Cronaca
Fucile, pistola, proiettili e una moto rubata, nei guai 68enne di Presicce-Acquarica
Il 68enne fermato dai carabinieri ora è agli arresti domiciliari. Nascondeva armi e una motocicletta di grossa cilindrata rubata all’interno di alcuni ruderi
Un uomo di 68 anni di Presicce-Acquarica è stato arrestato in flagranza dai Carabinieri.
L’operazione è stata condotta dalla Sezione operativa del N.O.R Compagnia di Casarano e dalle Stazioni di Ugento e Presicce-Acquarica, con l’ausilio del Nucleo Cinofili si Modugno (Ba) e della C.I.O. del X Reggimento “Campania”, A seguito di perquisizione i alcuni ruderi ad uso del 68enne del posto sono stati invenuti: oltre 500 cartucce di vario calibro; una pistola marca Franchi calibro 7,65 arrugginita e non funzionante, oggetto di furto nel dicembre 2006; un fucile privo di matricola, marca e modello arrugginito e non funzionante; una motocicletta di grossa cilindrata oggetto di furto denunciato a Presicce-Acquarica nel 2012.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione dove dovrà restare in regime di arresti domiciliari.
Armi e motocicletta sono stati sequestrati.
Cronaca
Prima tenta di strangolarla, poi la colpisce davanti ai poliziotti
La Polizia di Stato arresta 40enne per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali
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Gli agenti di polizia in servizio di volante a Lecce per il controllo del territorio sono dovuti intervenire in una zona periferica della città, da dove era giunta una richiesta d’aiuto da una donna vittima di maltrattamenti da parte del convivente.
Giunti presso l’abitazione hanno subito approcciato l’uomo, un 40enne del posto già noto per diversi precedenti penali e maltrattamenti in famiglia, che appariva agitato ma collaborativo.
La donna, una 37enne leccese, ah raccontato di una lite avvenuta col compagno poco prima, in cui lo stesso, per gelosia, avrebbe tentato di strangolarla.
L’uomo apparentemente tornato calmo, mentre la donna spiegava ai poliziotti l’accaduto, improvvisamente l’ha colpita violentemente con il suo telefono cellulare sulla testa provocandole una tumefazione.
Bloccato immediatamente, l’aggressore è stato tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Avvisato il Pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, ne sono stati disposti gli arresti domiciliari presso casa della madre.
Casarano
Ospedale di Casarano: medico preso a calci
Urologo colpito violentemente con un calcio da un paziente mentre effettuava esame strumentale
Un medico nell’unità operativa di Urologia dell’ospedale Francesco Ferrari di Casarano è stato colpito violentemente con un calcio da un paziente, nei riguardi del quale stava effettuando un esame strumentale.
È accaduto questa mattina, intorno alle 10, al “Ferrari” di Casarano.
È stato necessario l’intervento dei carabinieri che hanno provveduto a identificare e denunciare l’uomo.
Nota del del Segretario Generale Cisl Medici Lecce, Fernando Monteforte
Attualità
Sicurezza personale sanitario, il punto della situazione in Prefettura
Intanto arriva n tutti i nosocomi della provincia il “sistema tagliacode”, con monitor che consentiranno all’utenza di conoscere i tempi di attesa e trattamento dei pazienti in base al codice dell’urgenza
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Il Prefetto di Lecce Luca Rotondi ha presieduto una riunione finalizzata al monitoraggio delle iniziative tese a rafforzare la sicurezza del personale sanitario e parasanitario nei presidi ospedalieri e sanitari della provincia di Lecce.
All’incontro hanno preso parte la sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone, il vice presidente della Provincia Fabio Tarantino, i vertici delle Forze dell’Ordine, il direttore generale dell’ASL Ottavio Narracci, i rappresentanti del competente Dipartimento della Regione Puglia e degli Ordini professionali di medici, infermieri e farmacisti.
La riunione ha rappresentato l’occasione per un primo bilancio sulle misure già in atto ai fini del rafforzamento degli standard di sicurezza degli operatori sanitari, nonché per valutare possibili, ulteriori strategie migliorative.
I Presidenti degli Ordini professionali intervenuti hanno preso atto dalla particolare efficacia del complessivo sistema messo in campo, attraverso il potenziamento di strumenti preventivi, tra cui lo spostamento del posto fisso di polizia presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, l’installazione di sistemi di videosorveglianza e l’attivazione di pulsanti di emergenza per un collegamento diretto con le sale operative delle forze di polizia, nonché l’attivazione del servizio di “pretriage” con unità di personale appositamente formato per una più compiuta informazione all’utenza.
Il direttore generale dell’ASL ha inoltre reso noto che a breve sarà operativo in tutti i nosocomi della provincia il “sistema tagliacode”, con monitor che consentiranno all’utenza di conoscere i tempi di attesa e trattamento dei pazienti in base al codice dell’urgenza.
Il rappresentante della Regione Puglia ha illustrato le linee guida approvate recentemente della Giunta regionale, che si pongono gli obiettivi di una compiuta analisi del fenomeno e di implementare le misure preventive, anche attraverso moduli formativi a beneficio del personale sanitario, favorendo altresì l’individuazione e diffusione di best practices.
I vertici delle Forze di Polizia hanno assicurato la massima attenzione al fenomeno, che ha matrice culturale e coinvolge in maniera trasversale tutte le fasce di popolazione, evidenziando la necessità che ogni singolo episodio di aggressione, anche verbale, venga tempestivamente denunciato per consentire un’azione sanzionatoria e preventiva ancor più incisiva.
La sindaca di Lecce Adriana Poli Bortone il vice presidente della Provincia Fabio Tarantino hanno posto l’attenzione sull’opportunità di sviluppare campagne informative, anche con il coinvolgimento di ANCI, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza del rispetto degli operatori sanitari, che operano costantemente al servizio dei cittadini.
Il Prefetto ha espresso apprezzamento per la forte sinergia interistituzionale messa in campo, che ha consentito un obiettivo miglioramento dei livelli di sicurezza degli operatori sanitari, la cui opera è fondamentale per la garanzia della salute dei cittadini, evidenziando la necessità di proseguire nel proficuo percorso già avviato, anche al fine di scardinare quei fattori culturali alla base del fenomeno.
Il Direttore Generale ASL, al riguardo, ha comunicato che saranno diffuse in tutti i presidi ospedalieri, nei punti di continuità assistenziale e nelle farmacie delle locandine informative sulle conseguenze penali di comportamenti violenti a danno degli operatori sanitari.
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