre il 65% dei rivenditori non ha controllato la loro età.


Gravissimo il dato che segnala che quasi la  metà (48%) dei venditori di alcolici continua a somministrare alcol, nonostante lo stato di ubriacatura del minorenne.


Il 40% del tabacco ai minori viene venduto nelle tabaccherie, mentre il 15% dichiara di avere accesso ai distributori automatici che vendono senza chiedere tessera.


Mentre nei negozi che vendono la sigaretta elettronica, il 78% ha venduto ricarica di nicotina al minore, senza verifica età.


In 7 cannabis shop su 10 erano assenti indicazioni relativamente all’uso del prodotto da collezione non adatto alla combustione e in ben il 68% dei rivenditori (quasi 7 su 10) dei cannabis shop hanno venduto il prodotto nonostante fossero minorenni.


Rispetto al gioco d’azzardo, al 62% dei minori non è stato mai chiesto il documento per verificare l’età ed in un caso su due il rivenditore non si è rifiutato di farlo giocare d’azzardo.


Oltre 3 minori su 4 non hanno alcun filtro parental control sui propri device per impedire l’accesso ai siti porno. Solo il 15% dei rivenditori di connessione hanno avvertito del rischio pornografia utilizzando i device con le loro connessioni.


Ben il 56% dei rivenditori vende ai minori dei videogiochi 18+ cioè  con contenuti violenti o volgari.


Obiettivo della ricerca è stato quello di conoscere il fenomeno della vendita, da parte degli adulti, ai minori dei prodotti vietati dalla legge come Alcol, Tabacco, Cannabis, Giochi d’azzardo, Pornografia ed autoregolamentati come i Videogiochi 18+.


L’indagine del Moige apre uno squarcio molto ampio e decisamente preoccupante ed evidenzia la necessità di agire con urgenza per la tutela dei minori, rilanciando anche il tema dei controlli. Occorrono interventi normativi più stringenti verso chi compie atti così miserabili verso un minore. Come Presidente di Commissione intendo, quindi, garantire un concreto e vigile supporto alle iniziative parlamentari nella individuazione di regole efficaci e inderogabili, per ricordarci che la tutela dei minori non è un optional per un Paese come l’Italia che deve ripartire puntando sui più piccoli: il senso stesso della vita futura”, ha affermato la Sen. Licia Ronzulli, Presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.


Sono dati molto gravi e preoccupanti che fanno emergere un grande pericolo per la tutela dei nostri figli. Occorre ripensare e ridefinire il sistema di sanzioni, controlli e formazione. L’impegno a proteggere  i minori non può essere confinato solo in famiglia, ma riguarda tutti coloro che producono tali prodotti nocivi ai minori, che devono attivarsi fattivamente per garantire che non vadano a finire nelle mani dei nostri figli”,  ha dichiarato Antonio Affinita, direttore generale del Moige, Movimento Italiano Genitori


I RISULTATI


L’indagine, curata prof. Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma, insieme al suo team, riguarda un campione di ricerca di 1.388 minori tra gli 11 e i 17 anni delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con un’età media di 14 anni.  Rispetto alla collocazione geografica: 30% dal Centro Italia, 21% dal Nord Italia, 49% dal Sud Italia.


ACCESSO ALL’ALCOL


I minorenni acquistano alcolici, principalmente, in pub o discoteche (41,5%) o nei bar (23%), al supermercato (18,5%), al ristorante (7%) o all’alimentari (2,4%).


Da parte dei rivenditori non emerge una particolare attenzione al rispetto della normativa di tutela dei minori considerando che solo il 14% del campione ha visto il cartello di divieto di vendita nei locali; mentre il 33% non lo ha visto in nessun locale e il 15% solo in alcuni. Ma appare molto più preoccupante che circa 2 volte su 3 (65% dei casi) nessuno ha controllato l’età al momento dell’acquisto della bevanda alcolica e nel 38% dei casi, nonostante si


a stata verificata la minore età dell’acquirente, gli esercenti non si sono rifiutati di vendere le bevande alcoliche. Inoltre, ancora più grave, nel 48% dei casi i venditori hanno continuato a vendere alcolici nonostante il visibile stato di ubriachezza degli under 18.

L’ACCESSO AL FUMO


L’accesso dei minori al fumo avviene attraverso le tabaccherie (51%) oppure sostengono di non acquistarle direttamente, ma di prenderle dagli amici (40%); Il 5% acquistano dai distributori automatici, mentre il 4% nei bar.


