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Cronaca

Derby truccato: risarciti tifosi di Lecce e Bari

Sentenza storica: oltre alla condanna dell’ex presidente Semeraro, il giudice ha disposto, tra le altre cose, il pagamento di 400euro a 260 sostenitori

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Fu un derby combinato, quell’ormai famoso Bari-Lecce del 15 maggio 2011. Lo ha stabilito, come ci si aspettava già, il Tribunale di Bari, secondo cui il club giallorosso pagò 200mila euro per vincere l’incontro. La vera novità, però, sta nella sentenza, che obbliga i protagonisti a risarcire i tifosi.


Pierandrea Semeraro

Pierandrea Semeraro


Non era mai accaduto infatti nella storia della giustizia sportiva che una società di calcio dovesse ripagare i suoi sostenitori, sentitisi traditi dalla combine tra le società per le quali fanno il tifo. Il giudice ha stabilito il risarcimento di 400 euro ciascuno per 260 supporter (170 leccesi e 90 baresi) che erano allo stadio a vedere la partita.


Ovviamente, questa non è l’unica sanzione comminata dal Tribunale. L’ex presidente del Lecce calcio Pierandrea Semeraro e l’imprenditore Carlo Quarta sono stati condannati ad un anno e sei mesi di reclusione, cui si aggiungono 10mila euro di multa.

E’ di 5mila euro invece la multa inflitta a Marcello Di Lorenzo, condannato a nove mesi di reclusione. Di Lorenzo è l’amico di Andrea Masiello, ex difensore del Bari che segnò l’autorete che permise di chiudere la partita come concordato. Quest’ultimo, nell’ambito dello stesso procedimento giudiziario ha patteggiato assieme a Gianni Carella e Fabio Giacobbe.


Per tutti, il giudice ha poi disposto la sospensione della pena ed un Daspo di sei mesi, ossia l’interdizione dagli uffici direttivi della società con “divieto di accedere ai luoghi dove si svolgono competizioni sportive o si accettano scommesse”.


Figc e Confconsumatori si sono costituiti parte civile. Per loro il risarcimento andrà quantificato in sede civile, ma per il momento il giudice ha condannato gli imputati a corrispondere loro rispettivamente 5mila  e mille euro.


Copertino

Una Ferrari ed un’Audi di lusso contrabbandate senza permessi. Coppia nei guai

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale…

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I finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro preventivo di due autovetture di lusso per contrabbando di veicoli immatricolati Extra UE.

L’inchiesta trae origine da autonomi accertamenti svolti dalle fiamme gialle salentine con la collaborazione degli organi collaterali svizzeri, per il tramite del Centro di Cooperazione di Polizia e doganale di Chiasso.

In particolare, nel corso delle attività sono stati raccolti utili elementi probatori a carico di due coniugi residenti in Copertino, i quali, a decorrere dall’anno 2023, avrebbero introdotto ed utilizzato all’interno del territorio italiano, una Ferrari I F8 Tributo e una Audi D Q8 50 Tdi, in assenza dei requisiti di legge.

Le investigazioni hanno consentito di riscontrare che i coniugi salentini non erano in possesso dei requisiti per poter usufruire del regime doganale di ammissione temporanea per cui è previsto l’esonero del pagamento dei diritti di confine (dazi ed iva), che nel caso di specie sono stati quantificati in oltre 85 mila euro, in quanto gli stessi non hanno mai risieduto, ovvero intrattenuto interessi di tipo economico con lo Stato elvetico.

Per tale ragione i due soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria inquirente per le ipotesi di reato di ‘contrabbando nel movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali’ e le due autovetture sono state sottoposte a vincolo penale.

I provvedimenti in parola, sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagini preliminari.

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Casarano

Vendevano orologi contraffatti spacciandoli per veri. Sequestrati e denunciati

Contestualmente alla perquisizione sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

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GDF NUCLEO SPECIALE TUTELA PRIVACY E FRODI TECNOLOGICHE: CONTRAFFAZIONE ONLINE PERPETRATATA TRAMITE “LINK NASCOSTI”.

I Finanzieri di Roma, hanno eseguito la perquisizione personale, informatica e locale disposta dalla Procura del Tribunale di Milano nei confronti di 15 soggetti, che commercializzavano online prodotti contraffatti, segnatamente orologi di prestigiosi marchi.

L’operazione, che ha preso avvio da un’analisi svolta in collaborazione con Assorologi (Associazione Italiana Produttori e Distributori di Orologeria), ha portato a individuare un meccanismo di frode conosciuto come “Hidden Links”, in base al quale il venditore abusivo non inserisce, nel proprio canale di vendita, immagini che riproducono il bene contraffatto bensì riporta immagini prese da siti ufficiali di noti brand dell’orologeria, cui viene associato un mero codice identificativo, che sarà utilizzato, sui canali social, per perfezionare la vendita illecita.

Il sistema di frode è particolarmente insidioso in quanto le pagine web “vetrina” di per sé appaiono del tutto regolari e perciò in grado di eludere anche i possibili controlli da parte dei gestori delle piattaforme.

Contestualmente alla perquisizione, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Milano su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, con il quale sono state oscurate 163 risorse digitali presenti su Twitter, lnstagram, Facebook, Telegram e altri siti web.

All’esito delle operazioni, sono stati sottoposti a sequestro numerosi device (smartphone, PC, tablet) contenenti le tracce telematiche delle attività illecite poste in essere.

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Cronaca

Brutto scontro sulla 275: coinvolti Apecar e auto

Soccorsi sul posto e traffico direzione Lecce canalizzato in una corsia opposta

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Violento scontro in mattinata sulla strada statale Maglie-Leuca tra Scorrano e Muro Leccese.

Il sinistro è avvenuto nel tratto in cui la statale 275 si dipana nel famigerato rettilineo a quattro corsie di marcia prive di guardrail centrale. Nella carreggiata in direzione nord.

Protagoniste una berlina Peugeot ed un Apecar. I mezzi, dopo lo schianto, sono rimasti sulla strada, impedendo il transito di altri veicoli, appositamente deviato dalle forze dell’ordine utilizzando una delle corsie opposte.

Soccorsi sul posto i coinvolti. Le loro condizioni non sono al momento meglio specificate.

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