Cronaca
Bando efficientamento illuminazione pubblica a Ruffano: il Tar dà ragione al Comune
Intervento da oltre 1 milione potrà essere cantierizzato: respinto ricorso di concorrente risultata prima in graduatoria
Respinto il ricorso contro l’esito della gara per l’affidamento dei lavori di efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica a Ruffano.
Si tratta di lavori per un valore superiore al milione di euro, rientranti in un finanziamento concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico sul Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica.
Il Tar ha dato ragione al Comune che aveva deciso di escludere l’azienda risultata prima in graduatoria per l’offerta a ribasso, della quale però non aveva dimostrato la congruità.
Per il tribunale la procedura è regolare in quanto basata sulla previsione del codice degli appalti, secondo cui un concorrente sia tenuto a presentare idonea documentazione che giustifichi la possibilità di sostenere i lavori da assegnare a fronte di un esiguo valore economico. Documentazione in assenza della quale l’ente titolare del bando non è tenuto a richiedere ulteriori chiarimenti.
Al netto di quanto sentenziato dal Tar, l’intervento potrà quindi essere cantierizzato.
Attualità
Incendi estivi, il bilancio della Protezione Civile
Sono stati 2.297 gli incendi verificatesi in tutta la regione con un picco raggiunto in provincia di Lecce, dove se ne sono contati 1.007. Potenziati gli investimenti, in particolare nell’Arco Ionico e nelle Aree interne.
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La Protezione Civile della Regione Puglia conclude la campagna di prevenzione e gestione degli incendi estivi per l’anno 2024 con risultati significativi che testimoniano l’impegno costante nella tutela del territorio e delle comunità locali. Durante il periodo di massima allerta, dal 15 giugno al 30 settembre, sono stati gestiti un totale di 2.297 incendi su tutto il territorio regionale, con un picco di interventi nella provincia di Lecce (1.007) e Taranto (321).
Un elemento centrale della campagna di prevenzione ha riguardato l’Arco Ionico Tarantino, dove sono stati effettuati importanti investimenti nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Puglia 2014–2020, per la riduzione del rischio incendi e il miglioramento del monitoraggio ambientale.
Nello specifico, è stata realizzata una infrastruttura di telerilevamento con un investimento di oltre 824mila euro.
Tale intervento ha portato all’installazione di 6 postazioni di avvistamento, supportate da una rete di comunicazione a microonde e un sistema di videosorveglianza, in grado di rilevare e segnalare tempestivamente i focolai.
Inoltre, su tutto il territorio regionale, sono stati finanziati progetti in 34 comuni (con uno stanziamento complessivo di oltre 2,7 milioni di euro), con l’installazione di sistemi di monitoraggio tecnologicamente avanzati (sensori, videocamere, droni) per favorire il coordinamento tempestivo delle operazioni di contrasto agli incendi.
L’impegno della Protezione Civile si è tradotto anche in una strategia mirata nelle aree interne della regione, con ulteriori fondi destinati alla prevenzione degli incendi boschivi nei Monti Dauni, Gargano, Alta Murgia e sud Salento, per un totale di oltre 2,2 milioni di euro.
Il risultato complessivo della campagna conferma l’efficacia degli interventi programmati e il continuo miglioramento delle capacità operative della Protezione Civile regionale, volta a salvaguardare il patrimonio naturale della Puglia e a ridurre i rischi per la popolazione.
«Esprimiamo profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito con impegno e dedizione alla tutela del nostro territorio durante la campagna estiva 2024», ha detto l’ing Barbara Valenzano, responsabile della Sezione della Protezione Civile della Regione Puglia, «la collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine, volontari e cittadini è stata fondamentale per affrontare un’estate particolarmente difficile. Il nostro lavoro non si ferma qui: continueremo a investire risorse e a migliorare le nostre capacità operative per garantire sempre di più la sicurezza del territorio e dei cittadini. La protezione dell’ambiente e della comunità pugliese rimane una priorità assoluta, e siamo pronti a proseguire in questa direzione con determinazione e responsabilità».
Cronaca
Altre minacce alla Giudice Mariano
Nell’aula dove la magistrata di Galatina era impegnata come gup, è stato trovato un ritaglio di giornale, dove intorno ad una sua foto, con un pennarello nero, è stata disegnata una bara con tanto di croci
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Un proiettile ed una lettera intimidatoria recapitati in redazione nel giugno scorso ci hanno fatto assaporare quale amarezza si provi quando si diventa obiettivo di un certo tipo di persone.
Una goccia nell’oceano, se vogliamo, quello che è accaduto a noi rispetto a quanto deve sopportare la giudice salentina Maria Francesca Mariano, costretta da oltre un anno sotto scorta per le continue minacce di morte ricevute.
La magistrata di Galatina è stata presa nuovamente di mira: nell’aula dove Mariano era impegnata come gup, è stato trovato un ritaglio di giornale, dove intorno ad una sua foto, con un pennarello nero, è stata disegnata una bara con tanto di croci.
Non sembra un caso che il taglio di giornale facesse riferimento ad un’inchiesta di mafia, da poco giunta a sentenza.
La Giudice Mariano e la Pm Carmen Ruggiero nei mesi scorsi sono state destinatarie di lettere intimidatorie con minacce di morte, e anche di tentativi di aggressione durante gli interrogatori.
A Mariano, nel febbraio scorso, venne recapitata una testa di capretto insanguinata e infilzata con un coltello da macellaio.
Le indagini, inoltre, hanno appurato come uno degli indagati, legato a doppio filo alla Scu, avesse finto di pentirsi, solo per essere interrogato dalla pm Ruggiero e per tagliarle la gola durante l’incontro.
Il peso che la magistrata salentina assieme deve sopportare è enorme, l’ingiustizia è enorme.
Perché Francesca Mariano è una persona retta e una giudice giusta.
È entrata nel mirino dei mafiosi solo perché fa il suo dovere, non si gira dall’altra parte come fanno altri e non diffonde boutade del tipo “la mafia salentina è stata debellata” o “da noi non c’è mafia”.
Esprimiamo la nostra vicinanza alla giudice Mariano, certi che abbia la forza per superare tutto questo e che, anzi, procederà dritta come un treno sulla sua strada.
Cronaca
Dramma a T. S. Giovanni: 33enne stroncata da malore
Una tragica notizia ha attraversato in serata il basso Salento.
Una donna di 33 anni, V. S., è deceduta improvvisamente a Torre San Giovanni.
Il dramma si è consumato nell’appartamento della stessa, dove si sono recati i sanitari del 118 che, purtroppo, non hanno potuto che constatare il decesso.
Le cause dell’accaduto sono ancora da approfondire. Al momento, si parla di malore improvviso, di tragedia inaspettata.
La notizia della morte della 33enne, molto conosciuta in zona anche per essere una sportiva, ha gettato la comunità locale nello sconforto. In queste ore sui social si moltiplicano i messaggi di dolore e cordoglio nei confronti dei familiari.
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