Considerando invece l’acquisto presso i distributori automatici, il nostro campione sostiene di aver aggirato il problema della verifica dell’età tramite tessera sanitaria chiedendo ad un amico più grande (66%) o utilizzando la tessera di un genitore o un fratello (19%). Un preoccupante dato il 15% dichiara, infine, che la verifica non era attiva, configurando quindi il macchinario come illegale.


Anche nell’accesso al fumo di sigaretta vediamo che nel 63% dei casi non è stato controllato il documento di identità oppure che è stato controllato sporadicamente (34%);  Stesso copione anche per quanta riguarda la sigaretta elettronica, i giovani dichiarano che nel 78% dei casi non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto e che 3 volte su 4 il rivenditore non si è rifiutato di vendere il prodotto nonostante fossero minorenni.


CANNABIS LIGHT


Il campione intervistato riconosce come serie e permanenti le conseguenze del consumo di cannabis (68,1%) tuttavia non è da sottostimare il dato che il 7,5% dei minori ritiene che la cannabis non abbia nessun tipo di effetto sulla salute e sullo sviluppo.


Per quanto riguarda la cannabis ‘’light’’ i ragazzi, tuttavia, non conoscono la norma che ne regolarizza la vendita e l’utilizzo, tant’è che solo il 27% di loro sa che è un prodotto tecnico e da collezione, non adatto alla combustione (quindi ad essere fumata) e vietato ai minori di 18 anni.


Gli altri rispondono che è legale e si può fumare (27%) o che è sempre illegale (26%). Come per la cannabis, moltissimi (20%) rispondono che è legale su prescrizione medica; ancora una volta, probabilmente, le informazioni veicolate dai media tendono a confondere i giovani.


Dai dati risulta che all’interno dei negozi che vendono canapa “legalizzata/light”: nel 30% dei casi  non erano presenti cartelli di divieto di vendita ai minorenni e il 35% dichiara di non averci fatto caso (quindi non esposti in luogo visibile). Solo il 21% degli intervistati li ha visti in alcuni negozi e il 14% dichiara di averli visti sempre.


Inoltre: il 69,6% degli intervistati dichiara l’assenza di cartelli per spiegare il corretto utilizzo della sostanza; solo il 3,1% di loro dice di averli visti sempre.


Nel 72,2% delle risposte i ragazzi dicono che non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto della sostanza; il 19,5% di loro dichiara che gli è stato chiesto almeno una volta e solo l’8,3% che è stato fatto sempre.


Infine, il campione afferma che nel 68% dei casi il rivenditore non si è rifiutato di vendere il prodotto nonostante fossero minorenni.


GIOCO CON VINCITA IN DENARO


L’83% dei ragazzi intervistati conosce correttamente la norma che vieta il gioco con vincita in denaro  ai minori di 18 anni, nonostante tra i minorenni che praticano il gioco d’azzardo solo il 38% ha visto il cartello relativo al divieto mentre il 62% non lo ha visto sempre o non ci ha fatto caso; anche in questo ambito, appare evidente la complicità degli adulti considerando che il 62% degli intervistati ha risposto che non è stato chiesto un documento per verificare l’età e, nel 54%, dei casi, anche qualora sia stata verificata la loro minore età, i rivenditori non si sono rifiutati di farli giocare; Sono le scommesse la principale azione di gioco d’azzardo che praticano i minori, che sono privilegiate nel 58% delle scelte dei minori.


Anche rispetto al gioco d’azzardo on line, pare che i controlli non siano efficaci a fermare i ragazzi: il 50% dei giocatori dice di essere riuscita ad aggirare il controllo dell’età. Un dato interessante emerge dalla domanda su come hanno conosciuto il gioco d’azzardo: il 45% del campione dice infatti di aver visto una pubblicità in tv.


CONTENUTI PORNOGRAFICI


Per l’accesso ai contenuti pornografici i ragazzi utilizzano principalmente smartphone (59,3%), tablet (14,1%), e pc collegato ad Internet (8,4%). È dunque, secondo il campione, attraverso Internet che hanno la possibilità di trovare materiale pornografico.


