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Casarano

Cocaina e marijuana: arrestato 26enne dopo perquisizione

Doppio controllo, “personale” e “domiciliare” dei carabinieri: giovane di Casarano finisce ai domiciliari

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In possesso di droga e di materiale tipicamente utilizzato per confezionarla in dosi, un uomo di Casarano è finito in arresto perché, per i carabinieri, reo di essersi inserito in attività di spaccio.





Su disposizione dell’autorità giudiziaria, interessata dei fatti, è stato fermato nella giornata di ieri, venerdì 8 ottobre, P. F., 26 anni, a margine di una perquisizione personale e domiciliare.





Dopo il primo controllo a suo carico, i militari della sezione operativa della Compagnia casaranese, forti dei primi riscontri, hanno esteso le verifiche presso il domicilio del giovane.




È così che, nel complesso, hanno potuto sequestrare il seguente materiale, trovato tutto nella disponibilità dello stesso 26enne: 14 involucri contenenti cocaina, per un peso complessivo di 16,5 grammi; un involucro con della marijuana, per quasi un grammo; 200 euro contanti e, col materiale vario suddetto per il confezionamento, un bilancino di precisione.





P. F. è stato quindi arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Al momento, è ristretto ai domiciliari.


Attualità

Casarano, Processione del Venerdì Santo: «Caro Vescovo ci ripensi…»

Processione del Venerdì Santo. Monsignore ordina: «Non dovrà durare più di 90 minuti e niente figuranti in costume!». Le sembra giusto cancella re così una tradizione così cara ai casaranesi?

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Avete presente una qualsiasi vostra tradizione familiare?

Che ne so, il pranzo di Natale? quel rituale sempre uguale a sé stesso, con i posti assegnati, i ravioli, la tombola e il simpaticone che grida “ambo” già all’estrazione del primo numero…

Tradizioni apparentemente stucchevoli ma che nessuno vorrebbe mai cambiare perché appunto fanno parte della tradizione.

Ora immaginate che arrivi un estraneo nella vostra famiglia e che, in maniera perentoria, vi ordini di mangiare solo un piatto di pasta al burro e vieti di giocare a tombola.

Ecco, uscendo dalla similitudine, è più o meno ciò che sta accadendo a Casarano.

La famiglia è quella della Confraternita dell’Immacolata: confraternita fra le più numerose, che risale al 1619 e annovera fra i propri confratelli onorari Re di Casa Savoia, notabili, commendatori e migliaia di devoti.

Questa, però, è anche la confraternita che ha la responsabilità dell’organizzazione della Processione dei Misteri del Venerdì Santo.

Qualcuno obietterà che in fondo si tratta solo una Processione: ma non può comprenderne il significato di questa processione se non l’ha mai seguita dietro una delle sue antiche statue, se non ha mai cantato le note di “vieni o morte” o se non l’ha quantomeno vista almeno una volta; sia che l’abbia fatto con fede, per curiosità o appunto per tradizione.

In quella famiglia che stava per approntarsi a rinnovare la tradizione, irrompe però il forestiero dal fare perentorio che, in questo caso, indossa la tunica e la mitra del Vescovo, mons. Fernando Tarcisio Filograna (proprio lo stesso Vescovo che in questi giorni gira sorridente per Casarano a stringer mani e dispensare benedizioni), e lo fa con una lettera di poche righe con cui, di colpo, stravolge una tradizione antica e sentita da ogni casaranese: niente più figuranti e durata massima 90 minuti. Praticamente dai ravioli al sugo, alla pasta al burro.

Per chi non l’avesse mai vista, la Processione è composta da figuranti vestiti da soldati e centurioni romani, da ragazze vestite come le pie donne, da un devoto vestito da Gesù (che la pesante croce la porta per davvero per tutto il tragitto) e dalla banda che intona sempre un’unica canzone che un coro di devoti ripete all’infinito: quella “vieni o morte”, composta da un casaranese e che in un attimo ti riconduce nel clima appassionato del Venerdì Santo. No caro vescovo, non sono “pagliacciate”.

