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Cronaca

Gatti avvelenati con lumachicida

Nardò, contrada Pagani: solo pronto intervento di volontari e Polizia Locale ha evitato bilancio peggiore: salvati 7 felini

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Ignoti nei giorni scorsi hanno tentato di avvelenare una colonia felina in un’area alla periferia della città (zona Pagani).


Pare abbiano utilizzato un prodotto particolarmente velenoso, forse un lumachicida, che ha provocato la morte di tre gatti e spasmi e convulsioni nel resto della colonia, altri sette gatti.


Solo il pronto intervento dei volontari e del personale della Polizia Locale ha consentito di mettere in piedi una provvidenziale attività di soccorso degli animali, che sono stati trasportati nelle cliniche veterinarie di Lecce e Galatone.


Limitando, quindi, il già triste bilancio dei gatti morti.


Il recupero degli animali in difficoltà, peraltro, si è rivelato tutt’altro che semplice a causa delle condizioni e dell’indole forastica degli stessi (qualcuno, infatti, si è dileguato nonostante i sintomi dell’avvelenamento e non è stato possibile soccorrerlo).

Grazie alle cure tempestive, i sette gatti superstiti adesso non sono più in pericolo di vita.


Il personale della Polizia Locale, agli ordini del comandante Cosimo Tarantino, ha raccolto tutte le notizie utili e sta indagando per risalire all’identità degli autori dell’incredibile gesto.


«Solo grazie alla tempestività dell’intervento», spiega il consigliere delegato al randagismo Pierpaolo Giuri, «siamo riusciti ad evitare una strage, sebbene il bilancio sia molto pesante. Posso dire che ci siamo trovati di fronte a una situazione dolorosissima, con i gatti in preda a spasmi e convulsioni. La Polizia Locale è al lavoro per individuare gli autori di un gesto vile e senza senso. Ho chiesto al comandante Tarantino di fare davvero tutto il possibile per risalire a questa gentaglia senza scrupoli che merita di essere punita in maniera esemplare».



Arnesano

Presunte frodi con l’accoglienza di migranti: indagini su 3 centri

Si sospettano presenze gonfiate, mancata segnalazione di allontanamenti degli ospiti e numero di personale impiegato inadeguato

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Tre centri d’accoglienza con (in passato) centinaia di presenze ed una lunga lista di indagati. Ben 24 rinvii a giudizio richiesti dalla Procura di Lecce per persone che, secondo l’accusa, avrebbero utilizzato il sistema d’accoglienza per mettere in atto una serie di condotte fraudolente, finalizzate ad ottimizzare i profitti ai danni dello Stato ed a favorire alcuni imprenditori.

I centri d’accoglienza salentini nel mirino sono quelli di Ortelle, Santa Cesarea ed Arnesano. Si contesta la inadeguata presenza di personale per la gestione degli stessi, la mancata segnalazione dell’allontanamento di alcuni ospiti (finalizzata alla percezione dei rispettivi rimborsi) e le presenze gonfiate.

Gli indagati compariranno davanti al giudice Francesca Mariano il 6 dicembre prossimo. Parti civili il Comune di Santa Cesarea, il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’economia.

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Cronaca

Indagine su bonus edilizi porta GdF nel Basso Salento: maxi sequestro

Dalle consulenze amministrative ai cantieri, poi bonifici e crediti sospetti: lunga lista di indagati in provincia

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Non si fermano le indagini sui bonus edilizi: nelle scorse ore sono stati posti sotto sequestro, nel Basso Salento, beni per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro.

Nello specifico, un’azienda di Racale è finita nel mirino della Guardia di Finanza nell’ambito di una inchiesta avviata in Campania.

Da Vallo della Lucania, le fiamme gialle stanno vagliando interventi edilizi messi in pratica per mezzo dell’utilizzo di bonus fiscali. Operazioni sospette per un’azienda che dalle consulenze amministrative è passata, due anni fa, al settore edilizio.

Lente d’ingrandimento in particolare puntata su una serie di lavori che, a cavallo tra il 2021 ed il 2022, avrebbero fruttato diversi milioni di euro di bonus. A ciò, si aggiungono una serie di bonifici ricevuti sotto la casuale donazione che lasciano sospettare una vera e propria partita di giro messa in atto.

Le indagini hanno portato quindi a dei nomi: sul registro degli inquirenti, nel complesso di tutta l’inchiesta, in totale 33 persone. La maggior parte sono salentine e risiedono a Racale, Alezio, Surbo, Lecce, Gallipoli, Taviano e Nardò.

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Cronaca

Ex insegnante salentina scomparsa a Roma, risolto il giallo

La donna che vive nella capitale, era svanita nel nulla lo scorso 19 settembre, quando atterrò all’aeroporto di Fiumicino dopo un viaggio a Dublino…

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Risolto il giallo della scomparsa di Annarita Rizzo: l’insegnante salentina trovata in ospedale a Roma.

La donna vive nella capitale ed era svanita nel nulla lo scorso 19 settembre, ultima telefonata  dall’aeroporto di Fiumicino. Nella notte tra sabato e domenica il ritrovamento al San Camillo, ospedale di Roma, dov’è ricoverata in stato confusionale.

La donna che vive nella capitale, era svanita nel nulla lo scorso 19 settembre, quando atterrò all’aeroporto di Fiumicino dopo un viaggio a Dublino.

L’ultimo contatto dell’ex insegnante con i familiari risaliva al 19 settembre quando comunicò di non essere riuscita a trovare un mezzo per tornare a casa, poi il silenzio e il telefono irraggiungibile.

La donna è stata rintracciata sabato scorso, all’ospedale San Camillo, sempre a Roma, dov’è attualmente ricoverata in stato confusionale.

Non avendo più alcuna notizie i parenti che vivono a Lecce hanno presentato una denuncia di scomparsa presso i carabinieri. Poi nella notte di sabato 23 settembre il ritrovamento in ospedale.

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