Cronaca
Coniugi uccisi a Porto Cesareo: dal RIS conferme sull’arma del delitto
I tecnici hanno provato la corrispondenza tra le tracce di vernice sul cranio delle vittime e la vernice dei due piedi di porco sequestrati in quanto possibili armi del delitto
Le indagini, che i Carabinieri del Nucleo Investigativo stanno svolgendo in relazione al duplice omicidio dei coniugi di Porto Cesareo Luigi Ferrari e Maria Antonietta Parente, avvenuto lo scorso 24 giugno, vanno avanti con gli accertamenti tecnici di laboratorio. In particolare si procede con l’analisi delle tracce che il delitto ha lasciato dietro di sé e con l’estrapolazione del DNA dai numerosi reperti e la sua tipizzazione (il c.d. DNA fingerprinting).
Il Dott. Giuseppe Capoccia, , titolare del fascicolo, ha delegato queste specifiche indagini ai Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Roma, che hanno comunicato l’esito delle prime verifiche.
I tecnici della Sezione Chimica Esplosivi ed Infiammabili del RIS hanno analizzato due piedi di porco e le ossa craniche delle vittime. Il primo è stato repertato, in sede di sopralluogo, sul terreno adiacente all’abitazione luogo del crimine, mentre il secondo, simile al primo e dello stesso colore verde, è stato sequestrato presso una ferramenta di Avetrana, nei giorni successivi al reato. A recuperarlo, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, che si sono recati proprio in quel luogo dove il presunto assassino pare abbia comprato anche il primo piede di porco la settimana antecedente al delitto, come emerso da alcune testimonianze.
Gli esperti, che hanno prima rilevato come sulle ossa craniche delle vittime fossero presenti tracce di vernice simile a quella del piede di porco trovato nei pressi della scena del crimine, si sono avvalsi dei metodi analitici della micro-spettrofotometria FT-IR, della micro-spettrofotometria UV-Vis, dell’analisi colorimetrica, della micro-spettrofotometria RAMAN e dell’analisi morfo dimensionalee osservazione con strumenti ad ottica precalibrata,:
“La vernice che riveste il piede di porco repertato in data 24/06/2014, le tracce di vernice presenti sulle ossa del cranio repertate dal medico legale in sede di accertamento autoptico sui cadaveri dei coniugi FERRARI–PARENTE nonché quella presente sul piede di porco, acquisito in data 02/07/72014 presso la ferramenta (..omissis..), risultano tutte chimicamente indistinguibili tra loro. Inoltre è possibile esprimere un giudizio di identità relativa impropria tra il piede di porco repertato in data 24/06/2014 ed il piede di porco acquisito presso la ferramenta”.
E’ pertanto constata e provata la corrispondenza tra le tracce di vernice sul cranio delle vittime e la vernice dei due piedi di porco. Per i Carabinieri quindi si tratta di ulteriori conferme riguardo i sospetti a carico di Vincenzo Tarantino, 51enne originario di Avetrana, arrestato in seguito al crimine e tuttora detenuto.
Cronaca
Poggiardo: «L’ultimo regalo»
Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari
Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.
Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)
«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».
«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».
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Cronaca
Maltrattamenti in famiglia, arresto a Gagliano
Dopo una segnalazione i poliziotti del commissariato di Taurisano hanno trovato nell’abitazione indicata un 40enne del posto che inveiva e minacciava di morte i propri anziani genitori. Il padre presentava anche una ferita alla mano
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Gli agenti del Commissariato di Taurisano sono intervenuti dopo una segnalazione di maltrattamenti in famiglia a Gagliano del Capo.
Arrivati sul posto i poliziotti hanno trovato nell’abitazione segnalata un uomo di 40 anni che inveiva e minacciava di morte i propri anziani genitori.
Mentre, nella casa, erano visibili diversi elementi d’arredo danneggiati, il padre dell’aggressore presentava anche un’evidente ferita a una mano.
È stato così chiamato personale del 118 intervenuto in soccorso dell’uomo ferito che è stato accompagnato al pronto soccorso di Casarano,
Al termine delle cure necessarie, è stato dimesso con una prognosi di 7 giorni.
L’uomo ha sporto quindi denuncia nei confronti del figlio che, accompagnato negli uffici del Commissariato, al termine delle procedure, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia e, su disposizione del P.M. di turno, condotto in carcere.
*foto in alto di repertorio
Cronaca
Sicurezza sul lavoro, sommerso e caporalato: 40 persone deferite
I carabinieri hanno controllato 51 aziende in provincia, sospeso 16 attività ed elevato ammende per 220 mila euro e sanzioni amministrative per 63.500 euro
Nel quadro di un’attività ispettiva programmata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro – Direzione Centrale per la Tutela, la Vigilanza e la Sicurezza del Lavoro, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, insieme al personale della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, con il supporto dell’Arma Territoriale, hanno portato a termine una significativa attività di controllo.
L’attività ha avuto come finalità principale il contrasto al lavoro irregolare, all’intermediazione illecita e al caporalato, oltre alla verifica del rispetto delle normative vigenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nel corso delle ispezioni sono state controllate complessivamente 51 aziende attive in diversi settori, tra cui edilizia, commercio e agriturismo/ristorazione.
A seguito delle irregolarità riscontrate – tra cui l’impiego di lavoratori “in nero” e gravi violazioni in materia di sicurezza – sono state disposte 16 sospensioni di attività imprenditoriali.
Le autorità competenti hanno inoltre irrogato ammende per un totale di 220mila euro e sanzioni amministrative pari a 63.500 euro. Complessivamente, 40 persone sono state deferite in stato di libertà per le violazioni accertate, in conformità alla normativa vigente.
L’operazione si inserisce nel più ampio impegno volto a tutelare i diritti dei lavoratori e a contrastare pratiche illecite che compromettono la regolarità del mercato del lavoro e la sicurezza degli ambienti lavorativi.
Le violazioni emerse hanno riguardato soprattutto l’inosservanza dei requisiti minimi di sicurezza, quali: mancata formazione dei lavoratori, assenza di misure antincendio adeguate, carenze negli accessi ai posti di lavoro in quota, mancata sorveglianza sanitaria, inadeguate condizioni igieniche dei luoghi di lavoro, mancata redazione del Piano Operativo di Sicurezza e mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
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