Copertino
Carabiniere ucciso a fucilate, tutta la storia
Michele è il padre della donna con cui il maresciallo Nestola aveva avuto una relazione
Forse, si è arrivati ad un punto cruciale per il brutale omicidio di Silvano Nestola, l’ex maresciallo dei carabinieri ucciso a fucilate la sera del 3 maggio scorso davanti all’abitazione di sua sorella alla periferia di Copertino, dove l’uomo era stato a cena per poter stare il figlio di 11 anni, testimone oculare, purtroppo, del brutale delitto.
I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di Michele Aportone, di 70 anni, di San Donaci, nel Brindisino.
Michele è il padre della donna con cui il maresciallo Nestola aveva avuto una relazione sentimentale, poi interrotta.
L’uomo era stato indagato insieme alla moglie Rossella Manieri, di 62 anni, per omicidio premeditato.
Tutta la storia
Verso le ore 22.00 del 3 maggio u.s., Silvano NESTOLA, Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri in quiescenza, veniva brutalmente ucciso mentre usciva dall’abitazione della sorella, sita in località Tarantini in agro di Copertino.
Dopo avervi cenato in compagnia del figlio undicenne Leonardo, si apprestava a tornare a casa alla scadenza dell’orario di lockdown; nel momento in cui stava per salire a bordo della propria autovettura, una persona, che il figlio, unico testimone diretto, descriveva come “una persona nera che stava accovacciato sotto al muretto sulla destra”, lo colpiva con almeno quattro colpi di fucile calibro 12 che ne cagionavano immediatamente la morte.
Sin dai preliminari accertamenti i militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecce coadiuvati dagli uomini del Raggruppamento Operativo Speciale, escludevano la pista della criminalità organizzata e quella del contesto professionale della vittima, concentrandosi invece sulla vita privata di Nestola, un uomo molto riservato.
Ed è stata proprio la vita privata la chiave di lettura del crimine. Nestola, infatti, separato dalla moglie aveva intrapreso dall’estate scorsa una relazione con Elisabetta Aportone, anch’ella separata, figlia di Michele. Tale relazione sarebbe stata fortemente osteggiata dall’arrestato, appunto, e da Rossella Manieri, sua moglie, che vedeva in Silvano il responsabile della separazione della figlia dal marito.
Fortemente risentita, in più occasioni, la Manieri, aveva affrontato Silvano, anche sulla pubblica via ed in compagnia della stessa Elisabetta, svilendone l’immagine del Carabiniere, arrivando finanche ad attacchi diretti verbali.
La decisione di Elisabetta di separarsi di fatto dal marito e intraprendere una relazione con Silvano Nestola aveva compromesso i rapporti con la madre che si erano sostanzialmente interrotti, anzi nel marzo 2021 i rapporti tra madre e figlia erano ormai ridotti ai minimi termini tanto che era Elisabetta a rifiutare ogni contatto con la madre.
Tanti gli episodi significativi emersi nel corso delle indagini, ma senz’altro quello rappresentato dall’attivazione da parte dei coniugi Aportone/Manieri di un GPS utilizzato per monitorare gli spostamenti della loro discendente Elisabetta, rendono l’idea dell’ossessione che coniugi nutrivano nei confronti della figlia.
L’assillante controllo sulla vita di Elisabetta, ormai adulta, non si limitava alle manifestazioni verbali, avevano infatti, i genitori, congiuntamente acquistato e fatto installare sull’autovettura in uso a Elisabetta un apparato GPS allo scopo di controllarne gli spostamenti.
Numerosi sono stati i gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli investigatori dei carabinieri che hanno portato i Pubblici Ministeri della Procura di Lecce, Alberto Santacatterina e la Paola Guglielmi, che hanno coordinato le indagini, a chiedere ed ottenere dal GIP, Sergio Mario Tosi, l’arresto di Michele Aportone.