Lei ha inviato la sua missiva che il Priore Aronne De Nuzzo ha accettato con il rispetto istituzionale che le è dovuto ma, al contempo, ha cercato subito di farle comprendere che sarebbe stato un errore svilire così la manifestazione.

Ci hanno provato anche i componenti del comitato spontaneo che è sorto per cercare di proteggere un patrimonio di cultura e tradizione dalla sua smania semplificatrice e lo hanno fatto presentandole una relazione di 16 pagine in cui si ripercorre la storia della Processione (per inciso, firmata dagli stessi che ancora attendono quell’appuntamento da lei promesso e mai concesso per un confronto).

Vede Eminenza, forse non lo sa, ma far durare 90 minuti la processione del Venerdì Santo a Casarano, vuol dire far tornare in chiesa i primi fedeli mentre gli ultimi devono ancora partire, tanto è numerosa la partecipazione.

E quei portatori (che magari hanno fatto un voto che vorrebbero onorare) avrebbero cercato di spiegarglielo meglio.

Probabilmente lei reputa pagliacciate quei fedeli vestiti da antichi romani con le scope in testa ma sono tutti lì, con le gambe scoperte e vestiti leggeri a prendere il freddo come è tipico il Venerdì Santo e lo fanno per un atto di sacrificio.

Forse non è la fede che lei insegna dai suoi pulpiti ma è la fede bonaria della gente comune, probabilmente lontana dalle funzioni religiose ma che ad esse si avvicina proprio in queste circostanze.

Quei figuranti stimolano la curiosità di quei bimbi che, anno dopo anno, diventano poi padri e poi ancora nonni e fanno capire con le immagini reali ciò che è successo a Gesù.

E lo fanno capire molto meglio di quanto riuscirebbero ad apprendere nelle tante ore dei suoi catechismi. è chiaro Eminenza che lei è il capo negli ambiti che riguardano la fede e mai nessuno potrebbe contraddirla.

In questo caso, però, la fede (che comunque non è svilita ma che anzi viene esaltata, pur nella sua forma semplicistica), si intreccia con una tradizione antica che lei, con il dovuto rispetto, non ha alcun diritto di cancellare e nemmeno stravolgere.

La gente di Casarano glielo chiede unanime con quella stessa devozione con cui l’ha accolta nella sua visita pastorale: ci ripensi o metta in conto una pacifica e devota disobbedienza civile.

Antonio Memmi

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Appuntamenti

Arpal, recruiting day per il metalmeccanico e 1.540 posti di lavoro in tutti i settori

Presso il Centro per l’impiego di Lecce, giovedì 30 marzo i colloqui per la selezione di 25 tecnici metalmeccanici per una importante azienda del Capoluogo. tutte le altre opportunità di impiego sul territorio

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Un recruiting day interamente dedicato al settore metalmeccanico: presso il Centro per l’impiego di Lecce, giovedì 30 marzo, dalle ore 15 alle 17, si terranno i colloqui per la selezione di 25 tecnici metalmeccanici per una importante azienda del settore con sede nel Capoluogo. Si cercano, in particolare, cinque addetti al testing, cinque addetti al montaggio, cinque verniciatori, cinque saldatori e cinque operatori CNC.

La partecipazione è libera: gli utenti potranno sostenere il colloquio con gli operatori Arpal Puglia e i recruiter di Manpower.

A tutte le figure si offre iniziale contratto a tempo determinato full-time e su turni (per ulteriori informazioni: cpi.lecce@regione.puglia.it, tel. 0832/373320).

L’evento rientra nella serie di appuntamenti ideati per promuovere il servizio di incontro domanda-offerta di lavoro, cuore dell’attività dei centri per l’impiego.

