Cronaca
Carabinieri di Maglie contro abusivismo edilizio
(3 novembre) – A conclusione di accertamenti nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto dei reati in materia di abusivismo edilizio, i militari della Compagnia di Maglie, al comando del Maggiore Andrea Azzolini, hanno deferito ben 14 persone. A Maglie: G. A., del ‘73, di Maglie, imprenditore; S.C., del ’46, pensionata di Maglie; S.S., del ‘49, pensionato di Maglie, per aver realizzato, all’interno di un bed e breackfast di proprietà, all’ingresso di Maglie, immerso in un boschetto di pini marittimi e ulivi, le seguenti opere edilizie abusive: un fabbricato per abitazione rurale costituito da 3 vani, cucina, ingresso, porticato antistante, disimpegno e bagno, quest’ultimi due locali realizzati in ampliamento per una superficie di mq. 16, e dei locali seminterrati della superficie di mq. 70 circa, pertinenza abitazione con accesso scala autonoma ed esterna; un manufatto di dimensioni di mq. 15 circa, suddiviso in servizi igienici e forno a legna con porticato di pertinenza; un manufatto costituito da tre docce esterne per mq. 5 circa realizzato con muretti e sovrastante struttura metallica; 6 “bungalow” in resina delle dimensioni complessivi di mq. 60 circa, arredati con posti letto e bagno; un manufatto costituito da basamento in calcestruzzo, di dimensioni mq. 16 circa, perimetrato con muretti alti 55 cm.; un manufatto in muratura e legno con copertura in ondulina di cemento. Il tutto è stato sottoposto a sequestro poiché realizzato in assenza del permesso di costruire. Il valore delle opere sequestrate ammonta a 50mila euro circa, senza contare quanto ha potuto e poteva rendere in termini di turismo.
Sempre a Maglie, denunciato P.G., del ’62, di Maglie, operaio, per aver realizzato, in una contrada subito fuori città, una costruzione edile della superficie di mq. 55 circa, sequestrata, poichè in assenza del permesso di costruire (valore dell’opera, 7mila euro circa); denunciato anche U. R., del ‘68, di Maglie, commerciante, per aver realizzato, all’interno del proprio esercizio commerciale, un ristorante-pizzeria, delle opere abusive di ristrutturazione, con parziale cambio di destinazione d’uso degli stessi, in assenza del permesso di costruire.
Spostandoci a Giuggianello, denunciato C.L., del ‘61, di Giuggianello, bracciante agricola, per aver realizzato, in una contrada vicino al paese, una costruzione edile avente una superficie di mq. 80 circa, sequestrata, in assenza del permesso di costruire (valore 10mila euro circa).
A Sanarica denunciato Z.M.R., di Poggiardo, del ‘63, legale rappresentante di una Ditta, per aver realizzato una costruzione edile di proprietà della Ditta, avente una superficie di mq. 46 circa, sequestrata, in assenza del permesso di costruire e mancata esibizione in cantiere del cartello di inizio lavori (valore 5mila euro circa).
A Soleto, denunciato S.L., del ‘66, di Soleto, operaio, per aver realizzato opere edili costituite da fabbricato aggiunto a propria abitazione, avente una superficie di mq. 25 circa, sequestrato, in assenza del permesso di costruire (valore 3mila euro circa).
A Botrugno, denunciato R.A., dell‘89, di Ruffano, commerciante, per aver realizzato in località “Macchia” opere edilizie costituite da muro di recinzione in mattoni lungo un perimetro di are 50 circa, nel cui interno realizzava 5 gazebo e 1 box da cantiere con strutture portanti in metallo, tutto sottoposto a sequestro in assenza della prescritta autorizzazione (valore 15mila euro circa).
A Vitigliano di Santa Cesarea Terme, denunciati P.L., dell ‘85, di Pggiardo, bracciante agricola; P.M., del ‘61, di Maglie, casalinga; P.M., del ‘57, di Pioltello, infermiera; P.A., di Santa Cesarea Terme, del ’26, pensionato, per aver realizzato, su stradone sterrato, con diritto di servitù, scavo con gettata in cemento e pilastrini in ferro cementati, tutto sottoposto a sequestro in assenza della prescritta autorizzazione (valore 1.000 euro circa).
A Santa Cesarea Terme, denunciato V.A., del ’61, di Santa Cesarea Terme, casalinga, per aver realizzato una scala esterna in cemento armato, pertinenza propria abitazione, sottoposta a sequestro in assenza della prescritta autorizzazione (valore 2mila euro circa).
Il valore complessivo delle opere sequestrate ammonta a circa 93mila euro.
Cronaca
Tricase: incendio a ridosso del rione di Caprarica
In fiamme macchia mediterranea e sterpaglie alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni

