Cronaca
Le mire del clan Moccia nelle intercettazioni: “Ci prendiamo il Salento”

“Il 19 aprile 2017 emergeva la figura dell’assessore con cui stipulare patti illeciti “Per prendersi tutta Lecce””.
Queste alcune delle parole del fascicolo d’inchiesta che ha portato, tra gli altri, all’arresto dell’ex assessore (attualmente consigliere comunale) del Comune di Lecce, Andrea Guido (leggi qui).
Il politico salentino, secondo quanto evidenziato dalla Procura, sarebbe stato il cavallo di Troia per il clan Moccia che, per mezzo della sua intercessione, avrebbe puntato ad entrare a Lecce per poi aprirsi le porte agli affari dell’intero Salento.
L’accusa nei confronti di Guido è di corruzione: quando era assessore all’Ambiente di Palazzo Carafa, avrebbe avuto rapporti con Francesco Di Sarno (che avrebbe in mano la gestione economica del Clan Moccia), Mario Salierno e Giuseppe D’Elia.
D’Elia, in particolare, è originario di Novoli ed è dipendente di una società di Taranto che si occupa del trasporto rifiuti nel territorio di Lecce. Il nodo che ha portato Guido ai domiciliari riguarda proprio l’assegnazione di un incarico rientrante nell’ambito dello smaltimento di oli esausti.
Cronaca
Si lega pietra al collo per gettarsi in mare: carabinieri salvano ragazzo
L’episodio sulla costa salentina alcune settimane fa: feriti due militari

Una vita salvata grazie al pronto intervento dei Carabinieri della Stazione di Galatone e del NORM della Compagnia di Gallipoli.
Una vita a cui un uomo del posto ha tentato di porre fine provando a gettarsi nelle acque agitate e fredde del lungomare di Santa Maria al Bagno.
Tutto accade la sera del 29 dicembre scorso ma il Nuovo Sindacato Carabinieri di Lecce ne dà notizia solo oggi così: “Un passante nota il giovane con una corda al collo fissata ad una grossa pietra e compresa la situazione di imminente pericolo lancia l’allarme alla locale Centrale Operativa mediante l’utenza 112.
I militari dopo pochi minuti raggiungono l’uomo ad un passo dal compiere il gesto estremo e compresa la necessità di dover agire nel più breve tempo possibile, iniziano a parlare con lo stesso al fine di dissuaderlo dal compiere il tragico gesto.
Dopo i primi tentativi andati a vuoto, i militari riuscivano ad avvicinare l’uomo e bloccarlo mettendolo definitivamente in salvo e assicurandolo quindi alle cure dei sanitari e all’abbraccio dei propri familiari che nel frattempo erano giunti sul posto. Nell’evento di soccorso, i due militari della Stazione CC di Galatone riportavano lesioni occorse per trarre in salvo l’interessato procurate nella rovinosa e pericolosa caduta sugli scogli del lungomare. La Segreteria Provinciale di Lecce esprime il proprio ringraziamento ai coraggiosi militari intervenuti e formulando gli auguri per una rapida e completa guarigione”.
Cronaca
Si lega pietra al collo per gettarsi in mare, lo salvano i carabinieri
L’episodio sulla costa salentina alcune settimane fa: feriti due militari

Una vita salvata grazie al pronto intervento dei Carabinieri della Stazione di Galatone e del NORM della Compagnia di Gallipoli.
Una vita a cui un uomo del posto ha tentato di porre fine provando a gettarsi nelle acque agitate e fredde del lungomare di Santa Maria al Bagno.
Tutto accade la sera del 29 dicembre scorso ma il Nuovo Sindacato Carabinieri di Lecce ne dà notizia solo oggi così: “Un passante nota il giovane con una corda al collo fissata ad una grossa pietra e compresa la situazione di imminente pericolo lancia l’allarme alla locale Centrale Operativa mediante l’utenza 112.
I militari dopo pochi minuti raggiungono l’uomo ad un passo dal compiere il gesto estremo e compresa la necessità di dover agire nel più breve tempo possibile, iniziano a parlare con lo stesso al fine di dissuaderlo dal compiere il tragico gesto.
Dopo i primi tentativi andati a vuoto, i militari riuscivano ad avvicinare l’uomo e bloccarlo mettendolo definitivamente in salvo e assicurandolo quindi alle cure dei sanitari e all’abbraccio dei propri familiari che nel frattempo erano giunti sul posto. Nell’evento di soccorso, i due militari della Stazione CC di Galatone riportavano lesioni occorse per trarre in salvo l’interessato procurate nella rovinosa e pericolosa caduta sugli scogli del lungomare. La Segreteria Provinciale di Lecce esprime il proprio ringraziamento ai coraggiosi militari intervenuti e formulando gli auguri per una rapida e completa guarigione”.
Cronaca
Abusi sulle nipotine: nonno chiede giustizia riparativa
Il 77enne salentino che si era autodenunciato potrebbe avere accesso al percorso previsto dalla recente riforma Cartabia

Ha chiesto di poter seguire un programma di giustizia riparativa il nonno salentino che, pochi mesi fa, ha confessato di aver abusato delle sue due nipotine.
Il pentimento, la lettera e la richiesta di esser sottoposto a misura cautelare erano stati gli step precedenti, sul finire del 2022. L’uomo, 77 anni, del nord Salento, si era autodenunciato, raccontando quanto fatto tra il 2017 ed il 2019 alla nipotina che di 6 anni, e poi anche alla più grande, di 7 (ricordiamo che, a tutela dell’identità delle vittime, non viene resa nota la località in questione).
Il sostituto procuratore Erika Masetti, che ha indagato sulla vicenda per violenza sessuale, lo ha ascoltato in un interrogatorio.
Ora si potrebbe procedere, se fosse avallata la richiesta del 77enne, secondo quanto introdotto dalla recente riforma Cartabia, che prevede la possibilità di un percorso riparativo ed il giudizio con rito abbreviato.
La decisione spetterà al giudice Sergio Tosi, nell’udienza del prossimo 10 marzo.
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