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Cronaca

“Dammi lo stipendio!”. E giù botte

Arrestato 43enne che aveva picchiato la compagna per avere i soldi. Non era la prima volta che l’uomo, di origine rumena, aveva comportamenti violenti, molesti e ingiuriosi che avevano indotto la donna a vivere in uno stato di terrore e soggezione

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Ha picchiato la compagna chiedendole i soldi dello stipendio. è finito così in manette per maltrattamenti in famiglia, estorsione e violazione di domicilio A.I.B., 43enne di origini rumene. L’energumeno si era recato presso l’abitazione di due anziani coniugi, ambedue 82enni, dove si trovava la sua convivente, una connazionale quarantenne, che lavora come badante per l’anziana coppia.


Entrato in casa  l’ha afferrata per capelli e colpita con un pugno minacciandola ed  intimandogli di consegnargli lo stipendio. Solo l’intervento dei carabinieri ha scongiurato conseguenze più gravi: l’uomo è stato fermato e tratto in arresto.


La donna è stata accompagnata presso l’ospedale di Scorrano dove le sono stati riscontrati traumi al volto emalla schiena guaribili in 15 giorni.

Nel corso delle indagini è inoltre emerso che l’uomo si era già’ reso responsabile in più occasioni di comportamenti violenti, molesti e ingiuriosi che avevano indotto la donna a vivere in uno stato di terrore e soggezione. Il quarantatreenne, dopo le formalità’ connesse all’arresto, e’ stato  associato presso la casa circondariale di Lecce.


Cronaca

Nella notte, nuovo tentativo d’assalto a due sportelli bancomat

Tre individui con il volto coperto arrivati a bordo di un’auto di grossa cilindrata, hanno cercato…

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La banda del buco ha provato il primo colpo nella notte a San Pietro in Lama.

Tre individui con il volto coperto, arrivati a bordo di un’auto di grossa cilindrata, hanno cercato, invano, di inserire una bomba nella “bocca” dei contanti del bancomat della banca MPS; l’allarme ed il sistema fumogeno hanno costretto i malviventi alla fuga.

Non paghi gli stessi malviventi hanno bissato il colpo: questa volta presso un’altra filiale dello stesso istituto, ma a Surbo. Anche qui i sistemi di allarme hanno sventato l’attacco, costringendoli i ladri alla fuga.

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Cronaca

Boncuri, avviato monitoraggio sui servizi resi nella struttura

A tal fine, sono stati realizzati, anche nell’ambito delle iniziative volte a prevenire e contrastare il lavoro nero e il caporalato in agricoltura, servizi di controllo da parte degli organi preposti…

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Lavoro stagionale in agricoltura e gestione della foresteria regionale Boncuri di Nardò.

A distanza di alcune settimane dall’intesa siglata per l’individuazione di una nuova gestione della foresteria regionale Boncuri di Nardò, è stato messo a punto un monitoraggio sui servizi resi nella struttura e sul rispetto delle norme e dei regolamenti in materia di salute, sicurezza e servizi alloggiativi per i migranti stagionali ospitati.

A tal fine, sono stati realizzati, anche nell’ambito delle iniziative volte a prevenire e contrastare il lavoro nero e il caporalato in agricoltura, servizi di controllo da parte degli organi preposti.

In particolare, l’Ispettorato del Lavoro di Lecce, e i Carabinieri, hanno effettuato attività ispettive in agro di Copertino e di Nardò.

Sono state così accertate violazioni amministrative e relative sanzioni in materia di orario di lavoro, nonché notificati verbali di prescrizione obbligatoria in materia di salute e sicurezza per mancata visita medica e aggiornamento della valutazione dei rischi.

Per quanto attiene alla cornice di sicurezza a protezione dei lavoratori migranti stagionali, pertanto, non si rilevano criticità particolari presso la foresteria regionale Boncuri di Nardò.

Infatti, dopo alcune settimane dall’avvio della nuova governance – condivisa in seno al Tavolo permanente di coordinamento provinciale sul lavoro dei migranti stagionali in agricoltura – appaiono evidenti irisultati di un modello virtuoso frutto dell’intensa collaborazione tra Regione Puglia, Prefettura, Provincia di Lecce, Comune di Nardò, Associazioni datoriali e sindacali, nonché organismi di vigilanza e mondo del Terzo Settore.

Tutti  sono al lavoro sia per cercare soluzioni, finalizzate a reperire sistemazioni abitative, per quei braccianti agricoli che al momento non trovano posto presso la struttura di Boncuri, sia per consolidare e perfezionare la strategia avviata per affrontare l’ormai strutturale fenomeno migratorio e la conseguente necessità di strutturare un modello organizzativo più stabile a supporto delle imprese agricole di Nardò e territori limitrofi e dei lavoratori stagionali impegnati nella raccolta di prodotti ortofrutticoli locali.

A tal proposito è stato convocato per lunedì 21 luglio, alle ore 11.oo, una riunione finalizzata a verificare lo stato di attuazione dell’intesa pattizia firmata il 25 giugno scorso e valutare eventuali azioni correttive.

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Attualità

Ufficio postale a Tricase: dopo 15 mesi di inerzia la risposta di Poste Italiane

Abbiamo più volte abbiamo sollecitato Poste Italiane a ragguagliarci sui tempi e modi per il recupero dell’immobile sito in Piazza Cappuccini, a Tricase.

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A distanza distanza di 15 mesi dalla tremenda esplosione avvenuta presso l’ufficio postale di Tricase, abbiamo più volte sollecitato Poste Italiane a ragguagliarci sui tempi e modi per il recupero dell’immobile sito in Piazza Cappuccini, a Tricase.

Per questo abbiamo inviato loro alcune semplici domande:

Ci piacerebbe far sapere, a quanti ns lettori ci interrogano dopo una striminzita nota arrivata per bocca del sindaco vecchia di mesi, a che punto sono i lavori dell’ufficio postale di Tricase? 

Non sarebbero già dovuti partire da tempo?

L’immobile verrà abbattuto, rimesso a nuovo o recuperato?

C’è chi parla di un trasferimento dell’ufficio perché inutilizzabile, cosa c’è di vero?

Riuscite a darci una tempistica degli interventi, una tabella di marcia dei lavori, che indichi anche quando verranno rimossi gli scomodi container “appoggiati” alle spalle dell’edificio?”

Questa è la risposta inviataci per mezzo del loro addetto stampa:

“Poste Italiane precisa che presso l’ufficio postale di Tricase Centro sono attualmente in corso i necessari lavori di ripristino e messa in sicurezza dei locali.

La sede, come è noto, è stata oggetto di un assalto criminoso che ne ha imposto la chiusura. L’operatività è stata trasferita all’interno di una sede provvisoria, collocata nelle immediate vicinanze dell’ufficio postale, presso il quale sono in corso i citati interventi.

L’entità dei danni riportati dalla sede richiede interventi strutturali complessi che dovranno consentire il ripristino e l’erogazione dei servizi postali e finanziari in condizioni di piena sicurezza.

Si assicura che i lavori stanno procedendo con regolarità e che entro pochi mesi la sede di Piazza Cappuccini tornerà operativa”.

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