Il 76% dei minorenni partecipanti all’indagine dice di non avere alcun filtro parental control sui propri device, o di essere riuscito ad eliminarlo (6,3%). Rispetto a come si procurano il materiale pornografico il 95% di loro dice di non comprarlo ma di cercarlo gratuitamente navigando on line dai propri device. I pochissimi che lo acquistano, il 38,2% lo fa su internet; gli altri lo comprano presso attività commerciali (26,5%), sulle bancarelle (16,2%) o sulla pay tv (10,3%). Sia per quanto riguarda la vendita fisica (59,2%) che la visione on line (78,8%) di materiale pornografico i ragazzi del campione affermano che non c’è stata verifica dell’età; addirittura presso i rivenditori fisici per il 56,3% di loro, non è stato un problema acquistare materiale pornografico, nonostante avessero accertato la minore età. Ancora una volta Internet si conferma come un mezzo per trasgredire facilmente.


VIDEOGIOCHI 18+


Per quanto riguarda la dimensione della percezione del rischio e delle conseguenze, a breve e lungo termine, dell’utilizzo di videogiochi con contenuti violenti o volgari, il campione intervistato sottostima i rischi e, infatti, il 33,6% ritiene che non vi sia alcun rischio mentre il 42,3% che ce ne siano pochi; tra i minori che giocano è abbastanza diffuso il fenomeno del gioco on line e, infatti, spesso i ragazzi utilizzano la connessione on line per giocare con amici (26,8%) o con sconosciuti (4,8%).


Quando è stato chiesto ai ragazzi se avessero mai giocato a giochi con contenuti volgari o violenti il 49,6% dice di averlo fatto; interessante leggere che il 16% di loro “non sa rispondere, perché non ci ha fatto caso”. Sembrerebbe che i giovani non prestino attenzione ai livelli di violenza o volgarità presenti nei loro videogiochi e, allo stesso tempo, che non siano guidati a comprendere i rischi che corrono. Solitamente i ragazzi acquistano videogiochi non adatti ai minori in negozio (56,2%), o li fanno comprare ai genitori (9,9%). Secondo il campione in questi negozi non è presente alcun avviso informativo sul prestare attenzione all’età minima consigliata (26%) o non hanno fatto caso alla presenza di quest’ultimo (19%), né il rivenditore glielo ha fatto notare (65%). Anche rispetto alle piattaforme on line, i ragazzi riferiscono di non aver visto avvisi (34%) o di averli visti solo poche volte (34%).


Documento integrale dell’indagine e la relativa sintesi si possono scaricare su: www.moige.it/progetto/venduti-ai-minori


Attualità

RSA e Centri diurni, cresce il malcontento

Margilio (Aiop Puglia): «Disattesi gli impegni presi dalla Regione Puglia con le Associazioni di categoria. Auspichiamo adozione di un atto integrativo».

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«Gli impegni presi dalla Regione Puglia lo scorso gennaio su RSA e Centri diurni sono stati disattesi. Siamo dispiaciuti e amareggiati; non solo abbiamo atteso quattro mesi per leggere il provvedimento, ma il testo approvato dalla Giunta regionale non è corrispondente a quanto concordato in un incontro ufficiale con la Regione e le associazioni di categoria lo scorso gennaio».

Così Fabio Margilio, presidente dell’Aiop Puglia, la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle Aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali di diritto privato, dopo aver letto la delibera di Giunta notificata all’AIOP e con la quale la Regione ha stanziato le risorse necessarie a RSA e Centri Diurni per il 2025.

«In primis ci era stato garantito che i contratti con le strutture avrebbero avuto una valenza biennale per consentire alle Aziende sanitarie una pianificazione di più ampio respiro; invece», spiega il presidente di Aiop Puglia, «la delibera fa riferimento solo all’anno 2025, nonostante oramai siamo a maggio ed è già trascorsa quasi la metà del 2025. Inoltre, era stata stabilita la contrattualizzazione dalla data del 2 febbraio di tutte le strutture non ancora contrattualizzate per mancanza di risorse finanziarie in possesso dei requisiti normativi, così come la possibilità per le sei strutture pugliesi sociali ex art. 67 di convertirsi in RSA; di tutto questo, però, non c’è traccia nella delibera. Infine, non ci convince la procedura di assegnazione dei due posti letto aggiuntivi nelle RSA per i pazienti in Cure Estensive dimessi dagli Ospedali: così come è pensata e in assenza di ulteriori disposizioni e precisazioni, questa procedura arrecherebbe solo un danno economico ai gestori».

«Il provvedimento, dunque, è deludente», conclude Margilio, «il nostro auspicio è un atto integrativo pienamente rispondente a quanto concordato solo pochi mesi fa con la Regione».

Aiop Puglia è la territoriale pugliese dell’Associazione italiana delle aziende sanitarie ospedaliere sociosanitarie residenziali.