Il riscontro tra gli utenti è evidente: alla “Recruiting week” della scorsa settimana, diffusa in cinque centri, si sono presentati 161 candidati, mentre sono stati più di cento i partecipanti al recruiting day “Il lavoro che c’è” sul settore telecomunicazioni tenutosi il 16 marzo a Casarano.

Intanto, continuano ad aumentare le opportunità di impiego sul territorio, come documentato nel dodicesimo report delle offerte di lavoro redatto dall’U.O. Coordinamento Servizi per l’Impiego dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia: contiene un totale di 406 annunci per 1.540 lavoratori da assumere in tutti i settori professionali.

Il turismo e la ristorazione passano da 801 a 888 posizioni aperte presso 192 aziende.

Nel settore pulizie e multiservizi sono 96 i posti disponibili.

Ci sono, poi, 60 aziende di edilizia e impiantistica che cercano 172 lavoratori e 19 aziende di industria e metalmeccanica che cercano 70 dipendenti.

Si ha, ancora, una doppia impennata nell’industria del legno, che passa da 3 a 69 figure ricercate, e nei trasporti e riparazione veicoli, dove si va da 16 a 50; nel commercio i posti disponibili sono 48; nelle telecomunicazioni 21; in agricoltura, pesca, agroalimentare e ambiente 41; in sanità, servizi alla persona e settore farmaceutico 10; in bellezza e benessere 9.

Ulteriori 30 posti sono disponibili nel settore amministrativo, informatico e grafico e 7 in quello pedagogico; 19 nel tessile-abbigliamento-calzaturiero; nell’artigianato.

Per consultare il report nella sua versione integrale clicca qui

Numerose, infine, le opportunità di lavoro in altri Paesi europei veicolate dalla rete Eures. Le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, raggiungibile anche cliccando sui codici offerta inseriti all’interno degli annunci contenuti nel report.

Quest’ultimo, inoltre, è diffuso anche sulla pagina Facebook “Centri impiego Lecce e provincia“, sul portale Sintesi Lecce e sui profili Google di ogni centro per l’impiego. Le candidature possono essere trasmesse tramite Spid, via mail o direttamente allo sportello presso gli uffici.

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Casarano

Calcio, Casarano: un po’ di fortuna non guasta

I Rossoazzurri ritrovano la vittoria a Pozzuoli grazie ad un trio cross di Strambelli. La squadra, presentatasi in Campania rimaneggiata, però. non è dispiaciuta contro un avversario tutt’altro che morbido. Il Casarano, intanto resta la squadra col minor numero di sconfitte (due), a parte il già promosso Catania nel girone I con una soltanto

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PUTEOLANA-CASARANO 0 – 1

Marcatore: 24′ st Strambelli

 

Il Casarano espugna con il minimo sindacale il “D. Conte” di Pozzuoli, grazie ad un velenoso tiro-cross di Strambelli, palo interno e rete, per brutta sorpresa al portiere Lamberti.

Soffrono per alcuni tratti dell’incontro i Rossoazzurri, privi di Citro, Cipolletta e capitan Marsili, contro una Puteolana, che non sembra proprio l’ultima della classe.

In questo modo, dopo sei giornate alla guida delle Serpi, Foglia Manzillo può totalizzare quattro vittorie e due pareggi, per un totale di quattordici punti.

Purtroppo, la distanza dalla capolista Cavese resta sempre di nove punti, però ora il Casarano è quarto per classifica avulsa contro il Barletta, quinto, a chiudere la zona play-off.

Quando mancano altre sei partite alla chiusura del 7 maggio, resta la squadra col minor numero di sconfitte (due), a parte il Catania nel girone I con una soltanto.

Grandi battaglie si prospettano alla ripresa delle ostilità ossia il Molfetta il 2 aprile, a Nardò il 6 aprile e, dopo la sosta pasquale, il 16 aprile la Cavese.

Un finale da thriller, come nessuno avrebbe mai immaginato, per un girone già da sempre difficoltoso di suo.

Giuseppe Lagna

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