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Cronaca

Miggiano è “Una piazza in festa”

Presentato il cortometraggio di promozione turistica prodotto da Edoardo Winspeare e Lucio Ianni

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Un’inedita ed accattivante presentazione di Miggiano con la “prima” del cortometraggio di promozione turistica
intitolato “Una piazza in festa” (a fine articolo il link al video).





È ciò che ieri, giovedì 13 agosto, nella splendida Piazza Municipio, il sindaco Michele Sperti ha presentato alla cittadinanza.





Un’idea che porta due firme d’eccezione, che non hanno certamente
bisogno di presentazione nel campo cinematografico e teatrale: la produzione videografica è stata infatti scritta e diretta
da Lucio Ianni con la supervisione artistica del regista Edoardo Winspeare.





Ad impreziosire ulteriormente la serata, la presenza della dott.ssa Stefania Mandurino, di Puglia Promozione, agenzia regionale
del turismo, e del dott. Luca Bandirali, fra i più rinomati critici cinematografici.





Da tanti anni figura di spicco del turismo pugliese
e non solo, proprio la sua passione per le politiche legate al turismo ha portato la Mandurino ad essere un’imprescindibile figura
di riferimento ed a ricoprire numerosi incarichi: fra gli altri, quelli nel Consiglio Generale di Federturismo e nel Consiglio generale
di Confindustria Lecce.
Bandirali, esperto di cinema e televisione, è docente al Centro Sperimentale Cinematografico di Roma e presso l’Università del
Salento, collabora con riviste di cultura cinematografica, scrive sceneggiature per film e opere teatrali, pubblica articoli e saggi
ed è autore di numerosi libri.





Il corto





A girare le scene, nei giorni scorsi, bambini, giovani ed adulti, coinvolti in un racconto di grande originalità e molto suggestivo, che parte da una scena tipica del vissuto quotidiano del posto: tanti ragazzi sono impegnati a giocare e socializzare in una
stradina, quando ecco scendere da un’auto una turista straniera che chiede loro di voler visitare il piccolo paesino.





E allora i ragazzi, spinti dal loro entusiasmo genuino e dalla curiosità, s’inventano una festa (che invece non esiste) e le danno appuntamento per il giorno successivo. Così, all’arrivo dei turisti, accolti dalla banda del paese, tutti sono pronti a far vivere loro
un’esperienza magica negli incantevoli scorci, offrendo i prodotti tipici locali, fra suonatori di pizzica, giocolieri, bancarelle di ogni tipo e le grida festose degli stessi bambini.




Morale della favola: la grande soddisfazione di una comunità che si ritrova unita nel promuovere il suo territorio.
Particolarmente orgoglioso di questa iniziativa il sindaco Sperti che ha trattenuto per sé la delega al Turismo: “Le nostre linee programmatiche di mandato sono incentrate su una visione chiara di ciò che Miggiano dovrà essere tra 10 anni. La nostra
mission è quella di garantire sviluppo e ricchezza al nostro territorio e tutto ciò non può prescindere dal turismo. L’obiettivo – spiega il primo cittadino – è quello di cogliere e sfruttare le potenzialità e la notorietà del Salento, tra mare e feste popolari, tra
paesaggi rurali e bellezze architettoniche. In tutto questo, Miggiano c’è.”
Un cortometraggio quindi che s’inserisce in una strategia ben definita, cioè “quella di attrarre flussi turistici”, conclude Sperti, “attraverso una serie di interventi urbanistici, di rigenerazione e di decoro urbano e attraverso la promozione dei nostri
beni materiali ed immateriali, prepariamo il terreno per procurare una serie di opportunità legate alla recettività. Un’occasione
di oggi per una garanzia di domani”.





La serata









Ben riuscita la serata di presentazione. A fine evento le dichiarazioni di Ianni: “Sono rimasto sorpreso dalle bellezze nascoste di Miggiano, che devo ammettere non conoscevo”, ha esordito, “per cui è stato per me un grande piacere riprenderle e raccontarle. Così come sono rimasto molto felice per aver potuto constatare la naturalezza e la spontaneità della gente del posto”.





Nessuna sorpresa invece per Winspeare: “Miggiano mi è sempre piaciuta, a tal punto che per un certo periodo ci ho anche vissuto. Perciò ho potuto ancora una volta apprezzare l’elevato grado di partecipazione di questa comunità, capace in pratica di “auto raccontarsi” in maniera naturale. E per noi registi è stato davvero tutto più semplice ma anche molto più bello”.