L’associazione ha tra i suoi obiettivi valorizzare il ruolo delle realtà imprenditoriali associate che gestiscono circa 30 cliniche con oltre 4mila posti letto, occupando più di 5mila persone tra medici, infermieri, tecnici e operatori di supporto.

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Fabio Margilio, presidente di Aiop Puglia

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Attualità

Competizioni studentesche, salentini sugli scudi

Ottanta studenti degli Istituti superiori del Salento dopo aver superato numerose selezioni, da domani a fine maggio, disputeranno le finali nazionali di dieci tra le più importanti competizioni studentesche

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È una vera e proprio corazzata quella composta da circa 80 studenti e studentesse degli Istituti superiori del Salento, in partenza verso varie città d’Italia da domani a fine maggio, per disputare, dopo aver superato numerose selezioni, le gare finali nazionali di 10 tra le più importanti competizioni studentesche: Campionati Italiani di Astronomia (Teramo, 6-9 maggio); Gara Nazionale di Meccatronica (Pordenone, 7-8 maggio), Olimpiadi della Matematica (Cesenatico, 8-11 maggio), Coppa Student (Cervia, 8 maggio), Campionati Italiani delle Scienze Naturali (Assisi, 9-11 maggio); Gara Nazionale di Elettronica (Conegliano, 14-15 maggio); Giochi Matematici del Mediterraneo (Palermo, 18 maggio), Giochi della Chimica (Firenze, Fiesole, 19-21 maggio), Robocup (Bergamo, 21 maggio), Creare con l’Elettronica (Napoli, 24 maggio).

Al gruppo in partenza si aggiungono altri 20 finalisti nazionali, appena rientrati da 4 competizioni: Campionati di Fisica a Senigallia, Olimpiadi del Problem Solving a Cesena, Campionati di Italiano ad Ercolano (Napoli), Olimpiadi della Cultura e del Talento a Tolfa (Roma).

«Un mese impegnativo», evidenzia il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva «che vedrà un gruppo straordinario di ragazzi e ragazze dei nostri Istituti superiori portare alta la bandiera dei colori salentini e della Provincia di Lecce su tutto il territorio nazionale. Da anni promuoviamo iniziative rivolte al mondo scolastico con l’obiettivo di favorire la crescita culturale e personale, di incoraggiare verso lo studio e il sapere come elementi cardine di un futuro lavorativo e sociale di qualità. Come Provincia non possiamo che essere orgogliosi e sostenere le squadre, le loro famiglie e le scuole di appartenenza in vista di questi nuovi ed entusiasmanti momenti di competizione nazionale. Tutta la comunità salentina, che rappresento, è con voi».

I giovani salentini già da anni si posizionano ai primi posti in Italia e all’estero in diverse discipline.

Sono note, infatti, le medaglie conquistate, negli ultimi due anni, ai Campionati italiani di Fisica, alle Olimpiadi di Matematica, ai Giochi della Chimica e, all’estero, alle Balkan Mathematical Olympiad in Bulgaria nel 2024 (medaglia di bronzo per Lorenzo Degli Atti), alle Olimpiadi internazionali di Fisica nel 2023 in Giappone (medaglia di bronzo per Andrea Giuri), all’International Chemistry Olympiad in Svizzera nel 2023 e in Arabia Saudita nel 2024 (rispettivamente medaglia di bronzo e medaglia d’argento per Luca De Masi, nominato pochi mesi fa Alfiere del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella).

In questo anno scolastico le scuole salentine si sono superate, con un vero e proprio exploit, a testimonianza della qualità della didattica e del talento dei propri studenti, portando alle finali nazionali circa 80 di studenti e studentesse, un numero eccezionale e di gran lunga superiore a quello delle altre province pugliesi e di molte regioni italiane.

Alle gare finali delle prestigiose Olimpiadi sella Matematica, giunte alla 41^ edizione e che si disputeranno a Cesenatico (8-11 maggio), si presenteranno 36 studenti salentini.

Parteciperanno 4 squadre (mai accaduto sinora), ognuna composta da 7 componenti (squadra tutta al femminile del Liceo De Giorgi di Lecce e altre 3 squadre miste (ragazze e ragazzi) rispettivamente del Liceo De Giorgi, del Liceo Stampacchia di Tricase e del Liceo Leonardo da Vinci di Maglie.

