Aradeo
Operazione antimafia nel Salento: 15 arresti
I carabinieri al termine di un indagine avviata nel 2019 hanno sgominato associazione mafiosa dedita ad usura, estorsioni, violenza privata, detenzione e porto illegale di armi, spaccio di sostanze stupefacenti e scambio elettorale politico mafioso tra Galatina, Aradeo, Neviano, Cutrofiano e Corigliano d’Otranto
Indagine sui territori di Galatina, Aradeo, Neviano, Cutrofiano e Corigliano d’Otranto stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Lecce, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, dalla primavera del 2019 sino all’inizio del 2021.
L’attività investigativa si è conclusa alle prime luci dell’alba con l’esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal GIP del Tribunale di Lecce nei confronti di 15 persone (di cui 11 in carcere e 4 agli arresti domiciliari), ipotizza l’esistenza, quale epicentro delittuoso un’associazione di tipo mafioso, finalizzata all’usura, alle estorsioni, alla violenza privata, alla detenzione e porto illegale di armi, allo spaccio di sostanze stupefacenti e, per alcuni dei sodali, anche allo scambio elettorale politico mafioso.
Gli arrestati sono: Michele Coluccia, 63 anni di Noha, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel proprio Comune; Antonio Coluccia, 65 anni, di Noha; Pasquale Anthoni Coluccia, 50 anni, di Noha (ai domiciliari); Antonio Bianco, detto “Stella” o “Biondo”, 49 anni, di Aradeo, domiciliato a Neviano; Marco Calò, detto “Uzzaru”, 47 anni di Aradeo; Vitangelo Campeggio, conosciuto come “Diego”, 49 anni, di Lecce (domiciliari); Gerardo Dino Coluccia, 49 anni, di Noha; Silvio Coluccia, 51 anni, di Aradeo; Luigi Di Gesù, detto “Pica”, 51 anni di Cutrofiano; Ali Farhangi, 60 anni, di origini iraniane e residente a Giorgilorio di Surbo; Nicola Giangreco, 53 anni di Aradeo; Antonio Megha, 61 anni di Neviano (ai domiciliari); Renato Puce, 44 anni, di Corigliano d’Otranto; Cosimo Tarantini, 55 anni, di Neviano; Sergio Taurino, 56 anni di Lecce (ai domiciliari).
Gli elementi raccolti, che comunque, nel pieno rispetto del principio di innocenza ultimamente rafforzato dalla legislazione di Governo, non acclarano profili di colpevolezza, avrebbero posto in superficie modalità comportamentali associative connotate dal carattere mafioso, protese all’affermazione egemonica dell’organizzazione sui territori sopra indicati mediante l’esercizio della forza intimidatrice, correlata in parte anche allo spessore criminale di alcuni soggetti, con derivante condizione di assoggettamento e omertà sofferta da terze persone.
L’operazione, declinatasi in un’articolata attività di intercettazione, accompagnata da concomitanti servizi di osservazione e pedinamento, avrebbero consentito di documentare l’attuale operatività di una qualificata e agguerrita associazione di stampo mafioso, la quale avrebbe rappresentato, sin dagli anni settanta, un punto di riferimento della criminalità organizzata salentina, caratterizzata da una struttura organizzativa a carattere verticistico, connotata da vincoli gerarchici, a capo della quale figurerebbero due esponenti della Sacra Corona Unita che, tornati in libertà, avrebbero ripreso la direzione delle attività illecite, protratta mediante un controllo pervasivo del territorio, avvalendosi proprio della loro consolidata nomea criminale.
Nello specifico, l’azione illecita del sodalizio mafioso si sarebbe esplicata attraverso la redditizia attività di prestito di denaro a usura, accompagnata da estorsioni, imposizioni di versamento del cosiddetto “punto cassa” per l’esercizio di spaccio di stupefacenti, oltre che dalla gestione di commissioni apparentemente lecite, quali la sottoscrizione di contratti assicurativi o fornitura di energia elettrica.
Il controllo di queste attività sarebbe avvenuto avvalendosi della condizione di assoggettamento, presente nel contesto territoriale nel quale storicamente la Scu aveva esercitato una vis intimidatoria.
I tentacoli malavitosi si sarebbero insinuati anche nei gangli della pubblica amministrazione sancendo un sinallagma criminale imbastito sullo scambio elettorale politico – mafioso, in base al quale la congrega delinquenziale avrebbe assicurato a un candidato alle ultime elezioni amministrative, tenutesi nel settembre 2020 in un Comune salentino, almeno 50 voti a fronte di una contropartita di denaro, così consentendogli la nomina a consigliere; gli elementi raccolti consentirebbero di ipotizzare che, nell’esercizio del mandato, detto soggetto avrebbe garantito l’asservimento della funzione pubblica ai desiderata dell’organizzazione mafiosa.