Altro giro altro incendio. A Tricase come in tanti luoghi del Salento.
Per i poveri (nel senso di sfiancati) vigili del fuoco la media, a Tricase, è di un incendio al giorno da domare.
Ieri erano impegnati a spegnere le fiamme nei pressi del nuovo cimitero, vicino al Cosimina, e a lungo una vasta cappa di funo aveva dominato la zona.
Questo pomeriggio le fiamme stanno divorando (proprio in queste ore) macchia mediterranea e sterpaglie proprio vicino al rione di Caprarica, alle spalle del Castello, pericolosamente vicino ad alcune abitazioni.
Tanto per cambiare caschi rossi (del locale distaccamento) in azione.
La situazione sembra progressivamente peggiorare, almeno a giudicare dalla frequenza degli incendi, e il caldo torrido non promette certo di migliorare le cose.
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Cronaca
Droga e soldi facili, arrestato 19enne
Già noto sin da minorenne alle forze dell’ordine, era tenuto sotto osservazione perché ritenuto artefice del giro di droga che circola sulla piazza dello spaccio di Melendugno e dintorni

L’ultima indagine antidroga portata a termine dai carabinieri di Lecce si è conclusa con l’arresto di un ragazzo di 19 anni, attratto dall’illusione dei soldi facili.
Il giovane è una… vecchia conoscenza delle Forze dell’Ordine, perché implicato già da minorenne in vicende legate agli stupefacenti.
Per questo motivo i militari dell’Arma erano convinti che negli ultimi tempi fosse di nuovo entrato a far parte del giro di droga che circola sulla piazza di spaccio di Melendugno e dintorni.
I carabinieri hanno quindi avviato un’indagine e per qualche giorno sono stati alle costole del ragazzo per controllare le sue abitudini, comprese le frequentazioni.
Alla fine, gli uomini della caserma di Melendugno, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lecce, si sono presentati alla porta dell’abitazione dove il ragazzo vive insieme ai genitori.
Quindi, dopo avergli spiegato i motivi della visita, hanno controllato da cima a fondo tutte le stanze.
Arrivati a perquisire il garage, i carabinieri hanno trovato, sopra uno scaffale, un involucro di cellophane con dentro cento grammi di cocaina e più di duemila euro in contanti, ritenuti provento di precedenti vendite di droga.
Ai militari dell’Arma però, non aveva affatto convinto il ritrovamento di una chiave di autovettura nascosta nell’imbottitura di un cuscino nella sua camera da letto, che, secondo la versione del 19enne, non serviva a nulla in quanto quell’auto si trovava parcheggiata in un altro paese che non voleva rivelare.
Con quella chiave in mano, gli investigatori hanno cominciato a setacciare tutti i parcheggi e le strade nei dintorni dell’abitazione del ragazzo, alla ricerca di autovettura della corrispondente marca e modello.
Dopo aver schiacciato per l’ennesima volta il pulsante per disinserire l’antifurto, un’auto si è illuminata e si è aperta.
Nell’abitacolo sono stati trovati tutti i documenti del giovane, compresa la patente di guida e, soprattutto, sono stati sequestrati altri seicento euro in contanti, trovati nascosti in un borsello, dentro un portaocchiali e perfino sotto un’alettae parasole.
Il 19enne è stato quindi arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
La droga sequestrata sarà analizzata in laboratorio per appurarne il principio attivo.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lecce, che ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.
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Casarano
Ferisce compagna e madre di lei con le forbici poi si butta da una finestra
L’uomo, dimesso dall’ospedale, ha trovato i carabinieri pronti a portarlo in carcere. Questo, infatti, sarebbe solo l’ultimo episodio di una fila lunghissima di maltrattamenti

I carabinieri della Stazione di Casarano, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 24enne del luogo, il quale si trovava ricoverato presso l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.
L’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, giunge a conclusione di una complessa attività d’indagine, avviata in seguito a un grave episodio verificatosi nella notte del 13 giugno proprio a Casarano.
Alle ore 1,30 circa, presso la propria abitazione in centro, durante una violenta lite conviviale, l’uomo ha colpito con delle forbici la convivente e la madre di lei, procurando loro lesioni al capo, al dorso e agli arti superiori.
Successivamente lo stesso si sarebbe lanciato da una finestra, riportando traumi e una frattura a un arto inferiore.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della locale Stazione sono intervenuti prontamente sul posto.
Le due donne sono state trasportate all’Ospedale di Casarano ed entrambe sono state dimesse con una prognosi di 10 giorni mentre il giovane, cosciente e non in pericolo di vita, è stato inizialmente portato all’Ospedale di Gallipoli, poi trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce per le lesioni riportate.
Le indagini condotte dai Carabinieri, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno rivelato che quanto avvenuto non era un episodio isolato ma parte di una serie di maltrattamenti protrattisi sin da gennaio 2025, come documentato dalle denunce presentate dalle vittime.
In seguito alla dimissione dall’ospedale, avvenuta ieri mattina, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che valuterà l’evolversi della posizione dell’uomo.
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