Le squadre sono le seguenti: Squadra femminile del Liceo De Giorgi: Mazzeo Anna Pia (3D), Petrelli Elena (4D), Gemma Alice (4M), Schiavone Paola (4M), Grande Maria (4M), Persano Giulia (5L), Ferrara Miriam (5C). Squadra mista del liceo De Giorgi: Francesco Poto (4M), Alice Gemma (4M), Giulio Calabriso (5M), Enrico Quintavalle (2G), Filippo Benedetti (3D), Giulia Persano (5L), Miriam Ferrara (5C).

Squadra mista del Liceo G. Stampacchia di Tricase: Alessandro Petracca, Lorenzo De Giorgi, Andrea Torsello, Martin Anojoe, Antonio Simone, Manuel Ponzo, Maria Bruna Carbone. 

Squadra mista del Liceo “Leonardo da Vinci” di Maglie: Cristina Rondinella (5 A), Lorenzo Primiceri (4 E), Francesco Ruggeri (3 G), Achille Rota (3 B), Fabio Portaluri (4A), Francesco Panico (4 A), Maria Chiarello (3 EQ), Gaia Corrado (3 G), Jacopo Pagliara (3 B).

Si aggiungono, poi, altri 8 super studenti/studentesse che parteciperanno alla durissima gara individuale.

Per comprendere il valore di questi ragazzi e ragazze, basti pensare che in fase di selezione le squadre miste partecipanti da tutta Italia erano 676 e alla fase finale sono state ammesse soltanto 100 squadre; mentre sono soltanto 30 le squadre composte da donne e tra queste, appunto, quella del De Giorgi.

Alla gara individuale, i partecipanti iniziali sono stati più di 11.000 e soltanto 300 sono stati ammessi alla finale nazionale, di cui ben 8 salentiniLorenzo Degli Atti (Liceo scientifico “Banzi” di Lecce), Lorenzo Primiceri (Liceo “Leonardo da Vinci di Maglie), Maria Bruna Carbone (Liceo “Giuseppe Stampacchia” di Tricase), Alice GemmaFrancesco PotoGiulio CalabrisoEnrico Quintavalle e Filippo Benedetti (Liceo scientifico “C. De Giorgi” di Lecce).

Analogo discorso per i Giochi della Chimica, la cui finale sarà disputata a Firenze e Fiesole (19-21 maggio). Il Salento ha fatto furore a livello regionale, con l’ammissione alla finale nazionale di 10 studenti: una squadra di 4 componenti (la mista del Liceo De Giorgi, composta da Anna Pia MazzeoFrancesco Poto, Tommaso Lorenzo e Leonardo Guerrieri (riserve Francesco Gerardi e Luigi Tancredi Pisanò); nella competizione individuale vi saranno ben 6 studenti salentini. Nella gara regionale i loro punteggi sono stati altissimi.

Due di essi, Elena Petrelli e Tommaso Lorenzo, hanno riportato il punteggio massimo nazionale risultando in tale fase rispettivamente prima e secondo in Italia.

I problemi erano gli stessi in tutte le sedi italiane, perciò il punteggio è perfettamente comparabile tra tutte le regioni. Sono risultati ben piazzati anche gli altri 4 studenti salentini: Anna Pia MazzeoFrancesco PotoMartina Mezzanzanica e Carola Miccoli, sempre del Liceo scientifico De Giorgi di Lecce.

Nella categoria scuole a non indirizzo chimico, gli studenti salentini sono gli unici a rappresentare la Puglia.

Alle gare finali dei Campionati Italiani di Astronomia della categoria Senior, che si svolgeranno a Teramo il 6-9 maggio, a rappresentare il Salento saranno 4 studentiFrancesco Leccese (Liceo scientifico “Banzi” di Lecce); Alessandro Martella (Liceo “G. Stampacchia” di Tricase), Francesco Mariano e Francesco Poto (Liceo “C. De Giorgi” di Lecce).

Alle finali nazionali dei Campionati Italiani delle Scienze Naturali (Assisi dal 9 all’11 maggio), gareggeranno Giacomo Ferramosca (Liceo “F. Capece” di Maglie) nella categoria biennio, e Cristian Perrone Categoria triennio sezione Biologia (Liceo “Q. Ennio” di Gallipoli).

Alla finale nazionale dei Giochi Matematici del Mediterraneo, che si svolgeranno a Palermo il 18 maggio, il Salento sarà rappresentato da 9 studenti estudentesseLuca Ciccardi e Chiara Luisa Raimondi (Liceo “F. Capece” di Maglie); Giuliano Caniglia e Alessio Scognamiglio (IISS “E. Fermi” di Lecce); Emanuele Baldi, Enrico Quintavalle, Filippo Benedetti e Luca Coppola (Liceo Scientifico “C. De Giorgi” di Lecce), Giuseppe Coronese (AIPM sez. di Taviano).