L’attività investigativa, inoltre, ha consentito di:
- Ipotizzare l’imposizione di un tasso usurario applicato dal sodalizio ai danni di molte vittime, tra cui diversi imprenditori della zona, oscillante dal 20 al 25% mensili ed in alcuni casi anche maggiore;
- individuare le attività formalmente “lecite” verosimilmente poste in essere dal clan, tra cui quelle gestite da un’agenzia che si occupava della stipula di contratti di energia elettrica, gas, acqua e polizze assicurative;
- sostenere che, il titolare di una scuola guida, avrebbe stretto un patto criminoso con il clan, assumendo il figlio di uno dei due capi ai vertici dell’organizzazione, in forza del quale, avrebbe consolidato la sua posizione economica sul mercato in danno di un’altra agenzia concorrente; in cambio di tale “sponsorizzazione” i relativi proventi dell’attività della scuola sarebbero confluiti, in parte, nelle casse dell’organizzazione criminale.
L’esecuzione del provvedimento ha visto impegnati oltre 120 Carabinieri in forza ai reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Lecce, con il concorso dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e le unità antidroga e anti-esplosivo del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno, supportate dall’alto da un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari.
Aradeo
Emma ancora una volta in lutto
Il padre di Emma, Rosario Marrone, a cui ha rivolto il pensiero, è mancato nel settembre del 2022, all’età di 66 anni…
Emma Marrone ancora una volta in lutto.
Questa volta, come racconta ai suoi follower sui social, il lutto che l’ha colpita è la perdita del nonno paterno Leandro, a cui era molto legata.
In una storia su Instagram, l’ha ricordato postando una sua foto in bianco e nero, con la didascalia: “Ciao nonno Leandro. Salutami papà”.
Il padre di Emma, Rosario Marrone, a cui ha rivolto il pensiero, è mancato nel settembre del 2022, all’età di 66 anni, ed è stato lui a trasmetterle l’amore per la musica ed a proiettarla nel mondo dello show business.
Aradeo
Ruba auto ma viene arrestato dai Carabinieri grazie alla Polizia Militare
La vicenda è iniziata quando una donna del posto si è recata presso i Carabinieri per denunciare il furto della propria auto, avvenuto poco distante dalla sua abitazione…
I Carabinieri di Galatina, con il supporto dei colleghi della Polizia Militare in servizio presso l’Aeroporto “Fortunato Cesari” di Galatina, hanno arrestato un uomo ritenuto presunto responsabile del furto di un’autovettura.
La vicenda è iniziata quando una donna del posto si è recata presso i Carabinieri per denunciare il furto della propria auto, avvenuto poco distante dalla sua abitazione.
Le immediate ricerche avviate sul territorio dai militari dell’Arma hanno consentito di circoscrivere rapidamente l’area, anche grazie al contributo determinante di un Carabiniere della Polizia Militare in servizio presso il vicino aeroporto.
Quest’ultimo, notata un’autovettura sospetta in prossimità dell’ingresso dello scalo militare, ha allertato la Centrale Operativa, consentendo l’intervento immediato delle pattuglie del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gallipoli e di Galatina e Aradeo.
L’auto è stata fermata e recuperata nel parcheggio antistante l’aeroporto, mentre il presunto autore del furto, ancora alla guida del veicolo, è stato tratto in arresto.
Il mezzo è stato restituito alla legittima proprietaria, mentre l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce, come disposto dal PM di turno della locale Procura che coordina le indagini.
Aradeo
Notti sicure: controlli interforze a Galatina e Aradeo
Polizia di Stato e Polizia Locale impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio nei centri storici e nelle zone frequentate dai più giovani nelle ore notturne
In linea con le strategie condivise in sede Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il Questore della Provincia di Lecce Giampietro Lionetti ha disposto un servizio straordinario di controllo del territorio effettuato da Polizia di Stato e Polizia Locale.
Il servizio straordinario si è svolto nel centro storico di Galatina, interessando le zone che raggruppano i locali della vita notturna e quindi con una maggiore aggregazione di persone, e ha interessato anche il quartiere fieristico, zona più defilata rispetto al centro ma con alta affluenza di frequentatori per la presenza di sale giochi e video lottery terminal e i paesi vicini con una vita notturna vivace.
In particolare, nel centro di Galatina la Polizia di Stato ha controllato degli avventori di un locale di intrattenimento in via Don Tonino Bello e in una sala giochi del quartiere fieristico.
I controlli hanno toccato anche il centro cittadino di Aradeo dove si è registrata una vivace affluenza di giovani nelle zone del centro.
In particolare, gli agenti della Polizia di Stato insieme alla Polizia locale hanno controllato un’attività di “vending machine h24” a mezzo distributori automatici di bevande e snack, attività nota come luogo di aggregazione giovanile e oggetto di specifici controlli di contrasto a fenomeni di illegalità.
Qui e in altri tre bar del centro di Aradeo si è proceduto all’identificazione dei numerosi avventori presenti.
Gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale” di Lecce, integrati dagli agenti del Commissariato di P.S. di Galatina e il personale della Polizia Locale, hanno effettuato 5 posti di controllo, identificato 280 persone e controllato 76 veicoli.
È stata disposta inoltre l’intensificazione dei controlli nelle zone ad alta densità abitativa dove durante l’estate si intensifica il fenomeno dei furti in appartamento, per via di un gran numero di residenti che si spostano nelle abitazioni sulla costa.
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