Tra questi, le immagini di un sistema di videosorveglianza installato in una zona non distante dall’area sosta camper “Santa Chiara“ (di cui Michele Aportone ne è titolare) che lo riprendono allorquando a bordo del suo FIAT Ducato alle ore 19.30 circa del 3 maggio esce per raggiungere l’abitazione di Copertino; immagini che lo riprenderanno anche al rientro in quella stessa area camper alle ore 22.30 circa, evidentemente dopo aver consumato l’omicidio.
Tragitto che Michele Aportone non avrebbe compiuto interamente a bordo del furgone, infatti le risultanze investigative avrebbero evidenziato come ad un certo punto, dopo aver lasciato il furgone nei pressi di una carrozzeria di Leverano, lo stesso continui il percorso a bordo di un ciclomotore che evidentemente aveva dapprima caricato sullo stesso furgone.
Questo ciclomotore viene, nel corso delle indagini, rinvenuto bruciato, proprio nei pressi dell’area camper gestita da Michele Aportone, il quale si era preoccupato di distruggerlo a mezzo fuoco al fine di scongiurare la scoperta di tracce della sua colpevolezza.
Ulteriori sviluppi dalle indagini sono arrivati dagli esami scientifici eseguiti dal RIS di Roma che hanno accertato la presenza di minuscole particelle di polvere da sparo sugli indumenti dell’assassino riconducibili ai colpi esplosi da un fucile da caccia, arma ancora oggetto di assidua ricerca da parte degli investigatori.
Dopo l’arresto eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, il ritenuto omicida è stato accompagnato, prima, presso la caserma del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce e, dopo le notifiche di rito e le operazioni di fotosegnalamento, è stato, su disposizione del GIP di Lecce, condotto presso la locale casa circondariale in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto nei prossimi giorni.
Attualità
Fefè De Giorgi ambasciatore del Salento e della Puglia nel Mondo
La Camera di Commercio di Lecce premia il pluricampione del Mondo di Volley. Mario Vadrucci: «Fefè è un importante punto di riferimento per tutta la comunità salentina che lui rappresenta in tutto il mondo e identifica nel modo più genuino». L’incontro con gli steudenti dei licei sportivi della provincia
Una grande lezione, di sport e di vita, fuori dalla scuola, per gli alunni di alcune delle classi di licei di Lecce e provincia. Nell’aula, allestita nella Sala “Giacinto Urso” della Camera di Commercio di Lecce, il professor Ferdinando De Giorgi, Fefè per tutti, cinque volte campione del mondo di volley, tre da giocatore e due da allenatore, ha entusiasmato gli studenti dei licei sportivi di Tricase, Maglie, Copertino e Lecce in occasione della consegna, da parte della Camera di Commercio, di una targa a quello che è ormai l’ambasciatore del Salento e della Puglia nel mondo.
«Con Ferdinando De Giorgi, l’eccellenza nel mondo ha i colori del Salento», si legge sulla targa che il presidente della Camera di Commercio di Lecce Mario Vadrucci ed il Segretario Generale Francesco De Giorgio hanno consegnato al tecnico salentino, insieme al Consiglio camerale ed ai rappresentanti del sistema economico salentino, presenti alla cerimonia.
«Un appuntamento in Camera di Commercio che, dopo quello dello scorso anno, si rinnova e che, a conti fatti, porta bene»… ha detto, sorridendo, Ferdinando De Giorgi, CT della Nazionale di volley Campione del Mondo, in apertura dell’incontro, mentre scorreva il video-documento realizzato da Lello Isceri, amico e compagno di pallavolo di Fefè De Giorgi sin dal suo inizio, tanti anni fa, con la Vis Squinzano.
Il video ha ripercorso le tappe dei principali successi di De Giorgi, entusiasmando l’auditorio composto soprattutto da tanti studenti-sportivi.
Proprio agli studenti, che lo hanno intervistato a lungo, l’allenatore salentino della Nazionale azzurra di volley ha regalato una serie di consigli pratici sulle motivazioni dell’attività sportiva e anche sui valori e sulle regole che sono alla base di ogni attività umana, dalla necessità di non esaltarsi per le vittorie o abbattersi per le sconfitte, al bisogno di “fare squadra”, di mettere le proprie capacità personali al servizio del gruppo, per interagire e moltiplicare le energie di un team e farne le ragioni di un successo, in giro per il mondo, ma anche solo nel lavoro di gruppo in classe.
