Cronaca
A volto coperto, danno fuoco ad auto di insegnante ma vengono immortalati
Attentato messo a segno nella notte a Vitigliano: è caccia ai responsabili che hanno agito a volto coperto

Ancora un’auto data alle fiamme in Salento, stavolta però senza mistero sulla matrice dell’accaduto.
Un incendio doloso è stato appiccato nella notte appena trascorsa ad una vettura di proprietà di una docente residente a Vitigliano, frazione di Santa Cesarea Terme.
La macchina, una Mercedes Classe B, era in sosta in via IV novembre. Era da poco passata l’una quando il fumo ed il rumore, provenienti dalla strada, han richiamato i residenti in zona, facendo scattare l’allarme.
I vigili del fuoco del Distaccamento di Maglie sono giunti sul posto ed hanno domato le fiamme. Poi la palla è passata ai carabinieri della stazione di Poggiardo che, indagando sull’accaduto, hanno consultato le immagini riprese da alcune videocamere di sorveglianza presenti in zona.
Ebbene dai filmati è emerso che a provocare l’incendio sono state due persone. Immortalati, forse inconsapevolmente, i due si sono avvicinati alla vettura con il volto coperto e l’hanno data alla fiamme.
Raccolta la testimonianza della vittima dell’atto intimidatorio, i carabinieri sono ora al lavoro per risalire all’identità dei due responsabili.
Immagine di repertorio
Cronaca
Supersano: fermati con mezzo chilo di eroina
Erano in tre su un’auto sottoposta a controllo dalla Polizia di Taurisano. In casa uno di loro aveva sostanza stupefacente e un taccuino con nomi e somme di denaro. Per gli arrestati, tutti con precedenti, disposto il carcere

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria e dell’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato di Taurisano, a Supersano in via Derna, hanno controllato tre uomini, rispettivamente di 47, 46 e 43 anni, che viaggiavano a bordo di un’autovettura.
All’atto del controllo gli occupanti dell’auto hanno subito mostrato segni di nervosismo.
Visti anche i loro precedenti penali e di polizia e le notizie acquisite, glia genti hanno proceduto alla perquisizione dell’auto.
Il 47enne che occupava il sedile posteriore, ha messo le mani sotto al sedile anteriore, lato passeggero, su cui era seduto invece seduto l’uomo di 46 anni, e ha prelavato un panetto avvolto in nastro da imballaggio marrone.
Quindi ha cercato di occultarlo in una giacca di tuta da ginnastica che teneva ripiegata nelle mani.
Il movimento è stato notato dagli agenti operanti che hanno sequestrato l’involucro contenente eroina per un peso complessivo di grammi 514.
La perquisizione, inoltre, ha consentito di rinvenire nel porta oggetti sul lato destro del cruscotto un involucro in cellophane trasparente contenente un grammo di cocaina.
Gli agenti hanno poi effettuato delle perquisizioni domiciliari nei confronti dei tre arrestati.
In casa del 47ennehanno ritrovato e sequestrato 63,4 grammi di cocaina e 15,4 grammi eroina oltre a un taccuino su cui sono riportati nomi e le somme in denaro dell’attività di spaccio.
Il PM di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce ha disposto per tutti e tre il carcere.
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Cronaca
Cede una corda, operaio cade nel vuoto e perde la vita
Dramma durante un intervento di edilizia acrobatica: un giovane lavoratore è precipitato da un’altezza di almeno 6 metri in via Leopardi a Lecce

Un grave incidente sul lavoro si è verificato questa mattina in viale Giacomo Leopardi, nel capoluogo salentino. Un giovane operaio di 26 anni, impegnato in un intervento di edilizia acrobatica sulla facciata di un edificio, è caduto da un’altezza stimata di circa sette metri, perdendo la vita.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo – di nazionalità romena e identificato con le iniziali G.R.I. – stava lavorando sospeso quando, presumibilmente a causa di un cedimento, una delle corde di sicurezza si è rotta, provocando la caduta.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118, ma per il 26enne non c’è stato nulla da fare.
Presenti anche le forze dell’ordine – in particolare la Polizia di Stato e la Scientifica – che hanno transennato l’area per consentire i rilievi tecnici, insieme agli ispettori dello Spesal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), incaricati di avviare le indagini sulle condizioni di sicurezza e il rispetto delle normative in materia.

Al momento non è stato reso noto il nome della vittima, in attesa dell’avviso ufficiale ai familiari. Come rilevato da fonti investigative, il giovane doveva diventare papà a breve, ma non si esclude alcuna conferma ufficiale in merito.
Le indagini proseguiranno per chiarire con precisione le cause del cedimento della corda e verificare se tutte le procedure e i dispositivi di sicurezza fossero conformi alla normativa vigente.
Cronaca
L’assessore regionale Delli Noci si dimette prima dell’interrogatorio
“Ho rassegnato irrevocabilmente le mie deleghe assessorili, grazie alle quali il presidente Emiliano mi ha onorato di rappresentare in questi anni la Regione Puglia in Italia e nel mondo. Mi sono dimesso anche da consigliere regionale”.

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