Assai esplicative del valore di questa iniziativa sono state le parole del dott. Bandirali: “Solitamente quando si realizza un prodotto del genere, cortometraggio o film che sia, lo si costruisce e lo si offre al pubblico tutto già bell’e pronto, potremmo dire che lo “si cala dall’alto”. In questo caso invece è stato esattamente il contrario: qui si è partiti dal basso, è stata la stessa popolazione a costruire il tutto e quindi l’eccezionalità del risultato finale è dovuta proprio all’essere riusciti a proiettare nelle immagini l’esatta realtà di questo borgo”.

La dott.ssa Mandurino è andata oltre il cortometraggio in sé, ampliando il discorso all’obiettivo generale perseguito dal sindaco e dalla sua squadra e sottolineando come siano “davvero singolari, e certamente proficue, le linee programmatiche che l’Amministrazione miggianese sta seguendo in campo turistico sin dal suo insediamento. In questo contesto, il cortometraggio assume ancora più rilevanza perché trasferisce a chi lo guarda il senso di genuinità, semplicità, calore umano di questi nostri piccoli paesi, ossia proprio quello di cui i turisti vanno alla ricerca! Sono certa che il “prodotto Miggiano” non potrà che portare ad ottimi risultati”.





Molto soddisfatto ovviamente il sindaco Sperti: “Ringrazio i miei concittadini per la loro grande adesione. Ho toccato con mano in questa serata tutto l’orgoglio del nostro essere comunità. A partire dal nostro primo giorno alla guida del paese, abbiamo avuto una visione chiara di quello che dovrà essere il futuro, che non può prescindere dal Turismo e dunque dalla recettività. Ciò spiega il senso di questa videoproiezione promozionale, che rientra nel percorso che spetta al Comune, in qualità di ente pubblico, che deve sostenere, organizzare e, appunto, promuovere. Ora però tocca ai privati e il mio appello va proprio a loro: occorre avere il coraggio di investire, di osare, di scommettere. Invito i giovani ad intraprendere in paese, iniziative economiche legate all’accoglienza e tali da garantire ai nostri figli sviluppo e ricchezza”.





Clicca qui per il rimando alla pagina Facebook dove poter vedere il corto “Una piazza in festa”.


Copertino

Contro il lavoro nero: sequestri, sanzioni salate e chiusure

I Carabinieri, in collaborazione con i colleghi  del (N.A.S.) e dell’Ispettorato del Lavoro, hanno condotto un approfondito servizio di controllo finalizzato a contrastare il lavoro sommerso e le irregolarità nelle attività commerciali e garantire la tutela della salute pubblica.

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Quattro attività commerciali controllate e varie difformità: lavoratori irregolari, mancanza di documentazione di sicurezza e violazioni sanitarie.

Sanzionate e sospese due aziende; deferiti due uomini per guida in stato di ebbrezza e segnalato un giovane per possesso di droga.

I Carabinieri di Gallipoli, in collaborazione con i colleghi  del (N.A.S.) e dell’Ispettorato del Lavoro (N.I.L.), hanno condotto un approfondito servizio di controllo finalizzato a contrastare il lavoro sommerso e le irregolarità nelle attività commerciali e  garantire la tutela della salute pubblica.

A Copertino, presso un autolavaggio, sono state riscontrate gravi irregolarità quali il mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.), l’assenza di sorveglianza sanitaria e la presenza di lavoratori irregolari.

A Galatone, un’attività di somministrazione di alimenti e bevande è stata sottoposta a controlli che hanno evidenziato omissioni sulla sorveglianza sanitaria, mancata attuazione delle procedure di autocontrollo e la presenza di un lavoratore irregolare. Anche in questo caso, sono state applicate sanzioni per oltre diecimila euro e la sospensione dell’attività.

A Neviano, sono state controllate due attività di somministrazione di alimenti e bevande, riscontrate violazioni riguardanti la mancata prevenzione degli incendi e il mancato aggiornamento del D.V.R.

In questo caso le sanzioni comminate sono state di oltre tredicimila euro.

Nel complesso, le attività di controllo hanno coinvolto quattro aziende, verificato l’impiego di otto lavoratori, comminate sanzioni amministrative per quasi cinquantamila euro.

Sul fronte della sicurezza stradale, i militari dell’Arma hanno deferito in stato di libertà due uomini, rispettivamente di Nardò e Parabita, trovati alla guida di autovettura con tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti.