Ferdinando De Giorgi ha ribadito che, pur girando il mondo, il suo momento più importante è il ritorno a casa, alla sua Squinzano, ai colori del mare e della campagna salentina di cui orgogliosamente parla in ogni occasione.
E a questa affermazione si è legato il presidente della Camera di Commercio Mario Vadrucci, sottolineando come Fefè De Giorgi interpreti pienamente «il carattere migliore dei salentini, che riescono ad attraversare e superare confini e avventure, senza mai dimenticare da dove provengono, con la caparbietà e l’intelligenza di capire che nessun traguardo è irraggiungibile se si lavora e si utilizzano le opportunità che la vita offre, senza scoraggiarsi mai. Un po’ quello che fanno tutti quanti operano in questa terra nei vari settori e, tra mille difficoltà, riescono a emergere, superando ostacoli e limiti che le circostanze e il decentramento geografico frappongono».
«Fefè, con la sua calma, la sua costanza, le sue idee», ha aggiunto il presidente dell’ente camerale, «ci insegna che nessun traguardo può esserci precluso se riusciamo ad interagire e fare squadra, per raggiungere gli obiettivi verso cui puntiamo. È l’insegnamento che ci viene dai suoi successi sportivi, ma non solo, in una vita che il nostro conterraneo ha speso finora con grande successo, in Italia e all’estero, diventando un esempio concreto da seguire in ogni campo e che speriamo possa ancora primeggiare, nel prossimo futuro. Per questo», conclude Mario Vadrucci, «la Camera di Commercio di Lecce lo indica come importante punto di riferimento per tutta la comunità salentina che lui rappresenta e identifica nel modo più genuino».
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Copertino
Tenta rapina al Compro Oro, arrestato
L’individuo ha afferrato un dipendente per il collo, minacciandolo con un coltello a scatto, nel tentativo di costringerlo ad aprire la cassaforte del negozio. La vittima però è riuscito ad allertare il 112 e l’aggressore è stato fermato dopo poco
Carabinieri della Tenenza di Copertino hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 32nne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile di una violenta aggressione ai danni del dipendente di un esercizio commerciale di compravendita oro.
L’indagine lampo si è conclusa grazie alla tempestiva attività investigativa e al coordinamento operativo tra i Carabinieri di Copertino e i colleghi della Compagnia di Gallipoli, che ha consentito di individuare e fermare in breve tempo il responsabile.
Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, l’uomo si è presentato all’interno dell’attività commerciale chiedendo la valutazione economica di un quadro da lui portato.
Mentre il dipendente stava effettuando le verifiche del caso, la situazione è improvvisamente degenerata.
L’individuo ha afferrato la vittima per il collo, minacciandola con un coltello a scatto, nel tentativo di costringerla ad aprire la cassaforte del negozio.
La prontezza del dipendente, che è riuscito ad attivare il sistema d’allarme al 112, ha indotto il presunto aggressore a desistere e darsi alla fuga a piedi nelle vie adiacenti.
Nel frattempo, diverse pattuglie dei Carabinieri della compagnia di Gallipoli erano già state inviate sul posto.
Determinante, nelle fasi immediatamente successive, è stata la profonda conoscenza del territorio e del tessuto sociale da parte dei militari della Tenenza di Copertino, che ha consentito di indirizzare rapidamente le ricerche verso il sospettato.
Grazie a tale esperienza e all’analisi delle immagini di videosorveglianza, i militari dell’Arma hanno identificato e fermato in breve tempo l’autore dell’aggressione nei pressi della propria abitazione.
Nel corso della perquisizione personale, è stato rinvenuto e sequestrato un coltello a scatto compatibile con quello descritto dalla vittima.
Il dipendente aggredito è stato visitato presso il locale ospedale e dimesso con alcuni giorni di prognosi.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che coordina le indagini.
Alezio
Il calendario degli autovelox di novembre in Salento
Occhio alle multe, comune per comune tutte le postazioni…
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