Alla finale nazionale della Coppa Student, che si svolgerà a Cervia l’8 maggio, il Salento sarà rappresentato dalla squadra del liceo “G. Stampacchia” di Tricase composta da Alessandro Petracca, Martin Anojoe, Manuel Ponzo e Antonio Accogli.

Alla finale della Gara Nazionale di Meccatronica, che si svolgerà a Pordenone il 7-8 maggio, il Salento sarà rappresentato da Federico Rubano dell’IISS “E. Fermi” di Lecce e da Mattia Campa dell’IISS “E. Meucci” di Casarano.

Alla finale della Gara Nazionale di Elettronica, a Conegliano Veneto il 14-15 maggio, sarà presente Francesco Cavalera dell’IISS “A. Meucci” di Casarano.

Alla finalissima del Concorso Nazionale “Creare con l’elettronica che si svolgerà a Napoli il 24 maggio, il Salento sarà rappresentato dal duo Giovanni Villani e Domenico Manta, studenti del Liceo “A. Vallone” di Galatina, con il Progetto “Opendrums”.

Alla finale nazionale di ROBOCUP, che si svolgerà a Bergamo il 21 maggio, parteciperanno due studenti salentini: Giuseppe Spennato e Alessandro Liguori, entrambi dell’IISS “A. Meucci” di Casarano.

Intanto, nei giorni scorsi, si sono disputate alcune gare finali nazionali che gli studenti salentini hanno interpretato con successo, con ben 20 finalisti nazionali in 4 altre competizioni.

Alle finali nazionali dei Campionati di Fisica, disputati a Senigallia, nella gara a squadre, il Liceo scientifico Banzi di Lecce con la squadra “Avanti Banzi” composta da Francesco Leccese, Samuele Dello Russo, Lorenzo Bianco, Lorenzo Degli Atti e Giuseppe Fazzi, ha conquistato il settimo posto nazionale; mentre nella gara individuale Francesco Poto del liceo De Giorgi ha conquistato la medaglia d’argento e Francesco Leccese (Liceo Banzi) e Lorenzo Primiceri (Liceo “Leonardo da Vinci” di Maglie) si sono ben posizionati. Inoltre, Francesco Poto è stato selezionato come rappresentante dell’Italia alle prossime European Physics Olympiads, che si disputeranno a Sofia (Bulgaria) dal 13 al 17 giugno.

Alle finali nazionali delle Olimpiadi del Problem Solving a Cesena, la squadra “TeamOltiplico” del Liceo “G. Stampacchia” di Tricase si è classificata in buona posizione con gli studenti Matteo Morciano, Lorenzo De Giorgi, Francesco De Nuccio, Federico Annesi. Nella gara individuale lo studente Matteo Morciano ha conquistato il 19° posto nazionale.

Ai Campionati di Italiano ad Ercolano (Napoli), la studentessa Marianna Fedele del liceo “Quinto Ennio” di Gallipoli ha conquistato la sesta posizione assoluta.

Infine, alle Olimpiadi della Cultura e del Talento, la cui finalissima si è disputata a Tolfa (Roma), il Liceo “Leonardo da Vinci” di Maglie ha rappresentato il Salento con Antonio Pio Orlando, Alessandro Gentile, Marcello Maggiulli, Lorenzo Accogli, Maria Elena Bacile di Castiglione e Flavia Ruggeri.

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Attualità

Acquedotto: lavori e disagi a Ruffano

Giovedì 8 sospensione idrica in alcune zone della città per l’installazione di nuove opere acquedottistiche. Le zone interessate sono comprese tra via Giovanni XXIII, via G. Mogavero, via Trieste e via G. Margherito

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Ruffano.

I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica giovedì 8 maggio, in via Giovanni XXIII (nel tratto compreso tra via Trieste e via Sp 362), via G. Mogavero (nel tratto compreso tra via Giovanni XXIII e via Ruggeri), via Trieste (nel tratto compreso tra via Giovanni XXIII e via Ruggeri) e in via G. Margherito (nel tratto compreso tra via Giovanni XXIII e via Ruggeri).

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle 8,30 fino alle 16,30, orario previsto per il ripristino.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica.

I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni: numero verde 800.735.735 e www.aqp.it (sezione “Che acqua fa? Lavori sulla rete”)

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