Cronaca
E’ scomparso il professor Giovanni Mancarella
Laureatosi in Fisica a Lecce nel 1976, dal 2002 era professore ordinario in Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali…
È scomparso improvvisamente, nei giorni scorsi, il professor Giovanni Mancarella, docente all’Università del Salento.
Laureatosi in Fisica a Lecce nel 1976, dal 2002 era professore ordinario in Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali. Aveva svolto numerosi ruoli istituzionali in momenti chiave della storia del Dipartimento di Fisica prima e di Matematica e Fisica poi: era stato Presidente del consiglio didattico per la classe di Fisica nel periodo in cui si passava dal vecchio ordinamento, con corsi di laurea unici, alla attuale struttura con corsi di laurea triennali e magistrali, e Direttore del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” nel periodo immediatamente successivo alla fusione dei due vecchi Dipartimenti di Matematica e di Fisica, contribuendo alla costruzione delle infrastrutture dipartimentali che sono attualmente in uso.
Nel campo della didattica, ha tenuto corsi ad alta numerosità sia per il Dipartimento di Matematica e Fisica che per il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, contribuendo alla formazione di base di centinaia di fisici e ingegneri.
«Giovanni Mancarella ha dedicato la sua vita all’Università, contribuendo a formare e indirizzare generazioni di ricercatori», sottolinea il Rettore Fabio Pollice, «Oltre che per i ruoli istituzionali ricoperti e per l’autorevolezza a livello scientifico, lo ricordiamo per la serietà, la disponibilità, la pazienza, la pacatezza, la sensibilità e la costante attenzione a colleghi e studenti. Ai familiari e a tutti coloro che gli sono stati vicini le nostre più sentite condoglianze».
Cronaca
Scontro all’incrocio: spavento a Gagliano del Capo
Coinvolti un furgone ed una utilitaria: sfondato muro di cinta di una abitazione, illesi i protagonisti
Gran botto in pieno centro abitato nel pomeriggio di oggi a Gagliano del Capo.
All’incrocio tra via Margherita di Savoia, via Commendatore Domenico Daniele e via Duca D’Aosta si sono resi protagonisti di un sinistro, poco dopo le 16e30, un furgone di marca Peugeot ed una Hyundai I20.
Quest’ultima è finita contro il muro di cinta di una privata abitazione, sfondandola. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase per individuare le responsabilità dell’accaduto.
Grande spavento per i coinvolti, fortunatamente senza gravi conseguenze.
Attualità
Autovelox da record: scatta la multa per due decimi di km/h
Un automobilista è stato sanzionato lungo la strada S.S. 613 Br – LE perché pizzicato dall’autovelox fissato al km 24+250 dir. Lecce per soli 0,2 decimi di chilometro…
Automobilista nel Guinness World Records per l’autovelox di Trepuzzi: scatta la multa per due decimi di km/h
Quanto sta accadendo con gli autovelox e gli altri strumenti che restano utili se adoperati nel modo giusto per l’incolumità di chi viaggia in auto, alimenta il sospetto che oltre a limitare la velocità siano pensati per ripulire le tasche degli automobilisti.
La storia, infatti, si ripete per un automobilista leccese che è stato sanzionato lungo la strada S.S. 613 Br – LE, perché pizzicato dall’autovelox fissato al km 24+250 dir. Lecce per soli 0,2 decimi di chilometro. Chiunque abbia preso una multa per eccesso di velocità sa, se si è avventurato nella lettura del verbale, che dalla velocità rilevata dall’apparecchiatura (autovelox, telelaser, tutor) bisogna sottrarre il 5% con un minimo di 5 km/h. Se dopo aver effettuato questa operazione il risultato sarà superiore al limite, scatta la multa. Altrimenti, l’automobilista è salvo.
È la famosa tolleranza, prevista dall’articolo 345 del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, dove si legge: “È disposto che per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato sia applicata una riduzione pari al 5% con un minimo di 5 km/h”.