Inoltre, un giovane gallipolino è stato segnalato alla Prefettura di Lecce per il possesso di circa 0,5 grammi di sostanza stupefacente, verosimilmente marijuana.

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Alliste

Un ettaro di discarica abusiva

Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

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I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.

L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.

I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.

Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.

A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.

Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.

Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.

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Cronaca

Condannato per omicidio e latitante: era in un B&B, in riva al mare

Arrestato a Torre Lapillo Carmine Mazzotta l’uomo che nel 1999, a capo di un commando di 4 persone, fu l’esecutore materiale dell’assassinio del 21enne Gabriele Manca

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Si nascondeva nella camera di un B&B a Torre Lapillo, Carmine Mazzotta, latitante dall’8 marzo di quest’anno dopo la sua condanna a trent’anni di carcere per omicidio, confermata il giorno prima dalla Cassazione.

A stanarlo sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando Provinciale, che dopo la sua fuga non hanno mai abbandonato l’idea di trovarlo ancora in zona.

Si è chiusa così la latitanza del pregiudicato 51enne, sparito dalla circolazione dal 7 marzo di quest’anno, poche ore dopo la sentenza definitiva della Cassazione che aveva confermato la condanna a 30 anni di carcere, inflittagli dalla Corte d’Assise d’Appello di Taranto il 30 maggio scorso poiché riconosciuto colpevole di omicidio in concorso, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.

L’omicidio in questione fu commesso il 17 marzo 1999 quando fu assassinato il 21enne Gabriele Manca, coinvolto in contrasti legati allo spaccio di droga e poi ucciso in una zona di campagna compresa tra Lizzanello e la frazione di Merine, a pochi chilometri da Lecce.

Il cadavere del giovane venne ritrovato il 5 aprile successivo, giorno di Pasquetta.

Manca, secondo il quadro ricostruito dai Carabinieri del ROS diciotto anni dopo il delitto, fu ucciso a colpi di pistola sparatigli alle spalle con una Tokarev semi-automatica calibro 7,62, mentre tentava la fuga da un commando di quattro persone che aveva organizzato una vera e propria esecuzione.

Nel commando anche Carmine Mazzotta, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio, ossia colui che ha premuto il grilletto, tirato in ballo anche da due collaboratori di giustizia.

Dopo la condanna in primo grado a trent’anni con il rito abbreviato e conferma della pena in appello, i giudici della Cassazione avevano annullato con rinvio la condanna per Mazzotta, ragion per cui era stato instaurato un nuovo processo d’appello a Taranto.

In seguito alla decisione definitiva della condanna a trent’anni arrivata il 7 marzo 2025, l’uomo si era reso uccel di bosco ma, alla fine, è stato rintracciato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

Dopo prolungati appostamenti, servizi di osservazione e ricognizioni, i militari dell’Arma hanno individuato il presunto nascondiglio del latitante presso un B&B di Torre Lapillo, poco distante dalla spiaggia.

Sono rimasti appostati giorno e notte per essere sicuri che fra gli ospiti della struttura ci fosse proprio il 51enne da catturare.

Prima di entrare in azione, due carabinieri hanno prenotato una stanza spacciandosi per una coppia di turisti arrivati in Salento per il “ponte” festivo.

Una volta individuata la camera occupata dal latitante, hanno avvisato le altre pattuglie che hanno circondato la struttura ricettiva e fatto irruzione, cogliendolo di sorpresa.

Il 51enne, che naturalmente aveva trovato rifugio nel b&b senza fornire veri nome e cognome, al momento dell’arresto era da solo e non ha opposto resistenza, mostrandosi sorpreso per l’arrivo degli investigatori.

Ha raccontato che, per non farsi scoprire, aveva evitato qualsiasi rapporto con l’esterno, approfittando della vicinanza al mare per fare qualche passeggiata e concedendosi solo qualche sporadico spostamento nei dintorni per fare la spesa.

L’uomo aveva con sé vari telefoni e diverse utenze telefoniche, oltre a capi di abbigliamento estivi e invernali.

Non è escluso, pertanto, non stesse pensando di spostarsi altrove per prolungare la sua latitanza.

Il 51enne è stato quindi portato in carcere a Lecce, dove dovrà scontare la pena definitiva.

Nel frattempo, con gli elementi acquisti durante le ricerche, sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri, mirate a ricostruire il periodo di latitanza e a scoprire le persone che lo hanno protetto e aiutato dal giorno della sua fuga.

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Il Comando Provinciale dei Carabinieri

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