Nella pratica, una rilevazione di 116 km/h diventa, ai fini dell’eventuale violazione e delle relative sanzioni, 100,20 km/h (-5 km/h).
Storicamente, le misurazioni sono effettuate all’unità di km/h. Il bisogno di rimpinguare i bilanci – pardon, la sicurezza stradale, e l’evoluzione tecnologica – stanno però imponendo misurazioni più raffinate.
Insomma, anche se si sta sulla pubblica via sembra quasi essere proiettati in competizioni automobilistiche dove si viaggia sul filo dei millesimi solo che qui, nei controlli della velocità siamo ancora rimasti, non si sa ancora per quanto a questo punto, al controllo dei decimali.
Dunque si tratta di accertamento effettuato solo con l’ausilio di un’apparecchiatura elettronica, e considerato il superamento del limite, poco al di sopra di quello imposto, l’automobilista non è in grado, anche usando la normale diligenza richiesta per la condotta di guida, di verificare il rispetto del limite al “centesimo”, perché condizionato inevitabilmente ad alcuni parametri empirici esterni, – a titolo esemplificativo l’esatta caratura del tachigrafo, il pedale dell’acceleratore ecc., – che impediscono la verifica simultanea e certa della velocità effettiva, senza che tutto ciò comporti un aumento dei pericoli per la sicurezza stradale e tenuto conto della presumibile volontà del conducente di attenersi alle prescrizioni del codice della strada in tema di velocità.
Ebbene, questo famigerato apparecchio ha “multato” un cittadino perché “eccedeva di km/h 0,2 decimi il limite imposto” di 110 km/h e, se è anche la Corte di Cassazione ha ricordato con ordinanza 3698/2019 che nessuna multa va elevata nei confronti di chi supera di poco il limite, allora Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,, si augura che l’ente accertatore prenda atto di quanto accaduto e provveda all’annullamento del verbale con il ricorso amministrativo senza che il malcapitato debba rivolgersi al giudice di pace sborsando anche il costo del contributo unificato che è praticamente prossimo a quello dell’intero verbale se pagato nei cinque giorni.
Casarano
Minorenne tenta di entrare alla partita del Lecce con biglietto falso. Denunciato
Si sta cercando di risalire e individuare la filiera illecita di vendita dei predetti ticket, ovvero se si tratta di una mera contraffazione.
GDF LECCE ATTIVITA’ A CONTRASTO DEL BAGARINAGGIO DIGITALE PER LE PARTITE DELL’US LECCE.
I finanzieri di Lecce, nell’ambito dei servizi di contrasto al fenomeno del bagarinaggio (anche ‘digitale’), hanno riscontrato numerose irregolarità su alcuni titoli di accesso per assistere alle partite del Lecce giocate in casa.
Nel dettaglio, in occasione delle partite di Serie A, i militari di Lecce, hanno appurato l’impossibilità di un soggetto, di minore età, ad accedere allo stadio in quanto, al momento del controllo dei biglietti, il lettore ottico non consentiva l’ingresso.
Le immediate indagini avviate dai finanzieri, con la collaborazione della società sportiva e della distribuzione dei tagliandi digitali “Ticket-one”, hanno consentito di disvelare anomalie sul titolo di accesso e, più in sul codice QR impresso sul predetto titolo che riproduceva il codice alfanumerico di un “abbonato” stagionale.
All’esito delle indagini, il minorenne – nel frattempo dinanzi al sopraggiunto genitore – che aveva acquistato il biglietto on-line, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Lecce per le ipotesi di reato di “acquisto di cose di sospetta provenienza”.
Si sta cercando di risalire e individuare la filiera illecita di vendita dei predetti ticket, ovvero se si tratta di una mera contraffazione.
Si assiste al fenomeno per cui sempre più adolescenti ed anche adulti cercano di accaparrarsi, on line, su canali “non ufficiali”, biglietti “last minute” a prezzo scontato, per assistere alla partita della propria squadra di calcio.
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